Chi sono gli Angeli?

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Chi sono gli Angeli?

(a cura del dr. Mario Rizzi)

DOMANDA: Chi sono gli Angeli?

RISPOSTA: Sappiamo che gli uomini possono mettersi in contatto con il Regno
Angelico. E’ consi­gliabile o possibile per quei discepoli che aspirano
alla vera saggezza ricercare questi contatti? In che modo possono farlo se
la risposta è affermativa?

Prima di tutto è necessario sapere chi sono gli Angeli! Gli Angeli, o
Devas, appartengono al terzo Rag­gio, quello dello Spirito Santo,
l’Intelligenza attiva, il potere costruttivo che tutto può! Il terzo Raggio
comprende un immenso turbinio di energie creatrici e può agire sulla
materia che rappre­senta il suo re­gno per eccellenza, al contrario
dell’uomo che in questo campo è ancora maldestro.

Il regno primario dell’umanità, quello che i Maestri cercano di fargli
conquistare, è lo Spirito in ogni sua manifestazione, soprattutto quella
mentale e dialettica. Aspetto mentale da non confondere con l’intelletto;
un aspetto che ci mette in grado di penetrare i misteri del mondo.
Gli Angeli sono esseri in grado di controllare la materia

Con l’aiuto di un Angelo, che per sua natura è in grado di dominare la
materia, il controllo del re­gno materiale diventa possibile e quindi
risulta proficuo allacciare un simile rapporto di amicizia e
collabo­razione. Se le Guide che seguono la vostra evoluzione personale lo
permettono l’Angelo po­trà aiutarvi vantaggiosamente e non contrasterà
affatto il vostro cammino spirituale.

Un Angelo può, ad esempio, organizzare in voi la potente energia Kundalini,
il fuoco primordiale cre­atore dell’universo che già è presente in voi. Se
questo fuoco anima tutte le cosa materiali, per­ché ricor­rere alla
spiritualità per risvegliarlo? Perché essendo voi i figli del Raggio
Amore-Sag­gezza, apparte­nenti al secondo Regno, dovete sviluppare tutto il
regno mentale, che appartiene al terzo raggio (l’intelligenza attiva),
prima che questo fuoco possa divampare in voi?

Quando ciò potrà accadere, ed è assai pericoloso forzare i tempi in questo
senso, l’energia Kunda­lini potrà scorrere in voi e riorganizzare il
funzionamento di tutti i Chakras, o Centri eterici, cre­ando armo­nie e
bruciando tutto ciò che è ostacola il fluire delle energie spirituali.
Questo significa raggiungere l’illuminazione.

Se anche voi aveste potere sulla materia sareste assai più felici e molti
dei vostri problemi non avreb­bero ragione d’essere. Ognuno di noi ricerca
infatti la felicità e l’amore che non si possono di certo tro­vare nel
mondo materiale!

Tornando agli Angeli, come si possono contattare? Per richiamare sul piano
eterico un essere An­gelico occorre eseguire appositi rituali scegliendo
luoghi tranquilli come, ad esempio, l’aperta cam­pagna o, meglio ancora, la
sommità di una montagna. Questo perché maggiore è il potere che l’Angelo ha
sulla materia, e più si “nutre” di essa.

Per comprendere le necessità degli Angeli dovete saper che la materia, pur
sembrando solida, ha una sua origine vibratoria ed è in grado di irradiare
dell’energia dinamica di cui potremmo dire che gli An­geli si “nutrono”.
Perciò addentrandovi in luoghi molto ricchi di energia (miniere, cascate,
ecc.) avrete maggiori possibilità di richiamare un Angelo.

Gli Angeli, infatti, si riuniscono spesso nei pressi delle miniere i cui
minerali sono conduttori o con­densatori di energia. In questi luoghi
potete trovare tutta la Gerarchie che conduce agli Angeli, vale a dire dai
piccoli esseri che abitano il centro della terra fino ai Serafini che sono
ad un altis­simo livello! Gli Angeli, infatti, per alimentarsi utilizzano
l’energia che irradia dai minerali e da al­cuni metalli.

Invece tutto ciò che è negativo, ciò che non produce energia ma invece ne
consuma, allontana que­ste creature. Una città infatti non li attira poiché
non contiene energie vitali. Una metropoli, a li­vello energetico, è una
grande divoratrice e rappresenta un arido buco nero in cui gli Angeli vanno
soltanto se chiamati con delle pressanti invocazioni di una o più persone.
Lo stress, il rumore, il ferro, i veicoli e l’inquinamento in genere,
catturano e consumano energia senza però restituirne. Ecco perché un
An­gelo non sarebbe in grado di sopravvivere in un simile ambiente.
Perché diventare l’amico di un Angelo?

Quale interesse potrebbe motivare un uomo a diventare amico di un Angelo?
La convenienza sta nel fatto che l’Angelo, pur non sostituendosi a voi,
potrebbe aiutarvi a migliorare spiritualmente. Egli potrà spronarvi e
sostenervi con rinnovata energia ogni volta che le difficoltà incontrate
sul cammino della vita vi sembreranno talmente grandi da indurvi a cedere.
Occuparsi del vostro stato evolutivo e cercare di illuminarvi è un lavoro
assai utile che un Angelo svolge sempre con piacere.

Vi sono anche altri aspetti dell’aiuto che potreste ricevere da un Angelo.
Egli potrebbe aiutarvi a me­glio gestire, secondo il vostro Raggio
personale, gli aspetti astrologici del vostro tema natale ed il vo­stro
avanzamento spirituale. Avendo una notevole capacità vibratoria Egli
potrebbe elargirvi alcune doti particolari da utilizzare sotto la sua guida
per il bene di tutti. L’ambito migliore in cui impiegare queste capacità è
il campo terapeutico dove il controllo sulla materia può realmente ope­rare
miracoli.

L’Angelo, per mezzo di un intermediario del piano eterico, può curare il
corpo ed anche la psiche di un individuo. Come fare allora per collaborare
con lui? Come già detto la città non è consigliabile per questo tipo di
approccio; l’Angelo non troverebbe sufficiente energia per nutrirsi e
perderebbe gran parte della sua vitalità. Si deve ricorrere ad un ambiente
ricco di miniere, di minerali o di energia tellu­rica. L’Angelo, nutrendosi
di queste forze, renderebbe innocue le eventuali energie ne­gative
dell’ambiente.

Se non trovate un luogo simile potete ovviare costruendo una potente forma
d’onda del tipo di quella emessa da una piramide; forma d’onda che
racchiude il massimo delle energie di ogni tipo e rappre­senta un “ponte”
di congiunzione tra il Regno fisico e quello spirituale. Anche in questo
caso dovete scegliere un luogo tranquillo e lontano dalle città.
A quale Angelo appellarsi?

In che modo si può procedere per fare una invocazione adatta a richiamare
l’attenzione di un An­gelo? Prima di tutto occorre conoscere almeno un poco
la Gerarchia Angelica della quale fan parte sia i pic­coli gnomi che i
grandi Angeli con tanto di ali e aureola dorate. L’Angelo a cui appellarsi
va infatti scelto non solo in relazione al compito da svolgere, ma anche
tenendo conto della vostra per­sonale ca­pacità di tollerare le sue
altissime vibrazioni. Anche se la venuta di un Angelo è un evento
bellissimo un tale incontro potrebbe rivelarsi poco piacevole se voi non
siete in grado di tollerarne le vibrazioni!

Nei libri di magia è facile trovare formule per evocare Angeli di tutta la
scala Gerarchica Angelica e l’uomo è libero di fare amicizia con chiunque,
anche con Colui che non nomino poiché personal­mente posso considerarlo
come il mio “contrario”. Ognuno però deve assumersi la responsabilità del
suo gesto ed essere disposto a correre gli eventuali rischi che esso
comporta!

Oltre al problema della tolleranza personale nei confronti delle vibrazioni
Angeliche occorre anche es­sere capaci di aprire una breccia nella propria
struttura materiale per contattare un essere che ap­partiene ad un regno
più sottile del nostro. Cosa succede in un simile contatto?

Se paragoniamo l’individuo ad un imbuto con la punta rivolta verso il
basso. La punta rappresenta la materia mentre, salendo verso la parte più
larga, incontriamo i diversi livelli, sempre più sottili, dell’umana natura
(corpo eterico, astrale, mentale, ecc.). Se l’uomo non è sufficientemente
avanzato, corretto e ben intenzionato; se in lui sussistono alcuni difetti
l’imbuto di cui sopra non sarà bianco e pulito e, dopo l’invocazione, si
aprirà verso il mondo astrale con il rischio di far entrare di tutto ad
ec­cezione dell’Angelo desiderato!

Ma siccome l’uomo, pur essendo mediocre, è molto astuto, ha escogitato un
modo per invocare un An­gelo che funziona anche se non si è perfettamente
“puliti”; si tratta in effetti di possedere una potente protezione; la
stessa protezione di cui avete bisogno per proteggervi dagli spiriti più
bassi che sicura­mente, nell’istante in cui vi aprite verso l’alto,
cercheranno di possedervi, di nuocervi o quanto meno di intralciare e
vanificare la vostra cerimonia. Quando vi sentite protetti potete dar luogo
all’invocazione che, attualmente, è l’unico mezzo possibile per richiamare
gli Angeli.

Anche il luogo prescelto, le energie telluriche presenti, la composizione
del suolo e la natura delle per­sone che vivono nei dintorni saranno
determinanti nella decisione angelica di collaborare o meno! Sap­piate
comunque che un Angelo non decide mai a caso.

Lasciate che vi spieghi meglio. E’ un dato di fatto che dall’avvento
dell’Era Cristiana il Regno An­gelico collabora con quello umano,
integrando cosi il suo Raggio fondamentale (il terzo) con quello
dell’umanità (il secondo). Raramente i maghi del passato potevano convocare
gli Angeli e diven­tarne amici e collaboratori poiché il requisito
essenziale, e necessario, era la purezza d’animo che a loro mancava.

Con la venuta del Cristo è stato stipulato un patto di collaborazione e la
Gerarchia Angelica intera­gisce perfettamente con quella umana. Si dice
infatti che essendo Cristo sceso sulla terra, un Angelo ne abbia preso il
posto. Tutte le Gerarchie collaborano, ma bisogna aspettare che l’uomo
raggiunga un certo grado di maturità prima che certi Esseri gli si possano
rivelare.

Dunque per ciò che concerne la vita degli Angeli, nei rapporti che essi
hanno con quella umana, sap­piamo che attualmente essi mettono a nostra
disposizione le loro capacità, la loro filosofia, la loro sag­gezza e la
destrezza nel manipolare l’energia, dirigendo le loro vibrazioni verso il
nostro pianeta. Non dimentichiamo che questo pianeta è anche il loro: essi
si sono evoluti dalla materia e di questa si nu­trono! Noi condividiamo con
loro questo mondo e perciò non abbiamo affatto il di­ritto di sconvolgerlo
e distruggerlo a nostro piacimento.
Il nostro modo di vita scaccia gli Angeli

Il nostro ritmo di vita demenziale, questo inquinamento sfrenato, questa
disarmonie a livello vibra­torio, scacceranno tutti gli Angeli che nascono
ora e che dovrebbero garantire la continuità del no­stro am­biente vitale,
il benessere della natura, degli alberi, delle foreste e di tutto il
pianeta. Non dovremmo mai dimenticare che sono proprio loro a far nascere i
fiori, a provocare la caduta della pioggia ed a far scorrere i ruscelli.

Se continuiamo ad infastidirli essi abbandoneranno tutto ciò che vive ed
allora la terra diventerà un immenso e arido deserto. Anche se il potere di
Dio è totale, ed Egli è dappertutto, la sua energia vitale può inserirsi in
ogni elemento naturale proprio grazie agli Angeli: essi rappresentano
l’energia Kunda­lini presente in ogni creatura.

A volte capita che un piccolo Angelo, più temerario degli altri, decida,
vedendo un seme disperso, di far nascere un fiore su una roccia­. Anche per
quel seme la vita è importante e l’Angelo sa che quel fiore potrà dare
all’uomo un attimo di felicità. La caparbietà di questo piccolo essere vi
sia di sprone. Se con le dovute azione si può far nascere un fiore anche a
dispetto delle più avverse condi­zioni, perché voi non dovreste riuscire a
separare la vostra parte spirituale da quella materiale, di­ventando così
un Ini­ziato?

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