Ayurveda. I suoi principi e concetti base 1.2

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Ayurveda. I suoi principi e concetti base 1.2

di Anonimo

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3. KAPHA
Il dosha Kapha è composto dagli elementi terra e acqua. Le sue
caratteristiche peculiari sono: pesantezza,
grossezza, solidità, densità, oleosità, lentezza, freddezza,
staticità, dolcezza, etc.
Nel corpo svolge le seguenti funzioni: lubrifica le giunture,
stabilizza e struttura il corpo, conferisce solidità, rafforza
il sistema immunitario, ha effetti curativi, dona vitalità, rende
l’individuo generoso, comprensivo e affettuoso, stimola
l’entusiasmo e il desiderio di conoscenza. L’acqua corporea è
fisiologicamente responsabile per la salivazione, la
lacrimazione, la crescita del corpo, la cementazione e il collegamento
dei tessuti e della struttura ossea, rende il
corpo morbido e flessibile mantiene l’equilibrio dell’umidità
corporea. A livello mentale equilibra le emozioni e dà
pace mentale.

– La formazione di Kapha.

Kapha si forma nello stomaco come sottoprodotto nella prima fase della
digestione quando il cibo viene scomposto
tramite l’azione di Agni (enzima della digestione). Kapha viene quindi
Assorbito dal plasma ed entra in circolo
nell’organismo. Viene classificata in 5 tipi:

– Kledaka Kapha, localizzata nello stomaco.
– Avalambaka Kapha, che si trova nel torace.
– Bodhaka Kapha, situata sulla lingua.
– Tarpaka Kapha, localizzata nella testa.
– Sleshaka Kapha, presente nelle articolazioni.

– Effetti dovuti ad un aumento di Kapha.

Un eccesso di Kapha porta ad un aumento di peso che inizia dall’addome
e si diffonde alle anche, alle cosce e in
seguito peri tutto il corpo. Altri effetti dovuti ad uno squilibrio di
Kapha sono: anoressia, salivazione eccessiva,
movimenti lenti del corpo, inappetenza o attrazione per cibi
particolarmente saporiti, apatia, pesantezza, bassa
temperatura corporea, attacchi ripetuti di tosse e raffreddore,
disturbi all’apparato respiratorio superiore, tendenza a
dormire troppo, formazioni di tumori, fibroidi, fibrosi nei diversi
canali corporei, feci viscide, prurito, dispnea, blocco
di canali come arterie, tube di Falloppio, vasi deferenti, tratti
respiratori, etc.

– Cause dovute all’alimentazione e allo stile di vita

E’ controindicata una dieta che prevede un eccesso di grano, frutti
dolci come banane, datteri e noce di cocco,
latticini e cibi grassi, dolciumi, pesce di acqua dolce, carne di
maiale, patate.

Dormire troppo, svolgere poca attività tisica, ingerire cibi surgelati
di sera e mangiare troppo sono abitudini che
portano ad un eccesso di Kapha..

– Effetti dovuti ad una riduzione di Kapha.

Una diminuzione di Kapha nella parte superiore del corpo, come la
testa o le vie respiratorie, provoca vertigini,
capogiri, svenimenti, vuoti mentali. La mente diventa maligna,
instabile e impaziente. Una diminuzione di Kapha nel
cuore e nei polmoni provoca disidratazione nei canali con conseguenti
difficoltà respiratorie e tachicardia. Le
giunture, asciugandosi, causano difficoltà di movimento, scricchiolii,
distruzione di tessuti morbidi come le
cartilagini, stati di debilitazione, crampi, indolenzimento corporeo,
svenimenti, disidratazione locale o generale.
Una riduzione di Kapha è da associare sempre ad un aumento di Vata.

– Concetto di Prakruti.

Ogni individuo nasce con una particolare combinazione dei dosha che
può essere equilibrata oppure non in
equilibrio. Tale combinazione determina specifiche caratteristiche
fisiche e mentali. Ogni persona nasce con un
Prakruti tipico che si modifica nel tempo in base all’età,
all’alimentazione, allo stile di vita e al cambiamento delle
stagioni. Ognuno può quindi cercare di mantenere o modificare la
propria combinazione dei dosha rispetto a quella
ereditata al momento della nascita. Risulta pertanto essenziale capire
ciò che avviene all’interno del proprio corpo
per poterlo riequilibrare: questo è un processo che deve essere
seguito nel corso di tutta la propria vita per potere
mantenere la salute.

Per un dottore è quindi molto importante comprendere ciò che sta
succedendo nel corpo di una persona per poi
potere creare o ricreare l’equilibrio in una situazione specifica.

Avvalendosi dell’ausilio della lettura del polso, il dottore può
immediatamente fare una diagnosi, individuare quale è
il Prakruti tipico dell’individuo e decidere quale azione specifica
sia necessario intraprendere per ricreare l’equilibrio
dei dosha. Non è necessario lavorare a largo spettro e i risultati si
ottengono velocemente.
Il Concetto di Agni, Aam e Strotas.

1. AGNI

Il concetto di Agni è molto profondo in Ayurveda. Può essere definito
come il fuoco biologico che governa la
digestione, il metabolismo e la coscienza negli esseri viventi (Jeeva
e Chetna). E’ connesso con il dosha Pitta e si
manifesta nei sistemi enzimatici e metabolici. Nell’universo, la
funzione di Agni è quella di bruciare, fornire calore e
convertire le sostanze da una forma all’altra.

L’energia solare promuove il metabolismo delle piante favorendone la
crescita e la formazione dei frutti, dei fiori e
dei semi. Macinando i semi, si produce energia-calore. Si usa il
calore per convertire la farina in pane che, una volta
ingerito, viene digerito e trasformato in tessuto con l’aiuto del
fuoco-metabolismo. L’energia-calore che governa il
metabolismo e la digestione si chiama Agni.

Cause alimentari e stile di vita che influenzano Agni.

Il cibo che porta ad una produzione di Agni è in genere caldo, aspro e
contiene olii volatile come nel caso del pepe
nero, dello zenzero, del cumino, della cannella, dei chiodi di garofano, etc.

Nutrendosi secondo il proprio appetito si aiuta a mantenere il giusto
livello di Agni: il fuoco metabolico infatti può
essere indebolito se si mangia eccessivamente, se il cibo non viene
digerito completamente o se i dosha non sono
in equilibrio: per esempio se Pitta, che è liquido per natura, aumenta
troppo, diluisce gli enzimi e crea uno
scompenso di Agni, tensione mentale, paure, rabbia e ansia.

Si distinguono principalmente 13 tipi di Agni.

1. Jathar Agni – è il fuoco digestivo ed è localizzato nell’ apparato digerente.
2. Dhatu Agni – comprende 7 tipi di Agni, responsabili del metabolismo
3. Bhuta Agni – si suddivide in 5 tipi connessi con i 5 elementi
fondamentali. Dato che i 5 elementi
sono a loro volta connessi con i 5 organi sensoriali, essi governano
anche le funzioni sensoriali.

2.AAM

Nei casi di metabolismo irregolare o di indigestione (Jathar Agni e
Dhatu Agni bassi), i frammenti del cibo non
vengono digeriti e assorbiti correttamente. Nell’intestino crasso tali
frammenti si trasformano in una sostanza
tossica chiamata Aam, che ha odore sgradevole, è appiccicaticcia,
oleosa e spesso in fermentazione. Lo sviluppo
di Aam durante lo svolgimento delle funzioni metaboliche ostacola lo
sviluppo dei tessuti e nel corso del processo
digestivo non permette al corpo di trarre nutrimento ed energia dal
cibo. Se tale condizione permane, Aam provoca
colite, dissenteria e diarrea. Quando si unisce con i 3 dosha ed entra
in circolazione nell’organismo, agisce al pari di
un veleno ostruendo tutti i canali nel corpo e causa debolezza e
pesantezza. Inoltre ostruisce il passaggio normale
di Vata provocando emicrania, dolori nel corpo, coliche addominali,
irrigidimento della schiena e delle anche,
sbadigli e stordimento, sete e irrequietezza.

Cause alimentari e stile di vita che favoriscono la formazione di Aam.

Mangiare esageratamente stimola la formazione di Aam, così come
nutrirsi in eccesso con cibi grassi, pesanti,
dolci, gelati, congelati, adulterati, fermentati poco cotti o poco
freschi. In particolare il cibo asciutto e indigesto
diminuisce Agni e produce Aam.

Un lavoro sedentario, la mancanza di esercizio, la consumazione pasti
irrégolari sono altre cause responsabili della
formazione di Aam.

3. STROTAS

Con il termine Strotas ci si riferisce a tutti gli organi vuoti e
porosi come ad esempio le arterie, le vene, le arteriole, i
capillari e le cellule, i diversi passaggi di spostamento nel corpo,
etc. Qualunque blocco negli strotas ostruisce il
movimento all’interno dell’organo relativo. Le ghiandole linfatiche, i
vasi linfatici, i nervi e tutte le cavità come
stomaco, intestino, polmoni, cuore, reni, fegato, milza, cervello,
midollo spinale, etc. racchiudono al proprio interno
gli strotas che permettono agli elementi nutrienti di penetrare negli
organi e di eliminare i prodotti di rifiuto. Alcuni
strotas hanno forma circolare, alcuni sono estesi, sottili o ingrossati.

Si possono classificare 13 tipi differenti di strotas. Aam e il
disequilibrio dei dosha bloccano gli strotas. Un eccesso
di Vata ad esempio asciuga le pareti interne degli strotas: queste
diventano dure e ristrette, provocando una fibrosi
e il blocco degli strotas, come nel caso del blocco delle tube di Falloppio.

– Concetto di Immunità e Dhatu.

Molte persone sono esposte a fattori etiologici che sono responsabili
di diverse patologie: tuttavia pochi di questi
fattori si manifestano la malattia. La causa di questo problema viene
chiamata “Vyadhi Akshamata” (assenza di
resistenza alle malattie). A questa mancanza di forza si può ovviare
incrementando l’immunità, conosciuta in
Ayurveda come “Balam o Oja”. Completatosi il processo digestivo, il
plasma nutritivo (Ahar Rasa) viene prodotto e
trasformato nei vari tessuti (dhatu). La conversione del plasma
nutritivo in un tessuto permette, con l’aiuto di Agni
(fuoco metabolico), di nutrire il tessuto successivo. Oltre alla
formazione di Agni Dhatu (Dhatu primario) si assiste
anche alla produzione di Upadhatu (Dhatu secondario) e di Mala
(sottoprodotto, prodotto di scarto). Infine si ha
produzione di Oja. L’intero processo potrebbe essere spiegato nella
maniera seguente: a processo digestivo
avvenuto, si produce Ahar Rasa (plasma nutritivo). Ahar Rasa inizia a
formare il primo dhatu, o tessuto, chiamato
Rasa Dhatu. Sotto l’azione di Agni il plasma nutritivo procede
formando il dhatu successivo chiamato Rakta
(sangue). In questo modo, via via, si formano tutti i Dhatu: Mamsa
Dhatu (tessuto muscolare), Meda Dhatu (tessuto
adiposo), Asthi Dhatu (ossa), Majja Dhatu (midollo e tessuti nervosi),
Shukra Dhatu (tessuti riproduttivi), insieme ai
loro UPA Dhatu (tessuto secondario) e Mala (il sottoprodotto). Alla
fine di questo ciclo si produce Oja (immunità).

1. RASA DHATU (PLASMA E FLUIDI)

Questo tessuto nasce da Ahar Rasa e provvede al nutrimento e
all’energia di tutti gli altri tessuti e cellule del corpo,
e mantiene umidi sia la pelle che gli organi interni. Fluisce
attraverso un intricato sistema di strutture cellulare e
trasporta nutrimento e altre sostanze necessarie alle cellule. E’
anche legato alla secrezione di ormoni e ghiandole
e ghiandole endocrine. Ha una connessione maggiore con Kapha dosha
rispetto agli altri dosha. L’Upa dhatu di
questo tessuto è il latte materno e la mestruazione. Dopo il
concepimento la mestruazione cessa e Rasa dhatu si
occupa della formazione della placenta e del feto e, dopo il parto,
della secrezione del latte materno. Quindi se
Rasa dhatu viene inquinato da qualsiasi dei tre dosha, le sue funzioni
subiscono delle alterazioni. Se alterato in
eccesso da Pitta, può causare una forte mestruazione. Se alterato da
Vata, il flusso diventa nero con forti coliche.
Rasa dhatu è inoltre connesso con la secrezione endocrinale, es. un
eccesso di Kapha rende Rasa dhatu difettoso
e può essere la causa di iper-tiroidismo. Si può equilibrare con erbe,
dieta e routine quotidiana appropriata
riducendo Kapha e aumentando Pitta e Vata.

Mala (sottoprodotto) che si manifesta in questo tessuto è saliva,
lacrime e sudore sulle guance. Il denutrimento di
Rasa dhatu può anche causare la non umidità degli occhi e una bocca
secca, riducendo la secrezione della
ghiandola lacrimale e la secrezione salivale.

2. RAKTA DHATU (TESSUTO SANGUIGNO)

Rasa Dhatu subisce l’azione di Rakta Agni e così manifesta Rakta
dhatu. Ranjak Pitta localizzata nel fegato, milza
è nel midollo osseo, produce gli enzimi necessari per la sintesi
dell’emoglobina. Se questo dhatu si produce in
eccesso, la carnagione e gli occhi diventano rossi, c’è la tendenza di
sanguinare, come le gengive, ascessi, malattie
della pelle, rabbia, un ego sproporzionato, arroganza, etc. Se il
dhatu è insufficiente, subentra l’anemia, debolezza,
pallore, pelle secca e ruvida, etc. Se contaminato da Pitta in
eccesso, può causare sensazione di bruciore nel corpo
e problemi di pelle come foruncoli, ascessi, eruzioni cutanee
bluastre, nei, scabbia, febbre, stomatite, itterizia, etc.
Upadhatu (tessuto secondario) di questo dhatu sono i vasi sanguigni
(Sira) e Fascia (Kandara). Il Mala
(sottoprodotto) di questo dhatu è la bile.

3. MAMSA DHATU (tessuto muscolare)

Rakta dhatu subisce l’azione di Mamsa agni e manifesta i Mamsa dhatu
che sono i muscoli e le loro faste. E’ solido
e stabile mentre Rakta dhatu e Rasa dhatu sono liquidi e in movimento.
Mamsa dhatu mantiene la forma e forza
fisica del corpo e degli organi. Contiene un sistema nervoso, vasi
sanguigni e fibre muscolari.Se questo tessuto è
prodotto in eccesso, il corpo si impesantisce, si ingrossono le
spalle, addome , petto, cosce e anche. Inoltre si
atrofizzano i muscoli, crescono tumori e fibroidi. Se c’è una crescita
insufficiente del tessuto, il corpo è magro,
scarno, debole,esausto. Si manifestano dolori nelle giunture e arti e
si atrofizzano i muscoli. Il Upadhatu (tessuto
secondario) di questo tessuto è Vasa (grasso) e Twacha (pelle) mentre
il Mala (escrezione) del tessuto è cera negli
occhi, croste nel naso, tartaro sui denti, croste negli occhi, etc.

4. MEDA DHATU (tessuto adiposo)

Mamsa dhatu subisce l’azione di Meda agni e produce il tessuto Meda
che è oleoso, pesante, viscido, morbido e
bianco. Questo tessuto in eccesso causa obesità, pelle grassa, affanno
e ostruzioni nei passaggi del corpo (strotas)
i quali ostacolano il nutrimento degli altri organi nel corpo.
Pertanto il tessuto osseo formatosi dal Meda dhatu è
denutrito. L’ostruzione causa un accumulo di gas nel addome che lo
rende grosso. Nonostante una cattiva
digestione permane un appetito vorace. Anche i Shukravaha Strota
(canali di riproduzione) vengono ostruiti,
causando impotenza.Un insufficienza di Meda dhatu causa perdita di
peso, ristringimento del addome, sensazione
di vuoto, assopimento e giunture intorpidite. L’Upadhatu (tessuto
secondario) del Meda dhatu sono i vasi linfatici
(Sira), tendini (Snayu), giunture (Sandhi), mentre il Mala di questo
dhatu e il sudore. Pertanto un aumento di questo
dhatu causa ingrossamento e traspirazione eccessiva.

5. ASTHI DHATU (TESSUTO OSSEO)

Meda dhatu subisce l’azione di Asthi agni e crea Asthi dhatu il quale
è il tessuto più duro del corpo. Sostiene la
struttura corporea e protegge il midollo e gli organi vitali come il
cervello, cuore, polmoni, etc. Questo tessuto in
eccesso provoca problemi come osteoma, chondroma e un eccesso di
denti. Se il tessuto è insufficiente si
manifestano dolori alle ossa, unghie, denti e capelli spezzati e
fragilità ossea. Se indebolito da Vata, avvengono
slogature alle ossa e giunture, fratture e scricchiolamento delle
ossa, etc. L’Upadhatu (tessuto secondario) di
questo dhatu sono i denti e Mala sono unghie e capelli.

6. MAJJA DHATU (MIDOLLO OSSEO E TESSUTO NERVOSO)

Asthi dhatu, subendo l’azione di Majja agni, crea Majja dhatu che
rappresenta i tessuti interni e racchiusi dalle ossa
come il cervello e midollo spinale racchiusi nella scatola cranica,
colonna vertebrale, midollo osseo in ossa lunghe o
corte, etc. Le funzioni di questo tessuto includono la funzione
cerebrale, tessuti nervosi e midollo osseo. Inoltre
influisce sulla tonalità della voce, la creatività, l’amore e
l’affetto verso le persone, forza mentale, etc. Majja dhatu
debole causa dolori alle ossa e giunture, osteoporosi, indebolimento e
degenerazione delle ossa, Oligospermia, etc.
Se contaminato da Vata si manifestano disordini nervosi come
depressione, ansia, Morbo di Parkinson, Sclerosi
Multipla, dolori alle giunture, Osteoporosi, etc. Se contaminato da
Pitta e Aam, si manifesta la leucemia.Un eccesso
di Pitta e Aam influenza la formazione del sangue nel midollo osseo
per cui si riducono emoglobina e le cellule
anomale si riproducono. L’aumento della formazione di stem cells è
dovuto a un aumento di Pitta ma la presenza di
Aam ostacola la formazione dei Linfociti dopo lo stadio di
Lymphoblast. Pertanto l’eccesso di blast cells portano alla
Leucemia.Si può curare la Leucemia aumentando il Majja dhatu con
erbe,dieta e stile di vita per riportare in
equilibrio un eccesso di Pitta e Aam nel Majja dhatu. Questo tessuto
non ha un Upadhatu e il suo Mala sono i
componenti grassi della pelle, le secrezioni sebacee, la secrezione
congiuntivale, la secrezione della bocca e feci.

7. SHUKRA DHATU (TESSUTO RIPRODUTTIVO)

Majja dhatu subisce l’azione di Shukra agni che genera il Shukra
dhatu. Questo tessuto è presente su tutto il corpo
ed è continuamente responsabile per la rigenerazione di nuove cellule.
La sua funzione principale nel sistema
riproduttivo è di produrre lo sperma e l’ovulo il che è molto
importante dato che ogni loro cellula rappresenta tutti i
tessuti del corpo e la capacità di creare un’altra vita umana.Una
normale funzione del Shukra dhatu fornisce forza,
coraggio, amore, felicità, fertilità,contentezza,un aspetto piacevole
e gentile. Un eccesso di ghukra dhatu provoca
un desiderio eccessivo di sesso, calcoli alla prostata ed un aumento
di forza, mentre una diminuzione del Shukra
dhatu provoca impotenza, eiaculazione prematura, Oligospermia,
Azoospermia, infertilità maschile e femminile,
degenerazione dei tessuti e tutte le manifestazioni di tessuti
degenerativi ridotti. Se contaminato da eccesso di
Pitta, la vitalità dello sperma e degli spermatozoi diminuisce per
eccesso di calore con sensazione di bruciore nei
testicoli e pene. Se contaminato da Vata, la motilità dello sperma si
riduce potendo causare malattie degenerative

congenite nei nascituri di tali genitori. Il Mala (sottoprodotto) di
Shukra dhatu è Ojas, l’energia vitale per combattere
le malattie. Se il Shukra dhatu è insufficiente, c’è meno Oja che
porta al declino della giovinezza, vitalità, vigore,
entusiasmo, amore e affetto per gli altri, forza, potere di
resistenza, etc. Pertanto è imperativo mantenere il Shukra
dhatu a livello normale.

Le malattie connesse con i Dhatu sono principalmente causate da 3 fattori:

1. Squilibrio dei Dhatu.
2. Produzione minore di Oja dovuta a un insufficiente nutrimento degli
altri dhatu provoca vari disturbi.
3. Contaminazione di uno o tutti i dhatu da parte di uno o tutti i Dosha o Aam.

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