Cambiare le credenze dell’umanità per superare la crisi
di Marianna Gualazzi e Romina Alessandri
da Scienza e Conoscenza n. 38 http://goo.gl/OaIKW
Anche nel tuo ultimo libro labbandono delle vecchie credenze è un punto fondamentale del tuo
pensiero, ma la prospettiva si sposta da quella individuale a quella collettiva: le credenze da
cambiare sono quelle dellumanità intera se vogliamo salvare la nostra specie e il nostro mondo
dalla distruzione. Detta così sembra sempre unimpresa sovrumana: cosa possiamo fare nel nostro piccolo, giorno per giorno, tutti i giorni?
La civiltà di oggi sta cadendo a pezzi, perché la natura di quella che chiamiamo comunità è
sullorlo del crollo. E la scienza che abbiamo è stata la porta di accesso. È una scienza basata
sullindividuo, che parla di ardua sopravvivenza, dei più forti, levoluzione supporta il migliore, e poi risulta, guardando meglio, che non è quella levoluzione.
Levoluzione riguarda la cooperazione e la comunità, ed è questo che intendiamo quando parliamo del
giardino dellEden. Cera competizione in quel giardino? No, cera cooperazione, tutti gli organismi
insieme creavano un bellissimo giardino. Abbiamo distrutto il giardino che ci è stato dato (e lo
stiamo distruggendo) perché ognuno compete con laltro, e il passo evolutivo che dobbiamo affrontare
è superare lindividuo, riconoscere che levoluzione è basata sulla visione di famiglia, su gente
che si riunisce, che lavora in armonia e si supporta vicendevolmente. Non cè un noi e un loro,
siamo tutti uno, e quando impareremo questa lezione sarà unopportunità di prendere questa terra,
che è particolarmente sacra ora, e creare una svolta nella storia creando salute e armonia,
trasformando questo pianeta nuovamente in un giardino. Dipende dalla nostra capacità dimparare che
siamo noi i portatori dei guai. Il modo per uscirne è smettere di combattere tra di noi e riconoscere che gli umani sono tutti parte di una famiglia chiamata umanità.
Lumanità è lorganismo e noi siamo le cellule, ogni essere umano è una cellula nel corpo di un
qualcosa di più grande, lumanità. Il problema che affronta ora lumanità è che le cellule
continuano a lottare tra loro. Quando le cellule del tuo corpo si combattono, la malattia è detta
autoimmune. Se le cellule competono e lottano si chiama autodistruzione. Lo stesso vale per gli
umani: combattersi è autodistruzione, è una malattia autoimmune, è lumanità che morirà, oppure
vivrà se noi correggiamo questa direzione autodistruttiva. Siamo vicini a prendere una decisione:
vogliamo sopravvivere ed evolvere o vogliamo morire? Ora non so che faremo, siamo in mezzo alla
battaglia, e saremo vincitori quando realizzeremo che non è il successo che promuove la nostra evoluzione, piuttosto il riunirci in comunità ed imparare a cooperare.
Qual è la tua risposta alle grandi domande: chi siamo, perché siamo qui, adesso che siamo qui come possiamo trarne il massimo beneficio?
È molto interessante. Quando ho iniziato a occuparmi di scienza, non credevo nella spiritualità.
Pensavo come mi era stato insegnato che il corpo è una macchina fatta di chimica e geni. Ma sono
state proprio le cellule, durante la mia lunga ricerca, a insegnarmi la lezione verso la mia
identità. Chi sono non è questo corpo, ma qualcosa dallalto, che chiamiamo spirito, ed è diventato
molto importante per me comprendere che io non sono il corpo e dunque, se il corpo muore, la mia
identità vera non muore. Sono come un televisore, lo show è trasmesso attraverso il corpo. Che cosa
ho imparato da questo? Ho imparato la lezione più importante. Se cè un Bruce fisico e uno
spirituale, perché ci sono entrambi? La risposta giunse dalle mie cellule e mi chiesi, indagando,
perché hai un corpo e uno spirito Bruce? Se tu fossi solo spirito che sapore avrebbe la cioccolata?
Se tu fossi solo spirito a cosa assomiglierebbe un tramonto? Che cosa sarebbe essere innamorato? Le
sensazioni vengono dal corpo fisico che le trasmette al mio spirito, per cui il punto di essere
vivo, è fare esperienza attraverso il corpo in questo pianeta. Arrivare qui e sentirsi bene, essere
in amore e avere del buon cibo, gioire della vita. Avere un corpo quindi aggiunge qualcosa al mio spirito, le sensazioni.
Quando muoio, avrò memorie, ma non potrò più creare sensazioni perché esse sono del corpo. Usa il
corpo per toccare il mondo, per sperimentarlo, percepirlo, amarlo perché tutte queste esperienze
sono veicolate poi allo spirito. Ecco perché davvero credo che questo sia il paradiso. Sono qui per
espandere la mia esperienza, la mia consapevolezza e per creare, creare vita, e quando lo capiamo, e
ogni essere umano riconosce che questo è il paradiso ed è dove creiamo il paradiso, allora siamo
tutti creatori. Se tutti lo riconoscessimo, questo luogo passerebbe dalla distruzione al paradiso,
che esisteva qui allinizio. Questo è il motivo per cui sono così eccitato nel trasmettere l’idea
che possiamo trasformare questo mondo e portarlo dalla distruzione al benessere assoluto imparando
che non siamo questo corpo, siamo spirito che visita questa terra e lo facciamo per amore, per la gioia, per la vita, ed è la cosa più bella del mondo.
Cambiando argomento… recentemente al Cern di Ginevra hanno dato notizia di una misura relativa al
superamento della velocità della luce da parte dei neutrini: se la notizia verrà confermata, che conseguenze potrebbe avere sul cambiamento di paradigma che auspichi?
La nuova scienza forse rivelerà che Einstein aveva sbagliato, forse sì, forse no, lo stiamo ancora
verificando. Quello che conta è che gli esseri umani evolvono diventando più consapevoli. Ogni volta
che abbiamo più consapevolezza, creiamo una più ampia comprensione del mondo in cui viviamo. Quando
abbandoniamo le nostre credenze limitanti e ci apriamo al fatto che ci sono forze più vaste, ciò
apre alla possibilità di vivere in un modo molto diverso su questo pianeta. Posso avere un pensiero
e qualcuno dalla parte opposta del globo lo percepisce a una velocità maggiore della luce. Lo
sappiamo dagli esperimenti, ma fatichiamo a comprendere come ciò possa accadere perché il nostro
limite è di andare solo alla velocità della luce. Oggi, però, la nuova scienza ci dice che forse
quella vecchia credenza non è vera. E se potessimo lavorare con questa nuova scienza, grazie alla
quale siamo in grado, istantaneamente, di cambiare il mondo con i nostri pensieri, questa sarebbe
una grande e potente risorsa perché il mondo ha bisogno, ora, di cambiare velocemente. Sono molto
eccitato nel prendere atto delle nuove scoperte scientifiche, perché ogni volta che esse accadono, significa che abbiamo più consapevolezza.
La consapevolezza è conoscenza e la conoscenza è potere, così con più conoscenza diventiamo più
forti ed è quello di cui abbiamo bisogno in questo momento, in cui tendiamo a sentirci esseri
molto deboli in un mondo che sta crollando. Come sarebbe se diventassimo tutti più forti? Ci sarebbe
lopportunità di cambiare il mondo virtualmente, in un istante, ecco perché ho chiamato il mio libro
evoluzione spontanea, a seguito della recessione immediata e spontanea della malattia. Quel tipo di
evoluzione che mi permette di passare spontaneamente dallessere un ammalato terminale allessere
sano, allistante. Penso che il mondo che vediamo sia un malato terminale, ma che ci sia
lopportunità per una nuova conoscenza che permetta un recupero istantaneo e faccia ritornare questo pianeta di nuovo allEden, così come labbiamo trovato.
Tratto da Scienza e Conoscenza n. 38 >> http://goo.gl/OaIKW
Scienza e Conoscenza n. 38
Editore: Scienza e Conoscenza – Editore
Data pubblicazione: Ottobre 2011
Formato: Rivista – Pag 80 – 19,5×29
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-38.php?pn=1567
Bruce Lipton, Steve Bhaerman
Evoluzione Spontanea >> http://goo.gl/dNBmO
Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__evoluzione-spontanea.php?pn=1567
Bruce Lipton
La Biologia delle Credenze >> http://goo.gl/Gwvlu
Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la_biologia_delle_credenze-nuova_edizione_2007.php?pn=1567
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