Cervello, i strati delle memorie

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Cervello, i strati delle memorie

di: Paolo Manzelli/University of Florence

Relazioni tra pensiero, memorie e comportamento regolate dalla Architettura Verticale del Cervello

Cari miei piccoli amici del Progetto EGO-CreaNET//LEFO dal titolo “THINKING CREATIVITY”, ritengo
opportuno sappiate che il nostro cervello è composito cioè ha varie sezioni che possono essere viste
come strati ognuna con le sue proprietà di memoria.

Memoria Ragionativa, che rammenta i ricordi cognitivi, mediante una attività predominante degli
Emisferi Cerebrali Superiori. (E.C.S. è lo strato del “Cervello Recente” nella storia evolutiva
degli esseri viventi. Memoria dei Sentimenti correlata alle attività cerebrale sottostante sistema
Talamo-Corticale. Memoria delle Emozioni correlata alle attività del sistema Limbico; in particolare
l’Ippocampo – Possiamo dire che la memoria dei sentimenti e già evoluta nei mammiferi e quella delle
emozioni e presente in tutti gli animali a sangue caldo, in quanto tali sezioni appartengono al
“Cervello Antico”. Memoria delle Pulsioni, si attiva nell’ambito della struttura di base del nostro
cervello che corrisponde al Cervello Arcaico, composto dall’innesto basale del cervello ( in
particolare Amigdala e Gangli Basali) e dal tronco Encefalico collocato all’interno della spina
dorsale.

Le quattro modalità di memoria vengono variamente integrate nel nostro cervello e pertanto generano
differenti modalità di pensiero e di comportamento. Differenti tipologie di integrazione dei
suddetti profili delle memorie viste in relazione alla struttura verticale delle distinte funzioni
cerebrali generano le memorie di lavoro che rispetto al tempo della memorizzazione si suddividono in
memoria a breve, medio e lungo termine. Esistono casi in cui invece di ottenere una integrazione
armonica delle funzionalità mnemoniche del cervello, vengono privilegiate alcune funzionalità
rispetto alle altre.

Così ad esempio il modo di pensare di coloro che tendono a privilegiare le funzionalità mnemoniche
degli E.C.S. spesso ciò genera un comportamento che dal Ragionevole passa al puro Razionale. Ad
esempio, Albert Einstein, un genio nel campo del Razionale, ha avuto vari problemi di comportamento
nel campo sentimentale ed affettivo delle relazioni familiari; coscientemente Einstein ammise di
essere poco dotato di un comportamento ragionevole che stimava e ammirava in altri meno dotati di
lui in Matematica.

Anche quando si privilegiano le “Memorie dei Sentimenti e delle Emozioni” si possono generare
comportamenti ansiosi e comunque a rischio perché facilmente generatori di crisi; ciò perché la
ragione è capace di mediazioni e di controllo, mentre le sensazioni sentimentali ed ancor più le
emotività sono più facilmente trasformabili passando da euforia alla sua inibizione e attività
contrapposta. I sentimenti infatti possono cambiare in breve come i Colori dell’ Arcobaleno e le
emozioni perseguono una trasformazione ancor più drastica dal Bianco al Nero, dalla gioia al dolore,
dalla felicità alla rabbia, dalla bontà alla cattiveria. Infatti e stato appurato che è il “LOBO
FRONTALE“ degli E:C:S: quello che entra in attività per tenere a freno i sentimenti e le emozioni
rendendoli più ragionevolmente costanti e meno volubili.

Più difficile e il controllo della Memoria delle Pulsioni, che si concentra nelle attività istintiva
del “Cervello Arcaico”. Infatti e necessario rammentare che le connessioni che vanno dall’alto verso
il basso nel nostro cervello ( e cioè dagli E.C.S. verso il Cervello Arcaico) sono in numero
nettamente inferiore di quelle dirette in senso contrario. Tutti noi abbiamo provato il caso di
avere un mal di pancia e per riflesso condizionato di non riuscire a ragionare più bene; ciò e
conseguenza della maggior forza dominante delle pulsioni così come degli istinti come la paura o la
aggressività.

Un cattivo controllo degli istinti e delle pulsioni ancestrali può provocare fobie e comportamenti
patologici assai gravi. Questa e pertanto la ragione che rende utile sapere come funziona il nostro
cervello per renderci coscienti della necessita di armonizzare e proporzionare adeguatamente le
nostre modalità di pensiero e di comportamento. E infine importante capire come sia opportuno
integrare armonicamente le differenti capacita di memorizzazione più proprie delle diverse strutture
cerebrali al fine di utilizzare a pieno le nostre potenzialità cerebrali.

Ad esempio quando vediamo un “bicchiere”, la sua forma viene analizzata dal sistema visivo del
nostro cervello che e situato nella parte occipitale del E.C.S . Ma la pura visione del “bicchiere”
non è sufficiente a dare il significato al “Bicchiere”, come contenitore di acqua da bere. Infatti
ci sono bicchieri di svariate forme e colori che noi generalizziamo nel significato di “Bicchiere” .
Per far ciò dobbiamo attuare una integrazione tra l’immagine costruita nell E.C.S e l’intuizione
proveniente dell’immaginario, che ci permette di generalizzare il concetto di “Bicchiere”; ciò
significa coordinare le funzioni intuitive del “Cervello Ancestrale” con quelle del Cervello E.C.S.
di più Recente formazione.

La integrazione tra le funzioni dell’E.C.S e le Memorie Emozionali, facilita la operatività delle
Memorie a Lungo Termine, ciò in quanto le sensazioni emozionali ravvivano la evocazione dei ricordi
associandola a gratificazioni sensoriali o traumi. Ma una eccessiva predominanza della Memoria a
Lungo Termine limita il ricorso all’intuizione in quanto privilegia percorsi di integrazione già
prestabiliti nella memoria e ciò limita la capacità creativa di attuare nuove significazioni della
realtà osservata.

Questi esempi e considerazioni debbono farci capire che solo l’utilizzazione cosciente di questi
differenti poteri di memorizzazione del cervello, ci permette di ottenere forme di pensiero
intelligente e creativo, in quanto capace di utilizzare a pieno le complesse e straordinarie
potenzialità della nostra mente.

Per ulteriori informazioni:

Paolo Manzelli
Director of LRE/EGO-CreaNet-“VIA” – University of Florence
Via Cavour, 82 – 50129 FIRENZE – Italy
Phone: +39 055-288754
Fax: +39 055-2756702
Mobil +39 335-6760004
E-mail: LRE@UNIFI.IT
E-mail: manzelli@invisibilmente.it

Università degli Studi di Firenze

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