Asthanga Vinyasa Yoga

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Asthanga Vinyasa Yoga

di Lino Miele

Chiamato “la danza del respiro”, questa è un’antica variante dell’Hatha yoga
più dinamica e coreografica, in cui la sequenza di movimenti è sincronizzata
sul respiro e si svolge come una danza.

L’ Asthanga Vinyasa Yoga è considerato il metodo più tradizionale della
Hatha Yoga. Il testo che ne parla è lo Yoga Korunta, scritto da Rishi Vamana
in un periodo tra 1500 e 5000 anni fa, riscoperto nella biblioteca di
Calcutta dai maestri Krishnamacharya e Pattabhi Jois. Quest’ultimo, ormai
novantenne, è tuttora l’unico a insegnare nel suo centro di Mysore, nel sud
dell’India, il metodo tradizionale dell’Asthanga Vinyasa Yoga.

La tecnica consiste in sei serie trenta posture ciascuna: la prima può
essere considerata per principianti e ha come fine quello di purificare il
corpo, allinearlo, fortificarlo e renderlo più flessibile, preparandolo così
alle serie più avanzate che lavorano invece sul sistema nervoso e sui canali
energetici.

Contrariamente alla concezione usale che si ha dello yoga questo metodo è
molto dinamico, quasi coreografico. La sua particolarità è data dal Vinyasa
cioè il sistema di respirazione nel movimento: la pratica è infatti
caratterizzata da una sequenza precisa di posture collegate e concatenate
tra loro dalla sincronizzazione del respiro con il movimento quasi come in
una danza.

Il respiro è vita. Respirare è l’azione umana più fondamentale e vitale:
porta in sé un’essenza divina. Il respiro unisce il corpo con la parte più
profonda della mente: lo spirito. Acquisendo la capacità di un respiro lungo
e profondo, la mente diviene calma e concentrata , i pensieri si fermano e
ciascun movimento fluisce gentilmente da una postura all’altra fino al
completamento della serie. Quando respiro e movimento fluiscono senza sforzo
e in perfetta armonia, allora la pratica dell’ Ashtanga Vinyasa Yoga
trascende la consapevolezza e si evolve nella leggerezza di una meditazione
in movimento.

In Italia L’Ashtanga Vinyasa Yoga non ha ancora la popolarità di cui gode,
invece, nel nord Europa, in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Australia,
ma si sta facendo conoscere grazie all’attività iniziata nei primi anni
novanta.

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