Trentuno piccole meditazioni
Raccolte da Furio Sclano –
Leggete al mattino una di queste frasi ogni giorno del mese, meditatela e
lasciate che ispiri la vostra giornata.
Giorno uno
Il legno buono non cresce facilmente.
Più forte è il vento, più robusto è l’albero. ( T. Marriott)
Giorno due
Senza uscire dalla porta, conoscere il mondo.
Senza guardare dalla finestra, vedere la via del cielo.
Più lontano si va, meno si sa.
Per questo il saggio non viaggia, eppure conosce.
Non guarda, eppure comprende.
Non fa, eppure compie (Lao-Tse)
Giorno tre
Dio è l’oceano dello spirito e gli esseri umani sono come onde che si alzano
e si abbassano sulla sua superficie. Ad una persona coinvolta nel dramma
della vita relativa – attaccata alla buona salute e paurosa della malattia,
attaccata al successo e paurosa del fallimento – le onde dell’esperienza
umana appaiono
essere l’unica realtà infinitamente variata. Una persona perfettamente
stabile nel non attaccamento, percepisce tutto come Dio. (Paramahansa
Yogananda)
Giorno quattro
La virtù sta in ciò che si dà, non in ciò che si prende (Lao-Tse)
Giorno cinque
Ciò che Dio ci manda, spesso è migliore di ciò che noi chiediamo (proverbio
croato)
A volte Dio dandoti ti nega, e negandoti ti dà (Ibu “Ata” Allah – Sufi)
Giorno sei
Lo spirito non è mai nato. Lo spirito non cesserà mai. Non vi fu tempo
dove esso non fosse. Fine e inizio sono solamente sogni. (Proverbio Sioux)
Giorno sette
Parlare è un mezzo per esprimere se stessi agli altri. Ascoltare è un mezzo
per accogliere
gli altri in se stessi. (Lao-Tse)
Giorno otto
Leggi un po’, medita di più, pensa a Dio tutto il tempo. (Paramahansa
Yogananda)
Giorno nove
Io saluto la verità, il supremo maestro. La cui natura è beatitudine. Che
dona la più alta felicità. Pura saggezza. Oltre ogni qualità e infinito come
il cielo. Oltre le parole, uno ed eterno. Puro e immobile. Oltre cambiamenti
e fenomeni, silenzioso testimone di tutti i nostri pensieri ed emozioni. Io
saluto la verità, il supremo maestro. (antico inno vedico)
Giorno 10
Lo stolto che riconosce la sua stoltezza merita di essere definito parimenti
savio. Il vero stolto è lo stolto che si tiene per savio. (Dhammapada)
Giorno 11
Esiste un potere benevolo che pervade l’universo
e possiamo imparare a cooperare con esso. (Roy Eugene Davis)
Giorno 12
Non ho mai conosciuto un uomo che, osservando i suoi errori,
ne sapesse dar colpa a se stesso. (Confucio)
Giorno 13
Apri i tuoi occhi alla gioia della meditazione e tutta l’oscurità
scomparirà. Adora Dio in tutto e troverai la risposta a tutti i problemi.
(Paramahansa Yogananda)
Giorno 14
Il paradiso è piuttosto in alto e non ci si arriva con le sole nostre forze.
Immagina, dice S. Agostino, che ci sia un ciliegio.
Il bambino dal basso guarda le ciliegie con grande desiderio, ma non può
prenderle.
Cosa accade? Suo padre lo prende sotto le ascelle e lo alza di peso
all’altezza
dei frutti.
Le ciliegie sono il paradiso, il bambino siamo noi, l’aiuto del Padre è la
grazia di Dio.
(Papa Albino Luciani)
Giorno 15
La condotta umana non è affidabile, finché non è ancorata a Dio. (Sri
Yukteswar)
Giorno 16
La mente relativa genera infinite idee dentro se stessa che indeboliscono e
velano la percezione della verità. Queste idee ed esperienze lasciano il
loro marchio nella mente, formando impressioni e tendenze che sono, per la
maggior parte, latenti o dormienti. Quando la mente supera tutto questo, il
velo scompare in un momento come la foschia al sorgere del sole. Con esso
svanisce anche il dolore. (antico scritto yoga)
Giorno 17
Quando sei ancorato a Dio, qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno – o che
desideri – ti sarà concessa. Se questa non è ancora in manifestazione, per
soddisfare i tuoi desideri e bisogni, sarà creata per te. (Sri Yukteswar).
Giorno 18
Sedete con la forza della montagna, l’atteggiamento del cielo, il flusso di
un fiume, il respiro del vento, i colori della natura, l’esperienza
dell’arcobaleno.
Restate così, semplicemente e siatene felici. Siate felici, ma senza
possedere nulla. Sedete come il cielo contiene il sole: spazioso, ma senza
aggrapparvisi. (Sogyal Rimpoce)
Giorno 19
Come le molte onde dell’oceano, l’uomo interpreta i suoi ruoli nella vita,
attirato dalla tempesta dell’illusione. Alla fine però, l’oceano richiama
sempre le onde a se stesso. Prima o poi, ognuna di esse ritorna alla sua più
vasta realtà. (Paramahansa Yogananda)
Giorno 20
Ciò che Dio fa, ogni cosa, è sempre per il meglio di ognuno di noi. Questo è
difficile da comprendere per un essere umano, che soffre quando i suoi
desideri rimangono inappagati. Molto spesso incontriamo ostacoli anche
quando portiamo avanti nobili lavori. E’ però importante tenere in mente
questo concetto: non sappiamo in che modo egli ci stia attirando a sé. Dio è
la fontana della grazia e della compassione e irradia infinitamente la sua
grazia su di noi. (da un discorso di Sri Ananda Moyee Ma)
Giorno 21
La realizzazione del Sé è la conoscenza in corpo, mente e anima che ognuno
di noi è uno con l’onnipresenza di Dio. Non dobbiamo pregare affinché lui
venga a noi. Non siamo solamente vicini a lui in ogni momento.
L’onnipresenza
del Supremo è la nostra onnipresenza. Siamo parte di lui come sempre saremo.
Tutto ciò che dobbiamo fare è sviluppare la nostra conoscenza. (Paramahansa
Yogananda)
Giorno 22
Quelli che sanno, non parlano. Quelli che parlano (spesso) non sanno.
(Lao-Tse)
Giorno 23
Poche persone, nella coscienza mortale, realizzano che la realtà di Dio si
estende pienamente su questo piano terreno. (Mahavatar Babaji)
Giorno 24
Nella volontà giace il germe del successo. (Paramahansa Yogananda)
Giorno 25
La forza non deriva dalla capacità fisica, ma da una volontà indomita.
(Gandhi)
Giorno 26
Ogni uomo ha il suo momento di maturazione spirituale al tempo giusto.
Non paragonarsi gli uni con gli altri, ognuno è completo in sé e ha la sua
evoluzione spirituale con i suoi tempi. Perché rimproverare al bocciolo di
rosa di non
essere ancora sbocciato! (Farid Xan)
Giorno 27
L’ignorante dice: questo è mio, quindi è vero! Il saggio dice: questo è
vero, quindi è mio!
(anonimo)
Giorno 28
O grande Spirito
La cui voce sento nei venti ed il cui respiro dà vita al mondo intero,
ascoltami. Vengo davanti a te, uno dei tuoi tanti figli. Sono piccolo e
debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose belle e fa che i miei occhi ammirino il
tramonto rosso e oro. Fa che le mie mani rispettino ciò che hai creato e che
le mie orecchie siano acute nell’udire la tua voce. Rendimi saggio, affinché
io conosca le cose che hai insegnato al mio popolo e le lezioni che hai
nascosto in ogni foglia e in ogni roccia. Cerco forza, non per essere
superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più
grande nemico: me stesso.
Fa che io sia sempre pronto a venire a te con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce come la luce al tramonto, il mio spirito
possa venire a te senza vergogna.
(Invocazione di Yellow Lark, capo Sioux)
Giorno 29
Quando l’uomo ripone intelligenza, mente, rifugio e fede nel Supremo, la
conoscenza completa lo libera da tutti i dubbi. Egli procede, a quel punto,
con passo sicuro sul sentiero della liberazione. ( Bhagavad-Gita v. 17 )
Giorno 30
Voi siete gli artefici della vostra condizione passata, presente e futura.
Felicità e sofferenza dipendono dalla mente, ossia dalla vostra
interpretazione. Non dipendono dagli altri, da cause esteriori o da esseri
superiori. Problemi e soddisfazioni sono creati da voi, dalla vostra mente.
(Buddha Sakyamuni)
Giorno 31
Per colui che ha conquistato la mente, questa è la migliore amica, ma per
chi non c’è riuscito, questa diventa la nemica peggiore. Chi è riuscito a
conquistarla e ha ottenuto la pace, ha già raggiunto l’anima suprema. Per
lui, gioia, dolore, caldo, freddo, onore e disonore sono uguali. Si afferma
che una persona sia stabile nella realizzazione spirituale e la si definisce
“yogi”, quando è pienamente soddisfatta grazie alla conoscenza e alla
realizzazione acquisite. Quella persona è stabile nella trascendenza e
possiede il controllo di se stessa. Essa vede ogni cosa – la zolla di terra,
il sasso e l’oro – con mente equanime. Si afferma che una persona sia ancora
più elevata quando vede tutti – l’onesto, il benefattore, l’amico, il
nemico, l’invidioso, il peccatore e l’indifferente – con mente equanime.
(Bhagavad-Gita 6-9)
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