Cancro al seno, ormoni e alimentazione

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Cancro al seno, ormoni e alimentazione

di Gianluca Pazzaglia

Cosa, come e quando mangiare per prevenire linvecchiamento e la malattia…

da Scienza e Conoscenza n. 35

Ormai numerossimi studi scientifici lo hanno dimostrato ampiamente: ci ammaliamo quanto più
invecchiamo, quindi se rallentiamo o moduliamo linvecchiamento dovremmo ammalarci di meno. Allora
perché invecchiamo? A tale proposito esistono numerose teorie, ma attualmente la più accreditata è
quella dellendocrinosenescenza. Secondo questa teoria invecchiamo perché le ghiandole che producono
gli ormoni, (le ghiandole endocrine) col passare degli anni incominciano a non funzionare più correttamente.

A questo proposito si possono verificare tre condizioni:
– inversione del ritmo circadiano di produzione ormonale;
– diminuzione assoluta della produzione ormonale;
– diminuzione relativa della produzione ormonale.

Ci sono persone che a partire dalle undici della sera acquistano una carica incontenibile, che non
andrebbero mai a dormire e la mattina non cè verso di tirarle giù dal letto, e pur dormendo molte
ore non hanno un sonno riposante. Si svegliano stanche. Tutto questo accade perché questo tipo di
persone ha un ritmo di produzione del cortisolo circadiano, cioè giornaliero, invertito. Ma cosa ha
di tanto speciale il cortisolo? Il cortisolo è un ormone che viene prodotto, assieme alladrenalina,
dal surrene, una piccola ghiandola collocata sopra il rene. Entrambi gli ormoni consentono di
mettere immediatamente a disposizione le nostre riserve di energia, per far fronte alle situazioni
di pericolo. La nostra biologia non è mutata ed è uguale a quella delluomo primitivo il quale si
trovava sovente in condizioni di pericolo in cui doveva prendere una decisione rapida: combattere o
fuggire. Adrenalina e cortisolo mettendoci immediatamente a disposizione le riserve di energia
servono per affrontare questo tipo di situazioni. Non a caso vengono chiamati ormoni dello stress e antistress.

Se la nostra biologia non è cambiate rispetto a quella delluomo primitivo, sono però cambiate le
condizioni esterne. Luomo primitivo, dopo avere affrontato una situazione di emergenza, poteva
tirare il fiato, riposarsi, ricostituire le riserve di energia e consentire al surrene di preparare
nuove scorte di adrenalina e cortisolo. Oggi è difficile trovarsi in condizioni di pericolo come
quelle vissute dai nostri lontani antenati, ma il meccanismo adrenalina-cortisolo si attiva lo
stesso perché le situazioni stressanti, pur essendo meno intense, sono più frequenti, quasi
continuative. Questo porta allinversione del ciclo di produzione giornaliera del cortisolo,
favorito anche dallassunzione di ritmi svincolati dallalternarsi luce-buio dei tempi moderni. Il
cortisolo infatti ma anche il testosterone, gli estrogeni e altri ormoni viene prodotto in
maggiore quantità alle otto del mattino: nel corso della giornata la sua produzione tende a
diminuire fino al minimo serale che ci consente di addormentarci. Se però continuiamo a richiedere
al surrene continue iniezioni di cortisolo, arriviamo a un punto in cui questa ghiandola comincia a perdere i colpi e a produrre sempre minori quantitativi dellormone.

Estrogeno-donimanza e tumore al seno

Altrettanto importante è la riduzione relativa della produzione di un ormone. Cosa significa?
Immaginiamo tutti gli ormoni messi assieme come unorchestra: spesso infatti si parla di sinfonia
ormonale. Questa terminologia non è casuale: negli ultimi tempi si è cominciato a comprendere che
ogni ormone influenza gli altri, come in un effetto domino. Tuttavia allinterno dellorchestra ci
sono dei duetti privilegiati, che chiamiamo assi ormonali. Uno dei più importanti è lasse
estrogeni-progesterone. Si tratta degli ormoni sessuali femminili affinché una donna sia in perfetta
salute devono essere in equilibrio. Gli estrogeni stimolano, il progesterone calma. Gli estrogeni
stimolano la replicazione cellulare favorendo lispessimento dellendometrio (la parte interna
dellutero che da luogo alla mestruazione), la formazione di noduli al seno, di fibromi uterini, di
cisti ovariche. Gli estrogeni trattengono liquidi ed esercitano unazione eccitante sul sistema
nervoso. Il progesterone, opponendosi alle azioni degli estrogeni, ne modula gli effetti. Estrogeni
e progesterone esercitano due forze opposte e solo in questo modo raggiungono lequilibrio.
Purtroppo spesso questo equilibrio è spostato a favore degli estrogeni. Si parla allora di
estrogeno-dominanza, che è causa di tutti i problemi sopra descritti e forse anche di più seri, come il tumore al seno.

Con lestrogeno-dominanza si realizzano anche altre condizioni che a loro volta favoriscono lo
sviluppo di un tumore al seno. Innanzitutto gli estrogeni stimolano quella branca dellimmunità che
viene chiamata Th2 e che consente la produzione degli anticorpi in grado, ad esempio, di
neutralizzare i batteri (la cosiddetta immunità umorale). Contrapposta a Th2 cè la branca Th1 che
induce la formazione di cellule immunitarie in grado di distruggere altre cellule, come ad esempio
quelle tumorali (immunità cellulare). Ne consegue che la branca Th2 è inadatta a combattere i
tumori. Come mai, cè da chiedersi, gli estrogeni favoriscono la branca Th2? Questo per far sì che
durante la gravidanza, quando appunto gli estrogeni sono elevati e la branca Th2 iperattivata, la
branca Th1 sia depressa per evitare che le cellule immunitarie sostenute dalla risposta Th1
attacchino le cellule del feto viste come un intruso. Secondo questa visione il cancro potrebbe
essere addirittura assimilato a un feto che si sottrae alle cellule immunitarie della madre, ed il malato oncologico potrebbe essere visto come una gestante.

Ma le analogie non finiscono qui. Gli estrogeni vengono prodotti a partire dal testosterone, il
principale ormone maschile presente però anche nellorganismo femminile, ad opera di un enzima
convertitore chiamato aromatasi. Il più potente attivatore dellaromatasi è linsulina. Linsulina
stimola la produzione anche della prolattina che tra le altre cose consente alla puerpera di
produrre il latte. Questa è un ulteriore analogia. Nel neoplastico linsulina è elevata perché
lorganismo malato di tumore è insulino-resistente, mentre che il tumore rimane insulino-sensibile.
Siccome è linsulina a spingere i substrati energetici allinterno di una cellula purché questa
sia sensibile, e non resistente, allinsulina in questa condizione si realizza un dirottamento dei
substrati energetici verso il tumore con conseguente sottrazione allorganismo malato: la cachessia
neoplastica. Anche una donna gravida è insulino-resistente fino a sviluppare, nei casi più seri, il diabete gestazionale.
Se lorganismo è resistente allinsulina lo è anche allo IGF-1 (Insulin-like Growth Factor) in
quanto i rispettivi recettori posizionati sulla membrana plasmatica sono molto simili. La IGF-1
viene prodotta dal fegato sotto lo stimolo del GH (Growth Hormone). La resistenza allIGF-1 induce
un aumento del grasso viscerale e conseguente aggravamento dellinsulino-resistenza. Si crea così un
circolo vizioso. La resistenza allo IGF-1 fa alzare inoltre il cortisolo che a sua volta stimola la
risposta Th2. Ma mentre lorganismo è cortisolo-sensibile il cancro è cortisolo-resistente: crea stress, si nutre di stress e uccide con lo stress.

Cosa mangiare

– Iniziate la vostra giornata con una colazione ricca di proteine come ad esempio una omelette fatta
con tre o quattro albumi duovo (eventualmente con laggiunta di un rosso duovo ricco di Omega-3,
cioè provenienti da allevamenti alimentati con cibi ad elevato contenuto di Omega-3 ) oppure del
salmone o della bresaola e tante verdure riducendo al minimo i toast e i cereali raffinati. Le
proteine inducono la liberazione dellormone della crescita, incrementano le prostaglandine
antinfiammatorie, tengono sotto controllo i livelli di insulina evitando di sentirsi presto
nuovamente affamati. Una colazione a base di soli carboidrati sortirà leffetto opposto. Inoltre vi
sentirete di nuovo affamati prima di pranzo e sarete spinti ad assumere nuovamente carboidrati creando un circolo vizioso.

– Frutta e verdura sono molto importanti. Usate prodotti biologici. Fondamentali sono le crucifere
(broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles) perché contengono indolo-3-carbinolo che
metabolizza gli estrogeni. Attenzione a non consumarli crudi perché tendono a bloccare la tiroide.
Riducete il consumo di frutta dolce, come le banane e di quella essiccata perché alzano i livelli di insulina.

– Consumate fibra proveniente da verdura, frutta, cereali integrali (questi ultimi vanno consumati
con moderazione; se germogliati possono essere consumati liberamente). La fibra lega le tossine e gli estrogeni nellintestino, consentendone leliminazione con le feci.

– Moderare il consumo di grassi saturi (animali) ed in particolare di carne rossa cotta sopra i
100°C (in questo modo i cibi e soprattutto i grassi della carne rossa diventano cancerogeni).
Evitate i grassi trans (grassi parzialmente o completamente idrogenati) perché cancerogeni e perché
irrigidiscono le pareti delle cellule bloccando i recettori dellinsulina e creando
insulino-resistenza. Se usate olii vegetali che possono incrementare le prostaglandine infiammatorie
includetevi anche proteine per aumentare quelle antinfiammatorie. Le patatine fritte accrescono
linsulina perché sono carboidrati raffinati, incrementano i radicali liberi perché cotte in olio
surriscaldato e innalzano le prostaglandine infiammatorie in quanto combinano carboidrati con grassi
w-6 aumentando linfiammazione corporea (linfiammazione stimola la produzione di insulina).
Aumentate i grassi Omega-3 che si trovano nei pesci di acque profonde e fredde, come il salmone
selvaggio oppure nellolio di semi di lino e nelle noci. Evitate il pesce allevato che di solito ha
un contenuto più elevato di mercurio e diossina, e un profilo lipidico sovrapponibile a quello della
carne. Assumete un integratore a base di olio di pesce a cui è stato rimosso il mercurio e le altre tossine. Usate liberamente lolio di oliva (Omega-9).

– Evitate gli zuccheri raffinati e le farine bianche il più possibile.

– Evitate o mantenete al minimo il consumo di alcol; meglio il vino rosso perché ricco di
antiossidanti, inibisce laromatasi e contiene il resveratrolo che ha unazione antitumorale.

Come mangiare

– Utilizzate metodi di cottura che non superino i 100°gradi, perché altrimenti si formano facilmente sostanze cancerogene.

– Prendete il vostro tempo, mangiate lentamente masticando a lungo. Questo vi aiuta a sapere quando
siete sazi. Viceversa, se mangiate velocemente il vostro cervello non fa in tempo a registrare quando lo siete e il vostro girovita aumenterà sempre più.

– Alcuni comportamenti come il non alzarsi da tavola prima di aver pulito completamente il proprio
piatto, bere coca-cole giganti o mangiare grosse porzioni di cibo probabilmente hanno accresciuto la
capacità dello stomaco. Forse lo possiamo restringere se ogni volta che mangiamo lasciamo un piccolo spazio.

Quando mangiare

Mangiate tre volte al giorno ed evitate gli spuntini, specialmente se fatti di carboidrati.
Normalmente dopo un pasto il vostro corpo libera insulina e dispone di carboidrati per circa due
ore, dopodiché comincia a consumare grassi. Fare uno spuntino due o tre ore dopo il pasto bloccherà
questultimo processo e spingerà nuovamente il vostro corpo a liberare insulina. Così il vostro
corpo brucerà costantemente i carboidrati e non vi consentirà di ridurre la massa grassa. Spesso si
consigliano spuntini tra i pasti per tenere alto il ritmo metabolico, ma questo funziona solamente
se i pasti principali sono di volume contenuto e con piccole quantità di carboidrati. Il modo in cui
la maggior parte della gente mangia non consente di aggiungere spuntini. Molto utile è praticare ogni tanto il digiuno intermittente, ad esempio saltare la cena.

Chi è Gianluca Pazzaglia?

Specialista in Diagnostica per Immagini si occupa di diagnosi precoce dei tumori al seno.
Più recentemente si è interessato allo studio dei parallelismi tra i processi che regolano
linvecchiamento e quelli che portano allinsorgenza delle malattie. Ne è conseguito un nuovo
programma di prevenzione finalizzato alla riduzione del rischio di sviluppare un tumore al seno. Ha
fondato una scuola per medici allOspedale Niguarda di Milano dove insegna le conoscenze acquisite,
e con le stesse finalità è professore a contratto presso lUniversità degli Studi di Chieti. Fa parte del Comitato Scientifico internazionale di Euromedicom e della WOSAAM.
Per approfondire largomento trattato in questo articolo, è disponibile gratuitamente sul sito del dottor Pazzaglia un ebook dal taglio divulgativo da scaricare gratuitamente: http://gianlucapazzaglia.com/

Tratto da Scienza e Conoscenza n. 35.

Scienza e Conoscenza – N.35
Disponibile in versione cartacea, pdf e abbonamenti.
Autore:Autori Vari
Editore:Scienza e Conoscenza
Data pubblicazione:Gennaio 2011
Tipo:Rivista
Pagine:80
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-35.php?pn=1567

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