Bugie e verità – Yoganandaji

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Bugie e verità

da Il Divino Romanzo

di Yoganandaji

Tuttavia, se per una buona ragione non volete dire la verità, almeno non

dite una bugia! Ammettete, per ipotesi, di appartarvi in un angolo per

meditare, credendo di non essere visti. Desiderate che nessuno sappia cosa

state facendo, ma qualcuno vi scopre e grida: “Ehi! Che fai? “, e per

nascondere quello che state facendo rispondete: ” Stavo mangiando una

banana”.

Non è necessario dire una bugia del genere. Avreste potuto rispondere: “Sono

occupato e non voglio essere disturbato”. Una risposta sincera è migliore di

una piccola bugia, detta per proteggervi dalla curiosità altrui. La gente,

in genere, si lascia andare a questo tipo di menzogne. Evitate tale

comportamento che favorisce l’abitudine mentale di mentire, anche quando non

c’è bisogno, di eludere la verità.

È anche sbagliato dire la verità quando, così facendo, si tradisce

inutilmente e senza un buon motivo qualcuno. Supponete, ad esempio, che un

vostro conoscente abbia il vizio di bere, ma cerchi di tenerlo nascosto a

tutti. Voi siete al corrente della sua debolezza e quindi, in nome della

sincerità annunciate ai vostri amici: “Sapete che il tale ha il vizio di

bere, non è vero?”.

Questa osservazione è superflua. Non è opportuno occuparsi dei fatti altrui.

Non rivelate i difetti degli altri, se non fanno male a nessuno. Parlate in

privato con l’interessato delle sue debolezze, se avete l’occasione, o la

responsabilità di aiutarlo, ma, col pretesto di aiutare qualcuno, non

parlate mai esclusivamente per ferirlo. Lo ‘aiutereste’ soltanto a farlo

diventare un vostro nemico. E potreste anche soffocare il suo eventuale

desiderio di migliorare.

La verità è sempre salutare; la realtà a volte può essere dannosa. Per

quanto vero possa essere, un fatto che sia contrario al bene è soltanto un

fatto, non è la verità. Non rivelate mai episodi spiacevoli che provocano un

dolore inutile al prossimo, ad esempio parlare male del carattere altrui

senza ragione.

I giornali o i settimanali scandalistici lo fanno spesso nei riguardi di

persone famose, per danneggiarne la reputazione, o per ottenere guadagni

personali a loro spese. Non attirate su di voi il cattivo karma che deriva

dalla rivelazione di fatti che recano danno agli altri, qualora non si

persegua uno scopo giusto e nobile.

Oltre a non rivelare fatti spiacevoli, dovete anche evitare con cura di

insinuare sottilmente ciò che state cercando di nascondere. Dopo tutto, Dio

perdona e anche noi, i suoi figli, dobbiamo perdonare.. Perché dovreste

essere proprio voi la causa del danno altrui? La vostra azione offensiva si

ripercuoterà su di voi e vi danneggerà. Dobbiamo subire le conseguenze delle

esperienze che imponiamo agli altri. Alcuni vivono in pace e altri vivono

nell’ansia e nell’infelicità. Questi ultimi non hanno avuto la saggezza di

sperimentare e di scoprire come si può vivere in pace, altrimenti avrebbero

imparato a non mentire e a non parlare male degli altri in modo meschino e

nocivo.

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