Un tempo, io ero proprio come te…
Tratto da: L’eterna ricerca dell’uomo
di Paramahansaji
La devozione, unità alla giusta attività, attira l’attenzione di Dio
Così i santi, gradatamente, cominciarono a convertire i propri concetti di
Dio in percezione di Lui. Questo è ciò che anche voi dovete fare, se volete
conoscerLo. Voi non pregate abbastanza a lungo. Prima dovete avere un giusto
concetto di Dio, un’idea precisa attraverso la quale potete stabilire un
rapporto con Lui; e poi dovete meditare (nota 5: la meditazione è quella
particolare forma di concentrazione in cui l’attenzione è stata liberata,
mediante scientifiche tecniche yoga, dall’irrequietezza dello stato
cosciente del corpo e viene stabilmente focalizzata su Dio. Meditazione è il
fluire concentrato dell’attenzione e della coscienza verso la comunione e
l’unità con Dio) e pregare finchè quel concetto mentale non si trasformi in
percezione reale.
Allora Lo conoscerete. Se persisterete, il Signore verrà. Il Cercatore di
cuori vuole soltanto il vostro sincero amore. Egli è come un bimbo: qualcuno
potrà offrirgli tutti i suoi averi, ed Egli non li vorrà; un altro Gli
griderà: “Oh Signore, Ti amo!”, ed Egli si precipiterà nel cuore di quel
devoto.
Non cercate Dio con un secondo fine, ma pregateLo con devozione devozione
incondizionata, esclusiva, costante. Quando il vostro amore per Lui sarà
grande quanto l’attacamento al vostro corpo mortale, Egli verrà a voi.
Nella ricerca di Dio, l’attività viene dopo la devozione nella scala dei
valori. Alcuni dicono: “Dio è potere, perciò agiamo potentemente”. Se siete
attivi nel fare il bene, tenendo il Signore sempre in primo piano nella
vostra mente, Lo percepirete. Ma, anche nel far del bene, ci sono attività
errate e attività giuste. Uno zelante uomo di chiesa che porti gente sempre
in numero maggiore alla sua congregazione solo per soddisfare il proprio
ego, non compiacerà Dio con la sua attività. Il primo desiderio dovrebbe
essere quello di realizzare la presenza del Divino Abitante di ogni cuore.
Quando compirete ogni azione con persistenza e altruismo, con pensieri
ispirati dall’amore per Dio, Egli verrà a voi. Allora realizzerete che siete
l’Oceano della Vita, che è diventato la piccola onda d’ogni vita.
Questo è il modo di conoscere il Signore attraverso l’attività. Quando in
ogni azione penserete a Lui prima di agire, mentre compite l’azione e dopo
averla conclusa, Egli si rivelerà a voi. Voi dovete lavorare, ma lasciate
che Dio lavori attraverso di voi; questa è la parte migliore della
devozione. Se penserete con costanza che Egli cammina con i vostri piedi,
lavora con le vostre mani, compie azioni attraverso la vostra volontà, Lo
conoscerete. Dovete anche sviluppare la discriminazione, in modo da
preferire un’attività spiritualmente costruttiva, conscia di Dio, a un
lavoro compiuto senza alcun pensiero di Lui.
– La meditazione è la più alta forma di attività –
Più grande dell’attività, della devozione e della ragione, è la meditazione.
Meditare veramente significa concentrarsi unicamente sullo Spirito. Questa è
la meditazione esoterica; è la più alta forma di attività che l’uomo possa
compiere, ed è la via più equilibrata per trovare Dio. Se lavorate
continuamente, potete cadere nella meccanicità e perdere Lui, nella
preoccupazione per i vostri compiti; se Lo cercate solo attraverso il
pensiero discriminante, potete perderLo nei labirinti di incessanti
ragionamenti; e se coltivate soltanto la devozione per Dio, la vostra
evoluzione potrebbe divenire puramente emotiva. Ma la meditazione combina ed
equilibra tutti questi modi di avvicinarci a Lui.
Lavorate, mangiate, camminate, ridete, piangete, meditate: solo per Lui.
Questo è il miglior modo di vivere. Se lo farete, sarete veramente felici
nel servirLo, amarLo e comunicare con Lui. Finchè permettete ai desideri e
alle debolezze del corpo fisico di influenzare i vostri pensieri e le vostre
azioni, non Lo troverete. Siate sempre padroni del vostro corpo. Quando
sedete in chiesa o nel tempio, forse sentite un pò di devozione, una piccola
percezione discriminante, ma questo non basta. L’attività esoterica della
meditazione è necessaria se veramente volete essere consapevoli della Sua
presenza.
Forse penserete che, dopo due ore di meditazione, dovrei essere annoiato a
morte.
No, non ho mai trovato alcuna cosa al mondo affascinante quanto questo mio
Dio. Quando bevo questo vino antico della mia anima, un cielo di felicità
pulsa nel mio cuore. La gioia divina è in tutti. Il sole splende egualmente
sul carbone e sul diamante, ma solo il diamante ne riflette la luce. Tali
sono le menti limpide che conoscono e riflettono lo Spirito.
Così, nell’attività esoterica della meditazione avete la soluzione della
conoscenza di Dio. Io non vi biasimo per quello che fate, ma per quello che
non fate. Voi credete di non avere tempo per Dio. Supponete che il Signore
fosse troppo occupato per prendersi cura di voi. Cosa succederebbe allora?
Strappate la mente dal miraggio dei sensi e delle abitudini. Perchè
lasciarvi ingannare così? Io vi indico un mondo più bello di qualsiasi cosa
possa mai esistere. Vi parlo di una felicità che vi inebrierà giorno e
notte, non avrete bisogno di tentazioni sensorie per rendervi incantati.
Disciplinate il corpo e la mente. Dominate i sensi. Trovate Dio!
Io dico spesso che questo corpo è un centralino telefonico e
i cinque sensi sono i telefoni. Per mezzo loro sono in contatto col mondo;
ma, quando non desidero comunicare, disconnetto i miei cinque sensi e vivo
nell’inesprimibile gioia di Dio. Il Padre Celeste non vuole che voi, Suoi
figli, continuiate a soffrire. L’illusione dei sensi, nella quale vivete,
deve essere superata. Voi dovreste concepire Dio come la massima necessità
della vita. Rompete i ceppi delle limitazioni, delle oscure abitudini e
della meccanica routine giornaliera. Io non condanno nessuno, condanno
soltanto l’incredulità e la dimenticanza di Dio. Egli può essere conosciuto
usando la tecnica della meditazione. Allora Egli pulserà come saggezza nella
vostra mente e come gioia nel vostro cuore, e voi sarete più attivi e avrete
più successo di quanto ne abbiate mai avuto prima d’ora.
Miei cari, una volta ero come voi. Ho camminato sulla terra cercando la
verità e la felicità, ma ogni cosa che mi prometteva gioia mi ha dato,
invece, infelicità. Perciò mi sono rivolto a Dio. Tutti voi dovete scoprire
la vostra stessa divinità e guadagnarvi il regno di Dio.
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