Acuti spacca-vetri
Autore: Nicola Fusco
Acuti spacca-vetri
Potreste spiegarmi il principio secondo cui se si emette un suono con una determinata frequenza si
può rompere un bicchiere, ossia perché a ogni bicchiere corrisponde una data frequenza?
Ad ogni bicchiere corrisponde una data frequenza perché puoi immaginare il vetro come composto da
tante palline collegate da molle tutte uguali, queste molle, quando colpisci il vetro, entrano in
oscillazione, e dato che sono tutte uguali, fanno vibrare tutto il vetro con la stessa frequenza,
quindi l’aria circostante che entra in vibrazione con il vetro si muove trasportando una ben precisa
nota. Questa nota, come abbiamo detto, corrisponde alla frequenza di oscillazione delle molle, se
emetti una nota (con uno strumento musicale per esempio) l’onda sonora metterà in oscillazione il
vetro, perché urtato dalle onde che arrivano nell’aria circostante il bicchiere, ma queste
oscillazioni restano piccole in generale. Immagina di spingere un’altalena dando una spinta non
sincronizzata (sincronizzato in questo caso vuol dire che se l’altalena ci mette 20 secondi per
dondolare avanti e indietro tu dai una spinta ogni 20 secondi) con le oscillazioni dell’altalena, a
volte la colpirai nello stesso verso in cui si sta movendo aumentando l’oscillazione ma altre volte
la colpirai nel verso opposto a cui si sta movendo, smorzando l’oscillazione. Se la nota che emetti
e’ la stessa del bicchiere ottieni un effetto analogo a quello che ottieni con un altalena se spingi
sincronicamente alle sue oscillazioni l’ampiezza della oscillazioni dell’altalena aumenta sempre di
più, la stessa cosa accade col vetro, solo che ad un certo punto le oscillazioni diventano così
ampie da frantumare le molle e quindi il vetro si rompe.
da universofacile.net/articoli/acuti.asp
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