Colera: le difese del corpo
a cura del CNR
Un gruppo di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli (NA) e dellUniversità
Federico II di Napoli ha scoperto, come dimostra uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista
Gastroenterology, che lintestino in seguito ad intossicazione da tossina colerica può produrre “a
richiesta” lendocannabinoide anandamide per difendere il corpo. E domani su Science CNR e Max
Planck Institute tedesco dimostrano che lanandamide viene prodotta in risposta ad una condizione
patologica nota come “eccitotossicità da glutammato”, che è responsabile, tra laltro, di attacchi
epilettiformi nel topo.
A 30 anni di distanza dallepidemia di colera che colpì la Provincia di Napoli, un gruppo di
ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pozzuoli (NA) e dellUniversità Federico
II di Napoli ha studiato il ruolo dei cosiddetti endocannabinoidi – molecole prodotte dai tessuti
animali con meccanismo dazione simile a quello dei cannabinoidi della marijuana
nellintossicazione da tossina colerica, lipersecrezione intestinale e la conseguente diarrea e
disidratazione.
I ricercatori del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale della Facoltà di Farmacia
dellUniversità di Napoli “Federico II”, coordinati da Angelo Izzo, e dellIstituto di Chimica
Biomolecolare del CNR di Pozzuoli, guidati da Vincenzo Di Marzo hanno scoperto, come risulta da uno
studio appena pubblicato dalla prestigiosa rivista Gastroenterology, che lendocannabinoide
anandamide è prodotto “a richiesta” dallintestino in seguito ad intossicazione da tossina colerica
e, attraverso lattivazione dei recettori dei cannabinoidi, presenti oltre che nel cervello anche
nei neuroni enterici, riduce significativamente lipersecrezione intestinale. Dato interessante dal
punto di vista terapeutico è che trattando i topi con inibitori sintetici della degradazione
dellanandamide si riesce ad ottenere lo stesso tipo di protezione.
Non è la prima volta che un ruolo di “protezione a richiesta” viene proposto per gli
endocannabinoidi, come esemplificato da un altro articolo sullo stesso numero di Gastroenterology
dal gruppo di Di Marzo per quanto riguarda leffetto anti-proliferativo su cellule di carcinoma
colorettale in vitro. Infatti, una funzione protettiva sembra essere esercitata anche nel sistema
nervoso centrale. Un ulteriore studio, che verrà pubblicato domani sulla prestigiosa rivista
Science, e condotto al Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco di Baviera da B. Lutz in
collaborazione con il gruppo del CNR di Vincenzo Di Marzo, ha mostrato che lanandamide viene
prodotta in risposta ad una condizione patologica nota come “eccitotossicità da glutammato”, che è
responsabile, tra laltro, di attacchi epilettiformi nel topo. Una volta sintetizzata “a richiesta”
in seguito al danno neuronale, lanandamide attiva il recettore dei cannabinoidi solo su alcuni
neuroni dellippocampo, ed induce una cascata di effetti neuroprotettivi che tendono a minimizzare
le conseguenze negative delliperattività neuronale. Anche in questo caso un inibitore della
degradazione dellanandamide produce lo stesso tipo di protezione!
Sebbene si parli molto oggi del possibile impiego terapeutico dei cannabinoidi da marijuana, va
sottolineato che questi studi evidenziano un ruolo protettivo dei cannabinoidi endogeni i quali, a
differenza da quelli somministrabili attraverso leventuale assunzione della marijuana, agiscono
solo “su richiesta” e limitatamente a quei tessuti coinvolti in un certo stato patologico. Tali
studi aprono quindi la strada allo sviluppo di farmaci non solo a partire da molecole in grado di
attivare direttamente i recettori dei cannabinoidi, ma anche di sostanze che, inibendo la
degradazione degli endocannabinoidi, ne prolungano gli effetti benefici …”da dentro”.
Riferimenti bibliografici
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Di Marzo, C. Behl and B. Lutz (2003) Science, Friday October 3rd.
“Stout guards of the central nervous system” A. Lichtman and R. Mechoulam, (2003) Science, Friday
October 3rd. Comment to the paper by Marsicano et al.
Per ulteriori informazioni:
Vincenzo Di Marzo
Phone: +39 081-8675093
Mobil: +39 333-3047859
E-mail: vdimarzo@icmib.na.cnr.it
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