9 incredibili (e pericolosi) falsi miti sul sesso che ancora resistono

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9 incredibili (e pericolosi) falsi miti sul sesso che ancora resistono

Masturbazione, orgasmo, gravidanza… Giovani e meno giovani credono di sapere tutto sul sesso, ma
non è così. Anche per colpa delle fake news. Ecco le più comuni.

22 gennaio 2024 – Fabrizia Sacchetti

Il punto G esiste, ma non è un punto e non si chiama G: inutile cercare “un bottone” dell’orgasmo.
Il Viagra non provoca l’infarto: al massimo un gran mal di testa. E non è con la masturbazione che
si diventa impotenti (se non si esagera, ovvio). Lo sapevate? Forse sì. Eppure, secondo gli esperti,
falsi miti sul sesso come questi resistono eccome: ci prepariamo a colonizzare Marte, ma in quanto a
educazione sessuale, anche nel cosiddetto mondo civilizzato, l’ignoranza regna tra uomini, donne,
giovanissimi e non più giovani. Risultato? Una vita sessuale per lo più insoddisfacente, quando va
bene. Gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili, quando va peggio.

Il sesso orale e le malattie sessualmente trasmissibili

Una delle idee più rischiose è credere che praticando il sesso orale non si contraggano malattie
sessualmente trasmissibili come la gonorrea, la sifilide, l’herpes genitale fino al virus HIV.
«Oppure, pensare che praticando il coito interrotto si evitino le gravidanze: anche se è ancora il
metodo “contraccettivo” più usato al mondo, non significa che sia valido, nonostante ogni tanto
affiorino ricerche assurde che cercano di riabilitarlo. Ricordiamoci che già nel liquido
pre-eiaculatorio maschile possono esserci spermatozoi attivi», osserva Roberta Rossi, presidente
della Federazione italiana di sessuologia scientifica. Ci sono perfino donne che credono di poter
restare incinte solo raggiungendo l’orgasmo. «Altre si illudono che la posizione del missionario
faciliti un’eventuale gravidanza, meglio se dopo si resta un’ora o più con le gambe all’insù. Altre,
invece, sperano di scongiurarla facendo l’amore in piedi o saltellando dopo il rapporto per
espellere lo sperma. Per non parlare dell’uso della Coca Cola come spermicida», dice Chiara
Simonelli, psicosessuologa all’Università La Sapienza di Roma.

Il profilattico e l’eiaculazione

Un altro falso mito è che il profilattico serva a ritardare l’eiaculazione. Al massimo, toglie un
po’ di sensibilità. «Dipende soprattutto dall’età. In particolare, dai 18 ai 30 anni un uomo
raggiunge l’orgasmo in media dopo 6 minuti e mezzo dalla penetrazione, mentre dopo i 50 anni la
media si abbassa a 4,3 minuti. Non serve nemmeno astenersi dalla masturbazione o dai rapporti
sessuali per avere un maggior quantitativo di sperma durante l’eiaculazione: un uomo che eiacula
dopo un giorno di astinenza produce 2,3 ml di liquido seminale, mentre se aspetta una settimana 3,4
ml, non molto di più», avverte la coautrice Rachel Vreeman, docente e ricercatrice alla Facoltà di
medicina dell’Università dell’Indiana.

Alla ricerca della qualità degli spermatozoi

E che cosa dire di coloro che cercano un figlio e credono ancora che la qualità degli spermatozoi
guadagnerebbe dall’astinenza sessuale maschile? A sfatare questo mito ci hanno pensato alcuni
ricercatori australiani della Sydney University che hanno chiesto a 42 uomini con anomalie negli
spermatozoi di eiaculare tutti i giorni per una settimana.

Risultato? Quelli dell’ultimo giorno, esaminati al microscopio, erano più “sani” di quelli prelevati
dopo tre giorni di astinenza.

La masturbazione e l’impotenza

Restiamo in zona: non è vero che la masturbazione causa impotenza. Anzi, è un esercizio eccellente,
almeno dal punto vista vascolare: il pene è un tessuto a bassissima quantità di ossigeno che ha
bisogno di essere irrorato di sangue (quindi di ossigeno), attraverso l’erezione. «È vero però che
la masturbazione estrema favorisce l’impotenza, che non è rara in pazienti che si masturbano due o
più volte al giorno. L’eccessiva frequenza e le erezioni troppo prolungate provocano, all’interno
del corpo cavernoso, l’effetto contrario: il ristagno di sangue. Inoltre, rispetto all’attività
sessuale completa e soddisfacente, con la masturbazione non vi è quel coinvolgimento psicofisico
responsabile della produzione di ormoni, il testosterone innanzitutto, molto importanti per il
benessere generale», spiega Emmanuele A. Jannini, docente di Endocrinologia e Sessuologia medica
all’Università Tor Vergata di Roma. Riassumendo: dal punto di vista biologico e medico, masturbarsi
va bene (senza esagerare), ma avere anche rapporti completi e soddisfacenti è meglio.

Sesso con il Viagra: i pro e i contro

Fare sesso, lo confermano tanti studi, fa bene. E, per fortuna, esiste il Viagra. Tutti contenti?
No, ci sono uomini che credono di rischiare la vita. «Ricordo il caso clinico di un paziente che per
suicidarsi ne prese 20 compresse: ebbe solo una forte emicrania», racconta Jannini. «Altri pazienti
mi dicono: “Professore, so che rischio di andare all’altro mondo se prendo il Viagra, ma preferisco
vivere un giorno da leone piuttosto che mille da pecora”. La mia risposta è sempre questa: “Mi
spiace deluderla, lei andrà all’altro mondo prima o poi, ma non certo per colpa della pillola blu o
della ormai famosa, ma discretissima, mentina dell’amore. Se proprio vuole affrettare quel momento,
stia in poltrona tutto il giorno, mangi più che può, fumi di più e beva alcol.”». Una precisazione:
il Viagra e gli altri farmaci per l’erezione funzionano come cardioprotettori. Per questo molti
cardiologi non hanno nulla in contrario a farli assumere alle persone con varie cardiopatie.
Naturalmente sono controindicati in quei soggetti per i quali è controindicata l’attività sessuale o
che assumono nitrati per l’angina.

Le leggende sulle dimensioni del pene

Esiste poi un fiorire di leggende su correlazioni tra dimensioni del pene e altezza, oppure indice
di massa corporea. Se non addirittura di lunghezza di naso, mani e dita dei piedi. Dalla un’indagine
Sigo è emerso che il 2% delle giovani donne crede che esista un legame tra il numero di scarpe e le
dimensioni del pene.

L’ultima smentita è arrivata dal King’s College di Londra, dove sono stati passati in rassegna 17
studi scientifici condotti su 15.521 peni di uomini da tutto il mondo. Ebbene: solo due studi hanno
evidenziato una debole correlazione tra lunghezza del pene e numero di scarpa, ma in tutti gli altri
non sono stati dimostrati legami tra dimensioni dei genitali, altezza e indice di massa corporea.
Curiosità: la ricerca ha chiarito che le dimensioni medie dell’organo genitale maschile sono di 9,16
cm a riposo e 13,12 cm in erezione. Finalmente un dilemma risolto (forse).

Lei, lui e l’orgasmo

Ma misurare “lui” per trovare rassicurazioni su future prestazioni sessuali è assurdo. Insomma, ed
ecco un mito che resiste soprattutto a causa del mercato del porno sia patinato che “fai da te”: le
dimensioni del pene determinerebbero il grado di piacere femminile. Non è così. Una ricerca
dell’Università dell’Indiana ha analizzato le preferenze sessuali di 5.865 persone. Conclusione:
l’uomo raggiunge più facilmente l’orgasmo con la penetrazione, mentre la donna grazie a una varietà
di atti sessuali e stimolazioni corporee, sesso orale compreso, con le quali le dimensioni del
membro hanno poco a che fare. Ancora: gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista European
Urology hanno chiesto a 170 donne di valutare l’importanza di lunghezza e circonferenza del pene su
una scala che andava da “totalmente ininfluente” a “molto importante”: solo il 20% ha risposto che
la lunghezza era “importante” e appena l’1% delle donne che era “molto importante”.

Tutta colpa del Punto G

Di falsi miti sull’orgasmo, poi, ce ne sono diversi. Uno: gli uomini non lo simulano mai. «Con meno
frequenza e capacità, dato che il loro culmine del piacere è legato all’eiaculazione. Ma ci sono
uomini che non sentono nulla e fingono di provare piacere», aggiunge Roberta Rossi. Due: solo le
donne possono avere più orgasmi consecutivi. «Non è vero, può accadere anche agli uomini, seppur con
tempi diversi dalle donne, soprattutto se molto giovani», precisa Chiara Simonelli. Tre, ed è il più
diffuso: le donne che non lo raggiungono non hanno il punto G. «Per dirla in una battuta: il punto G
esiste e non è mai stato così bene. Ma non è un punto e non si chiama G», spiega Jannini, autore dei
vari studi pubblicati sul Journal of Sexual Medicine, in cui ha chiarito che in ogni donna esiste
un’estesa e variabile area anatomica detta Cuv, che comprende il clitoride, l’uretra e la parete
anteriore della vagina: sono queste parti, in comunicazione tra loro, che durante il rapporto
sessuale reagiscono in modo più o meno intenso alla stimolazione, provocando l’orgasmo.

La dieta del sesso

Ma la lista delle bufale sul sesso si amplificano online, soprattutto tra i più giovani (dati Sigo)
alla ricerca di informazioni che non trovano né in famiglia né a scuola. Tra le più assurde, quelle
che con il sesso si possa ingrassare o dimagrire un po’. Ma… Primo: lo sperma non è un liquido
ipercalorico. È composto da acqua e sostanze nutrienti, ma contiene zuccheri in gran parte sotto
forma di fruttosio: solo 5/7 calorie ad eiaculazione. Secondo: la pillola non fa ingrassare. Ben 49
studi provano che il dosaggio ormonale è molto basso. Terzo: lanciandosi in prestazioni acrobatiche
a letto non si perde peso. Hanno fatto i conti alcuni ricercatori dell’Università di Alabama, a
Birmingham: considerata la durata media dei rapporti sessuali (solo 6 minuti), si consumano solo 21
calorie. Per la precisione: 3,5 calorie al minuto. Decisamente meglio la ginnastica.

da focus.it

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