Il tempo, poiché è contemporaneamente immenso e finito, è un fattore che ha il potere di tormentare
le anime. A volte sembra non bastare mai, come se i giorni e le ore si fossero accorciati e non
fossero sufficienti per finire tutto quello che dobbiamo fare. Sentiamo che i minuti ci scorrono tra
le dita come fossero gocce dacqua e non possiamo fare nulla al riguardo.
A differenza di ciò che molti credono, la maggior parte del tempo che perdiamo la sprechiamo
lavorando o svolgendo attività da noi considerate produttive. Questo si deve ad una visione erronea:
anche se facciamo il nostro dovere, il nostro stato di dispersione ci porta ad impiegare più del
necessario per portare tutto a termine.
Nasciamo per vivere, per questo il capitale più importante che abbiamo è il tempo.
(Facundo Cabral)
In un modo o nellaltro, la conseguenza della percezione dellassenza di tempo è uno stato di
angoscia. Si crea una tensione tra il modo in cui avanza lorologio e il bisogno di compiere gli
obiettivi proposti. In queste condizioni, possono verificarsi anche dei blocchi, e gli sbagli non
fanno altro che incrementare il ritardo.
La mancanza di tempo e le azioni compulsive
Cè tutto un insieme di azioni compulsive che realizziamo giorno dopo giorno e che consumano buona
parte del nostro tempo. Alcune di queste sono molto comuni, come la fissazione di guardare il
cellulare ogni cinque minuti. La cosa più probabile è che non vediamo nulla di nuovo e, se dovesse
esserci, che non sia rilevante; tuttavia, spesso non riusciamo ad evitarlo.
Capita molto di frequente di fare la stessa cosa con alcune pagine internet: controlliamo 20 o 30
volte un sito web o una rete sociale, senza trovarvi informazioni davvero nuove o importanti.
Ognuno di noi ha il suo repertorio di azioni compulsive o ripetitive. Alcuni interrompono
semplicemente il loro lavoro per lasciar volare la fantasia, per guardarsi attorno o per fare
qualsiasi cosa che distolga la loro attenzione dal compito che stanno svolgendo.
Proprio perché compulsive, tali azioni sono inconsapevoli. Si manifestano senza pensare e con loro
se ne va una buona parte del tempo. Derivano dalla difficoltà a concentrarsi, dallansia o da
uninefficiente strategia di lavoro.
Il sovraccarico emotivo e il tempo
Anche le difficoltà emotive ci portano via più tempo di quanto pensiamo. Inoltre, assorbono anche la
nostra disponibilità e la nostra motivazione a concentrarci sui nostri obiettivi. I problemi
irrisolti comportano un carico emotivo che viene silenziosamente trasmesso a tutto ciò che facciamo.
Tutti, per un motivo o per laltro, abbiamo mancato di realizzare un compito che doveva essere
terminato e che ora ha assunto vita propria nella nostra mente. Ha invaso lo spazio della nostra
coscienza in maniera ripetitiva e anarchica. Da questo pensiero sono poi nati stati dansia che in
principio non avevano nulla a che vedere con la situazione che stavamo affrontando al momento della
visualizzazione dellimpegno.
I conflitti irrisolti pesano nel quotidiano. Sono come rumori fastidiosi che danno false tregue e
che appaiono nei momenti meno opportuni, rovinando istanti piacevoli; per questo motivo, incidono
gravemente sulla nostra capacità di concentrazione. Ci teletrasportano al passato o al futuro,
facendoci abbandonare il presente.
Concentrarsi per guadagnare tempo
Il tempo, o meglio la sua percezione, è una dimensione essenzialmente psicologica. Scorre o smette
di scorrere in funzione di ciò che proviamo o di ciò che stiamo pensando. Un minuto dal dentista è
infinito, mentre dura un battibaleno quando ci troviamo in un luogo piacevole. Poiché il tempo
riceve uninfluenza così forte dallinterno della nostra mente, può essere amministrato in maniera
più razionale.
Per concentrarsi e gestire meglio il proprio tempo, è prima necessario riconoscere ed accettare che
si ha sempre qualcosa da fare. Ciò non deve essere fonte di angoscia, dovete vederla come una
caratteristica immanente della vostra vita. A questo punto, dovete ideare una metodologia che
combini lattività e le pause. Anche la dispersione è una risposta alla stanchezza ed è stato
dimostrato che il cervello inizia a stancarsi dopo 25 minuti di attenzione continua su ununica
attività.
Quando non lavorate, dovreste realizzare attività creative. Il tempo libero è importante quanto il
tempo dedicato al lavoro, se non di più. Esso comprende gli istanti di libertà in cui potete
scaricare la tensione e rinnovare la vostra energia emotiva.
Non sprecate questi preziosi momenti in attività ripetitive come guardare la tv. Non investite tutto
il vostro tempo libero in situazioni che vi saturano e vi sopraffanno, altrimenti non riuscirete a
rilassarvi. Per usare al meglio il vostro tempo lavorativo, imparate a godere di un riposo di alta
qualità; in questo modo potrete concentrarvi sulle cose importanti e sarete più efficienti.
Di: Edith Gaggiani
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