18:23 20 FEB 2014
(AGI) – Washington, 20 feb. – I cervelli dei musicisti jazz coinvolti in una sessione corale di
improvvisazione musicale mostrano una forte attivazione delle aree tradizionalmente associate al
linguaggio parlato e alla sintassi, usate per interpretare la struttura delle frasi e dei discorsi.
Una “conversazione musicale” che interrompe pero’ regioni cerebrali correlate alla semantica, quelle
che cioe’ elaborano il significato del linguaggio parlato. Lo ha scoperto un nuovo studio della
Johns Hopkins University pubblicato sulla rivista Plos One.
La ricerca ha utilizzato le risonanze magnetiche funzionali per tracciare l’attivita’ cerebrale di
gruppi di musicisti jazz nel corso di un’improvvisazione spontanea in cui ognuno rispondeva
nell’immediato agli stimoli sonori inviati dagli altri. I risultati hanno dimostrato che le aree
cerebrali che si occupano della sintassi non si limitano al linguaggio parlato ma elaborano la
comunicazione in generale, sia attraverso le parole sia attraverso la musica. Il lavoro getta una
nuova e inedita luce sulle complesse relazioni tra musica e linguaggio. Le aree attivate
dall’improvvisazione jazz sono il giro frontale inferiore e il giro temporale superiore posteriore.
Per contrasto l’interazione musicale disattiva regioni coinvolte nei processi semantici, come il
giro angolare e il giro sopramarginale. (AGI) .
Lascia un commento