8 hertz: il codice della vita

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8 hertz: il codice della vita

di Riccardo Tristano Tuis

Andrija Puharich, morto nel 1995, era un medico pioniere in ricerche sull’elettrobiologia e sulle
capacità extrasensoriali del cervello. Durante la sua brillante carriera scientifica il Dott.
Puharich detenne cinquantasei brevetti americani e stranieri per le sue invenzioni nel campo della
medicina elettronica, neurofisiologia e biocibernetica. Fu autore di oltre cinquanta pubblicazioni
scientifiche e di diversi libri divulgativi. Durante la sua vita fu membro dell’Accademia delle
Scienze di New York, dell’Associazione americana per l’Avanzamento della Scienza, dell’Associazione
della Medicina Aerospaziale e l’Associazione americana per la Psicologia Umanistica. La sua mente
vivace e anticonformista lo portò a riprendere alcune ricerche di Tesla con le onde non hertizane
ELF (frequenze estremamente basse) rilevandone il potenziale nocivo per l’uomo e l’ambiente. Un suo
pionieristico lavoro fu il creare una tecnologia, tutt’ora usata, nel far sentire i non udenti
attraverso l’elettrostimolazione cranica con segnali elettronici che vanno direttamente al cervello.

Tra le molte invenzioni va segnalato il suo brevetto US Patent 4394230, dove descriveva un metodo ed
una strumentazione per il frazionamento delle molecole d’acqua. Questo brevetto spiega l’impiego
delle frequenze per far risuonare le molecole d’acqua e così liberare i legami tra l’idrogeno e
l’ossigeno, creando un ecologico combustibile ad acqua. Oltre che prototipo dello scienziato che si
interessa alla free energy, Puharich mostrò una curiosità scomoda ed un’integrità scientifica
disposta a giocarsi la carriera piuttosto che genuflettersi alla cieca politica accademica. Già
negli anni ’60 il dott. Puharich e il dott. John Taylor scoprirono che gli otto cicli per secondo
erano anche la banda di frequenza con cui il cervello attivava capacità extrasensoriali quali
visione a distanza, telepatia, telecinesi, ecc., capacità latenti presenti in ognuno di noi.
Inizialmente lo scienziato americano effettuò numerosi esperimenti con i funghi Amanita Muscaria
raccolti nel giardino del suo laboratorio di Glen Cove nel Maine, scoprendo che l’Amanita Muscaria,
il fungo usato in diversi riti pagani e dai cristiani delle origini, aumenta le facoltà percettive
solo nei soggetti già psichicamente sensitivi, ma era in grado di far risolvere brillantemente dei
test anche a persone di intelligenza media dove le possibilità di soluzione casuale, secondo
Puharich, erano praticamente inesistenti.

Questi funghi considerati sacri hanno anche la peculiarità di far aumentare considerevolmente i
limiti delle capacità fisiche di chi gli ingerisce. In quel periodo certamente non fu l’unico
ricercatore a scoprire l’enorme potenzialità di questi ed altri funghi ancor più potenti, e
certamente non pericolosi come l’Amanita Muscaria, per procurarsi stati mentali di ordine superiore.
Il ricercatore, grazie al suo background scientifico, riuscì a notare che determinate frequenze
avevano effetti ben precisi sulla mente umana. Già nel 1956 potette studiare un mistico indiano ed
osservare come riusciva a cambiare a piacimento la frequenza delle proprie onde cerebrali passando
da uno stato di coscienza ad un altro. Studiò anche un guaritore che riusciva a settare il proprio
cervello ad 8 Hz ed indurre la stessa frequenza nella persona che curava. Gli otto cicli per secondo
sono in grado di aumentare la predisposizione ad imparare, inducendoci al theta mode (stato
cerebrale che ci porta ad essere creativi e ad avere profonde intuizioni di natura scientifica,
mistica o comportamentale). Una delle peculiarità del nostro cervello è che è molto sensibile a
qualsiasi strumento che emette onde di frequenza, tra cui le ELF, poiché tende a sintonizzarsi
naturalmente con il segnale esterno.

Nel prosieguo delle sue ricerche il ricercatore americano scoprì che se un soggetto veniva esposto a
7.83 hertz, la frequenza Schumann a cui vibra la Terra, si sarebbe ottenuta un’alterazione nella
percezione facendolo sentire bene. Ad una frequenza di 10.80 hertz invece avrebbe suscitato un
comportamento violento mentre 6.60 Hz avrebbe causato invariabilmente la depressione del soggetto.
In ulteriori ricerche si trovò che la frequenza di 3.5 hertz provoca formazioni cancerogene, i 6-7
Hz risuonano nelle orecchie, danno la sensazione di restringimento del petto, incrementano la
pulsazione sanguigna e la stanchezza, mentre tra i 8.60-9.80 hertz provocano sensazioni di
formicolio ed induzione del sonno. Invece frequenze mixate tra i 17 Hz e 70 Hz provocano effetti
biologici dannosi. Puharich in un suo testo definì gli 8 hertz come “la differenza della velocità di
fase tra la velocità delle orbite del protone contro quelle dell’elettrone”, sta di fatto che gli 8
Hz possiedono la “stranezza” di poter oltrepassare sia un blocco elettromagnetico di vuoto (gabbia
di Faraday) sia un’impenetrabile campo Meisner di un superconduttore. In parole povere, durante una
moltitudine di esperimenti, si è scoperto che gli 8 hertz sono in grado di penetrare qualsiasi
barriera fisica o energetica, svelando una loro natura di “vettore multidimensionale” non soggetta
alla materia del nostro spazio-tempo.

Un’altra peculiarità di questa frequenza è che genera superconduttività che altri non è che un
sinonimo scientifico per immortalità e la superconduttività è il prodotto di un innestamento d’onda
costruttivo basato sulla proporzione aurea.

La natura ci ha donato molti di questi esempi di forme naturali frattali o autosomiglianti, dalle
felci alle ossa umane, dalle pigne fino alla nostra ghiandola pineale, chiamata così appunto perché
ha una simmetria simile alle pigne. Gli 8 hertz hanno una simmetria d’onda di natura frattale che
stimola la ghiandola pineale al rilascio degli ormoni che permettono non solo capacità che vanno
oltre la percezione di un continuum a 3D ma sono inoltre in grado di rilasciare l’ormone della vita,
la somatropina, che istiga il colesterolo a convertirsi a pregnenolone e quest’ultimo a DHEA
(deidroepiandrosterone), tutti considerati elisir di lunga vita. L’epifisi, o ghiandola pineale,
controlla la sincronizzazione circadiana del nostro sistema neuroormonale nei confronti di luce e
temperatura. In studi di laboratorio si è scoperto come il trapianto della ghiandola pineale di un
soggetto vecchio in un soggetto giovane ne accelera l’invecchiamento. Qualsiasi malattia della
vecchiaia è causata da una perdita della sincronia del sistema ormonale.

Uno tra i più potenti sincronizzatori ormonali antagonisti all’invecchiamento è
l’N-acetil-5-metossitriptamina, conosciuto anche con il nome di melatonina, ed alcune carboline
presenti nelle sostanze psicotrope usate durante le pratiche sciamaniche. In sperimentazioni su
topi, la presenza di melatonina ha dimostrato di proteggere il tessuto cerebrale dalla perossidasi
lipidica inoltre possiede un effetto di induzione del sonno, incrementando la fase REM (profonda)
riducendo gli effetti collaterali di farmaci serotonino-simili. La melatonina riduce il danno
cerebrale, dovuto ai radicali liberi, su malattie degenerative quali il morbo di Parkinson e la
demenza di Alzheimer. La ghiandola pineale è attivata direttamente mediante l’emissione di un
segnale ad otto cicli per secondo, mentre la melatonina, uno degli ormoni prodotti dall’epifisi,
induce, con un identico segnale, la replicazione mitosica del DNA, rafforzando la riparazione del
danno del DNA dovuto alla vecchiaia e, perfino, la rigenerazione. La ghiandola pineale inoltre
favorisce il rilascio serotoninico, con azione antidepressiva, potenziando il sistema immunitario.
Il Dr. Robert Becker, nel suo libro Cross Currents, dimostrò che il calcio, elemento indispensabile
anche nei processi di guarigione, viene rilasciato ad una frequenza di sedici cicli al secondo,
ossia il primo multiplo degli 8 Hz.

I ricercatori hanno visto che una corretta pratica della meditazione ad occhi chiusi stimola il
cervello a lavorare con onde cerebrali di tipo alfa e che la sincronizzazione dei due emisferi
cerebrali incomincia a lavorare a partire dagli otto cicli per secondo. Questa sincronizzazione
biemisferica espleta una moderata azione antineoplastica ed incrementa la produzione di endorfine,
sostanze endogene ad azione antidolorifica. A tale riguardo Ananda Bosman afferma che la tecnica
immaginativa di Einstein, chiamata così proprio perché impiegata anche da Einstein per trovare
intuizioni e soluzioni agli empasse scientifici del suo tempo porta in coerenza i due emisferi
grazie al fatto che il cervello si setta sulle frequenze degli 8 Hz del profondo alfa.

Tratto da 432 hertz: La Rivoluzione Musicale di Riccardo Tristano Tuis (Nexus Edizioni, aprile
2010).

da scienzaeconoscenza.it

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