CERVELLO/MENTE/COSCIENZA (PRINCIPI E MODELLI) 5
di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli
tratto da “Enciclopedia olistica”
TEORIA DEI CYBER
Il Sé interiore, come lo spirito primevo,
indivisibile, totale e vivente, splende in ognuno
come consapevolezza testimoniante.
Katha Upanishad
Cyber: il modello olistico
La sfera dellanima è radiosa, quando risplende di quella luce per la quale vede la verità di tutte
le cose. Marco Aurelio
Cyber è un modello unitario multidimensionale, larchetipo di ogni essere vivente e cosciente,
definito come un “campo di informazioni unificate da una coscienza”. Cyber è la trasposizione in
termini cibernetici olistici dei più antichi modelli di essere vivente o di unità di coscienza come
lAtman degli induisti, la Monade di Leibniz, lOlone di Koestler, il campo olistico di Bohm,
latomo dei presocratici, luovo mitologico, lanima dei cristiani, l’eone degli gnostici, il corpo
di luce dei mistici, il mandala dei tibetani, il modello sferoidale di Assagioli, latomo ultimo dei
teosofi e il campo della fisica moderna.
Cyber riassume in sé le caratteristiche comuni dei modelli che lo hanno preceduto e che ne hanno
anticipato lesistenza, è come una loro nuova incarnazione, la sua essenza rimane immutata ma
l’aspetto, le sue vesti e il suo linguaggio sono attuali. Cyber nasce in quanto le logiche e i
linguaggi dei modelli spirituali precedenti non erano sufficientemente analitici e precisi per
essere assimilati dalla cultura scientifica, e quindi per riportare all’interno di essa la coscienza
– nel suo aspetto più reale di individualità o soggettività.
La Teoria dei Cyber si basa sui principi e sulle basi teoriche della Cibernetica Olistica,
dellIpotesi Coscienza e dei Principia Cybernetica.
Il soggetto mancante
La nostra scienza, la scienza greca, si basa sull’oggettivizzazione, ma per questo si è preclusa
un’adeguata comprensione del Soggetto della Conoscenza, della mente. Tuttavia sono certo che sia
precisamente questo il punto dove il nostro attuale modo di pensare deve essere modificato, magari
con una piccola trasfusione di pensiero orientale.
Erwin Schrödinger, Nobel per la fisica
La cibernetica è la scienza che ha caratterizzato la fantastica rivoluzione tecnologica del nostro
tempo: l’era dei computers, delle macchine digitali, della realtà virtuale, da cui sono nati termini
come cyberspazio, cyberpunk, cybernauti e cybercaos. E’ la cibernetica che, con Internet e le reti
informatiche planetarie, ha inaugurato la libera cultura planetaria delle informazioni, che vari
autori hanno rinominato cybercultura. E tuttavia la cibernetica, come tutte le scienze moderne,
nasce senzanima. I fondatori della cibernetica dichiararono esplicitamente che il loro scopo era
quello di studiare le informazioni e la loro trasmissione, non il loro senso. Henry Margenau e molti
pensatori, per contro, sostengono che ogni informazione implica la coscienza, che l’informazione
senza la coscienza è un non senso. Per ridare un senso e un’anima alla scienza occorre quindi
introdurre Cyber, il modello cibernetico di coscienza.
Il gioco dei Cyber
Cibernetica nasce dalla radice sanscrita Kubera, il timone; seguendo le migrazioni ariane, questa
radice diventa in Grecia Kubernetes o Kybernetes: il timoniere e, per estensione, in un paese di
navigatori e isole, Kybernao: larte di dirigere e di governare, da cui il latino Gubernator, il
governatore.
Abbiamo un verbo, “governare”, e dei complementi oggetto, le informazioni; ma chi è il soggetto che
governa le informazioni e le conosce? Chi, in ogni organismo vivente, riceve lintera massa delle
informazioni sullo stato interno ed esterno, ne comprendene il significato globale e decide le
azioni e le strategie? Alla cibernetica manca totalmente il concetto di “Soggetto della Conoscenza”:
la “consapevolezza testimoniante”, la coscienza, lidentità che in ogni organismo vive, conosce e
decide.
Se la cibernetica è la scienza del governo e della gestione delle informazioni, Cyber è il soggetto,
colui che governa se stesso, il timoniere vivente che naviga loceano dellesistenza, conoscendola.
Cyber è un “campo di informazioni con un centro di coscienza” che esiste nell'”infinito campo di
informazioni” che è la coscienza del Tutto. Cyber è una coscienza individuale che percepisce le
informazioni in modo globale, ne intuisce e comprende il senso, le elabora e le utilizza in modo
intelligente, decidendo così la direzione e il senso della sua stessa vita. Lunità di informazione
dei sistemi viventi complessi implica lunità di coscienza. Ogni Cyber vive esperienze uniche e le
memorizza in sé come informazioni, accumulando conoscenza. Il grande gioco della vita, che le
tradizioni indiane chiamano Leela, diventava il grande gioco della conoscenza.
Attraverso questo modello lesistenza non può più essere considerata un grande meccanismo composto
di parti distinte, ma un grande sistema organico multidimensionale organizzato in sub-unità Cyber di
differenti livelli di complessità e consapevolezza, come i fotoni, gli atomi, le cellule, gli
animali, gli esseri umani, i pianeti, le galassie. Ogni Cyber è quindi in relazione sincronica con
lesistenza.
La coscienza oceanica del Tutto conosce se stessa e si evolve attraverso le unità di coscienza in
cui si è moltiplicata. Ogni Cyber partecipa individualmente al grande gioco della conoscenza; può
mantenere il suo stato, può involvere per ignoranza o entropia verso livelli più limitati e inconsci
o evolvere attraverso la saggezza verso stati di coscienza più elevati realizzando la riunione,
re-ligio, con il Tutto. Così un essere umano evolvendosi diventa dapprima cosciente di sé e
successivamente realizza che la propria coscienza é la coscienza dell’esistenza stessa. L’evoluzione
della vita diventa così l’evoluzione della conoscenza e della coscienza stessa.
Loceano cibernetico della coscienza
Era come se case, porte, templi e ogni cosa fosse completamente svanita, come se non ci fosse più
nulla da nessuna parte. E ciò che vidi era un mare di luce, infinito e senza sponde; un mare che era
coscienza. Ramakrishna
Al poeta mistico che ha aperto la visione interiore questo universo appare come un infinito luminoso
oceano di coscienza in cui si muovono iridescenti flussi di energie-informazioni, le immense maree
gravitazionali delle galassie, i grandi vortici magnetici dei sistemi solari, i campi planetari;
dove tutto è costituito da minuscole gocce, e gli esseri viventi sono spirali di vita che per un
istante del grande tempo si trovano a girare intorno al proprio centro, trovando la loro identità,
per poi ritornare a sciogliersi nella grande coscienza.
Immaginiamo anche noi, più scientificamente, di realizzare che dietro ogni oggetto e fenomeno tutto
è informazione-coscienza e di visualizzare le informazioni come punti di luce che, ovunque ci sia
relazione e comunicazione, si muovono creando fili o flussi luminosi. Se osservassimo il sottile
lato informatico di questo nostro universo potremmo vedere le unità viventi come uova di luce: campi
di coscienza ovoidali a grande concentrazione di conoscenza da cui partono e a cui giungono infiniti
flussi informatici. Dai soli, alle cellule, ai fiori queste unità di coscienza ci apparirebbero con
differenti luminosità a seconda della loro densità interna di informazioni e del loro livello
evolutivo di conoscenza. Vedremmo le unità viventi formate da intricati circuiti informatici
autoreferenti, a spirale, ad elevata coerenza e complessità, ritmici, pulsanti e ordinati (sistema
circolatorio, nervoso, digestivo, metabolico ecc.), con centri di integrazione diversi (organi) ma
unitari nella loro complessita, in continuo scambio di informazioni tra di loro e con lesterno.
ANALISI DEL MODELLO CYBER
Analisi del modello Cyber come modello dellesperienza soggettiva
Questo corpo è chiamato il Campo e colui che lo conosce è chiamato il Conoscitore del Campo. E sappi
che io, Krishna, sono il Conoscitore di tutti i Campi; e che solo la conoscenza del Campo e del suo
Conoscitore io considero essere la vera conoscenza. Dalla “Bhagavad Gita”
In questo particolare brano della Bhagavad Gita è magistralmente definito in un linguaggio molto
tecnico il concetto di Cyber, come “campo di conoscenza”. Cyber è il modello dellessere vivente
dal punto di vista delle informazioni e della coscienza, e si può comprendere solo attraverso la
propria esperienza personale: partiamo dunque da noi stessi. Il modello rappresenta la struttura
della nostra dimensione interiore o soggettiva. Come tutti gli esseri viventi, siamo ununità che
possiede alcune caratteristiche: 1) siamo un corpo materiale (fisico-energetico) che chiameremo
campo di informazioni, 2) siamo coscienti del nostro corpo, ossia esiste una “coscienza delle
informazioni del nostro campo”, che chiameremo campo di coscienza 3) siamo un io, un Sé, un centro
di coscienza senza il quale nulla avrebbe senso né unità, che chiameremo il conoscitore del campo.
Cyber è un “campo di coscienza” con un “centro di identità”.
Analizziamo questi tre punti dettagliatamente.
Coscienza di campo
Dio è il mio centro quando lo racchiudo in me, la mia circonferenza quando mi sciolgo in lui.
Angelus Silesius
I primi due punti sono intuitivi: è evidente che abbiamo coscienza di tutte le informazioni che sono
nel “campo” del nostro corpo fisico-energetico o che vi giungono dallesterno. Cioè siamo coscienti
di ogni parte del nostro corpo, dai piedi alla testa, e di tutte le sensazioni che giungono ai
nostri sensi. Tutti gli esseri viventi hanno coscienza delle informazioni del loro campo, lo vediamo
constatando la sinergia delle funzioni metaboliche, la facoltà di autoriparazione e la velocità con
cui ogni animale fugge dal pericolo e protegge ogni singola parte del suo corpo.
Coscienza di Sé: il cuore del Cyber
Fondamentale per il tentativo di descrivere la Creatura è il problema di ottenere una descrizione
fatta di molte parti e tuttavia unificata, con unorganizzazione logica che in qualche modo sia un
modello della complessa organizzazione dei sistemi viventi… Al cuore della rete… sta
lesperienza del Sé. Mary Catherine Bateson
Il punto più importante è il terzo, il Sé: lunità di coscienza, il “centro di gravità” che unifica
tutte le percezioni e informazioni del nostro campo. Benché ogni essere vivente sia cosciente delle
informazioni del suo campo e abbia unidentità o centro di coscienza, solo luomo può diventare
“cosciente della sua coscienza” ossia “autocosciente”.
Il cuore del modello Cyber è proprio la coscienza che ogni essere vivente ha di se stesso: la vera
comprensione del modello Cyber quindi presuppone la “consapevolezza di Sé”, si fonda sullesperienza
luminosa del proprio essere, della propria coscienza, come si sperimenta in meditazione o nei
momenti di lucidità in cui sentiamo veramente di esistere, o nel percepire il vuoto, o il silenzio
interiore.
Esperienza olistica, empatia e coscienza planetaria
Per lo scienziato, la meditazione dovrebbe essere un dovere, non un insegnamento facoltativo, perché
nelle sue mani cè la vita e cè la morte, e se non è consapevole della sua stessa vita, come potrà
essere al servizio della vita che lo circonda? Se è consapevole della sua vita, allora sarà
consapevole della vita delle piante, della vita delle montagne, della vita degli animali tutti,
degli altri esseri umani. A quel punto non potrà fare la benché minima cosa contro la vita. Osho
Diventando consapevoli della nostra coscienza, lo diventiamo anche della coscienza di ogni essere.
Chi ha fatto esperienza della propria dimensione interiore saprà riconoscere la stessa dimensione di
coscienza in ogni essere vivente. Lo stesso rispetto, la stessa sacralità verrà così rivolta a tutti
gli esseri senzienti, dallameba a Gaia. Chi non ha ancora vissuto pienamente questa esperienza avrà
una comprensione del vivente e del modello Cyber esclusivamente intellettuale.
Diventare coscienti di Sé è il salto quantico evolutivo che lintera umanità sta attuando. Se questo
processo si estendesse, lintero pianeta diventerebbe il nostro paradiso. Cyber, come modello di
coscienza, intende provocare un aumento di consapevolezza riguardo ai fenomeni di coscienza e quindi
accelerare lintero processo di evoluzione scientifica e umana verso la coscienza planetaria.
Solo un modello che consideri la coscienza degli esseri viventi può sviluppare una scienza creativa
e rispettosa dei delicati processi vitali ed ecologici, della necessità di non vivisezionare, di non
violentare gli animali, le foreste così come il nostro stesso corpo… una scienza olistica
consapevole della vita e dellevoluzione di tutti gli esseri senzienti.
ARCHETIPI DEL MODELLO CYBER
Cyberstruttura
Nel modello Cyber l’ovoide dell’unità di coscienza viene simboleggiato da un centro di luce più
intensa, come fosse il “fuoco” di una lente in cui i raggi convergono in un solo punto concentrando
luce e calore, il centro virtuale o “punto zero” che rappresenta l’identità più profonda
dell’essere, come il Vuoto Originario che non si “vede” più ma rimane profondamente presente in ogni
cosa. L’Uovo è di fatto la forma archetipica più utilizzata dalle varie tradizioni spirituali,
artistiche e psicologiche per rappresentare l’anima o la coscienza vivente; nelle nostre
sperimentazioni artistiche in meditazione, è risultata anche la forma più comune con cui le persone
rappresentano graficamente, su di un foglio da disegno, l’esperienza del proprio essere interiore,
vissuta nel silenzio della meditazione. Nella psicologia occidentale molti sono i modelli di psiche
con una analoga struttura, come i modelli di Jung, Tart, Assagioli. L’uovo di Assagioli è
soprattutto un modello di coscienza, simile al modello Cyber, anch’esso dotato di un centro
individuale e di uno superiore tra loro connessi (fig.**).
Analisi comparata dei modelli archetipici
Prendiamo ora brevemente in considerazione i modelli di coscienza elaborati nel passato e cerchiamo
di analizzarli in modo comparato tra loro, dividendoli in quattro tavole, per evidenziare gli
aspetti e i concetti generali su cui poggiano e come sono ripresi nel modello Cyber.
L’uovo è il modello forse più comune di rappresentare graficamente il Tutto, l’universo nella sua
unità. L’uovo è il più elementare archetipo di unità che implica un processo di creazione e
divenire, è la forma naturale più vicina alla perfezione della sfera e ispira, in più, il senso del
mistero della fertilità e della nascita, il fascino dell’essenziale. Vediamo come questo concetto
primario è stato rappresentato nelle differenti culture.
L’uovo cosmico vuoto.
Espressione della Matrice Zero (Tavola I°), è un modello piuttosto raro, sia per la difficoltà
concettuale di pensare al vuoto sia di darne raffigurazione grafica. Possiamo trovare, nella tavola
uno, degli esempi nell’arte primitiva delle tradizione maya (in alto a destra) e cinese (in alto a
sinistra) in cui il vuoto è rappresentato proprio dal centro vuoto del manufatto o della moneta, o
nella tradizione induista (al centro) dove vediamo un uovo cosmico vuoto o “uovo di Brahma”, simili
modelli possono essere ritrovati nella cultura jainista, buddhista e zen (in basso). Questo antico
modello rappresenta la natura-struttura di base del modello Cyber, il campo vuoto della coscienza.
L’uovo cosmico di luce.
Espressione della Matrice Uno, (Tavola II°), è più comune del precedente, e, come appare nella
tavola due, viene raffigurato come ovoide (i due lingam in pietra in alto a sinistra e a destra),
spesso con un “seme” nel centro come nell’uovo cosmico della tradizione Jainista (in alto al
centro). A volte assume forme più allungate come nella “Creazione del Cosmo” di Hildegarde de
Bingen, che possono assumere significato di vagina cosmica (in mezzo a sinistra). A volte viene
associato al simbolo del sole inteso come luce pura irraggiante, come nella tradizione egizia di Ra
o nel cerchio del “sole cosmico” indiano (in basso a destra). In basso a sinistra la creazione della
luce secondo l’alchimista Robert Fludd, in basso al centro un particolare del dipinto “L’Uovo della
Creazione” di Parmeggiani, o l'”Uovo Cosmico” de Dana Roman (al centro in mezzo).
Questi modelli raffigurano l’unità di coscienza e anticipano il concetto di centro, che diviene il
“punto zero” del modello Cyber.
L’uovo cosmico con divinità
E una raffigurazione (Tavola III°) dell’unità di coscienza che, dal punto centrale, si manifesta
come persona in un corpo fisico. Esso quindi rappresenta già un’espressione della trasformazione
dalla Matrice Uno alla Matrice Creativa. E’ un modello assai più comune rispetto ai precedenti; ne
troviamo esempi praticamente in ogni religione, dalla cristiana alle tradizioni sciamaniche. Nella
tavola tre vediamo (in alto a sinistra) un uovo cosmico della tradizione induista con Brahma e Sita
seduti sul serpente Ananta, che simboleggia l’energia serpentina primordiale assopita e pronta a
risvegliarsi, tipica della matrice creativa. Al centro in alto una più rara immagine di uovo con Dea
Madre e (in alto a destra) un uovo cosmico della tradizione greca con al centro Fanete “protogonos”
ossia primigenio. Al centro a sinistra un uovo cosmico con al centro Shiva Nataraj, il Dio creatore
danzante e sulla destra un’immagine della Vergine Maria in un cerchio di luce. Comune nella
tradizione induista (in basso a destra e a sinistra) la raffigurazione dell’uovo cosmico in cui la
divinità è raffigurata con molte teste e molte braccia ad indicare l’infinita potenzialità della
coscienza creatrice nel generare i mondi e le dimensioni (grossolane e spirituali) dell’esistenza.
In basso al centro un’immagine di “Cristo in Gloria” del timpano del portale della cattedrale di
Chartres inserito nell’uovo della luce.
E’ evidente in questa tavola la sovrapposizione di una figura antropomorfa di divinità, più
facilmente afferrabile della mente, al modello dell’uovo luminoso, decisamente più astratto. I
codici più umani delle culture religiose locali si sovrappongono al concetto di coscienza assoluta.
Questo modello umanizzato può essere considerato sovrapponibile al modello Cyber, applicato agli
esseri viventi, come campo di informazione unitaria, come possiamo osservare ad esempio nella fig.**
(cyber01.tif).
L’uovo cosmico con spirale
E un modello (Tavola IV°) che contiene gli elementi evolutivi caratteristici della Matrice Creativa
o energetica. Si manifesta l’avvenuta rottura del perfetto stato di equilibrio statico della
coscienza originaria ed inizia il processo creativo e dinamico dell’energia. Come possiamo osservare
nella tavola quattro, in alto a sinistra, uno dei più antichi manufatti umani, un pezzo di avorio
lavorato del periodo gravettiano (80 mila anni a.C. circa) ritrovato in Siberia, porta incisa una
spirale formata da sette spire concentriche, simboli di questo tipo si possono osservare dal
neolitico in poi nella forma di spirali: una spirale con viso umano della Val Camonica, cerchio (al
centro nel mezzo), una spirale solare in un oggetto votivo delle Cicladi, Grecia (in alto a destra),
spirale greca (nel mezzo a sinistra), serpenti avvolti indiani (in basso a sinistra), un “mandala
cosmico” buddhista del Bhutan (nel mezzo e in basso a destra), simboli del Tao. Questi modelli
evidenziano l’archetipo del Cyber7.
continua…
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