Alimentazione Vegana: la dieta verde che fa bene alla salute
Michele Riefoli combatte i luoghi comuni legati all’alimentazione vegana, svelandonci un mondo di vero benessere e di gusti intensi
di Michele Riefoli – 26/02/2014
Alimentazione Vegana: la dieta verde che fa bene alla salute
Un regime alimentare vegano ci aiuta a rimanere in salute prevenendo le malattie croniche e
degenerative (malattie degenerative del sistema muscolo-scheletrico-articolare, del sistema nervoso,
del metabolismo, diabete, obesità, osteoporosi): ne parliamo con il dottor Michele Riefoli autore di Mangiar Sano e Naturale (Macro Edizioni, 2011).
La maggior parte delle persone considera il cibo come uno strumento per mantenersi in vita e una
fonte di piacere. In realtà dall’alimentazione passa molto di più… Qual è il legame tra alimentazione, prevenzione primaria e salute?
È vero, oggi molte persone considerano lalimentazione esclusivamente come una fonte di piacere
oppure come necessità per stare in piedi ed affrontare le attività quotidiane. In realtà si mangia
anche per abitudine, per ammazzare il tempo, per compensare stati di insoddisfazione nella vita.
Ma è bene sapere che quello che mangiamo è ciò che forse più di ogni altra cosa influenza e
condiziona il nostro stato di salute. Il cibo costituisce la natura stessa delle nostre cellule e
ciò che lo lega al tema della prevenzione è il concetto di alimentazione consona alla propria
natura. Infatti, ogni specie ha il suo cibo e luomo, in accordo con dati di anatomia e fisiologia
comparata, appare come un animale vegetariano-frugivoro molto simile alle scimmie antropomorfe con le quali condivide più dell 98% del DNA.
Per stare in salute dovremmo innanzitutto rispettare la nostra natura; poi assumere alimenti il più
possibile naturali (no additivi chimici, no ogm) e poco elaborati, industrializzati, conservati;
infine dovremmo mangiare in proporzione al nostro dispendio energetico, bilanciando al meglio
grassi, proteine, carboidrati e micronutrienti. Per quanto riguarda la questione del piacere,
diciamo solo che esiste sia il piacere che fa bene, sia quello che fa male. È prioritario
riconoscere che il piacere che fa bene, generato quando mangiamo degli alimenti buoni e sani,
rappresenta un importante alleato istintuale del nostro benessere, mentre il piacere che fa male è
il cavallo di Troia che ci fa assumere a cuor leggero comportamenti alimentari assolutamente lesivi della nostra salute.
Quali sono le più importanti evidenze scientifiche a favore dell’adozione di una dieta vegana?
Esistono evidenze di come i vegani abbiamo un ridotto rischio, rispetto agli onnivori e agli stessi
vegetariani, di contrarre patologie tumorali al colon retto, alla mammella, alla prostata, e un
ridotto rischio per ipertensione e malattie cardiovascolari. Inoltre i vegani hanno un indice di
massa corporea più bassa, e più bassi livelli di colesterolo plasmatico totale e LDL. LAmerican
Dietetics Association (ADA), che analizza e monitorizza costantemente tutti gli studi scientifici
disponibili in letteratura, afferma da anni che le diete vegane ben bilanciate sono salutari e
protettive per la salute in ogni stadio del ciclo vitale compresa la gravidanza, lallattamento, la
prima e seconda infanzia, letà anziana e per gli sportivi. Gli studi stanno confermando che le
diete vegane ben bilanciate sono in grado di prevenire e contrastare anche altre gravi malattie di
cui soffre luomo moderno (malattie degenerative del sistema muscolo-scheletrico-articolare, del
sistema nervoso, del metabolismo, diabete, obesità, osteoporosi, ecc.). Questo perché i cibi
vegetali, al contrario di quelli animali, sono ricchi di vitamine, sali minerali e preziosi
oligoelementi con proprietà alcalinizzanti, fattori antiossidanti, prebiotici e fibre, oltre ad
essere poveri di grassi saturi e a non contenere colesterolo. In particolare da uno studio accurato
e recente condotto dallASL di Milano secondo la metodologia delle Medicina basata sulle Prove di
Efficacia, che ha preso in esame tutte le ricerche scientifiche svolte negli ultimi 15 anni, è
emerso che le diete vegane si sono rivelate le migliori come prevenzione e terapia del diabete
mellito di tipo 2 (PDTA del Diabete Mellito di Tipo 2, terza edizione ottobre 2012, ASL di Milano, Aziende Ospedaliere e IRCCS, A.Donzelli ed altri, ,; pagg 5,6,12,17.
http://www.veganic.it/pdf/PDTA_Diabete%20Integrale_DEF4213_2_.pdf), battendo in risultati sia la
dieta mediterranea ben condotta (che pure è risultata vantaggiosa, ma meno della dieta vegana), sia la metformina ed altri farmaci antidiabetici di prima scelta.
Molte persone pensano che adottare una dieta vegana che predilige alimenti freschi e integrali sia
sinonimo di tristezza del gusto, di poco appagamento dal punto di vista del sapore e della varietà degli alimenti. Come potrebbe smentire?
Smentirei volentieri invitando tutti a cena a casa mia, oppure da alcuni amici ancora più bravi di
me a cucinare, facendo loro assaggiare dei piatti da leccarsi i baffi. Ma non posso permettermelo.
Altro che tristezza del gusto! Come si preparano piatti vegani salutisti che siano anche gustosi?
Certo, ci vuole un pochino di fantasia, ma a noi italiani non manca. E questo lo dico soprattutto
agli chef e ai genitori che dovrebbero dare il buon esempio. Per varietà di gusto, forme, colori e
consistenze, lalimentazione vegana è imbattibile, ma dobbiamo differenziare fra i cibi crudi e cotti prima di fare i giusti confronti.
Vuole mettere per esempio una bella, ricca e colorata insalatona arricchita con cereali germogliati,
erbe aromatiche, fettine di avocado, gherigli di noci, carciofini, olive e pezzetti di ananas, e
paragonarla con la misera e triste lattuga e pomodoro (verde e acerbo) che ancora ti servono in
certi ristoranti? E fra i cibi cotti, non vedo cosa abbiano da meno le tagliatelle integrali di
farro ai funghi porcini rispetto alle tagliatelle raffinate e alluovo al ragù di carne trita. Una
mia amica fa delle lasagne vegane integrali da urlo con ragù di pomodoro e seitan e besciamella con
latte di soia. Pensi alle orecchiette integrali con cime di rape, ai fusilli al pesto di basilico
con mandorle o anacardi tritati, invece del parmigiano grattugiato, ad un risotto (orzotto,
farrotto, segalotto) alla milanese con brodo vegetale. Cosa cè di più buono in inverno di una bella
zuppa di farro e ceci con verdure di stagione, e in primavera di una paella vegana con riso
integrale, tofu, seitan e piselli freschi, il tutto accompagnato da salsine vegetali, crema di
capperi o patè dolive? Rinunciamo solo alle abitudini sbagliate. Le basta o devo continuare? Vuole
parlare dei dolci? Del tiramisù vegano? Della torta di pera e zenzero? Meglio che mi faccia unaltra intervista allora.
Oggi le cattive abitudini a tavola si apprendono precocemente e i bambini sono i più invitati
soprattutto dai media a consumare cibo spazzatura. Concretamente come possiamo educare i nostri
bambini ad apprezzare il sapore di legumi e cereali integrali? Cosa possiamo offrire loro come merende sane al posto di dolci preconfezionati e idrogenati e patatine?
Lalimentazione è un business mondiale, i media veicolano messaggi pubblicitari confezionati dalle
industrie e dalle multinazionali (non dalla sanità pubblica). I bambini sono un targhet molto
importante perché quando ne conquisti uno da piccolo spesso ne fai un consumatore fedele per tutta
la vita. Leducazione è la vera arma efficace per contrastare lattrazione fatale dei bimbi verso i
cibi spazzatura. Ma funziona se cè il buon esempio. Genitori che dicono ai bambini: mangiate le
verdure mentre loro fanno diversamente non hanno nessuna speranza di riuscire a convincerli. I
genitori devono mostrarsi felici e con lacquolina in bocca prima di mangiare insieme ai figli la
loro insalatona, cereali integrali e legumi ben preparati e realmente gustosi, altrimenti non
funziona. I bambini percepiscono molto lenergia che si crea a tavola e vivono di riflesso larmonia
o la disarmonia degli adulti . Infine, bisogna capire che il rifiuto del cibo sano da parte di un
bambino può essere un atto di protesta affettiva nei confronti del genitore salutista con cui però
vive dei conflitti. Per il resto sostituiamo i dolciumi e le merendine con la frutta fresca (a
morsi, frullata, centrifugata, spalmata sul pane, come macedonia) oppure con dolci fatti in casa
veramente naturali. Un panino integrale con verdure, pomodori a fette, origano, humus di ceci o
altra salsina per dare gusto e sostanza e un filo dolio, è quanto di più buono e semplice si possa
pensare di dare a un figlio, altro che pane e cadaverina (hamburger), pane e grasso dolce (nutella) o farina ed E102 (merendine colorate). Non cè davvero confronto!
Questo articolo è tratto dalla rivista:
Scienza e Conoscenza – N. 45 >> http://goo.gl/a8ZtrI
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza – Editore
Data pubblicazione: Luglio 2013
Formato: Rivista –
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-45.php?pn=1567
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