Una comprensione attraverso la scienza, la logica & le scritture
da Isvara.org
CHE COS’E’ L’ANIMA?
L’anima è una distinta e non-fisica entità alla quale spesso ci si riferisce con il termine “se’ ” o
“jivatma”, la forza vivente e la sorgente della coscienza di ogni entità vivente. Questi sono alcuni
dei suoi attributi:
– Le Jivatma sono unità elementari di coscienza
– Esistono innumerevoli Jivatma, non possono essere né create nè distrutte
– Tutte le Jivatma sono qualitativamente uguali
– Le jivatma non sono numericamente descrivibili, sebbene esse possano esibire attributi
quantificabili come la posizione nello spazio
– Le Jivatma obbediscono a leggi di elevato livello psicologico che coinvolgono qualità e modi di
attività che non sono esprimibili con formule matematiche
– Le Jivatma non interagiscono con la materia in accordo alle note leggi della fisica, come la legge
di gravità e le leggi dell’elettromagnetismo
– Le jivatma posseggono una consapevolezza cosciente auto-riflessiva e posseggono sensi innati in
grado di percepire sia la materia che le altre entità coscienti
PUO’ ESSERE VISTA?
L’anima può essere paragonata a una corrente elettrica che dà una scossa quando passa attraverso un
filo metallico di rame. Essendo non materiale, o trascendentale alla materia, l’anima è
intrinsecamente al di là dei sensi materiali
ALLORA COME POSSIAMO SAPERE CHE L’ANIMA ESISTE?
LA COSCIENZA è la prova dell’esistenza dell’anima. Così come il sole sprigiona calore e luce,
l’anima sprigiona coscienza nel corpo. La coscienza è ciò che distingue un corpo morto da uno
vivente. Una macchina può agevolmente essere costruita in modo che risponda ad una luce rossa con
l’espressione “vedo una luce rossa”, ma l’esperienza di vedere la luce rossa accompagna questo
responso meccanico? Come Thomas Huxley ha giustamente detto “dobbiamo attestare l’esistenza di una
terza cosa nell’universo: la coscienza, che non riesco a concepire come materia o forza”. La
differenza principale tra un uomo ed un super computer è la coscienza.
ESISTE UNA QUALCHE PROVA SCIENTIFICA PER L’ESISTENZA DELL’ANIMA?
Si. Esistono ampie ricerche circa la cosiddetta NDE, esperienza di pre-morte (Near Death Experience)
e la memoria delle vite precedenti.
Esperienze di pre-morte (NDE). Molte ricerche dimostrano che la mente è indipendente dal cervello
materiale e dal corpo. Ricerche sulla NDE includono anche le esperienze di viaggi fuori dal corpo
(OBE, Out-of-body Experiences) nelle quali le persone riportano di aver osservato in determinate
occasioni, come una grave malattia – attacco di cuore o traumi fisici – il loro corpo fisico e gli
eventi relativi ad esso da una prospettiva esterna al loro corpo. Invece, in tali istanti, se la
coscienza è una manifestazione del cervello, in accordo alle opinioni mediche, il paziente dovrebbe
essere incosciente poiché le normali funzioni del cervello indicate da determinate onde cerebrali
sono compromesse.
Il Dr. Micheal B. Sabon, cardiologo e professore della Università Medica Emory School, basandosi
sulle sue rigorose ricerche scrive: “Se il cervello umano è attualmente composto di due fondamentali
elementi – la mente e il cervello – allora in molti individui le crisi di pre-morte potrebbero alle
volte perfino far scattare una transitoria scissione della mente dal cervello?
Le ipotesi di stati
al di fuori del corpo, sembrano, molto semplicemente, avvalorare credenze già note
potrebbe la
mente che si separa dal cervello fisico essere, in essenza, l’anima: ciò che continua ad esistere
dopo la finale morte corporale, in accordo ad alcune dottrine religiose? Per come la vedo, questa è
la questione ultima sollevata dai resoconti circa gli NDE”.
Memoria delle vite passate. Studi rigorosi ed obiettivi sono stati condotti da seri ricercatori
sulla memoria delle vite passate. Iam Stevenson, Professore di Psichiatria alla Università della
Virginia, ha ampiamente investigato sui ricordi spontanei di vite precedenti narrati da bambini.
Stevenson ha riunito numerosi elementi e li ha verificati sempre comunque avendo cura di individuare
le falsificazioni. I suoi studi rendono una convincente evidenza che il sé cosciente può viaggiare
da un corpo fisico al successivo. Chiaramente quando un corpo muore i contenuti del suo cervello
vengono distrutti e non esiste alcun processo fisico tramite il quale essi possano influenzare il
contenuto diun altro cervello. La più semplice interpretazione è che il sé cosciente deve essere una
entità distinta dal cervello.
CHE COS’E’ LA REINCARNAZIONE?
Il corpo può essere paragonato ad una macchina e l’anima al conducente. Il corpo è composto di
cinque elementi grossolani come la terra, il fuoco, l’acqua e l’etere, mentre l’anima è non
materiale e trascendentale alla materia. Esiste un altro corpo, noto come corpo sottile che è
composto di mente, intelligenza e falso io, ed agisce da legame tra il corpo grossolano e l’anima
spirituale. Per esempio, il pensiero, il sentimento e la volontà sono funzioni della mente, e la
mente agisce attraverso l’apparato del cervello e l’associata rete neurologica.
Al momento della morte, l’anima insieme con il corpo sottile lascia il corpo grossolano ed in
accordo alle leggi naturali acquista un altro corpo grossolano in accordo ai suoi desideri ed al
grado di consapevolezza.
Questo semplice processo di trasmigrazione dell’anime da un corpo ad un altro è conosciuto come
reincarnazione.
COME POSSIAMO ACCETTARE TUTTO CIO’?
Per comprendere tali asserzioni possiamo osservare le trasformazioni della forma e della coscienza
che accadono nella vita di ciascuno. Potreste credere che lo stesso corpo adulto che avete ora è
stato un tempo un corpo da neonato? Non è forse un dato di fatto che un giorno invecchierete e che
la vostra pelle si riempirà di rughe? Eppure siete la stessa persona in tutto e per tutto. Di
regola, allora, come il corpo cambia dall’infanzia alla vecchia età, l’entità vivente o “jivatma”
attualmente passa attraverso molti corpi (infanzia, età adulta, vecchiaia) di varie età e diversi
sviluppi di coscienza in questa stessa vita. Così il corpo cambia, ma l’eterna essenza vivente
all’interno del corpo – l’anima – rimane la stessa.
LA BIOLOGIA LO CONFERMA?
Naturalmente. Nel suo libro, Il Cervello Umano, John Pfeiffer afferma: “il vostro corpo non contiene
una sola delle molecole che esso conteneva sette anni fa”, quindi prendiamo un corpo nuovo di zecca
ogni sette anni!”
Quindi l’anima al momento della morte passa in un corpo nuovo. Nella Bhagavad-Gita, il Signore
Krishna afferma:
“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia,
così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte” (Bh. Gita 2.13).
“Come una persona indossa vestiti nuovi e lascia quelli usati, così l’anima si riveste di nuovi
corpi materiali abbandonando quelli vecchi e usati” (BH. Gita 2.22).
Il Signore Krishna nei capitoli successivi spiega che la mente è il meccanismo sottostante a tutte
le reincarnazioni
“Senza dubbio sono i ricordi che si hanno all’istante di lasciare il corpo che determinano la
condizione futura dell’essere” (Bh. Gita 8.6).
Così l’entità vivente all’interno di un corpo da essere umano potrebbe andare nel corpo di un
animale, un uccello, un insetto, una pianta, e così via.
OK. COME POSSIAMO VENIRNE FUORI?
L’ANIMA, al momento di lasciare un particolare corpo, porta con sé le impressioni delle attività
pie, delle attività peccaminose e del servizio devozionale (bhakti). Le prime due attività gli
faranno ottenere corpi superiori o inferiori a quello presente, mentre la terza (bhakti) lo libererà
dalla ruota delle ripetute nascite, vecchiaia, malattia e morte e lo aiuterà a risvegliare la sua
dormiente Coscienza di Krishna, permettendogli di conseguire la beatitudine eterna.
I membri del Movimento Hare Krishna apprendono la verità dalle scritture come la Bhagavad Gita e lo
Srimad Bhagavatam, da un maestro spirituale autentico che proviene da una ininterrotta catena di
successione disciplica.
Con l’ascolto attento e costante e applicando praticamente i principi appresi, essi possono
penetrare i misteri della vita e della morte. Questo tipo di pratica solleverà la persona da tutte
le miserie e la porrà nella sua posizione costituzionale di essere un eterno servitore di Krishna
nel regno spirituale.
ABBIAMO GIA’ VISSUTO IN PRECEDENZA?
“Sono fiducioso nel fatto che veramente esiste qualcosa come il rivivere ancora, che i vivi
provengono dai morti e che le anime dei morti sono esistenti” – Socrate
” I golosi e i beoni potrebbero diventare somari nelle vite future, persone violente ed inique
potrebbero prendere nascita come lupi e falchi, e ciechi seguaci di convenzioni sociali potrebbero
diventare api o formiche. Dopo qualche tempo di nuovo l’anima ottiene la forma umana ed un’altra
possibilità di conseguire la liberazione” – Platone
“Poiché al mondo io esisto, credo che, in una forma o in un’altra, sempre esisterò” – Benjamin
Franklin
“Non posso pensare ad una eterna inimicizia tra uomo ed uomo, e credendo, come io credo nella teoria
della rinascita, credo nella speranza che se non in questa vita, in qualche altra vita, sarò in
grado di stringere tutta l’umanità in un amichevole abbraccio” – Mahatma Gandhi
“Tutti abbiamo una qualche esperienza della sensazione, che di tanto in tanto ci assale, che ciò che
stiamo dicendo e facendo lo abbiamo già detto e già fatto, in un tempo remoto, circondati dalle
stesse facce, oggetti e circostanze” – Charles Dickens
“Così come viviamo migliaia di sogni nella nostra presente vita, così la nostra presente vita è solo
una di molte migliaia di quella vite nelle quali entriamo provenienti dall’altra più reale vita
ed
alla quale torniamo dopo morti. La nosta vita non è che uno di quei sogni di quella vita più reale,
e perciò essa è senza fine, fino alla vera ultima, la vera vita reale, la vita di Dio” – Leo Tolstoy
“Gli Amici sono tutti anime spirituali che abbiamo già conosciuto in altre vite. Ci attiriamo l’un
l’altro. Questo è ciò che sento dell’amicizia” – George Harrison
LIBERTA’ DA NASCITA E MORTE
In questo brano di conversazione con uno psicologo tedesco, Srila Prabhupada, il fondatore-acharya
(maestro spirituale fondatore) del movimento Hare Krishna, spiega la necessità di fuggire dal ciclo
delle reincarnazioni attraverso la conoscenza spirituale.
Prof. Durkheim: Mi sembra che esiste una grande differenza tra l’approccio orientale e quello
occidentale a questo problema del corpo e dell’anima.
Srila Prabhupada: abbiamo ascoltato dalla Bhagavad Gita che siamo anime spirituali, che siamo
all’interno del corpo. Poiché sono entrato in questo corpo, allora sto soffrendo. Così, sia
orientale che occidentale, il mio vero affare dovrebbe essere quello di capire come uscire da questo
corpo. Il termine reincarnazione significa che io sono un’anima spirituale che è entrata in un
corpo. Ma nella mia prossima vita posso entrare in un altro corpo. Può essere il corpo di un cane,
può essere il corpo di un gatto, o può essere il corpo di un re. Queste sofferenze includono
nascita, morte, vecchiaia, malattia. Perciò, per abolire questi quattro tipi di sofferenza, dobbiamo
uscire fuori dal corpo. Questo è il reale problema dell’uomo. Possono volerci molte vite, oppure
potete farcela in una sola vita.
Prof. Durkheim: Pare che vi siano alcuni punti in accordo con il Cristianesimo.
Srila Prabhupada: Non ha importanza se sei Cristiano, Musulmano o Hindu. La conoscenza è conoscenza.
Ovunque è disponibile la conoscenza, devi prenderla al volo. E questa è conoscenza: tutte le entità
viventi sono imprigionate all’interno di un corpo materiale. Tale conoscenza si applica equamente
agli Hindu, ai Musulmani, ai Cristiani, a tutti. L’anima è imprigionata all’interno del corpo e deve
quindi subire nascita, morte, vecchiaia, malattia, ma noi tutti vogliamo vivere eternamente,
vogliamo piena conoscenza, vogliamo piena beatitudine. Per arrivare a tale meta dobbiamo uscire
fuori dal corpo. Questo è il processo.
Tratto dal sito internazionale dell’Accademia Vaishnava
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