ADHD: Deficit d’attenzione e iperattivita’
Da cosa è dovuto il disturbo evolutivo dell’autocontrollo? Come affrontarlo?
di Fiamma Ferraro – 12/10/2015
Deficit dattenzione e iperattività
L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) conosciuto come Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, è un disturbo evolutivo dellautocontrollo.
Questo problema, la cui frequenza sta aumentando ad un ritmo che non cessa di stupirmi, si ripropone
infatti con particolare intensità in questo periodo, in cui i bambini a scuola, anziché muoversi
molto (comè nella natura dei bambini che dovrebbero poter sfogare maggiormente le loro grandi
energie) devono invece, a quanto ci si attende da loro, in non poche scuole, restare pressoché immobili nei banchi e prestare unattenzione ininterrotta per ore alle lezioni!
Come scrivevo in uno dei miei Notiziari di qualche anno fa: Uno dei problemi la cui frequenza nei
bambini sta aumentando ad un ritmo esponenziale è il disordine di deficit dattenzione ed iperattività (ADHD).
Ne ho parlato in vari precedenti numeri del Notiziario mettendo in rilievo che, per certi aspetti,
si tratta di una delle numerose malattie inventate, causata in buona parte dalle condizioni
innaturali in cui i bambini, che per natura hanno bisogno di sfogare le loro grandi energie correndo
e saltando, sono al giorno doggi già in tenera età tenuti immobili nei banchi di scuola per molte
ore; ed anche a casa, in condomini in cui non devono dar fastidio al vicino del piano di sotto, non
possono correre e saltare e si abituano a trascorrere molte ore immobili davanti alla televisione e con videogiochi.
Nel mio libro Attacco allAsma e non solo ho spiegato diffusamente come la mancanza di movimento
al giorno doggi sia uno dei motivi fondamentali del deterioramento del riflesso respiratorio
automatico; il respiro corto proprio di numerosi bambini può essere collegato, (come confermato da
quanto osservato da Wim Wenger decenni prima che il problema dellADHD nei bambini venisse
delineato) al problema del deficit dattenzione ed iperattività in questi bambini. Vi sono tuttavia
indubbiamente anche altri fattori in gioco in relazione alla tematica dellADHD,.
Riprendendo ora, appunto questa tematica, torno a mettere in rilievo che, se è vero che lADHD (o un
quadro sintomatico simile allADHD) può in alcuni casi essere provocato dalle innaturali condizioni
di immobilità in cui bambini al giorno doggi trascorrono buona parte della giornata (ed infatti in
alcune sperimentazioni effettuate in Germania si è visto che questo problema si attenuava molto
quando linsegnamento nelle elementari era impartito interrompendo ogni ora le lezioni con dei
giochi in cui i bambini effettuavano un movimento intenso), è tuttavia anche vero che purtroppo non
sono pochi nemmeno i casi di ADHD in cui far muovere di più i bambini non è sufficiente. Entrano
infatti in gioco anche altri fattori, diversi dalla mancanza di movimento, da identificare e correggere.
Il metodo Buteyko può aiutare
Una domanda che mi viene posta spesso è se il metodo Buteyko possa essere utile anche per i bambini alle prese con il disturbo dell’attenzione e l’iperattività.
Indubbiamente, lottimizzazione della respirazione potrebbe essere utile anche in questi casi, poiché porta ad una migliore ossigenazione del cervello.
Inoltre il miglioramento della respirazione/ossigenazione influisce favorevolmente sul
riassestamento del sistema ormonale, della produzione di endorfine, denergia e molto altro.
Il problema pratico è tuttavia che è spesso difficile indurre questi bambini ad impegnarsi in un
programma di esercizi respiratori. In questi casi può quindi essere preferibile prendere prima di mira altri fattori tra cui lalimentazione.
Anche se in genere dico che il primo fattore da migliorare è il modo di respirare, che è ancora più
importante del modo di mangiare, in questi casi invece (quando non si riesce ad ottenere che il
bambino si concentri ed impegni negli esercizi di respirazione) occorre prendere prima di mira la
tematica dellalimentazione, ed inoltre quella dellattenuazione del carico di tossine ambientali
alle quali al giorno doggi siamo tutti esposti. Queste tossine spesso si accumulano appunto nel
tessuto grasso del cervello, ed occorre comunque guardare con attenzione allargomento delle neurotossine.
Alimentazione consapevole
Le abitudini alimentari sono quindi fondamentali: qual è quindi la giusta alimentazione per i nostri bambini?
Di notevole importanza è a questo proposito la quantità e qualità dei grassi alimentari.
Mentre la medicina ortomolecolare già decenni fa, dedicando molta attenzione ai problemi
comportamentali nei bambini, aveva segnalato la necessità di assumere dosaggi elevati di alcune
vitamine e minerali, osservo ora che occorre dedicare attenzione, come dimostrato dalle ricerche e
sperimentazioni più recenti, in particolare anche alla quantità e qualità dei grassi, argomento sul
quale circolano purtroppo numerosi luoghi comuni infondati, che è importante mettere in luce.
Per capire limportanza dellargomento in particolare in relazione a problemi comportamentali e di
buon funzionamento del cervello e sistema nervoso basta pensare che l80% della materia solida del nostro cervello è formata da lipidi (grassi).
Gianluca Daffi, Cristina Prandolini
Adhd e Compiti a Casa – Libro
Strumenti e strategie per bambini con difficoltà di pianificazione, di organizzazione e fragilità di attenzione
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__adhd-e-compiti-a-casa-libro.php?pn=1567
Stefano Scoglio
Non è colpa dei Bambini – I Disturbi dell’Apprendimento – Libro
Disattenzione, iperattività e ADHD: i pericoli del Ritalin e il ruolo della Nutrizione
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Dario Ianes, Sofia Cramerotti
ADHD a Scuola – Libro
Strategie efficaci per gli insegnanti
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__adhd-a-scuola-libro.php?pn=1567
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