Aura e Scienza ufficiale

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Aura e Scienza ufficiale

Cos’è di fatto l’Aura? Nulla di paranormale!

di Sara Vallenari

Tuttora il termine “aura” o “prana” viene associato a “paranormale” e “non scientifico”. Se però per
parlare della stessa cosa usiamo il termine “campo elettromagnetico” è possibile riscontrare che non
si tratta di un concetto di pura fantasia: la scienza infatti ha dimostrato che il corpo emana un
campo elettromagnetico. Pensiamo ad esempio a cosa misurano l’elettroencefalogramma(1) e
l’elettrocardiogramma: il campo magnetico prodotto rispettivamente dal cervello e dal cuore.

Quindi l’esistenza dell’encefalogramma sta a significare che frasi come “il pensiero è energia” non
sono poi così assurde.

Sappiamo per certo che oltre alle bande elettromagnetiche cerebrali esistono le bande
elettromiografiche e elettrocardiografiche. Esistono anche altri studi oltre a quelli condotti dalla
medicina ufficiale, tra cui particolarmente interessanti quelli della Prof.ssa Valerie Hunt(2),
ricercatrice in neurofisiologia presso l’UCLA (l’Univ. of California, Los Angeles). Lo studio dalla
Prof.ssa Valerie Hunt ha domostrato che le frequenze esaminate variano a seconda dello stato d’animo
della persona e risultano essere emanate da zone del corpo aventi una corrispondenza stupefacente
con la localizzazione che le metodologie olistiche danno per i cosiddetti “centri energetici”
(chakra).

E’ interessante anche la dimostrazione dell’ingegnere russo Semen Kirlian che già nel 1939
utilizzando una tecnica fotografica innovativa, ottenne l’immagine della propria mano contornata da
un alone. Tuttora viene considerata da molti la prima fotografia dell’ aura (o “campo magnetico”,
che dir si voglia).

ll concetto di “energia” usato dalle metodiche bio-naturali non è quindi pura fantasia come
sostiene l’opinione comune e buona parte dei medici: esiste realmente un campo energetico che
ammanta il corpo degli esseri viventi, e la scienza, come appena detto, lo ha dimostrato.

Luc Montagner (Premio Nobel 2008 per la Medicina) ha dichiarato:

“La Biologia va riscritta, abbandonando credenze errate che erano diventate dogmi. Questo processo
avverrà seguendo i principi della fisica quantistica, in cui tutto è energia in movimento sotto
forma di onde; e le frequenze della creazione della vita su questo pianeta sono tra i 5Hz ed i 7Hz”
Noi siamo, infatti, un insieme di quanti di energia. Siamo l’espressione macroscopica di
“fantastiliardi” di particelle subatomiche, fotoni ed elettroni che formano tutti gli atomi del
nostro corpo.
La scienza ha evinto che gli atomi e le molecole che compongono una cellula hanno un campo
elettromagnetico comune, nato dalla fusione dei campi dei singoli atomi.
L’insieme di tutti i campi elettromagnetici creano un vero e proprio “corpo elettromagnetico”, o…
aura appunto.

L’aura dunque non è nulla di soprannaturale: è una componente di tutti gli esseri viventi e la sua
spiegazione non ha nulla di dogmatico o di fantasioso.

L’aura cambia “colore” a seconda degli stati d’animo e del benessere del soggetto

Come tale concetto può trovare riscontro nella scienza?
Cambiare colore significa cambiare frequenza. I colori infatti sono forme d’onda.
L’encefalogramma costituisce uno strumento diagnostico grazie al fatto che, quelle prodotte dal
cervello, non sono onde elettromagnetiche dalle frequenza casuali, al contrario variano a seconda
del tipo di attività svolta: ad esempio durante il sonno hanno una frequenza diversa da quando si è
in una situazione di benessere e un’altra ancora per quando si ragiona (onde Delta, Theta, Alfa e
Beta).

La variabilità delle frequenze del campo magnetico è inoltre dovuta all’attività del sistema nervoso
(sappiamo che ogni informazione che corre lungo i nervi, e un impulso elettrico e pertanto
ovviamente produce alterazioni nel campo elettromagnetico globale). Il funzionamento del sistema
nervoso in base agli stati d’animo e alle situazioni, quindi perchè non dovrebbe cambiare il campo
magnetico risultante?

Ci possono essere anche fattori metabolici ad influire sul campo elettromagnetico, e chissà
cosìaltro di non ancora individuato scientificamente.

Energia e materia si influenzano vicendevolmente

Secondo la concezione olistica che sta alla base di tutte le metodologie bio-naturali, energia e
materia si influenzano vicendevolmente (quindi non solo il campo elettromagnetico dell’individuo
varia a seconda del suo stato fisico ed emotivo, cosa che come suddetto la scienza ha dimostrato),
ma anche viceversa il suo stato fisico ed emotivo vengono influenzati dai campi elettromagnetici con
cui viene a contatto, ivi compresi i campi elettromagnetici prodotti dal pensiero (onde cerebrali) e
quelli prodotti dalle emozioni (campi riscontrati nello studio dalla Prof.ssa Valerie Hunt della
UCLA).

Gli studi del 1994 del fisico russo Zhadin hanno evidenziato un fenomeno, recentemente interpretato
nell’ambito dell’elettrodinamica quantistica (Prof. E. Del Giudice, Prof. G. Preparata, e coll.),
che sembra costituire proprio il meccanismo mediante cui deboli campi magnetici (compresi entro i
100 Hz come lo sono i campi magnetici prodotti dagli organismi viventi) risultano avere un effetto
sul piano biologico(2). Ecco quindi che anche la scienza riscontra la posizione della delle
discipline bio-naturali per la quale l’aspetto energetico influenza l’aspetto biochimico.

Su questo punto vi sono anche altri interessanti studi: ad esempio quelli di Masaru Emoto
sull’effetto che stimoli esterni quali musica, stati d’animo e pensieri avrebbero sulla struttura
delle formazioni cristalline del ghiaccio(3) fenomeno che sarebbe assai significativo se pensiamo
che il nostro corpo è fatto in maggior parte da acqua. Gli studi di Emoto non sono ad oggi stati
riprodotti con un rigore scientifico tale da poterne comprovare l’attendibilità, tuttavia pare sia
scientificamente dimostrato che l’acqua è sensibile alle cosiddette oscillazioni coerenti di lunga
durata(4), (dette anche phase-locked, sono un fattore presente nelle frequenze neurologiche misurate
con l’elettroencefalogramma), pertanto il concetto di “acqua (e quindi nostro corpo ,che in notevole
misura è costituito da acqua) influenzato dal pensiero e dalle emozioni” non è poi così infondato
dal punto di vista scientifico, basta volerlo ammettere.

Riferimenti

(1) I primi studi relativi all’attività elettromagnetica del cervello risalgono a Richard Caton
(1875) e al russo Danilewsky (1876), ma solo nel 1925 Hans Berger registrò il primo tracciato
elettroencefalografico o elettroencefalogramma (EEG), captando e amplificando i segnali elettrici da
differenti punti dalla cute cranica. Nel 1929 apparve il suo primo lavoro di elettroencefalografia
clinica, che contribuì grandemente alla diagnosi dell’epilessia e delle lesioni cerebrali.

(2) Progetto Rolf – Studio elettronico dell’aura

(3) Gli studi condotti hanno evidenziato come per effetto di un processo di modulazione, il livello
di polarizzazione magnetica delle membrane cellulari cambia in sincronia con il campo magnetico
variabile che l’organismo produce: quando si genera un campo magnetico corrispondente alla frequenza
di ciclotrone di un determinato ione, si apre nella membrana una finestra che consente il passaggio
di quello ione.
Tale meccanismo è estremamente selettivo ed in grado di modificare in un organismo l’equilibrio
ionico tra l’esterno e l’interno. Tale modificazione della polarizzazione cellulare perciò si
accompagna ad una variazione dell’attività funzionale dell’organismo, dell’insieme delle varie
reazioni biochimiche.

(4) vedasi i fisici quantistici Del Giudice e Preparata, per i quali gli studi di Emoto
meriterebbero approfondimenti

da kinesiologia-applicata.blogspot.it

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