Aritmomania: definizione e intervento terapeutico

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Aritmomania: definizione e intervento terapeutico

Il disturbo ossessivo-compulsivo ha diverse manifestazioni che limitano la vita della persona. In
questo articolo parliamo della aritmomania, nevrosi ossessiva legata ai numeri.

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è una condizione spesso invalidante costituita da pensieri,
impulsi o immagini ricorrenti, fastidiosi e invadenti che causano una sensazione di disagio. Tra le
diverse nevrosi, vi è anche l’aritmomania.

Per ridurre l’ansia e il disagio associati alle nevrosi, il paziente ricorre a compulsioni, o
rituali. Il DSM-5 definisce le compulsioni come:

Comportamenti ripetitivi o atti mentali che la persona si sente spinta a compiere in risposta a
un’ossessione.

I comportamenti o gli atti mentali hanno lo scopo di ridurre l’ansia o prevenire alcune situazioni
temute. Tuttavia, realisticamente sono inefficaci.

La causa del DOC è ancora sconosciuta, ma è probabile che sia multifattoriale. Si ritiene che vi sia
una predisposizione genetica, poiché dal 45% al 65% delle variazioni sono attribuibili a fattori
genetici.

La ricerca ha dimostrato che l’ereditarietà di questo disturbo va dal 45% al 65% nei bambini e dal
27% al 45% negli adulti.

È stato anche osservato che l’incapacità di affrontare l’incertezza, un accresciuto senso di
responsabilità e il pensiero magico sembrano predisporre ad abitudini ossessivo-compulsive.

Ora che abbiamo una panoramica globale del DOC, analizziamo una delle nevrosi ossessive più
particolari: l’aritmomania.

Una delle manifestazioni più comuni dell’aritmomania è il conteggio di numeri, parole o oggetti.

Cos’è l’aritmomania?

È una nevrosi ossessiva caratterizzata dalla compulsione a contare oggetti o azioni e a fare calcoli
matematici. La persona può essere sopraffatta da un irresistibile bisogno di tenere traccia di tutto
quello che la circonda

Chi soffre di aritmomania non può evitare di contare numeri, oggetti, parole o addirittura di
ripetere certe azioni un preciso numero di volte. Un pensiero fastidioso (ossessione) invade la
persona, si innesca l’angoscia ed emergono azioni o rituali (compulsioni) come meccanismo per
neutralizzarla.

Fare appello ai rituali compulsivi è la strategia principale che la persona ossessiva usa per
affrontare la propria angoscia. Tuttavia, sebbene possa essere d’aiuto nell’immediato, si rivela
altamente dannoso a lungo termine provocando ulteriore angoscia.

Le manifestazioni più comuni di aritmomania

Contare le parole. La persona può contare le parole di una conversazione, un testo, etc.

Contare gli oggetti. C’è chi conta i gradini, le targhe delle auto, la quantità di oggetti presenti
in una stanza, etc.

Eseguire calcoli matematici. L’individuo esegue costantemente calcoli aritmetici: addizioni,
sottrazioni, moltiplicazioni, etc.

Contare fino a un certo numero prima di fare qualcosa. Prima di uscire di casa, la persona deve
contare fino a 50, per esempio.

Ripetere un’azione un certo numero di volte. Il soggetto può guardarsi allo specchio 3 volte, girare
il caffè 5 volte prima di berlo, insaponarsi le mani 3 volte.

Evitare un certo numero. La persona evita un numero (non ha nulla a che fare con la superstizione).
Per esempio, deve lavarsi le mani 3 volte perché farlo una volta renderebbe troppo ansioso. Altri
esempi possono essere: contare gli elementi di una scatola, premere l’interruttore della luce un
certo numero di volte, eseguire un numero pari o dispari di azioni, controllare un certo numero di
volte che la porta di casa sia chiusa e così via.

Conseguenze negative sulla qualità della vita

Come tutti i DOC, l’aritmomania può influenzare significativamente la vita della persona. Questo
disturbo può ostacolare la crescita e lo sviluppo sociale.

Uno studio indica che il disturbo ossessivo compulsivo compromette tutti gli ambiti della vita del
soggetto, inclusa la capacità di lavorare e svolgere compiti domestici, senso soggettivo di
benessere, relazioni sociali e capacità di godere delle attività ricreative rispetto alle norme
della comunità.

Come possiamo immaginare, anche l’aritmomania è limitante, poiché richiede una costante attenzione
all’ambiente circostante. Le conseguenze più frequenti sono le seguenti:

Non essere in grado di mantenere un lavoro. Dover contare di continui oggetti e/o azioni renderà
impossibile svolgere a sufficienza i compiti assegnati. In molti casi, ciò porta al licenziamento
per scarso rendimento.

Isolamento sociale. Poiché la mente è spesso impegnata a contare, la persona è disattenta alle
proprie interazioni sociali.

Ansia. Abbiamo già detto che a breve termine la compulsione può ridurre l’ansia. Tuttavia, a lungo
termine la acuisce.

Depressione. La tristezza è spesso ricorrente come conseguenza di questo disturbo.

L’esposizione con prevenzione della risposta è la terapia più efficace per il DOC.

Interventi per trattare l’aritmomania

La diagnosi precoce e l’intervento immediato del DOC sono importanti. Oltre a ciò, l’intervento si
rivela maggiormente efficace se il disturbo viene diagnosticato precocemente.

Grazie a un percorso terapeutico adeguato e tempestivo, è possibile registrare un significativo
miglioramento dei sintomi. Alcuni pazienti riescono persino a guarire (Fenske & Schwenk, 2009). Tra
le tecniche più adatte si trovano:

Terapia dell’esposizione con prevenzione della risposta. È un tipo di terapia cognitiva usata per
trattare il disturbo ossessivo compulsivo. L’esposizione con prevenzione della risposta ha lo scopo
di aiutare il paziente a interrompere il ciclo di ossessioni e compulsioni per migliorare la qualità
della vita. Questo approccio incoraggia il paziente ad affrontare le proprie paure senza ricorrere a
comportamenti compulsivi.

Terapia comportamentale cognitiva. Si concentra, tra le altre cose, sulle distorsioni cognitive, sui
pensieri irrazionali, sulle emozioni e sui comportamenti problematici che fanno parte del DOC.

Colloquio motivazionale. Diversi studi dimostrano che il colloquio motivazionale aumenta la
partecipazione alla terapia e migliora i risultati per le persone con disturbo ossessivo compulsivo.

Psicofarmaci. Possono essere prescritti diversi farmaci per trattare il DOC. Gli inibitori selettivi
della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono l’opzione farmacologica iniziale preferita per
questo disturbo. Agiscono bloccando la ricaptazione del neurotrasmettitore serotonina in modo che
non venga riassorbito nel neurone presinaptico che lo ha rilasciato.

Conclusioni

L’aritmomania è un disturbo ossessivo compulsivo correlato al conteggio o all’esecuzione di calcoli
matematici. È una condizione altamente limitante che influisce sulla qualità della vita.

Affrontare il DOC può rappresentare una sfida per la persona che ne soffre e i suoi familiari,
motivo per cui è indispensabile affidarsi a un professionista della salute mentale.

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da lista mentem gg

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