Che cos’è la medicina quantistica: intervista a Piergiorio Spaggiari

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Che cos’è la medicina quantistica: intervista a Piergiorio Spaggiari

Medicina Quantistica e Bioenergetica

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Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico, già docente universitario e ricercatore del CNR, nonché già
direttore generale di importanti aziende ospedaliere della regione Lombardia (Istituto Ortopedico
Gaetano Pini di Milano, Azienda Ospedaliera Valtellina Val Chiavenna, Azienda Ospedaliera della
provincia di Lodi, Azienda Ospedaliera di Cremona).

Redazione – Scienza e Conoscenza – 12/11/2022

Nell’agosto del 2001 il prof. Spaggiari viene invitato in Cina, dove tiene una serie di relazioni e
conferenze magistrali: Il Primo Ospedale del Popolo lo nomina “Professore honoris causa” nel
proprio staff di Primari. Analogamente, nell’ottobre 2007, mentre è direttore Generale a Lodi,
Spaggiari viene insignito della Laurea Honoris Causa dell’Università di Odessa: a motivo delle sue
ricerche, sperimentazioni e risultati nell’impegno di campi elettromagnetici ultra deboli per la
terapia di alcune patologie. È un luminare e un divulgatore di fama internazionale sui nuovi
paradigmi della medicina.

Lo abbiamo incontrato telefonicamente per farci spiegare i meccanismi e gli aspetti biofisici del
corpo umano che vanno a integrare la visione biochimica alla base della medicina tradizionale,
aprendo prospettive di diagnosi e di cura sempre più complete, integrate e olistiche.

Le sensazionali scoperte della fisica quantistica stanno lentamente facendosi spazio nella cultura
umana occidentale e nei suoi vari ambiti scientifici e applicazioni. Anche la medicina è stata
interessata da questo fenomeno. Se dovesse farci una panoramica generale come si potrebbe riassumere
questa rivoluzione in atto?

A partire dalla scoperta della Risonanza Magnetica Nucleare, oggi è dimostrato che immergendo un
corpo umano all’interno di un campo magnetico ottenuto dalla somma di un campo magnetico permanente
ed un campo magnetico variabile, le cellule dell’organismo ubbidiscono alle sollecitazioni del campo
magnetico generato.

Il comportamento è analogo per tutti gli esseri viventi: vegetali, animali, uomo e donna. Si tratta
di una grandissima scoperta, in quanto prima si riteneva che la medicina fosse unicamente basata su
reazioni di tipo biochimico mentre così si è dimostrato che le cellule sono soggette anche a
reazioni di tipo biofisico.

Per capire bene di cosa si tratta desidero fare un’analisi semantica della terminologia “Risonanza
Magnetica Nucleare”.

Il termine “Nucleare”: è relativo allo studio del comportamento del nucleo di idrogeno, ci si può
chiedere per quale motivo l’idrogeno. La spiegazione è che, siccome il nostro organismo è fatto di
acqua e l’acqua è presente in tutti gli apparati del corpo umano, l’idrogeno è presente anche nella
cellula e fuori dalla cellula.

Il termine “Magnetico”: è relativo alla presenza del campo elettromagnetico generato (somma di un
campo elettromagnetico permanente ed uno variabile)

Il Termine “Risonanza”: indica che le cellule risuonano, obbediscono a sollecitazioni di campo
elettromagnetico esterno.

La Risonanza magnetica Nucleare è lo strumento più importante, nella diagnostica, in quanto ci
permette di avere immagini meravigliose sull’apparato scheletrico, sulle parti molli, sugli apparati
vascolari, sul sistema nervoso e sul cervello e tutto ciò attraverso sollecitazioni e variazioni di
campi elettromagnetici.

Partendo dalla Risonanza Magnetica Nucleare e dal suo funzionamento, che lei ci ha così ben
spiegato, si arriva anche a comprendere i meccanismi e le basi scientifiche di alcune medicine non
convenzionali, come ad esempio l’omeopatia?

La dimostrazione che noi abbiamo fatto sulla risonanza magnetica nucleare può aprire la mente per
farci comprendere e giustificare alcuni fenomeni delle medicine non convenzionali che non riuscivamo
a capire fino in fondo.

Mi spiegherò con un esempio: il farmaco omeopatico è ottenuto dalla diluizione in acqua di sostanze
chimiche al di là del numero di Avogadro, che come tutti sanno è una legge fondamentale della
chimica, che dimostra che al di sopra di tale limite non esiste più presenza nell’acqua della
sostanza di partenza. Quindi sembrerebbe che il prodotto omeopatico così ottenuto, non contenendo
più nessuna sostanza, come dice qualche importantissimo farmacologo italiano, sia acqua fresca.

Ci si può domandare quindi quale può essere l’effetto curativo di un prodotto omeopatico. Ricorrerò
alla scoperta di Einstein che ha dimostrato che qualunque sostanza che ha massa, ha anche energia;
ovvero esiste il principio di dualità tra massa ed energia; ecco qual è la spiegazione, nella
sostanza omeopatica non abbiamo più la presenza della massa di partenza ma nell’acqua (al di là del
numero di Avogadro) è rimasta l’energia sottesa a quella massa, e quindi i domini di coerenza
dell’acqua sono stati influenzati da quell’energia che è rimasta in memoria nella struttura
dell’acqua. Il rimedio omeopatico andrà ad influenzare l’organo che oscillerà alla stessa frequenza
del rimedio, per Bio-risonanza.

Abbiamo parlato di risonanza, di frequenza, di energia: si sta affacciando sulla scena della
medicina una nuova visione dell’essere umano?

La cosa nuova che scaturisce da tutto quello che abbiamo detto sino ad ora è che ogni organo del
corpo umano risuona su una precisa gamma di frequenza.

I concetti che abbiamo espresso ci permettono di affermare che ogni organo al di là delle differenze
strutturali, anatomiche, fisiologiche e patologiche, è in grado di risuonare quando viene
sollecitato da campi elettromagnetici esterni. In altri paesi questi aspetti di medicina
quantistica o di Bio-risonanza, si stanno sviluppando in ambito accademico e sono già riconosciuti
dai sistemi sanitari di quei paesi, come la Germania, l’Inghilterra ed altri ancora. Nel nostro
paese questi aspetti suscitano ancora diffidenza nell’ambito sanitario, nonostante siano sempre più
attive nuove opportunità e nuove tendenze.

Oltre alla risonanza magnetica nucleare, ci sono altri strumenti diagnostici e terapeutici che lei
utilizza nel suo lavoro e che sfruttano i principi della biofisica?

Assolutamente si, per quanto riguarda la terapia, io utilizzo una macchina di Risonanza Ciclotronica
che è stata sviluppata da alcuni fisici italiani e che si basa su una legge di un fisico russo,
Liboff, li quale ha scoperto un principio che permette alla cellula dell’organismo umano di
riassorbire ioni che la cellula stessa può perdere quando le cellule vengono immerse in un campo
magnetico permanente ultra debole al quale viene sommato un campo magnetico variabile la cui
frequenza è pari alla frequenza di rotazione dello ione che deve essere riassorbito. L’intensità dei
campi è una intensità molto bassa dell’ordine di grandezza del campo elettromagnetico terrestre.

Un apparecchio sia diagnostico che terapeutico talvolta utilizzato dai medici non convenzionali è
quello dell’EAV (elettroagopuntura di Voll). Esso rappresenta una sintesi eccellente tra conoscenze
delle medicine tradizionali orientali e tecnologia occidentale. Si tratta di una apparecchiatura
efficace secondo lei?

Si tratta di un’apparecchiatura molto utilizzata in diversi paesi e anche in Italia, ma che funziona
in base a meccanismi un po’ diversi rispetto a quelli sopra citati: si tratta di fornire energia o
sottrarla ai punti dell’agopuntura tradizionale cinese e in altri punti individuati dallo stesso
Voll, al fine di curare determinate patologie. Così come sono stati dimostrati gli effetti positivi
dell’agopuntura lo sono quelli dell’elettroagopuntura.

L’interazione tra membrane cellulari e campi magnetici ELF (extremely low frequency) è assodata in
biofisica. Quali sono le sue conseguenze più rilevanti in medicina?

I campi elettromagnetici in cui siamo ormai siamo costantemente immersi ci fanno ammalare?

Come abbiamo detto gli esseri umani sono circuiti risonanti e quindi possono risuonare su campi
elettromagnetici che possono comportare effetti negativi oppure possono risuonare su campi
elettromagnetici favorevoli e quindi con effetti positivi.

È indubbio che campi elettromagnetici di frequenze molto elevate quali i campi elettromagnetici di
emittenti radiofoniche, televisive, ripetitori, telefonini, sistemi di trasmissione elettrica ad
alta tensione, possono influire negativamente sulla salute degli esseri viventi e quindi è
consigliabile avere particolare attenzione a non essere soggetti ad intensità di campo così elevate
per tempi relativamente lunghi.

Oggi i telefoni cellulari funzionano anche in galleria o in miniere, possiamo immaginare cosa
possono fare al nostro cervello questi campi che oltrepassano le montagne quando li teniamo serrati
al nostro orecchio. D’altra parte è vero che di certa tecnologia non possiamo più fare a meno: lo
strumento che abbiamo a disposizione per difenderci dagli effetti negativi dei campi
elettromagnetici è la conoscenza e la consapevolezza.

Quello che possiamo fare è mettere in campo tutte le strategie che abbiamo per difenderci: ovvero
utilizzare il vivavoce o gli auricolari per il telefonino, non mettere a disposizione dei bambini i
telefoni cellulari, evitare i collegamenti wireless, fare sì che la nostra casa e i luoghi di lavoro
siano ambienti sani e privi di inquinamento elettromagnetico.

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