Quello bianco è più conosciuto, ma avete mai provato a rilassarvi con il rumore rosa? Per alcuni
migliora la qualità del sonno, ma non abbiamo (ancora) prove scientifiche della sua efficacia.
28 agosto 2024 – Chiara Guzzonato
I neogenitori lo sanno: il rumore bianco ha il potere di calmare i neonati, rendendo
l’addormentamento più semplice e il sonno più tranquillo. Ma è davvero l’unico rumore capace di
rilassare le menti di grandi e piccini? O ne esistono di altri colori che toccano frequenze diverse
e funzionano ancora meglio, come ad esempio il rumore rosa? E soprattutto… la scienza cosa dice a
riguardo? Si può davvero combattere l’insonnia con il suono dell’aspirapolvere?
QUESTIONE DI COLORI. Ogni rumore cambia in base al modo in cui le frequenze vengono distribuite
nello spettro udibile. Nel rumore bianco l’energia è distribuita in modo equo tra tutte le
frequenze, ma a noi suona un po’ aspro: questo perché la forma delle nostre orecchie, spiega un
breve video di Vox, ci rende più sensibili alle frequenze alte rispetto a quelle basse; il rumore
rosa cerca di ovviare a questo problema, diminuendo l’intensità di tre decibel per ogni ottava
maggiore la frequenza, minore l’intensità; il rumore marrone accentua ancora di più le frequenze
basse, e suona come un rilassante rombo che ricorda l’oceano.
COSA DICE LA SCIENZA? Il rumore rosa, a metà tra il bianco e il marrone, potrebbe aiutare a
rilassarci e camuffare i suoni più fastidiosi dell’ambiente. Ma lasciare un video online acceso
tutta la notte può davvero servire a migliorare la qualità del sonno? Gli studi scientifici sul tema
scarseggiano, e i pochi che sono stati condotti non sono giunti a risultati univoci. Una ricerca del
2017, condotta su un campione di appena 13 giovani, ha rilevato che dormire con un rumore rosa di
sottofondo migliorava la qualità del sonno profondo e la memoria la mattina successiva; anche uno
studio del 2016 era giunto a conclusioni simili, ma il campione era ancora una volta molto ridotto
appena 16 persone.
Quest’anno una ricerca condotta su 15 pazienti affetti da Alzheimer ha portato a risultati
contrastanti: dopo due settimane di sonno accompagnato da rumore rosa alcuni pazienti avevano
migliorato la qualità del proprio sonno, mentre altri non avevano riscontrato alcun beneficio. Una
ricerca del 2023 che aveva coinvolto 72 studenti aveva concluso invece che il rumore rosa non aveva
alcun effetto migliorativo sull’insight un processo cognitivo che, in termini semplici,
corrisponde al “lampo di genio”, l’intuizione che ci porta ad arrivare improvvisamente alla
soluzione di un problema.
La scienza questa volta non ci può essere d’aiuto almeno per ora ma mentre attendiamo nuovi
studi sul tema.
.. rilassiamoci ascoltando la pioggia (un rumore rosa naturale).
https://www.youtube.com/shorts/cXNZUnY_4ug
www.frontiersin.org/journals/human-neuroscience/articles/10.3389/fnhum.2017.00109/full
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1389945715020456
www.ajgponline.org/article/S1064-7481(24)00384-1/abstract
www.frontiersin.org/journals/human-neuroscience/articles/10.3389/fnhum.2023.1302836/full
da focus.it
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