Caratteristiche della meditazione

pubblicato in: AltroBlog 0
Caratteristiche della meditazione

da: Alba Magica

Uno speciale abbozzo dell’invisibile

Nel corso della meditazione, molti sperimentano una gratitudine per la
vita che li induce a comunicare con una potenza più alta. Nelle
tradizioni contemplative che non danno testimonianza di una personale
divinità, l’impulso devozionale é espresso con canti di preghiera, sia
silenziosi che vocali, come nel Buddismo Zen e nei Vedanta Indiani. Il
senso della benedizione che la meditazione profonda concede porta il
cuore verso l’origine delle cose. La meditazione porta naturalmente a
quella sorgente, chiedendo niente di più che un contatto d’amore con
essa. Friederic Myers, uno dei principali fondatori della moderna
ricerca psichica e pioniere della teoria della personalità, credeva
che nella preghiera noi intensifichiamo un processo che é sempre
apparso in noi.

Ciascuno di noi può guidarsi attraverso l’invisibile per
trasformazioni oltre la visione della corrente della scienza. Alcuni
membri delle nostre classi, per esempio, hanno sperimentato la
diminuzione delle sofferenze che molti medici pensano che siano
incurabili. Ma sebbene la scienza non possa spiegare tali remissioni
(ed altri generi di esperienza descritti in questo libro), vi é un
crescente corpo di ricerche che supporta rapporti di tali cambiamenti
prodotti da pratiche trasformative. Dal 1993, per esempio, oltre 1400
studi pubblicati in riviste rispettabili hanno mostrato che la
meditazione può avere molte desiderabili conseguenze.

Nella loro monografia, The Physical and Psychological effects of
Meditation [Effetti fisici e psicologici della meditazione] Michael
Murphy, Steven Donovan, e Margaret Livingston hanno pubblicato una
recensione di tali studi che hanno dimostrato che la meditazione può
aiutare a:

-abbassare la frequenza del battito cardiaco;

-ridurre sia la pressione sistolica che diastolica del sangue [incluse
riduzioni sistoliche di 25 mmHg o più – mmHg = pressione calcolata in
millimetri di mercurio-];

-produrre significativi cambiamenti nella attività corticale, tra i
quali la frequenza e l’ampiezza di onde* alfa (8-12 cicli al secondo),
forti irruzioni delle onde theta (4-8 cicli al secondo), e la
sincronizzazione delle onde alfa tra i due emisferi del cervello.
Tutto ciò indica che l’esperienza dei meditatori é di uno stato di
vigile rilassamento e forse di incremento della efficienza cerebrale;

-incrementare l’efficienza respiratoria mentre il meditatore é seduto
e anche mentre sta svolgendo una impegnativa attività;

-ridurre la tensione muscolare;

-ridurre le concentrazioni di lattato nel sangue associate all’ansia e
ad alti livelli di pressione sanguigna;

-incrementare la resistenza della pelle, che indica un abbassamento di
ansia e stress;

-incrementare la translucidità salivare, mentre fa decrescere le
proteine e batteri nella saliva, tutto ciò previene le carie dentarie;

-ridurre le sofferenze croniche;

-innalzare la sensibilità visuale, acutezza uditiva, e la
discriminazione dei toni musicali;

-migliorare le capacità di reazione e le risposte motorie;

-migliorare l’abilità di fare discriminazioni visuali e cinestetiche a
dispetto di stimoli che provengono dall’ambiente (una abilità che è
correlata con l’indipendenza di giudizio e il forte senso del corpo e
del sé);

-migliorare la concentrazione;

-incrementare l’empatia tra le persone;

-ridurre l’ansia;

-aiutare ad alleviare le passioni;

-migliorare la memoria e l’intelligenza;

-incrementare l’equanimità;

-promuovere sentimenti di piacere ed estasi;

-incrementare l’energia e un eccitamento salutare;

e -incrementare il ricordo dei sogni.

N.B (ndr). Nella meditazione aumenta il livello di sincronizzazione
fra i due emisferi cioè la capacità di scambio e di flusso
intracerebrale (sia come scambio di informazioni e sinergia, sia come
empatia tra il livello mentale e quello emotivo).

*Onde cerebrali: onde alfa a (perfetto riposo): 8-12/13 cicli al
secondo;q theta (4-8 cicli al secondo); b Betha 14-24 cicli al secondo
(appena svegli); d 0,5 –3 cicli al secondo;

Questi benefici vengono senza che il meditatore lotti per essi. Essi
sono tra le grazie delle pratiche trasformative. Ma insieme a queste,
la meditazione può avere riflessi negativi per certe persone.Alcuni
psicologi hanno riportato, per esempio, che essa può intensificare
delle ossessioni, distogliere l’attenzione dai problemi più genuini, e
contribuire a sentimenti di depressione. Questa é la ragione per la
quale abbiamo insistito che i membri di queste classi di ITP tengano
conto delle loro necessità emozionali in modi appropriati, cercando
consiglio quando necessita. Quella meditazione può avere risultati
positivi come negativi come da tempo é stato riportato nella
letteratura contemplativa. Il sentiero della illuminazione è “affilato
come il filo di lama di un rasoio”, dice il Katha Upanishad, uno degli
scritti più sacri dell’India. Sebbene le ricompense della meditazione
possano essere grandi, esse non vengono senza una disciplinata
conoscenza di sé. Questa è la ragione per cui abbiamo inserito la
meditazione nel contesto della pratica integrale, il che mette in
evidenza lo sviluppo di lungo termine della salute, della
autoconsapevolezza, e dell’equilibrio.

Un grande ritorno del tuo investimento

Praticata propriamente, la meditazione é altamente efficace per l’auto
trasformazione. Come un buon affare o una teoria scientifica, essa
produce grandi ritorni sull’investimento di tempo ed energia.
Economicamente, essa incrementa molte delle nostre capacità innate.
Sotto questo aspetto, essa assomiglia alla pratica immaginativa e ad
altre modalità trasformative che guidano varie capacità umane a
produrre diversi risultati allo stesso tempo.

Herbert Benson, un medico che é stato pioniere nella ricerca delle
relazioni tra corpo e mente, ha inventato il termine “relaxation
response” [risposta rilassamento] per rappresentare i cambiamenti
integrati prodotti dalle attività contemplative. Con altri
ricercatori, egli ha messo in evidenza il fatto che la meditazione
produce benefìci attivando il sistema nervoso parasimpatico, che media
il rallentamento della frequenza del battito cardiaco e la
respirazione, riduce la tensione muscolare ed altri componenti del
rilassamento. La meditazione economicamente produce molti buoni
risultati perché provoca una risposta coordinata dell’intero
organismo. Noi mettiamo in evidenza questa osservazione perché si
applica bene agli altri cambiamenti integrati prodotti dalle pratiche
trasformative. Lavoro creativo e disciplina atletica, per esempio,
facilitano una condizione che ricorda certi comportamenti ereditari
degli animali nella natura selvaggia. Come quando gli animali cacciano
(o sono cacciati), molti artisti ed atleti mostrano una focalizzazione
dell’attenzione, una indifferenza allo sconforto e alla sofferenza, e
una dimenticanza rimarchevole delle difficoltà. La concentrazione
profonda, l’analgesia, e l’amnesia selettiva che caratterizzano
l’assorbimento creativo, sono analoghi a – e possono essere derivati
da – congelare e controllare i comportamenti, libertà dalla
sofferenza, e cecità alle avversità che é evidente tra gli animali
nella caccia. Come la risposta rilassante, l’assorbimento creativo
economicamente mette in moto molti processi psicosomatici.

E una simile messa in moto di tendenze interiori é evidente nello
sport e nelle arti marziali quando un contesto stimola la frequenza
cardiaca, il flusso di adrenalina, e un forte erompere di energia. La
risposta al combattere o al volare, come la risposta di rilassamento e
l’assorbimento creativo, é parte del nostro comune patrimonio umano. E
può essere considerata tra le attività trasformative. Essa, anche,
opera sinergicamente e può facilitare lo viluppo della mente e del
corpo.

Ne “Il futuro del corpo”, Michael Murphy considera che tutte le
modalità trasformative possiedono qualcuna di queste caratteristiche
“tutto in una volta” (tutto insieme) per cui esse producono creativi
cambiamenti in maniera coordinata. La pratica immaginativa può fare
emergere poteri metanormali e coscienza, dall’operare insieme di molti
processi somatici.

Attraverso tali processi, innumerevoli cellule sono in qualche modo
interessate da immagini mentali come un tutto integrato che supporta
un funzionamento straordinario. In modo simile, la ripetizione della
affermazione sosteneva l’attesa del successo, focalizzava
l’attenzione, supporto a poteri ego-trascendenti, e altri atti
trasformativi possono provocare complessi cambiamenti in noi. Tutti i
programmi per la salute e la crescita dipendono da tali risposte, e la
pratica integrale non é un’eccezione. Guardando alla visione inerente
le discipline trasformative religiose e altre, noi abbiamo incorporato
attività con la caratteristica “tutto insieme” nel programma descritto
in questo libro.

Meditazione Per ‘meditazione’ intendiamo la disciplinata osservazione
dei pensieri, sentimenti, impulsi e sensazioni come si presentano
spontaneamente dal cuore e dalla mente verso una Presenza aldilà del
Sé ordinario. Questa Pratica, che combina la osservazione di se con
quella che talvolta é chiamata ‘preghiera contemplativa’, aiuta i
praticanti a mettersi in contatto con nuove profondità dell’essere,
della consapevolezza, del piacere.

WITNESS MEDITATION (MEDITAZIONE DEL TESTIMONE)
Un nuovo Slancio e Senso di Libertà

Scegli un luogo tranquillo dove nessuno possa disturbarti.
Assumi una posizione da seduto con le spalle dritte, su un cuscino sul
pavimento con le gambe incrociate, o su una sedia. Se sei seduto su un
cuscino, incrocia le gambe alla maniera degli yogi, ma in ogni caso
tieni la postura eretta. Una postura eretta da seduti, sia su un
cuscino che eleva la tua posizione dal terreno, sia su una sedia con
una spalliera dritta, ti aiuterà a rimanere attento all’esercizio che
segue. Ciò aiuterà anche a prevenire dolori muscolari che una postura
scadente può causare. Mantieniti ben eretto/a anche per evitare colpi
di sonno o sonnolenza. Se durante l’esercizio ti senti crollare
rimetti dritta la spina dorsale e ribilanciati. Cambia leggermente la
posizione se ti senti scomodo.

Durante la meditazione, un buon atteggiamento fisico facilita un buon
atteggiamento psicologico. Una postura vigile ma rilassata tende a
produrre uno stato vigile equilibrato della mente. In questo, il corpo
e la vita interiore si rispecchiano l’un l’altro.
Poni la tua attenzione ai piedi dinanzi a te. Puoi chiudere gli occhi
o tenerli focalizzati con uno sguardo rilassato anche su un punto
dinanzi a te. Non fissare intensamente o sforzare per concentrarti.
Invece, mantieni una focalizzazione rilassata, come se stessi
guardando fissamente un dolce ruscello. Questo stile di attenzione,
questo morbido sguardo verso il basso, non é come lo sguardo fisso
della stanchezza. Esso aiuta anche ad evitare che la mente vada alla
deriva. Tu puoi, comunque, meditare con gli occhi chiusi, ma, come
sai, si può avere la tendenza ad andare alla deriva nel sonno. La
meditazione con gli occhi aperti ti aiuterà a stare rilassato ma
vigile.

Quando la tua postura é confortevole, lascia che la tua pancia si
espanda. Accertati che il tuo respiro non sia limitato al torace. Un
respirazione pienamente rilassata, nella quale entrambe le parti
dell’addome, alta e bassa, sono coinvolte, aiuta molto di più alla
meditazione che un respiro ristretto, che tipicamente causa o é
causato da ansietà.

Presta ancora la tua attenzione nel sù e giù del tuo respiro.
Focalìzzati sul basso addome e ritorna ad esso ogni qualvolta la tua
mente divaga.
Quando la tua postura, lo sguardo fisso, e la respirazione si uniscono
per costituire uno stato di vigile rilassamento, rimani presente con
calma al flusso della tua coscienza a modelli sia familiari che no.

Comincia semplicemente ad osservare le tue sensazioni, impulsi,
sentimenti e pensieri, come semplice testimone, senza lasciarti
coinvolgere da essi.
Non preoccuparti se i pensieri, le sensazioni, gli impulsi, vanno e
vengono: non devi fare altro che osservarli dall’’esterno’ e basta. Se
emergono emozioni, lasciale passare e scorrere. Anch’esse si muovono
insieme al flusso della nostra coscienza. Se si intromette qualche
rumore, consideralo come un uccello in volo attraverso il cielo del
tuo essere più ampio. Se una sensazione ti disturba, se senti un
formicolio o un prurito alla mano, cerca di aspettare che passi.

Se ti accorgi di essere intrappolato in una fantasticheria o in una
concatenazione di pensieri abituali, torna al tuo sé testimone. Puoi
farlo in qualsiasi momento, per quanto lontano abbia vagato la tua
mente, o quale che sia stata la tempesta interiore. Puoi sempre
tornare a casa da questa consapevolezza fondamentale. Ricorda, non c’é
bisogno di essere schiavi delle sensazioni o dei pensieri: non devono
essere i tuoi padroni. Adesso continua semplicemente ad osservare e
perseverare. Se arriva una immagine o un’intuizione di qualche valore,
alla fine lasciala andare. Se essa ha davvero valore, tornerà al
termine dell’esercizio.

Continua così per almeno un quarto d’ora, ma comunque fin che vuoi.

Poi inserire una musica rilassante se lo ritieni opportuno…

Durante l’esercizio non giudicare te stesso, perché in questo tipo di
meditazione non vi é ‘buono’ o ‘cattivo’.

A questo livello di pratica, tu stai semplicemente approfondendo la
consapevolezza di te stesso, qualunque cosa essa porti alla luce. Tu
stai diventando più intimo con te stesso. Tu stai esercitando un nuovo
controllo della tua mente ed esplorando nuove profondità del tuo corpo
e della tua anima.

Subito dopo la fine della meditazione
Una volta terminata la meditazione, puoi continuare a osservare te
stesso/a. La libertà che hai intravisto, il sollievo da sensazioni e
pensieri superflui, può pervadere tutta la tua vita quotidiana. Può
raggiungere nuovi spazi nei tuoi rapporti e nuovo piacere nel tempo
libero e nel lavoro. E può riportarti, a più riprese, alle fonti
profonde del tuo essere.

Nel Taoismo e nello Zen si dice che la meditazione nell’azione é
cento, anzi mille, anzi un milione di volte più grande perché la
gioia, il potere e la conoscenza che rivela non andrebbero limitati
alle poche ore o minuti che la pratichiamo.>>

Qui vi sono alcune questioni tipiche che quanti iniziano la pratica
della meditazione pongono.

Che cosa fare se non riesci a sfuggire a un particolare pensiero o
stato d’animo ripetitivi?
Se un oggetto della consapevolezza non vuole andare via semplicemente
studialo, e lascialo andare. Se esso é un set di pensieri
relativamente familiare puoi osservare nuove sottigliezze in esso. Non
vi sono due moti dell’animo o due immagini mentali che sono
esattamente gli stessi, anche quando sembrano esserlo. La vostra vita
interiore é in continuo mutamento e la maggior parte dei modelli della
coscienza a voi familiari quasi sempre contengono qualcosa di nuovo.
Attendi le novità che rivelano te stesso. Potrebbero mostrarti
qualcosa di importante.

Uno dei nostri studenti, per esempio, era ossessionato a causa di una
caduta da un albero avuta da ragazzo. In meditazione lei si trovava a
focalizzare lo shock sull’odorato e sul tatto, e sul dolore per
l’incidente che le era accaduto 20 anni prima. Per diverse settimane
nelle quali la memoria dominò la sua meditazione, lei testimoniò più e
più volte dettagli dell’albero, della sua maglia e dei jeans, delle
sue emozioni quando guardò le foglie attorno a se, della sua presa sui
rami scivolosi. Quindi, improvvisamente, sperimentò tutto ciò in una
nuova direzione, da un altro punto di vista. Ora lei guardava giù
durante la sua caduta, come se lei fosse il cielo stesso.
All’improvviso, la sua paura era sparita. La caduta le dava
addiritttura la sensazione di volare. Da allora in poi la memoria non
infastidì più la sua meditazione. E, cosa ancora più importante, lei
sentì una nuova liberazione negli altri aspetti della sua vita.

La sua consapevolezza si era espansa, sembra, tanto da comprendere le
sue memorie dell’incidente – e la vita in generale – con nuova
sicurezza. L’osservazione disciplinata di sé può dare risultati
analoghi a tutti i nostri studenti. Se tu rimani tranquillamente
presente ad una immagine o moto dell’animo preesistente potresti
vedere un vecchio dramma in una luce nuova, scoprire nuove qualità in
una situazione familiare, o trovare nuove soluzioni ad un problema
pressante.

Può l’abbandono dei pensieri interferire con il pensiero creativo?
Non si rischia di perdere un’idea brillante se la lasciamo andare?
No. L’esperienza ci insegna che le illuminazioni creative persistono.
Come scrittori, abbiamo imparato che vengono buone idee quando la
meditazione formale é avviata. Se un’idea é valida, da ricordare, tu
la ricorderai.

Che cosa fai se hai disagio fisico?
Distenditi sulla schiena, ribilanciati, e rilassati. Se il disagio
permane, passaci sopra. Una delle grandi lezioni della meditazione é
che la sofferenza può essere rilasciata attraverso la calma
consapevolezza di essa. Vi é qui una profonda analogia con quei
problemi della vita che sono affrontati meglio prendendoli con
disponibilità (senza sfuggirgli).

Che cosa fai con le tue mani?
Esse possono essere messe sulle ginocchia, come lo sono in molti yogi
indiani, o tenute in grembo a forma di coppa con i pollici a contatto,
come sono in molte pratiche Zen. Entrambi i modi vanno bene.
Sperimenta, quindi, scegliendo un metodo, così da poter approfondire
la tua concentrazione senza distrazioni fisiche.

Perché uno sente ancora il bisogno di sedere immobile?
Perchè la calma fisica facilita la calma mentale e il complesso set di
cambiamenti fisiologici, chiamato ‘risposta di rilassamento’
(v.pag.114). Eventualmente, la posizione centrata prodotta dalla
meditazione da seduti, può essere assunta in ogni attività della vita
di tutti i giorni. La meditazione in azione é un obiettivo primario
della pratica integrale.

Si può ripetere una parola, un mantra, per aiutarsi a focalizzare l’attenzione?
Si, la ripetizione mentale di una frase é stata usata a lungo in
meditazione come uno strumento di concentrazione. Puoi sperimentare
con una parola o frase breve di vedere se essa aiuta a focalizzare la
tua mente. Ma da ripetere: una volta che hai scelto un metodo di
lavoro, che si tratti di focalizzarti sul respiro, su un mantra, o sul
tuo flusso di coscienza, punta su di esso. Passare da una tecnica a
un’altra può distrarti dai risultati più profondi della metitazione.

Qualche volta la meditazione porta strane esperienze. Come comportarsi con esse?
Molte volte esperienze insolite sono riferite dai meditatori, tra le
quali distorsioni dell’immagine del corpo, percezioni dell’”aura”,
sensazioni di emersione dal suolo, e udire suoni senza cause fisiche
apparenti. Rimani tranquillamente presente a queste esperienze, come
se esse fossero pensieri e sensazioni ordinarie. Rimanendo centrati
lascia che esse ti rivelino, quali che siano, le lezioni che possono
darti. Esse sono un naturale co-prodotto di una pratica meditativa
sostenuta e potrebbero essere le prime apparizioni di abilità
metanormali. Se esse persistono, vi sono due modi di trattare queste
esperienze: la prima é, semplicemenete, lasciarle andare finché si
quietano del tutto; e la seconda, lasciare che esse dispieghino una
capacità latente. Usando il secondo approccio, uno dei nostri studenti
coltivò la percezione delle aure che la sua meditazione provocava.
Tali percezioni all’inizio erano sgradevoli, ma col tempo divennero
una sorgente di informazione e di piacere.

Come facciamo a sapere se stiamo diventando illuminati?
Noi non usiamo il termine “illuminazione” nei nostri programmi ITP, in
parte perché é usato in modi differenti e talvolta confusi, e in parte
perché noi enfatizziamo la pratica di per sé piuttosto che specifici
risultati. Se per “illuminazione” tu vuoi significare semplicemente i
più grandi beni della meditazione, quelli verranno per gradi, spesso
inaspettatamente, specialmente se tu non lotti in modo ossessivo per
essi.

Alcuni libri sulla crescita personale parlano di un più alto, più
vero, o più profondo essere oltre l’ordinario senso del sé. La
meditazione può scoprire questo?
La meditazione approfondisce una consapevolezza che trascende il
vostro funzionamento ordinario. Quando tu continui a meditare,
realizzi che sei più di ogni idea o una pittura mentale, più di ogni
emozione, più di ogni impulso, più di ogni processo corporeo, più di
ogni genere di esperienza con cui ti identifichi tipicamente. Quel
qualcosa in più, tu lo troverai, porta una sicurezza incrollabile,
libertà, e piacere. Tu potresti sperimentare ciò come uno spazio
illimitato, o una essenza integra, che connette te con il tutto. Da
ciò, puoi realizzare nuove conoscenze profonde della mente e del
corpo.

A questa profondità oltre il sentire e il pensare ordinario sono stati
dati nomi differenti da saggi e filosofi ed é caratterizzata in
diversi modi nelle varie tradizioni sacre. Ma comunque essa é
descritta e comunque essa fiorisca, produce un nuovo slancio e unità
con il mondo, ampiamente.

L’essere più profondo che la meditazione porta, é la sua stessa
ricompensa. Essa é anche d’aiuto – e noi crediamo necessaria – per i
successi pratici della disciplina integrale. E’ così perchè la sua
libertà rigenerativa aiuta ad attenuare i riaggiustamenti e le
ristrutturazioni del corpo e della mente richiesti per cambiamenti
significativi. Il suo abbraccio che include tutto da sostegno al
rinnovamento radicale del nostro intero organismo. Poiché esso
trascende le nostre parti specifiche, essa ci aiuta a rimovere i molti
ostacoli alla crescita che noi incontriamo.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *