Bagni Derivativi: una competenza arcaia perduta
di France Guillain, scelto da Erica Gattamorta
Il Bagno Derivativo consiste nel raffreddare esclusivamente il sesso in condizioni precise ed è un metodo efficace ed economico per depurare il nostro organismo.
Tratto da I bagni derivativi. Un mezzo facile e gratuito per mantenersi in forma (Edizioni LEtà dellAcquario 2004).
Siamo un popolo civilizzato. Da millenni, continuiamo ad allontanarci dallo stato animale, ci
umanizziamo ogni giorno più profondamente. Tra coloro che, su questa terra, hanno superato i
problemi di sopravvivenza, tra coloro che non devono più temere, ogni giorno, il freddo, la fame o
le grandi epidemie, la maggioranza delle competenze primitive è scomparsa. Per la maggior parte di
noi non serve più nulla il sapersi arrampicare sugli alberi per sfuggire ai leoni, né riconoscere le
erbe purganti come sanno fare i gatti. La nostra nuova competenza è il fucile contro il leone, il
medicinale per curarci. Ogni acquisizione si accompagna a una perdita: funziona così l’evoluzione
degli esseri viventi. Il bagno derivativo è una competenza animale e probabilmente arcaica per
quello che ci riguarda, poiché tra gli animali, l’istinto di rinfrescare il sesso in condizioni
precise, come fanno cani e gatti, si presenta ai nostri occhi ogni giorno. Come gli animali che ci
circondano, dovevamo sapere un tempo, molto tempo fa, come recare sollievo al nostro corpo bagnando
il sesso con l’acqua fredda… intelligentemente. La miglior prova di ciò è che questa pratica esiste ancora, perfino in Europa, ma il pudore impedisce spesso di parlarne.
Il bagno derivativo che consiste nel raffreddare esclusivamente il sesso in condizioni precise è
conosciuto da migliaia di anni. È probabile che facesse parte del nostro materiale di
sopravvivenza all’inizio del mondo, se si fa riferimento agli animali che lo praticano
essenzialmente quando sono malati, feriti, o troppo ben nutriti nelle nostre case, come accade spesso per gli animali domestici.
In Cina, il paese dell’agopuntura, si sa che l’estremità del pene nell’uomo e le grandi labbra nella donna sono le parti più reattive del corpo.
Il bagno derivativo, come può indicare il suo nome, fa stando alle apparenze derivare, viaggiare
le sostanze, le materie, le molecole di troppo che abbiamo nel nostro corpo, quelle che non sono
trasformate in muscoli, sangue, ossa, il bagno derivativo sembra dunque far ritornare lentamente
queste eccedenze inutili lì dove erano allinizio, nellintestino, al fine di evacuarle.
Può sembrare troppo semplice, troppo facile a dirsi, perché in questa definizione cè qualcosa di
quasi miracoloso ai nostri occhi. Saremmo tentati di rispondere: chi si vuole prendere in giro! Che
prove avete? La ricerca scientifica e medica è talmente avanzata oggi che ci è difficile
comprendere, accettare unaffermazione così pacifica. È diventato difficilissimo capire che non bisogna pagare nulla per ottenere un buon risultato. È quasi scioccante.
Si tiene a precisare che si tratta esclusivamente di benessere e non di cure mediche o guarigione; queste sono funzioni del medico.
Certamente, visti i risultati ottenuti, sarebbe interesse di tutti che la Medicina si occupasse dei
bagni derivativi, così come si interessa sempre di più dellallattamento materno che, come il bagno
derivativo, ricordiamolo, è efficace, facile è il più diffuso nel mondo e gratuito.
Bisogna imparare a leggere i segnali, ad ascoltare i richiami del nostro corpo. A non considerare
più i segni di invecchiamento comparsi troppo presto come fatalità dovute alletà. Perché non è
letà che fa ingrassare, non è letà che fa diventare troppo presto i capelli bianchi, non è letà
che invecchia la pelle prematuramente, non è letà che fa male alla schiena sono semplicemente i
sovraccarichi immagazzinati nel corpo che rallentano la sua attività, che gli impediscono di trarre profitto correttamente dai nostri alimenti.
Dopo che avete consultato il medico, dopo che vi ha esaminato e analizzato a fondo e vi ha detto che
non avete niente di particolare, che è letà, prendete il vostro guanto di spugna e dedicatevi al
bagno derivativo. Più ci sarà gente che praticherà il bagno derivativo, più aumenteranno le
probabilità di vedere un medico che faccia la sua tesi sullargomento. Già alcuni medici osservano,
si interessano e a volte conoscono. Alcuni accettano subito di provare su di sé, ma ritengono che
non ci sia «nessuno tra i loro pazienti a cui oserebbero parlare del bagno derivativo».
Possiamo sperare che tra qualche anno i bagni derivativi saranno ampiamente studiati dalla Medicina. E forse un giorno il medico potrà guidarci.
Tratto da I bagni derivativi. Un mezzo facile e gratuito per mantenersi in forma (Edizioni LEtà dellAcquario 2004).
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i_bagni_derivativi.php?pn=1567
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