Capanna sudatoria degli Inipi

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Capanna sudatoria degli Inipi

INIPI

LA CAPANNA SUDATORIA

È il rituale più antico, nessuno degli altri riti piò essere praticato senza la purificazione nella
Capanna Sudatoria, ed è per ciò che l’Inipi precede tutte le pratiche spirituali dei Lakota. Oltre
alla purificazione spirituale e fisica può avere differenti altri scopi, come può essere anche solo
fine a se stesso. Il termine deriva dalla parola Inipo = devi purificarti. Il rituale si svolge
nella capanna detta Onikare.

La sua struttura è costituita da 12 o 16 rami di salice orientati secondo le Direzioni Cardinali. È
a forma di cupola, che è cinta da quattro livelli di rami orizzontali simboleggianti i periodi della
Creazione e tutto ciò che il numero quattro rappresenta. La sua forma sferica è il simbolo
dell’universo intero, rappresenta Madre Terra, come anche le rotondità del ventre materno. La
capanna, la sua forma e il materiale impiegato nella sua costruzione insieme rappresentano tutto ciò
che esiste; i quattro elementi costituenti la Creazione, i Sedici Grandi Misteri: gli esseri viventi
d’ogni genere e specie, l’umanità intera, gli animali, vegetali, come pure l’inanimato.

All’origine, la capanna era coperta di pelli di Bisonte ma ora si usano teloni, stoffe di grandi
dimensioni e coperte. Al suo interno, al centro, si trova una buca detta “Culla di Roccia” ove sono
deposte le pietre incandescenti, i Tunka Yatapika, durante lo svolgersi del rituale. L’apertura
dell’Inipi è rivolta verso l’Ovest, ove, oltre all’Altare e il Sentiero Sacro lungo sette passi, si
trova il Fuoco Senza Fine, il Peta Ohiankesni, sopra il quale sono arroventate le pietre. La porta è
bassa, bisogna inchinarsi per entrare e una volta dentro, si procede sempre carponi e in senso
orario. Colui che conduce si siede accanto alla porta, ad Ovest. Dopo l’entrata di tutti i
partecipanti, lo Sweat Lodge Chef, fa introdurre alcune pietre, il numero varia secondo lo scopo del
rituale. Generalmente le prime pietre sono per le Quattro Direzioni più una per il Cielo, una per la
Terra e una per Wambli Gleska = Aquila Chiazzata, il Messaggero di Wakan Tanka = Grande Spirito. I
teli della porta della capanna si abbassano e dentro, nel buio assoluto, i partecipanti intonano
canti e preghiere. L’Inipi dura quattro periodi dette porte. Durante la prima porta, con canti
accompagnati dal suono del tamburo che imita il battito cardiaco, sono invocati gli Spiriti delle
Direzioni, Wakan Tanka e Unci Maka = Madre Terra. Lo Sweat Lodge Chef recita una preghiera d’invito
e di ringraziamento mentre versa l’acqua sulle pietre incandescenti sprigionando vapore e calore
intenso. Poi è chiesta l’apertura della porta. Ad ogni apertura segue un piccolo intervallo durante
il quale, solitamente, è introdotta dell’acqua fresca da bere e da condividere tra tutti i presenti.
La seconda porta è dedicata alle preghiere personali. Nell’intervallo, tra la seconda e la terza
porta, è fumata la Pipa, che riempita dopo l’accensione del Fuoco, è deposta sull’Altare. La terza
porta è dedicata alla meditazione guidata. Con la quarta apertura termina la cerimonia, e dopo avere
ringraziato e salutato gli Spiriti, i partecipanti escono seguendo sempre il senso orario e
procedendo carponi in segno d’umiltà. L’uscita dall’Inipi segna sempre una rinascita.

www.celestinian-center.com/ConvegnoMaggio-Interventi-RITUALI_LAKOTA.html

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