del Dr. Leonardo M. Leonardi
LAYURVEDA rappresenta il dono più prezioso della Civiltà Vedica,
fiorita in India molte migliaia di anni or sono. Essa è giunta fino a
noi tramandata da innumerevoli generazioni di studiosi e ricercatori
che avevano a cuore il benessere collettivo. LAyurveda è attualmente
oggetto di attenzione e ricerca da parte della comunità medica
internazionale.
Lodierno risveglio di interesse per lAyurveda avviene in un momento
nel quale si nota uninsoddisfazione crescente nei riguardi della
medicina moderna. Le ricerche mediche e l’esperienza in tutti i paesi
del mondo hanno evidenziato i limiti della cosiddetta medicina
accademica e la sua incapacità di assicurare ciò che prometteva con
tanta enfasi.
Da migliaia di anni lAyurveda fa uso del potere riequilibrante della
natura contenuto in ogni pianta per correggere gli squilibri alla base
delle malattie. I farmaci ayurvedici migliorano la funzionalità dei
tessuti del corpo ed oltre a risultare efficaci nel trattamento di
disturbi specifici, svolgono unutile azione preventiva nei confronti
delle malattie degenerative e dei disordini associati
allinvecchiamento.
Si può affermare paradossalmente che essi determinano effetti
collaterali “positivi”, nel senso che agiscono positivamente anche su
disturbi minori o secondari, oltre che sul disturbo principale.
Il termine “AYURVEDA” significa letteralmente “Scienza della Vita”,
tale definizione implica che lAyurveda sostiene e nutre tutti i
valori benefici della vita. Per questo motivo lAyurveda non si pone
in conflitto con nessuna altra scienza medica che persegua il medesimo
fine.
– I TRE DOSHA –
Secondo la visione dellAyurveda le molteplici attività del corpo sono
governate da tre principi fondamentali di controllo chiamati DOSHA.
Ognuno dei tre dosha coordina una serie di funzioni che elenchiamo qui
di seguito:
DOSHA VATA – rappresenta il principio del movimento e
dellattivazione.Controlla tutte le attività del sistema nervoso e
presiede alle funzioni del sistema respiratorio e circolatorio,
dellapparato di locomozione e degli organi escretori.
DOSHA PITTA – rappresenta il principio della trasformazione e della
produzione di energia e calore. Controlla le funzioni digestive e
metaboliche attraverso il meccanismo della regolazione ormonale.
DOSHA KAPHA – rappresenta il principio della coesione e della
struttura. Preserva lintegrità dei tessuti dellorganismo mediante il
controllo delle difese immunitarie. Governa lequilibrio dei fluidi a
livello cellulare e tissutale, promuove la crescita bilanciata del
corpo.
Linterazione equilibrata dei tre dosha consente il funzionamento
integrato ed efficiente di tutti gli organi del corpo; al contrario,
la condizione di squilibrio anche di un solo dosha è causa
responsabile di scompenso e malattia.
La teoria ayurvedica dei tre dosha può venire oggi interpretata e ben
compresa sulla base del concetto moderno di “asse
neuro-immuno-endocrino”. I tre grandi sistemi, nervoso, immunitario ed
endocrino, costituiscono la triade fondamentale di controllo, analoga
in tutto e per tutto alla triade dei dosha.
Proprio come le strutture del sistema nervoso sono organizzate in
plessi dislocati nelle varie regioni del corpo e come il sistema
ormonale consta di numerose ghiandole con differenti specializzazioni
produttive, così ognuno dei tre dosha è organizzato in sotto unità con
differenti localizzazioni anatomiche e specifiche funzioni
fisiologiche.
La conoscenza dettagliata di questo ulteriore livello di controllo
consente di operare degli interventi terapeutici ancora più mirati ed
efficaci.
– SOTTO UNITÀ DEL DOSHA VATA –
PRANA – responsabile dei processi mentali e del controllo delle
funzioni automatiche del corpo.
UDANA – responsabile dellemissione della voce e della funzionalità
delle vie respiratorie.
SAMANA – responsabile della regolazione nervosa delle diverse fasi
della digestione.
APANA – responsabile della funzionalità degli organi escretori e
dellattività degli organi sessuali.
VYANA – responsabile della regolazione della frequenza cardiaca e
della pressione arteriosa.
– SOTTO UNITÀ DEL DOSHA PITTA –
PACHAKA – responsabile della digestione e della assimilazione del cibo.
RANJAKA – responsabile delle attività metaboliche del fegato, della
produzione degli ormoni pancreatici e della produzione
dellemoglobina.
SADHAKA – responsabile delle funzioni discriminative ed intellettive.
ALOCHAKA – responsabile del processo della visione.
BRAJAKA – responsabile delle attività metaboliche della cute e
dellassorbimento transcutaneo dei farmaci.
– SOTTO UNITÀ DEL DOSHA KAPHA –
KLEDAKA – responsabile della produzione del muco gastrico e della
citoprotezione della mucosa gastrica.
AVALAMBAKA – responsabile della maturazione dei linfociti nel timo;
dà supporto e sostiene lintera fisiologia.
BODHAKA – responsabile della produzione della saliva e dei fattori
anticorpali ivi contenuti. Consente la percezione dei sapori.
TARPAKA – responsabile della produzione di citochine e fattori
neuro-immunitari.
SLESHAKA – responsabile della cooperazione immunologica tra le
cellule, della produzione di interferone ed interleuchina.
Contribuisce anche alla produzione del liquido sinoviale.
– I SETTE TESSUTI DEL CORPO –
Quella stessa intelligenza biologica che è racchiusa nella molecola
del DNA e dà origine alla vita, rinnova costantemente il corpo
mediante la continua formazione ed il ricambio dei tessuti
fondamentali che, nellAyrveda vengono detti DHATU ovvero “pilastri
della vita”.
I dhatu corrispondono ai tessuti ordinari del corpo così come li
conosciamo oggi. Tuttavia il concetto ayurvedico ha unaccezione più
ampia ed incorpora dei valori dinamici che non sono previsti dalla
definizione convenzionale di tessuto. I dhatu rappresentano aree
specifiche della fisiologia sulle quali è possibile intervenire
selettivamente con preparati idonei. Riequilibrando le attività di un
tessuto viene migliorata anche la funzionalità degli altri tessuti.
I sette dhatu sono :
RASA – linfa e plasma.
RAKTA – parte corpuscolata del sangue.
MAMSA – muscoli.
MEDO – grasso e visceri.
ASTHI – ossa.
MADJA – tessuto nervoso e midollo osseo.
SHUKRA – tessuto riproduttivo.
La formazione dei dhatu avviene nella vita embrionale a partire dai
nutrienti materni e, successivamente, a partire dai nutrienti presenti
negli alimenti.
Il primo prodotto della digestione del cibo è RASA, che significa
appunto “essenza”. A partire da RASA originano in successione tutti
gli altri dhatu e, pertanto, in ayurvedica la gestione del cibo e
lalimentazione sono estremamente importanti.
Concludendo questi appunti possiamo dire che la medicina ayurvedica,
nonostante sia nata migliaia di anni fa, possiede un concetto
anatomo-funzionale del nostro corpo non solo molto attuale, ma
addirittura più evoluto e con una visione olistica delle strutture e
del loro operare; questa visione è stata persa dalla medicina
accademica tutta propensa a “parcellizzare” i fenomeni da studiare e
così non più in grado di percepire le ragioni più generali di una
disfunzione o di una malattia.
Ma attenzione ! La medicina ayurvedica utilizza farmaci
prevalentemente composti da piante; è quindi una FITOTERAPIA anche se
molto sofisticata. Come in ogni terapia che utilizza farmaci ponderali
si possono venire a creare interazioni, anche importanti, con
eventuali farmaci allopatici assunti contemporaneamente. Si SCONSIGLIA
quindi di assumere farmaci ayurvedici senza la prescrizione di un
medico competente in materia che dovrà, inoltre, essere informato di
eventuali altre terapie in corso.
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Per Saperne di Più:
AYURVEDA E PANCHAKARMA
Antiche tecniche di purificazione e ringiovanimento
Dottor Sunil V. Joshi
Secondo lAyurveda, il miracolo del corpo umano consiste nellessere
dotato di una naturale intelligenza guaritrice capace di ringiovanirlo
costantemente. Quando si formano le impurità tossiche, questa capacità
spontanea viene bloccata e il Panchakarma ayurvedico, attraverso un
profondo processo di purificazione, libera lorganismo dalle influenze
degenerative delle tossine, riattivando in modo naturale le funzioni
ringiovanenti insite in ogni individuo. La chiave della buona salute,
trattamento ayurvedico delle malattie, preparazione al Panchakarma,
tecniche di autoguarigione e le 5 procedure principali sono solo
alcuni dei molti temi esaurientemente trattati in questo manuale
pratico che ci svela i segreti dellantica medicina indiana.
“Il prezioso tesoro della saggezza ayurvedica è ora più accessibile
grazie a questopera meravigliosa del Dottor Sunil Joshi. La sua
profonda conoscenza e la sua vasta esperienza maturate in anni di
pratica del Panchakarma sono state di valore inestimabile per i nostri
programmi al Chopra Center for Well Being.” (Deepak Chopra)
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