8 distorsioni mentali comuni: con quale vi identificate?

pubblicato in: AltroBlog 0
8 distorsioni mentali comuni: con quale vi identificate?

Di: Paula Muretto

Perché chi punta sul rosso non osa puntare anche sul nero nella stessa giocata? Perché a volte ci
dedichiamo a progetti lavorativi e personali anche se sappiamo che sono impossibili da portare a
termine? Come fa l’oroscopo ad azzecarci?

Il nostro cervello è creatore e ricettore di stimoli, esperienze, emozioni e ragionamenti.

Con gli anni, acquisisce una base solida su cui affidiamo la nostra vita quotidiana e, in generale,
lo crediamo in grado di guidarci nella giusta direzione nel lavoro, in famiglia, con gli amici o nel
tempo libero.

Per il nostro cervello, è meglio raccontare una storia consistente piuttosto che una storia vera.
Eduardo Punset

Tuttavia, la macchina perfetta che è di solito il cervello ha alcune lacune e commette errori. A
volte per la troppa fiducia, altre volte perché troppo poca.

A differenza degli equivoci di cui possiamo essere consapevoli, come gli effetti di percezione
(confondere colori, distanze, velocità o profondità), ce ne sono altri di cui non ci rendiamo conto
e che non possiamo né vedere né sentire.

I colpevoli? Le distorsioni cognitive ed euristiche

Una distorsione non è altro che un pregiudizio. Un’interpretazione ingannevole e sbagliata della
realtà che trasformiamo in logica perché “tratteniamo” una parte dell’informazione disponibile e
scartiamo la parte che resta.

Le euristiche (o scorciatoie mentali) sono assolutamente necessarie quanto potenzialmente
fuorvianti. Ma se le cose stanno così, a cosa servono?

L’idea principale è che non siamo pronti ad assimilare tutte le informazioni che ci arrivano
attraverso i cinque sensi.

Elaborare, ordinare, analizzare e integrare l’informazione con i nostri schemi, per dare poi una
risposta, è un processo talmente lento e stancante che potrebbe esaurire le nostre risorse mentali.

Il pensiero complesso richiede uno sforzo e, quando si tratta di scegliere tra due strade, il nostro
cervello di solito opta per quella più semplice. Lo sforzo mentale comporta un costo e il cervello
tende a risparmiare.
Daniel Kahneman

La mente utilizza queste scorciatoie per facilitare il lavoro. È una delle strategie che usiamo,
reale quanto il ragionamento logico o la prova-errore.

Alcune scorciatoie mentali conosciute e altre meno

Nel mondo della psicologia sono stati condotti diversi esperimenti per dimostrare l’esistenza d
questo tipo di scorciatoie o bias.

Negli ultimi anni, sono stati riproposte alcune ricerche del passato, che hanno appunto confermato
l’esistenza delle scorciatoie mentali.

Bias di conferma: scegliamo ed elaboriamo l’informazione che corrisponde alle nostre aspettative e
che coincide con le nostre idee e pregiudizi, ma quasi non ci importa se sia vera o falsa. Questo
capita soprattutto nelle questioni emotive e per sostenere convinzioni per noi fondamentali.
Bias di auto-giustificazione: a volte prendiamo delle decisioni che non sappiamo spiegare. Questa
scorciatoia mentale ci aiuta a non torturarci o colpevolizzarci troppo per qualcosa che sospettiamo
di aver sbagliato. Possiamo sempre trovare motivi per giustificarci, per quanto discutibili.
Bias del senno di poi: quante volte abbiamo pensato: “avrei dovuto saperlo?”. Questo succede quando,
dopo che è accaduto qualcosa, ci guardiamo indietro e ci accorgiamo di tutti quei segnali che ci
stavano indicando ciò che sarebbe successo. Il senso comune si presenta in modo ingiusto, guardando
al passato sapendo già come andrà a finire la storia.
Bias dei costi sommersi: ci capita quando siamo restii ad abbandonare ciò per cui abbiamo investito
tempo, denaro, sforzi e speranze, anche quando è evidente che il progetto è irrealizzabile.
La fallacia del giocatore: nel gioco d’azzardo, se esce più volte di seguito lo stesso colore o
numero del dado, la tendenza è quella di prevedere un aumento della probabilità di cambiamento. In
realtà, c’è sempre esattamente la stessa probabilità, cioè il 50%.
Principio di reciprocità: abbiamo opinioni più favorevoli riguardo al comportamento dei membri del
nostro gruppo rispetto a quello di membri di altri gruppi. Abbiamo legami più stretti con i membri
del nostro gruppo, ma siamo sospettosi verso gli altri.
Effetto del contagio immaginato: si sa che immaginare il contatto o una relazione con membri di
altri gruppi etnici è sufficiente per ridurre i pregiudizi sugli altri.
Effetto Forer o Barnum: questo bias è la chiave dell’oroscopo. Diamo molta importanza e valore a
descrizioni generiche della personalità degli individui. Le facciamo nostre, ma sono frasi vaghe e
imprecise, che potrebbero includere milioni di persone.
Se non vi riconoscete in questi effetti psicologici, allora è molto probabile che siate caduti senza
volerlo in un’altra distorsione mentale: quella del punto cieco. Vale a dire, vedete la pagliuzza
negli occhi degli altri, ma non la trave che avete nei vostri.

Le distorsioni mentali ed euristiche sono necessarie ed utili anche se spesso ci portano
inevitabilmente verso una direzione amara più che dolce.

Se il nostro cervello fosse così semplice da capire, saremmo talmente stupidi che, ad ogni modo, non
riusciremmo a comprenderlo.
Jostein Gaarder

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *