A tavola occhio ai colori!

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A tavola occhio ai colori!

La dieta Bluegreen è una dieta fatta di colori: pasti con cromatismi ben precisi sono in grado di
sfruttare appieno le risorse dell’alimento e di andare incontro ad un organismo accogliente

di Giorgio Cavalli – 15/01/2013

La dieta colorata Bluegreen si propone come obiettivo la ripartizione dei momenti del pasto e degli
alimenti stessi secondo modalità precise.
Una dieta della durata di 21 giorni in grado di agire su due fronti, andando da un lato a potenziare
la sostanza assunta e dall’altro sfruttando dei processi metabolici che vengono messi in atto nei
momenti più opportuni.
Una dieta fatta di colori e che proprio dai colori parte per avere una suddivisione equilibrata ed
in equilibrio con ogni cosa. Una dieta COERENTE.

Si parte dai cibi rossi nelle fasi iniziali del mattino, passando poi nelle ore successive agli
arancioni, gialli, verdi, per concludere la giornata con pietanze prevalentemente blu e viola.
Pasti con cromatismi ben precisi, sono in grado quindi di sfruttare appieno le risorse dell’alimento
e di andare incontro ad un organismo accogliente (noi che mangiamo) assolutamente sintonizzato su
quella precisa frequenza.
Andiamo ora ad analizzare i processi in gioco cercando di approfondire il comportamento dei due
elementi principalmente coinvolti: cibo ed organismo accogliente.

CIBO

Cibo e luce
Il cibo si modifica e ci modifica

Il cibo è fondamentalmente composto da atomi. Piccoli tasselli, tra loro differenti, che legandosi
vanno a costituire strutture complesse. Nel nostro caso frutta, verdura, formaggi, carne ecc…
Gli atomi sono composti da un nucleo e da elettroni che ruotano attorno ad esso. Tra nucleo ed
elettroni vi sono forze elettromagnetiche che si esprimono sotto forma di particelle: i fotoni,
particelle di luce che rendono l’atomo un elemento luminoso ed estremamente sensibile alla luce. È
sufficiente infatti che un fascio luminoso lo colpisca affinché reagisca immediatamente liberando
elettroni e conseguentemente energia. La luce che lo colpisce deve però avere un particolare apporto
energetico e deve essere sintonizzata su lunghezze d’onda precise, variabili da atomo ad atomo. Una
sorta di password unica ed irripetibile in grado di attivare il dispositivo connesso.

Parlando di differenti lunghezze d’onda della luce parliamo in realtà di colori. Quindi ciò che
smuove l’atomo è in realtà una sorta di codice a barre colorato, una password fatta non di numeri o
strani caratteri, bensì di colori. Questi rappresentano le informazioni che lo inducono a
comportarsi in un modo preciso.
Bene, noi sappiamo che nell’arco della giornata il sole (alle diverse angolazioni) e la sua
interazione con la nostra atmosfera danno vita a cieli aventi come dominanti un colore piuttosto che
un altro. Al mattino presto avremo una prevalenza di rosso, avvicinandoci al mezzogiorno ci
sposteremo verso l’arancio, il giallo. Verso la metà del pomeriggio troveremo il verde, e via di
seguito sino al viola del tramonto e delle ore più tarde.
I raggi solari colpiscono poi la terra, a seconda dell’orario, con intensità molto differenti.
Colori differenti ed intensità differenti creano quindi tante differenti password ognuna in grado di
attivare un alimento piuttosto che un altro.

Ci appare quindi chiaro come, ad esempio, un cibo rosso nelle prime ore della giornata possa avere
un comportamento atomico particolare. La sua struttura sarà del tutto differente se rapportata ad
altri momenti della giornata. Il pomodoro del mattino sarà profondamente diverso dallo stesso
pomodoro nel corso delle ore serali. Avrà un mobilità interna molto più elevata, una naturale
predisposizione a cedere elettroni e quindi energia. Il suo apporto sarà così indubbiamente
maggiore.
La mobilità degli elettroni inoltre favorisce i legami e le interazioni chimiche. Condizioni
necessarie affinché una sostanza possa essere totalmente assimilata.

Risonanza

Esiste un fenomeno fisico assolutamente non trascurabile ed utile ai fini della nostra dieta: la
risonanza.
Due elementi simili in comunicazione tra loro tendono a vibrare con la medesima frequenza e a lungo
andare a sincronizzarsi, dando vita così ad una doppia vibrazione che produrrà un’energia di gran
lunga superiore a quella data dalla somma delle singole parti.
Un cibo rosso, quindi, avrà molte più probabilità di entrare in risonanza in un momento della
giornata in cui il colore prevalente è il rosso. In quegli attimi, la luce colpirà le particelle di
atmosfera, le piante, le automobili creando una sorta di sintonizzazione condivisa. Il nostro
pomodoro, o il nostro melograno, essendo rossi, si sintonizzeranno con molta più rapidità su una
simile frequenza, dando vita ad una danza interna delle singole particelle costituenti. Un balletto
sincronizzato di atomi e molecole che renderà la pietanza viva ed in grado di esprimere una quantità
di energia superiore.
Una teoria applicabile poi ovviamente ad una mela verde, o ad un cavolo viola nelle fasi della
giornata relative.
In ogni fascia oraria vi sono quindi dei cibi che vibrano più di altri, che vivono più di altri, che
risuonano più di altri.

Cibo di stagione

La dieta Bluegreen si impone di utilizzare solo ed esclusivamente pietanze di stagione. Se possibile
direttamente collegate al proprio territorio. Questo poiché il cibo non è altro che la perfetta
risultante di una serie di variabili che sono tipiche di una specifica zona geografica e di un
preciso momento. Variabili uniche ed irripetibili che comprendono tra le altre cose: l’irradiazione
solare giornaliera, il particolare campo elettromagnetico terrestre, le specifiche composizioni
chimiche dell’aria e molto altro ancora.
Tutti elementi con cui anche l’essere umano deve continuamente confrontarsi variando costantemente
la propria configurazione chimica-elettromagnetica così da essere in equilibrio con ogni cosa. Il
cibo ingerito ci fornisce quindi delle ulteriori informazioni sul come essere per poter essere
coerenti nel proprio contesto abitativo.
Mangiare una pera della brianza darà al brianzolo delle indicazioni precise sulle variazioni che
quel frutto avrà dovuto apportare alla propria struttura per sopravvivere e svilupparsi sino ad
arrivare al piatto. Quella pera avrà dovuto nascere e crescere facendo fronte a tutte le condizioni
ostili o favorevoli che il territorio brianzolo ha messo in gioco. Sarà quindi la risultante di
migliaia di micro battaglie avvenute ogni istante della sua esistenza.

ORGANISMO ACCOGLIENTE

Risonanza

Secondo quanto ipotizzato dalle più recenti teorie quantistiche, il corpo umano così come tutti gli
esseri viventi emette luce. Le singole cellule costituenti emettono luce, sotto forma di differenti
colori. Ad ogni colore corrisponderebbe un’informazione relativa a ruolo cellulare e riproduzione.
Le cellule corporee quindi si inviano segnali colorati per organizzarsi e stabilire in che modo e
quantità riprodursi e come agire.
Ad ogni colore si legano precise funzionalità e specifici settori del corpo. Ecco che il rosso si
lega alla circolazione, al sangue ed alle nostre parti basse. Il blu invece va ad arricchire le
nostre funzioni cognitive, e si collega alle informazioni direttive per l’intero sistema.
Come dicevamo in precedenza, nel corso della giornata i colori prevalenti, all’interno dei quali ci
spostiamo e viviamo, sono di volta in volta differenti. Ognuno di essi creerà con il nostro
organismo una effetto di risonanza, effetto che non coinvolgerà però in egual misura ogni nostra
cellula, bensì andrà a stimolare particolari settori e particolari attività. Verso sera ad esempio
le funzioni cognitive risulteranno particolarmente attive. Il viola del cielo risuonerà infatti con
la nostra area cerebrale, area in cui questo colore prevale.

La risonanza può a questo punto essere arricchita con l’introduzione di una cibo che vibra sulla
stessa frequenza delle nostre parti attive. Questo sincronismo darà vita ad una esplosione di
energia, un incontro di parti simili in grado di unirsi con enorme semplicità, di attrarsi, e di
danzare all’unisono.
Una mela verde nella fase centrale del pomeriggio sarà coinvolta nella grande risonanza venendo così
assimilata in ogni singola parte e unendosi al balletto di luce che andrà a coinvolgere e
fortificare le emissioni elettromagnetiche cardiache. Il cuore, legato al colore verde, sarà
infatti, proprio in quegli istanti all’apice della sua vibrazione.
Le piccole particelle che vengono messe in moto nell’alimento, in un preciso istante, arriveranno al
massimo movimento possibile e ciò accadrà proprio nel momento in cui anche un precisa parte del
corpo avrà iniziato a vibrare.

Ordinare

Ripartire i pasti secondo specifici momenti cromatici significa posizionare quei colori aventi
lunghezze d’onda maggiori ed inferiore frequenza nelle prime parti della giornata, per avere poi
nelle fasi finale una netta inversione dei parametri: lunghezze d’onda inferiori e frequenze
decisamente più elevate.
I cibi del mattino avranno quindi una naturale tendenza a spalmare i propri influssi lungo tutto
l’arco della giornata. Le lunghe e poco frequenti onde faranno sì che il potenziale elettromagnetico
della pietanza possa avere un impatto inferiore ma una maggior durata.
Al contrario i cibi della sera avranno un impatto immediato decisamente più incisivo, ma una durata
sicuramente inferiore. Andranno così ad influire notevolmente con la loro altissima frequenza
nell’immediato, lasciando durante la notte una relativa calma utile per un sereno riposo.
Ricapitolando, le lunghe onde dell’arancia rossa del mattino avranno s’ effetti immediati, che
tenderanno però a distribuirsi lungo tutto l’arco della giornata. Una coda molto lunga della quale
l’organismo continuerà a beneficiare.
La melanzana della sera invece andrà immediatamente a risuonare con le parti cognitive più alte,
esaurendo però immediatamente il proprio compito aprendo così la lunga fase riorganizzativa della
notte. Fase in cui le sollecitazioni provenienti da ogni fonte, cibi compresi, dovranno essere
ridotte ai minimi termini.

DIETA TIPO

Per la formulazione della dieta Bluegreen bisogna anzitutto tener presente le sequenze di colore
proposto, abbinando gli alimenti nelle varie fasi della giornata. Il fabbisogno calorico varia oltre
che in base al sesso e all’età, anche all’attività lavorativa svolta e all’eventuale sport
praticato. Valutato il bisogno calorico, occorre ripartire le calorie necessarie nei cinque momenti
della giornata (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena).

Indicativamente queste le percentuali proposte:

COLAZIONE 20%
SPUNTINO 10%
PRANZO 35%
MERENDA 10%
CENA 25%
Una volta ripartite le calorie giornaliere si passa all’abbinamento colore /cibo.
ALIMENTI NEUTRI
Per completare la dieta tipo giornaliera occorre considerare anche i cosiddetti alimenti neutri:
latte scremato, yogurt, parmigiano grattugiato, che vanno a completare il menù giornaliero in
abbinamento ai colori (es. yogurt con fragole)con un sostanziale apporto di calcio.

Un esempio di ”giornata tipo” Bluegreen (2000 kcal):

COLAZIONE
the rosso
1 mela rossa gr 150 = 65 kcal
crostata di lamponi gr 100 = 339 kcal
totale calorie: 404 Kcal

SPUNTINO
pompelmo gr 200 = 52 Kcal
yogurt naturale gr 150 = 69 Kcal
totale calorie spuntino: 121 Kcal

PRANZO
gnocchi di semolino gr 200 = 319 kcal
petto di pollo al limone gr 180 = 175 Kcal
ananas gr 100 = 40 kcal
olio oliva extravergine gr 10 = 90 Kcal
parmigiano reggiano gr 10 = 38 Kcal
totale calorie pranzo: 662 Kcal

MERENDA
uva verde gr 200 = 120 Kcal
the verde
miele (1 cucchiaio) gr 20 = 66 Kcal
totale calorie merenda: 186 Kcal

CENA
insalata di finocchi,
rucola e olive nere gr 100 finocchi = 17 Kcal
gr 50 rucola = 14 Kcal
gr 10 olive nere = 24 Kcal
orata al forno ai semi sesamo nero gr 200 orata = 180 Kcal
gr 10 sesamo = 56 Kcal
pane di segale gr 60 = 146 Kcal
olio oliva extravergine gr 20 = 180 Kcal
totale calorie cena: 617 Kcal

Totale 1990 Kcal giornaliere

Alla realizzazione della dieta Bluegreen hanno contribuito

Centro Bluegreen

Il metodo Bluegreen si occupa del mantenimento e del raggiungimento del benessere psico fisico
mediante tecniche ed esercizi che sfruttino la luce solare, e le emissioni luminose spontanee
provenienti dall’organismo. Il percorso porta l’individuo a vedere e ad utilizzare attivamente i
propri colori e quelli provenienti dall’esterno per creare un assetto equilibrato, forte e stabile.
www.bluegreentherpay.it
Finelli Filomena: creatrice del metodo (3343234703)

Giorgio Cavalli (formatore): si occupa della divulgazione del metodo e della formazione di nuovi
operatori. Recentemente ha pubblicato un libro (comincio a ricordare) all’interno del quale espone i
principi fisico quantistici alla base del percorso Bluegreen (per info scrivere a
giorgio.cavalli@fastwebmail.it 

Radice Corrado: nato a Como il 15 Agosto 1974 diplomato presso la scuola Alberghiera CFP Como.
Gestore presso il Ristorante del Circolo Golf Villa d’Este di Montorfano.
Guanella Chiara: nata a Chiavenna il 2 Gennaio 1966 Diploma Universitario in Dietologia e Dietetica
applicata presso Università degli Studi di Pavia. Svolge attività presso Ospedale
“Moriggia-Pelascini” di Gravedona (Co) servizio di diabetologia. Svolge attività ambulatoriale a
Chiavenna (So) e presso Centro Polispecialistico “Alle Molazze” di Gravedona (Co).

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