Che cos’è il flow, che c’entra coi nostri hobby e perché fa bene al cuore e alla mente

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Che cos’è il flow, che c’entra coi nostri hobby e perché fa bene al cuore e alla mente

Il flow, quella specie di trance in cui si entra quando siamo coinvolti nei nostri hobby preferiti,
sembra avere un effetto benefico sulla salute.

4 giugno 2024 – Elisabetta Intini

Avete la fortuna di perdervi, di tanto in tanto, nella vostra attività preferita, abbandonando la
cognizione di quello che succede attorno a voi? Quello stato molto gratificante di totale
coinvolgimento in un compito, che gli psicologi chiamano flow (“flusso”, l’equivalente della trance
agonistica degli atleti) potrebbe proteggervi da diversi problemi di salute.

Lo hanno confermato, dopo aver considerato l’effetto di altre potenziali concause, alcuni scienziati
del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics (MPIEA) di Francoforte sul Meno, in Germania, e
dell’Università di Melbourne, Australia.

TENERE IL CERVELLO ALTROVE FA BENE. Nel nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica
Translational Psychiatry, i ricercatori hanno esaminato la relazione tra la propensità a entrare nel
flow e lo stato di salute di 9.300 pazienti registrati in un database sanitario svedese. Le persone
con una maggiore facilità a entrare in questo stato immersivo di coscienza avevano anche un rischio
minore di riportare diagnosi di depressione, ansia, schizofrenia, disturbi legati allo stress e
problemi cardiovascolari. L’effetto “protettivo” appariva più marcato contro ansia e depressione.

MA È PROPRIO IL FLOW A PROTEGGERE? Gli scienziati hanno poi indagato in che modo la personalità dei
soggetti coinvolti e alcuni fattori familiari (come influenza genetica e contesto in cui si era
stati cresciuti) andassero a influenzare la relazione tra flow e benessere psico-fisico. In
particolare si sono concentrati su un tratto di personalità chiamato neuroticismo o nevroticismo,
caratterizzato da irritabilità ed instabilità emotiva. Le persone con un alto indice di nevroticismo
sono più suscettibili allo stress, ai problemi cardiovascolari e ai disturbi di salute mentale.

SENZA PENSIERI. «I nostri risultati mostrano che mentre il nevroticismo e i fattori familiari sono
fattori che possono confondere, la predisposizione al flow rimane associata a un rischio
significativamente ridotto di depressione e ansia» spiega Laura Wesseldijk, coautrice dello studio.
Questo tipo di esperienza, insomma, sembra avere un ruolo protettivo sulla salute, anche se per
capire davvero in che modo avvenga questo beneficio saranno necessarie ulteriori ricerche.

Una possibile ipotesi è che, quando ci si trova in un’esperienza già di per sé molto gratificante,
tale da farci perdere per qualche attimo il senso del tempo e del “fuori”, si azzerino
momentaneamente le preoccupazioni e i pensieri intrusivi che possono nuocere alla salute.

www.nature.com/articles/s41398-024-02855-6

da focus.it

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