Che cos’e’ la coerenza cardiaca?
Medicina Integrata
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di Marianna GUALAZZI – 05/05/2020
Articolo tratto da Scienza e Conoscenza n. 72
«La coerenza cardiaca – scrive David O’Ha- re nel suo libro Coerenza Cardiaca 365 – è una pratica personale di autogestione dello stress e della gestione ottimale delle emozioni. Il termine “coerenza cardiaca” compare sempre più frequentemente sulla stampa, nei media o nelle opere di un numero crescente di medici e ricercatori.
La coerenza cardiaca è uno stato particolare della variabilità cardiaca.
Ma che cos’è la variabilità cardiaca? Quando si rileva il battito, al polso per esempio, si valuta il numero dei battiti cardiaci al minuto: questa è la frequenza cardiaca. Ma il cuore in realtà accelera e rallenta in continuazione tra i battiti, così che un battito non è mai uguale all’altro: questa è la variabilità cardiaca. La variabilità cardiaca si misura tramite l’ampiezza e più questo parametro è grande (maggiore ampiezza) maggiore è il nostro stato di salute e di equilibrio. È interessante anche notare come l’ampiezza della variabilità cardiaca diminuisca naturalmente con l’età.
Il mondo cambia e i suoi cambiamenti sono caotici, per questo le risposte del nostro cuore sono anch’esse variabili e all’apparenza caotiche, la variabilità cardiaca osservata sulla curva del polso è caotica poiché essa risponde in tempo reale ai cambiamenti per adattare la frequenza cardiaca alla richiesta. Ed è giusto e normale che sia così: si tratta del continuo lavoro del nostro sistema nervoso autonomo, del continuo riequilibrarsi tra sistema simpatico e parasimpatico. «Durante l’inspirazione – continua David O’Hare – il cuore accelera. È un meccanismo complesso, si tratta di un’inibizione del sistema parasimpatico (il freno). È come se toglieste il piede dal freno in una discesa, la macchina accelera. Durante l’espirazione, il cuore rallenta. Soffiare comprime l’addome. La compressione dell’addome stimola il sistema parasimpatico (il freno) che rallenta il cuore. È come quando premete il freno in una discesa, l’auto rallenta. Quindi è possibile controllare le accelerazioni e i rallentamenti del cuore controllando il respiro. Possediamo dunque un metodo indiretto per influenzare il sistema nervoso autonomo che pensiamo sia inaccessibile alla volontà. Abbiamo trovato una faglia nella protezione del sistema di guida automatico e la sfrutteremo.
Il sistema nervoso autonomo è il nostro pilota automatico, quello che genera ogni regolazione automatica del corpo. La regolazione autonoma comprende la temperatura corporea, il tasso di zucchero nel sangue, la digestione, i livelli di tutti gli ormoni, le fasi di veglia e sonno, la sensazione di fame e di sazietà, la frequenza respiratoria, il peso corporeo (eh sì, anch’esso è una regolazione automatica indipendente dalla volontà), i cicli mestruali, la frequenza cardiaca e miliardi di altre variabili che sono regolate ad ogni secondo in modo totalmente incosciente e involontario. Differentemente dai pilota automatici degli aerei, noi non possiamo scollegare il sistema nervoso autonomo. Provate infatti a suicidarvi smettendo di respirare, è impossibile morire in questo modo, è più forte di voi. Ma abbiamo trovato un modo di penetrare nel sistema, questo cavallo di Troia è la respirazione. Dominate la respirazione e avrete un certo controllo sui vostri automatismi».
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