Apparenti bizzarrie quantiche

pubblicato in: AltroBlog 0
Apparenti bizzarrie quantiche

Scienza e Fisica Quantistica

>> bit.ly/3nzZBa4

Anche se per inerzia mentale continuiamo a dire che una particella è fatta di materia concreta,
mentre un’onda è fatta di niente, in realtà onde e particelle non sono due cose differenti, ma la
stessa cosa che si esprime in due forme completamente distinte. In fisica si parla spesso di onde;
ma cos’è un’onda?

Redazione – Scienza e Conoscenza – 14/09/2021

A cura della redazione della collana di libri Scienza e conoscenza

«Se si deve interpretare la Meccanica Quantistica,

si deve considerare il Pensiero come un’Essenza Fisica». (Niels Bohr)

Un’onda è uno schema di movimento che si propaga senza spostarsi come insieme di oggetti, mentre una
particella è un vero e proprio oggetto, anch’esso insieme di particelle, che si sposta. In un’onda
l’insieme di oggetti (molecole o particelle) oscilla sul posto; a spostarsi, quando sembra
propagarsi, non è la sua massa, ma il suo schema non-locale, la sua forma, mentre le particelle
hanno una singola localizzazione.

La fisica quantistica e le sue straordinarie scoperte sono uno degli argomenti di grande interesse
del libro del prof. Vittorio Marchi La Grande Equazione

Approfondisci i concetti di fisica quantica con il libro La Grande Equazione

Le onde, in sostanza, si diffondono all’infinito perché non hanno una particolare, singola e precisa
localizzazione. Per rendere l’idea si può ricorrere a un esempio. Una pallina di naftalina che
rimbalza all’interno di una scatola chiusa ha diverse localizzazioni; la si sente urtare
(localmente), anche se non la si vede. Una volta sublimata e diventata direttamente aeriforme,
invece, essa è un’onda che rimbalza al suo interno senza urtare (non-localmente), riempiendo
l’intera scatola a ogni istante, secondo uno “schema” continuo, variabile e non-locale.

Così è per la Coscienza Infinita… rimbalzante e occupante interamente l’ovunque. L’onda quantica è
lì per tutti, aspetta solo che qualcuno la cavalchi. Nessun farmaco può essere utile, nessun farmaco
può procurare quella meravigliosa sensazione che solo chi è protagonista della propria VITA può
provare.

Sarebbe quindi ora che ci convincessimo che in realtà è proprio questo che avviene, così, per la
prima volta, potremmo finalmente essere in grado di comprendere che lo spazio non è affatto vuoto,
come pensavamo, ma costituito da Energia.

Due falsi assunti della scienza

Tutto dipende dalla nostra capacità di dialogare con questa “materia” esistente nel vuoto, ma
soprattutto dalla nostra capacità di correggere due falsi assunti della Scienza (two false
asumptions of Science), che annullano ogni nostra possibilità di conoscere la realtà delle cose:

• «The Universe contains empty space». (L’universo contiene spazio vuoto) NO!

• «Inner experiences (thought, feeling, emotions, belief) have no effect on our outer world».
(Esperienze interne (pensiero, sentimento, emozioni, credenze) non hanno alcun effetto sul nostro
mondo esterno) NO!

Così, dopo avere erroneamente supposto che l’Universo comprende dello spazio vuoto, la Scienza
afferma che tutto ciò che avviene all’interno del nostro corpo, all’interno di noi, non ha nulla a
che vedere con quanto avviene all’esterno, nell’Universo. Ma non è così. Purtroppo, il linguaggio
delle emozioni/connessioni con l’Universo è andato perduto, in genere, 1700 anni fa; solo in alcune
tradizioni, come quelle indigene, native, e quelle più antiche, è stato ricordato e si è conservato.
Sta di fatto, comunque, che nello “spazio vuoto” c’è invece qualcosa che pulsa, di vivente e
intelligente. Si tratta infatti di un campo di energia che tiene collegato tutto e di cui noi tutti,
inseriti come siamo in una sorta di rete, facciamo parte. Dobbiamo così scoprire che i nostri corpi,
come anche tutto il mondo circostante, sono le materializzazioni di questo campo di energia:
dall’irreale al reale, dall’invisibile al visibile, dalle possibilità quantistiche fino alla realtà
del nostro mondo fisico.

In sintesi:

• un intelligente campo di energia unisce l’Universo (an intelligent field of energy unites the
Universe);

• i nostri corpi e il nostro mondo si materializzano (provenendo) da questo mondo (our bodies and
our world materialize from this field);

• le emozioni sono il linguaggio che traduce le possibilità quantiche del campo nella realtà del
nostro mondo (the emotions are the language that traslate the quantum possibilities of the field
into the reality of our world).

La Grande Matrice è l’adimensionale e immisurabile UNO; questo perché l’UNO fa sempre capo a se
stesso. Quello che dovremmo fare, in mezzo a questa foresta di incertezze mentali, è definito
esattamente da un termine, bootstrap, che significa “tirante da stivale” e che si riferisce a
un’espressione idiomatica americana, la cui traduzione è “reggersi ai tiranti dei propri stivali”.
Ecco cosa dovremmo fare: reggerci da soli, perché noi siamo QUELLO e quello non può fare altro che
prendere coscienza di SÉ.

LA GRANDE EQUAZIONE- Nuova edizione in uscita a novembre!

La Grande Equazione — Libro >> bit.ly/3nzZBa4

Io, l’Universio, Dio

Vittorio Marchi

ISBN 9788828509790

Pagine 392 – Formato Brossura – cm 17×24

Casa editrice MACRO EDIZIONI

Edizione 3a Edizione Novembre 2021

Prima edizione Ottobre 2012

www.macrolibrarsi.it/libri/__la-grande-equazione-vittorio-marchi-libro.php?pn=1567
<www.macrolibrarsi.it/libri/__la-grande-equazione-vittorio-marchi-libro.php?pn=1567>

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *