Come conoscere il nostro stadio evolutivo personale
di Roy Eugene Davis
Come cooperare con i processi naturali del risveglio spirituale
Il risveglio spirituale è ordinato e progressivo quando viviamo in armonia
con le leggi della natura, e la nostra aspirazione ad essere pienamente
risvegliati è costante. La crescita è solitamente irregolare e inconsistente
per le persone che non vivono in armonia con le leggi della natura, e che
non aspirano al pieno risveglio.
Il risveglio spirituale procede attraverso sette stadi, ognuno dei quali è
rapportato ai chakra nella spina dorsale e nel cervello. Si possono
conoscere le caratteristiche di ogni stadio osservando stati psicologici,
comportamenti, capacità intellettuali, gradi di prontezza, capacità di
percezione, e abilità funzionali determinati dai propri atteggiamenti
mentali e stati di coscienza abituali.
In ciascuno dei primi sei stadi, alcune delle caratteristiche evidenti nei
livelli inferiori possono anche essere presenti in quelli superiori, poiché
man mano che la propria coscienza si chiarisce possono ancora essere
influenti i condizionamenti subcoscienti problematici e le errate
percezioni. Le vecchie abitudini di pensare e comportarsi, inoltre, devono
ancora essere modificate. Nei primi stadi, quando la consapevolezza è
annebbiata e frammentata, si possono avere intuizioni occasionali e aspirare
alla conoscenza del Sé e di Dio. Negli stati avanzati, fino a che non si è
trasceso (completamente N.d.T.) il senso illusorio del sé, le percezioni
possono (ancora N.d.T.) essere errate.
Mentre leggi le descrizioni dei sette stadi, valuta a che punto ti trovi sul
percorso del risveglio. Aspira a risvegliarti, ad essere libero, e a
discernere intellettualmente e intuitivamente le realtà più elevate. Il tuo
scopo più importante nella vita dovrebbe essere la realizzazione del Sé e di
Dio. Puoi raggiungerle facendo ciò che è necessario affinché queste
condizioni si manifestino.
Primo stadio: consapevolezza delle realtà fisiche confinata dall’ego
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del primo chakra sono:
Torpore intellettuale. Interesse limitato alle cose materiali.
Si può presumere che il corpo sia il proprio essere reale e che la morte
fisica sia la fine dell’esistenza.
Si scelgono i rapporti per convenienza, o li si basa su dipendenze emotive,
credenze tradizionali o culturali, e abitudini.
Atteggiamento mentale, modi di pensare, comportamenti e stili di vita sono
spesso molto influenzati dal gruppo di appartenenza, da condizionamenti
subcoscienti, ricordi e abitudini.
La consapevolezza spirituale è minima. Si possono dare per buone credenze
sempliciste, irrazionali e fondamentaliste che donano un certo grado di
conforto emotivo. Si può pregare ad un concetto immaginario di Dio. Si può
sperare di sperimentare il paradiso dopo il soggiorno terrestre, evitare
l’inferno,
o di essere redenti dalla Grazia a causa del buon lavoro, della propria fede
in Dio, o per merito di un salvatore Suo agente.
Secondo stadio: coscienza non funzionale limitata dall’ego.
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del secondo chakra sono:
Possono prevalere: confusione mentale, pensiero irrazionale, illusioni,
errate percezioni, umoralità, immaturità emotiva, comportamenti di
dipendenza, e atteggiamenti autodistruttivi a livello mentale e
comportamentale.
E’ comune: avere bisogni nevrotici, biasimare il prossimo per le circostanze
che si sperimentano, lamentarsi, sentirsi senza aiuto e senza speranza, e
comportarsi in maniera ossessiva.
Si permette a pensieri e sensazioni mossi dai sentimenti (piuttosto che
dalla compassione con discernimento), in relazione agli altri, di
interferire con la razionalità.
Si permette a condizionamenti e ricordi di essere influenti.
Poiché le capacità intuitive e intellettuali sono deboli, una persona con
inclinazioni spirituali può essere attirata da teorie filosofiche poco
realiste o da pratiche inutili, come ad esempio cercare di ricordare le
incarnazioni precedenti, comunicare telepaticamente con anime disincarnate,
praticare l’ipnosi, fare dei rituali per controllare le circostanze, o anche
praticare la meditazione con lo scopo principale di acquisire abilità
eccezionali invece che di risvegliarsi alla realizzazione del Sé e di Dio.
Terzo stadio: coscienza funzionale egocentrica.
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del terzo chakra sono:
Si pensa solitamente in maniera ordinata, razionale e ottimista, con pochi
episodi di confusione e incertezza.
Le emozioni sono (solitamente) stabili.
Le azioni sono principalmente decise e produttive, poiché dirette
dall’entusiasmo
e dalla motivazione.
Normalmente i rapporti sono completi e di supporto.
I comportamenti sono determinati saggiamente e appropriati.
I condizionamenti subcoscienti e i ricordi sono influenti quando si è
occasionalmente frustrati, stanchi, confusi o depressi.
Le credenze religiose sono solitamente razionali, e si scelgono le pratiche
spirituali in base alla loro utilità nel produrre i risultati desiderati.
Poiché una persona a questo livello è ancora parzialmente egocentrica,
pensieri, motivazioni e comportamenti possono essere, a volte, egoisti.
Pensieri, sensazioni e caratteristiche subcoscienti dei primi due livelli
possono ancora essere influenti.
Si può praticare la meditazione per controllare lo stress e per ottenere
benefici psicologici e fisiologici. Si possono occasionalmente sperimentare
stati preliminari di supercoscienza.
Quarto stadio: realizzazione del Sé
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del quarto chakra sono:
Si pensa sempre in modo ordinato, razionale e ottimista.
L’entusiasmo creativamente espresso è costante.
Le emozioni sono sempre stabili.
Le azioni sono sempre decise e produttive.
Le relazioni sono sempre complete e di supporto.
I comportamenti sono sempre saggiamente determinati.
I condizionamenti subcoscienti problematici e i ricordi sono affrontati,
indeboliti, neutralizzati o trascesi.
La conoscenza, intuitiva e spontaneamente rivelata, delle realtà più elevate
è costante.
La pratica della meditazione è sempre supercosciente. L’aspirazione ad
essere permanentemente autorealizzati è risoluta. Vi è una chiara percezione
della realtà di Dio durante la pratica della meditazione e negli altri
momenti.
Quinto stadio: coscienza cosmica
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del quinto chakra sono:
Si pensa sempre in modo ordinato, razionale e ottimista. Si sa che la
propria mente è un’unità della mente cosmica che risponde ai desideri e ai
bisogni, provvedendo alle risorse necessarie e a manifestare eventi e
circostanze di supporto.
Le emozioni sono sempre stabili.
Le azioni sono sempre decise e produttive.
Le relazioni sono sempre complete e di supporto. Si è sempre coscienti della
natura divina innata degli altri.
I comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
I condizionamenti subcoscienti problematici e i ricordi sono facilmente
affrontati e neutralizzati.
Si percepisce l’universo come un’emanazione delle forze cosmiche che si
emana dal piano della natura primordiale, pervaso e sostenuto dal potere
intelligentemente diretto della Coscienza suprema.
Diventano più influenti gli stati raffinati di supercoscienza e coscienza
cosmica. Il risveglio spirituale è spontaneo.
Sesto stadio: coscienza di Dio
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del sesto chakra sono:
Si pensa sempre in modo ordinato, razionale e intuitivo.
Le emozioni sono sempre stabili.
Le azioni sono sempre decise e produttive.
Le relazioni sono sempre complete e di supporto.
I comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
I condizionamenti subcoscienti problematici e i ricordi sono neutralizzati
dall’intenzionalità e dalla supercoscienza sostenuta.
Si realizza (attraverso conoscenza e sperimentazione) la piena realtà di
Dio.
Prevale la pura supercoscienza in ogni momento.
Settimo stadio: liberazione della coscienza
Le caratteristiche rapportate alla consapevolezza del settimo chakra sono:
Si pensa sempre in modo ordinato, razionale e intuitivo poiché la mente è
completamente illuminata (purificata).
Le capacità di percezione sono senza errore.
Le emozioni sono sempre stabili perché si è fermamente ancorati nella
realizzazione del Sé e di Dio.
Le azioni sono sempre decisive e appropriate perché determinate dal proprio
essere. Si esprimono facilmente abilità funzionali che le persone di
consapevolezza ordinaria possono considerare eccezionali.
Le relazioni sono sempre complete e di supporto.
I comportamenti sono sempre spontaneamente appropriati.
I condizionamenti subcoscienti problematici cessano di esistere e si vedono
spassionatamente i ricordi per quello che sono: impressioni mentali di
eventi passati.
La consapevolezza riflette la piena realtà del vero Sé, che è un’unità
perfetta della pura Coscienza suprema.
Alcune ovvie indicazioni del risveglio spirituale autentico sono: costante
ottimismo, entusiasmo, salute e vitalità migliorate, abbondanza di energia,
sana curiosità sull’universo e i suoi processi, interesse sul come vivere
efficientemente, aspirazione fervente ad essere realizzati nel Sé e in Dio.
Il risveglio spirituale autentico migliora sempre tutti gli aspetti delle
nostre vite. (.)
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