Aforismi di luce (Sufi, Yoga)
– Aforismi Sufi –
I) Vi proponiamo alcune massime, del XII secolo circa, che “Abdulhalik” lasciò in un resoconto sulle
tecniche spirituali sufiche, ovvero la “Essenza dell’ insegnamento dei maestri”:
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Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro.
Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione.
Abbi il tuo scopo davanti a te a ogni passo che fai. Tu desideri la libertà e non devi dimenticarlo
mai.
Il tuo viaggio è diretto verso la tua terra natia. Ricordati che stai viaggiando dal mondo delle
apparenze verso il Mondo della Realtà.
Solitudine nella folla. In tutta la tua attività diretta all’ esterno, resta internamente libero.
Impara a non identificare te stesso con una cosa qualunque.
Ricordati del tuo Amico, cioè Dio. Fa che la preghiera (zikr) della tua lingua sia la preghiera del
tuo cuore (q’alb).
Torna a Dio. Non avere altra mira se non di raggiungere la Realtà.
Lotta con tutti i pensieri estranei. Tieni la tua mente su ciò che stai facendo, sia esternamente
che internamente.
Renditi continuamente conto della qualità della Presenza divina. Abituati a riconoscere la Presenza
di Dio nel tuo cuore.
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– Aforismi Yoga –
II) Sri Aurobindo (1872-1950), nel 1907/8:
Cercate di realizzare la forza che è in voi, cercate di farla uscire; in tal modo vedrete che tutto
ciò che fate non viene da voi, ma da quella verità che sta dentro voi … perchè non siete voi, ma
qualcosa all’interno di voi.
– Aforismi per la libertà –
III) Ecco alcune affermazioni di J. Krishnamurti (1895-1986), fatte il 2 agosto del 1929:
Io proclamo che la Verità è una terra senza vie e non ci si può avvicinare con una via qualsiasi,
con una religione, con una setta …
La Verità, essendo senza limiti, incondizionata, inaccostabile seguendo una via qualunque, non si
può organizzare …
Tutti voi dipendete come da una droga dalla spiritualità di qualcuno diverso da voi, dalla felicità
di qualcuno che non siete voi, dalla luce di qualcuno che non è in voi …
Nessuno può liberarvi dall’esterno; l’organizzazione del culto, o l’immolazione da parte vostra a
una causa non potranno liberarvi; e non potrà liberarvi il costituirvi in un’organizzazione o
l’immergervi nel lavoro …
– Conclusioni –
Infine, ma solo per il momento, una nostra considerazione estemporanea: le affermazioni dei maestri
di meditazione, se raffrontate tra loro, potrebbero, talvolta, apparire contraddittorie. Questo,
però, non indica approssimazione. Le differenze dipendono essenzialmente dal tipo di approccio,
ovvero dagli artifici che ciascun maestro adopera per rimuovere o aggirare quegli ostacoli di natura
culturale, o contingente che noi stessi frapponiamo all’unica realizzazione possibile: la
ri-conquista e/o la ri-scoperta della Verità. Noi possiamo solo giungere in prossimità della vetta.
O della valle? E realizzare le condizioni necessarie affinché la Verità possa trovare la porta
aperta. Farci rinvenire lì, pronti ad accoglierla, a riceverla, giacché, riflettendoci bene, non è
dato sapere quando essa verrà.
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