Abbandonate tutto!

pubblicato in: AltroBlog 0
Abbandonate tutto!

dell’asceta Isi Dhamma (autore di it.dhammadana.org)

“Abbandonate tutto!”

(Secondo l’asceta Isi Dhamma)

Il seguente testo non si riferisce a degli
insegnamente canonici sul dhamma. Si basa, invece,
sulla mia personale esperienza di rinuncia,
di meditazione e di comprensione.

Vi parlerò di mongolfiera, di thé e di artigianato.
E, allora, vi domanderete:”qual’è questo tipo di rapporto?”

(Isi Dhamma)

°°°

– La mongolfiera –

La mia conoscenza dei testi buddisti assomiglia a me (che non ho
altro che la pelle sulle ossa)! Malgrado ciò ho constatato che il
seguire in modo approfondito la virtù e la meditazione offre una
visione nettamente più chiara del Sentiero, invece della conoscenza
libraria.

Se fossi costretto a dare un insegnamento sul Dhamma, limitato, però,
a due sole parole, esse sarebbero:”lasciate ogni cosa”

Perchè, sì, il procedere verso la piena saggezza è, dall’inizio alla
fine, un lasciare andare, sino al pieno risveglio (così,mi sembra).
Iniziamo ad abbandonare, innanzitutto, le cose più grossolane; subito
dopo, passiamo a quelle più sottili. E’come per una mongolfiera, che
non potrebbe staccarsi da terra, se non gettandone fuori dalla
navicella ogni sacchetto di sabbia.

Così, lasciamo cadere il sacco dei comportamenti nocivi, il sacco
delle abitudini malsane, il sacco dei desideri di ogni genere (…
ben grosso) il sacco delle collere di ogni tipo (fate attenzione ai
granelli di sabbia dispersi, che non sono ben visibili, ma che fanno
scricchiolare ogni cosa), il sacco dell’impazienza, il sacco dei
pensieri (il cui nodo si ricompone di continuo), il sacco delle
convinzioni, il sacco delle illusioni (che supera tutto il resto), e
tanti altri

– Il thé –

Per apprezzare tutto il sapore di un thé eccellente, ne mettereste
una grande quantità, nell’acqua che bolle, tenendovela per molto tempo
in infusione? Il risultato sarebbe, così, un thè molto amaro, da
rifiutare immediatamente, magari supponendo che le sue foglie siano
cattive.

E, per valutare l’intero beneficio di una meditazione eccellente,
fareste un enorme sforzo, unito ad una eccessiva concentrazione,
riflettendo, contemporaneamente su ogni dettaglio della stessa? Di
colpo, ne risulterebbe una meditazione molto aspra, che vi
affrettereste a respingere, pensando, forse, che le sue relative
istruzioni siano state cattive.

– L’arte del thè, è l’arte della meditazione –

Per un thè riuscito, tutto è questione di un giusto dosaggio.Per
assaporare il gusto di un buon the verde, come il Long Jin
Imperiale, è necessario metterne 4 grammi in una teiera, assieme a 25
cm. di acqua a 70° C e lasciarli in infusione, per due minuti.

Per conoscere pienamente il gusto del thè è imperativo gustarlo
puro.Se vi aggiungete anche una minima quantità di latte, di crema,
di zucchero, di miele, o di limone, non ne percepireste più il puro
gusto; la votra esperenza gustativa risulterà inevitabilmente errata.

Ultimo consiglio: non attendete a bere la vostra tazza. Il thé è molto
migliore caldo, che freddo.

– Artigianato –

(Memento utile ad abbandonare ogni cosa)

Si è l’artefice della propria purificazione. La realizzazione del
Dhamma nasce da un lavoro personale, equiparabile a quello di un
artigiano. Tuttavia, al contrario di un artigiano della materia, si
distrugge, si smonta, si disfa, ci si libera, si lascia andare.

Non aspettate un maestro, un metodo, o altro che possa compiere il
miracolo di donarvi l’illuminazione. Proprio come l’artigiano, siete
soltanto voi che generate le qualità necessarie al buon sviluppo del
Frutto della piena Saggezza.

Il termine “artigianato” può servire da memento per il buon sviluppo
delle condizioni necessarie al distacco integrale; per liberarvi del
mondo, come la mongolfiera, che si innalza nel cielo, e che permette
una buona infusione meditativa.

Ecco gli elementi di questo memento ed il loro significato

A Accettazione
R Rinuncia
T Trasparenza
I Interesse
G Gioia
I Interesse
A Attenzione
N Naturale
A Amore
T Tranquillità
O Operare

Accettazione

La dote più importante, secondo me. Da sola, l’accettazione può quasi
condurre al risveglio. Si sono scritti dei libri interi su delle
nozioni incerte come l’astrologia, o anche utopiche, come la pace nel
mondo; si farebbe bene a scrivere dei volumi massicci
sull’accettazione. Che è accessibile a tutti, applicabile in ogni
situazione, e di cui i benefici sono grandi. Ben
praticata,l’accettazione implica naturalmente gli altri punti.

Accettare in pieno tutta la vita, proprio come essa è in realtà. non
risulta una cosa facile. Nondimeno, a forza di allenamento e di
pazienza – motore principale dell’accettazione – si raggiunge un
benessere di qualità insospettabile. Per dare i suoi frutti –
deliziosi – l’accettazione deve essere completa. Ed ecco qualche
esempio, perchè possiate avere una vaga idea di questa completezza. Vi
abituerete, poco a poco, ad accettare nel modo più completo
possibile: l’istante presente, la situazione generale del vostro
attuale oggi,il colpo di fatica che vi assale, ogni sentimento di
insoddisfazione, ogni peculiare sensazione di disturbo, di fastidio;
il cibo non buono nel vostro piatto, quella sete che non potete,al
momento, saziare; quanto vi si distrugge tra le mani, o sparisce dalla
vostra vita; ogni rumore, o grido, o latrato; chi tenta di umiliarvi,
ciò che il prossimo può pensare di voi; ogni ingorgo,ogni ritmo di
equilibrio che perdete; l’insetto che vi infastidisce; il computer che
si spegne,dopo un lungo lavoro, che non avete registrato.

____ Se voi vi applicate seriamente a raggiungere l’accettazione,
vi garantisco che
vi sentirete sempre più leggeri; vi occuperete sempre di meno di progetti,
e, di conseguenza, diverrete, con naturalezza, sempre più inclini
alla rinuncia, e subirete, man mano, meno insoddisfazioni, collere,
paure, stress ed esigenze.

Con l’accettazione lascerete cadere anche il malessere,
l’inquietudine ed i fastidi

Rinuncia

Dovreste non avere dubbi sul fatto che la rinuncia è il fatto di
lasciare la presa. Ma, attenzione! Se essa è forzata, ne risulterà
solo frustrazione, scoraggiamento, o, meglio, un praticare doloroso e
sterile.Per risultare profittevole, la rinuncia deve essere il
risultato di uno spirito sciolto e di una coscienza piena. Si
rinuncia, a furia di provare, e non con gli sforzi eccessivi.
E,logicamente,si inizia con il rinunciare alle cose grossolane, facili
da abbandonarsi,mentre, gradatamente, la totale padronanza verrà piano
piano.

_______ Se vi applicate a raggiungere seriamente la rinuncia,
vi garantisco che
non tarderete a gustare la gioia di uno spirito pacato.

Con la rinuncia, lascerete cadere tutto ciò che contribuisce a
deviare, frenare, oppure oscurare la via della Liberazione

Trasparenza

Potrete vivere nell’immondizia, essere coperti di cenci e pieni di
pulci, ma, quel che conta è avere lo spirito il più trasparente che
sia possibile; cioè, pulito,puro, e non disordinato. Il carbione
possiede la stessa struttura molecolare del diamante. L’unica
differenza sta nel fatto che quella del diamante è ben allineata,
all’interno di se stessa. Di conseguenza, è perfettamente trasparente,
e viene attraversata dalla luce. Affinchè la luminosità della saggezza
possa penetrare lo spirito, bisogna ben ripulirlo.

Proprio come un bicchiere d’acqua, se uno spirito non è terso, è
perchè ospita tutta una serie di tinte che lo colorano. Esiste quella
della violenza, quella della disonestà, della menzogna, dell’ebbrezza,
del desiderio, della distrazione; quella del nero inchiostro delle
concezioni errate e tanto altro. Attenzione! Solo una goccia di
materiale estraneo serve ad intorbidire l’acqua.

Le fondamenta di uno spirito trasparente sono, di sicuro,
l’applicazione di un comportamento virtuoso del corpo, della parola e
dell’interiorità. E non v’è alcuna necessità di apprendere a memoria
delle liste di precetti. Il buon senso deve essere il vostro
precettore. In fin dei conti, ognuno conosce, per tutte le situazioni,
il comportamento che conviene evitare. In caso di dubbio, è
nell’attenta esperienza che si comprende quel che è nocivo e
fruttuoso. Come per ogni cosa, impariamo dalla pratica. Forgiando lo
spirito si diviene fabbri dello stesso.

_______ se vi applicate a raggiungere seriamente la trasparenza
vi garantisco che
conoscerete una chiarezza mentale che attualmente non pensate possa esistere.

Conquistando la trasparenza, voi vi liberate di
un grosso strato di opacità mentale: di timidezza,
di malessere, di vergogna, di senso di colpa e di rimorsi.

Interesse

Ecco LA chiave della riuscita per la meditazione.Durante la
meditazione, quando si distacca per due minuti interi l’attenzione dal
proprio oggetto, ciò è dovuto unicamente alla mancanza di interesse.
Una prova? Dall’istante in cui si comincia a pensare – ovviamente, a
torto – che la meditazione è un atto difficile, penoso, noioso, ciò
significa, allora, che non si medita più. Un’altra prova? Anche
quando siamo un pò stanchi, e ci troviamo in mezzo a dei rumori e
seduti scomodamente, giungiamo a restare, ben assorti e senza
problemi, per due ore filate, davanti ad un film interessante.

L’apparente monotonia di una lunga seduta silente può sembrare, sulle
prime, meno eccitante di un buon film d’azione. Ma,se voi comprendete
cosa sia la meditazione, sapete, allora, che non esiste nulla al
mondo che sia più degno di interesse, migliore di ogni altra azione, e
che più arricchisca, mentre la si segue. E, ciò, particolarmente
quando si sa cosa possano donare la calma interiore e la conoscenza
penetrante della realtà, comparate ad una volgare distrazione.

_________ se vi applicate a sviluppare seriamente l’interesse alla
conoscenza sperimentale del Dhamma
vi garantisco che,
poco a poco, perderete l’attaccamento per tutto il resto.

Con l’interesse, voi lasciate cadere gli
innumerevoli pretesti che la mente è tanto
abile a generare per rimandare, senza posa,
a più tardi, la pratica del Dhamma.

Solitudine

Nel momento più importante della vostra vita – ossia, la morte – vi
troverete soli.Nello sperimentare uno stato di assorbimento vi
troverete soli. Per giungere a conoscere l’incondizionato, la
Pacificazione, la Permanenza, vi troverete soli. Allora, perchè non
famigliarizzare, da ora, con la solitudine? Sopratutto quando si è a
conoscenza che, fondamentalmente, si è sempre soli, sia in una sala
di meditazione affollata, che all’interno d una vita di coppia.

Il primo vantaggio ad amare la solitudine – anche nel bel mezzo di
una folla – è di non provare mai quella sinistra sensazione, che si
sente così frequentemente durante l’isolamento. La solitudine
rappresenta un terreno infinitamente più propizio della
collettività,per lo sviluppo del Dhamma, anche se il puntuale sostegno
delle guide e degli “amici nel Dhamma” è un prezioso aiuto.

______ se vi applicate a sviluppare seriamente la solitudine
vi garantisco che
svilupperete facilmente delle sane abitudini e la
rinuncia a quantità di futili distrazioni diverrà del
tutto una cosa naturale.

Con la solitudine, voi lasciate andare
un attaccamento grosso quanto una mongolfiera,:
il desiderio delle compagnie e delle chiacchere.

Attenzione

Ecco un altro elemento essenziale sulla Via della Liberazione. In
effetti, è proprio attraverso l’attenzione che voi osservate la
realtà,quale essa è; che voi prendete conoscenza del processo di
quanto la coscienza produce. Di conseguenza, è grazie all’attenzione
che voi realizzate – da soli – quel che è futile, sorgente di dolore,
ostacolo al giusto comportamento dello spirito. E da tale
atteggiamento mentale nasce, di conseguenza, la comprensione. E,
poichè voi comprendete, la rinuncia diviene una formalità che non
esige il minimo sforzo.

E’l’attenzione a tutto ciò che percepite – così come viene da voi
visto intimamente, e, quindi, senza presupposti e commenti interiori
– che vi colloca cautomaticamente là dove vi terrete costantemente,
perchè nascano la meditazione e la saggezza: nell’istante
presente:”qui e adesso”, come amo ripetere spesso; ma che, raramente,
viene vissuto nella pratica.

____________se vi applicate a sviluppare seriamente l’attenzione
vi garantisco che
la cecità, che corrompe ogni cosa, fonderà come neve al sole.
Ma,attenzione,abbiate cura a che la vostra attenzione di manifesti
pazientemente ed in modo continuativo, poiché la neve ha chilometri
di spessore.

Con l’attenzione vi liberate del più pericoloso dei mali:
l’illusione.

Naturale

Come si potrebbero mai comprendere i meccanismi della Natura,
utilizzando una mente complicata, convenzionale, coatta, irrigidita,
calcolatrice? Senza eccezioni, tutti coloro che hanno successo nella
meditazione sono quelli che la affrontano in modo completamente
naturale.- La spontaneità è il lasciare andare le cose, così come esse
sono, senza cercare alcunché di altro; e, questo fatto. implica pure
elasticità ed intuizione.

Lo spirito accorto esprime una morbidezza dinamica; non si presenta
troppo rigido, con il rischio di infrangersi e di stressarsi, e
neppure troppo molle, con l’incognita di potere scivolare
nell’ignoranza e nel torpore. L’intuizione è, anch’essa, uno dei punti
maggiori da non negligere. Ricordatevelo: le istruzioni ed i consigli
dati dalle persone competenti sono indispensabili; ma, tenutone conto,
è necessario dare ascolto alla propria intuizione, poichè, ciò
importa, siete voi il vostro principale maestro! Ma, attenti a non
seguirla ciecamente ed in modo esclusivo; la Via del Dhammma è la
Giusta Via di Mezzo. In effetti, l’intuizione può anche suggerirvi di
abbandonare il Dhamma e di rincorrere le esche rappresentate dai
piaceri naturali.

______ se vi applicate a sviluppare seriamente l’attenzione
vi garantisco che,
non tarderete ad avere fiducia ed ispirazione nella vostra pratica,
qualunque cosa facciate

Con la naturalezza, voi lasciate andare
la rigidità, che fossilizza ogni cosa, come se
si trattasse una vecchia statua polverosa e
senza vita

Amore

Ecco qualcosa di cui molto si parla e che ben poco viene praticata.
Nonostante ciò, i benefici dell’Amore, della benevolenza,
dell’amabilità sono grandi. E’come mettere dell’olio in un motore
scricchiolante, spingere dell’aria nuova in un’afa pesante, spargere
dell’acqua fresca su di un terreno, brutalizzato dall’aridità.

Se non viene distribuito in egual misura verso tutti, quel che viene
chiamato “Amore” non è che un attaccamento egoistico, come il
desiderio in una relazione sensuale. L’amore viene pienamente
realizzato quando voi provate una piena benevolenza verso ogni essere,
anche il più ostile che esista. Fortunatamente, ben prima di giungere
a questa realizzazione, i benefici di una tale modo di esistere si
fanno largamente sentire.

________se vi applicate a sviluppare seriamente l’amore
vi garantisco che,
realizzerete molta gioia, molto benessere, sicurezza,
felicità e libertà. E non sono cose da poco!

Con l’amore, voi lasciate andare il
potente veleno dell’avversione, che
ospita così tante impurità: la paura,
l’ansia, la collera, la gelosia, l’odio,
l’irritazione, la suscettibilità,
l’orgoglio, l’impazienza…

Tranquillità

La base propizia ed indispensabile allo sviluppo della conoscenza
diretta della realtà è una mente tranquilla, calma, distesa. Per
quanto riguarda un lavoro, o un qualunque problema, è solo nella
tranquillità che si trovano le soluzioni e si prospera. Tanto più ciò
si avvera in rapporto alla più grande delle attività – la meditazione
– ed al maggiore dei problemi – le impurità mentali.

Uno dei meravigliosi poteri della tranquillità è che essa conduce con
naturalezza all’equanimità ed al distacco. Cosa aspettate a godere la
dolce leggerezza e il dilettevole silenzio della tranquillità?

________se vi applicate a sviluppare seriamente la tranquillità
vi garantisco che,
attraverserete numerosi ostacoli con la stessa sicurezza,
che l’acqua incontra nel passare tra la sabbia

Con la tranquillità, voi lasciate andare
l’agitazione, che rappresenta l’ostacolo basilare
alla chiara visione delle cose e, dunque,
alla Saggezza. E’ come per l’acqua di uno stagno,
attraverso la quale nulla può intravedersi,
sino a quando la superficie rimane mossa.

Conclusione

Quando avrete eseguito un buon A.R.T.I.G.I.A.N.A.T.O vi troverete nel
giusto, nel benessere interiore, nella profonda conoscenza delle cose;
non incontrerete più i termini “problema”, “angustia”, e
“insoddisfazione”. Vedrete le cose come esse sono in realtà; quindi,
che “voi” non rappresentate altro che un gruppo di elementi in
costante mutamento, in un altro gruppo di elementi che mutano di
continuo. Sperimenterete il distacco e la pace, derivanti dalla piena
accettazione. Sarete liberi.

Se siete riusciti a percepire un barlume dei benefici di questo
Artigianato del Dhamma, allora, in verità, la meditazione rimane per
voi la priorità su ogni cosa. La vostra motivazione è tale che non
penserete ad altro se non a ricercare seriamente la purificazione del
vostro spirito. E cesserete, allora, di girare lamentosamente in
circoli viziosi, mentre desiderate arrivare, un giorno – come per
miracolo – alla Pace. Ma, invece, vi impegnerete, con la gioia nel
cuore, a lasciare integralmnte ogni presa.

Se un buon thé sfuso è preparato con cura risulta eccellente, anche un
thè industriale in sacchetto può riuscire bene. Tuttavia, la stessa
cosa non accade con il Dhamma. Non perdete, di conseguenza, il vostro
tempo con un Dhamma sopravvalutato, convenzionale, industriale, come
quello che si trova in tutti quegli insegnamenti, appesantiti da
visioni poetiche inutili, piene di uccellini e di bei fiori. Che ciò
non divenga mai la vostra tazza di thé, se il vostro vero desiderio è
di abbandonare tutto ciò che vi imprigiona nelle perpetue contrarietà
che genera l’illusione. Optate per un Dhamma privo di artifici; optate
per un Dhamma artigianale.

A questo punto, ne sapete più di quanto sia necessario. Cessate, di
conseguenza, la lettura di testi sul Dhamma e dedicatevi seriamente
alla meditazione!

E per applicarvi a fondo, cosa conviene fare? Bravi!,lo avete
indovinato: bisogna lasciare andare tutto!

Dopo questi propositi, io ritorno nella mia amatissima foresta.

Auguro un buon abbandono ad ognuno di voi!

isi Dhamma

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *