Autodisciplina
(di Anonimo)
“Le uniche realizzazioni degne di nota non sono quelle che raggiungiamo esternamente, ma le vittorie
che conseguiamo su noi stessi.”
(Paramahansa Yogananda)
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo un fabbro, di quelli che c’erano tanti anni fa, il quale, preso un
pezzo di ferro, comincia a trasformarlo con i suoi attrezzi e con l’uso del fuoco della fucina, fino
a dare forma ad una lancia ed a uno scudo che serviranno ad un prode guerriero.
Quest’immagine, pur lontana dal nostro tempo, ci permette di capire e di confrontare l’antico
combattente con il cammino iniziatico del guerriero di luce: come il lavoro del fabbro e il fuoco
plasmano il ferro, così la disciplina, o meglio l’auto – disciplina, forgia il guerriero.
All’inizio di questo percorso è la disciplina che dà le regole pratiche per prepararci ad entrare in
contatto con l’energia.
Poi, con la volontà, l’impegno e la puntualità nel fare le cose, il rigore e la serietà nel
mantenere fede ad una scelta s’inizia a forgiare il guerriero e si apre una breccia all’interno del
suo cuore.
Ma, la disciplina agisce soprattutto a livello mentale; ed è qui che diventa auto-disciplina, in
quanto la persona responsabile di se stessa si impegna con coerenza e volontà a rispettare ciò che
si è prefissata. Si impara a non rimandare a domani ciò che deve essere fatto oggi, a rispettare gli
impegni, a sgombrare la mente dall’indecisione ed a fare chiarezza su quello che veramente vogliamo.
All’inizio può essere difficile perché non ci siamo abituati e nessuno non ce l’ha mai insegnato.
Talvolta però anche la vita ci impone regole e disciplina!
E così giorno dopo giorno impariamo a disciplinare il corpo e la mente e acquistiamo fiducia in noi
stessi ed aumentiamo la nostra autostima.
Il controllo della mente e dei pensieri è la cosa più difficile: è come un cavallo non domato e
senza briglie che noi dobbiamo cercare di controllare, acquietare e dirigere dove vogliamo.
Sgombrare la mente dai pensieri e concentrare l’attenzione su un’immagine, o una frase, o lasciarsi
pervadere da una sensazione nuova e piacevole sono alcune possibilità che possiamo sperimentare
nella concentrazione e nella meditazione.
A mano a mano che proseguiamo nel cammino del guerriero si impara a non disperdere i pensieri; ma, a
dirigerli dove vogliamo, soprattutto a non usarli per commiserarci o per aggredire con rabbia e
collera le altre persone.
Per esempio, la sera, prima di andare a letto, o in qualsiasi altro momento della giornata,
impareremo a mandare un pensiero positivo alle persone più care o a coloro che sono sofferenti. Con
l’auto-disciplina della mente sapremo trasformare pensieri e comportamenti poco produttivi o
negativi in positivi.
Lo sviluppo dell’attenzione e della nostra consapevolezza si realizza anche la sera di ogni giorno,
quando prima di addormentarci, facciamo un veloce bilancio della giornata per vedere le opportunità
perse, le conquiste, o le sconfitte da cui comunque apprendiamo degli insegnamenti.
Ma, perché la trasformazione sia completa e profonda occorre andare avanti nell’auto-disciplina per
arrivare alla “rinuncia” ,intesa come nuova opportunità di crescita.
Basta cominciare dalla rinuncia alle illusioni, alle tentazioni, a tutto ciò che ci inganna e alle
nostre paure che ci tengono fermi e ci impediscono di scoprire la Luce che è dentro di noi.
Dopo questo lungo cammino la disciplina che ci ha accompagnato ci avrà trasformato e ci avrà resi
guerrieri.
Come il fabbro e il fuoco della fucina plasmano il ferro così l’energia, attraverso
l’auto-disciplina, ha forgiato il guerriero della luce con lo scudo e con la lancia pronto a
combattere con coraggio, fede e lealtà le battaglie della vita!
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