Come evitare l’acidità organica

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Come evitare l’acidità organica

23 marzo 2014

Alimentazione sana

Tutti quei processi e manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono la diretta conseguenza di
un’eccessiva acidificazione del sangue, dovuta per lo più a una sbagliata alimentazione. Dopo un
pasto, i nutrimenti e le tossine (rifiuti organici) derivanti dalla digestione, fluiscono dal tratto
intestinale nel sangue e nel sistema linfatico.

Attraverso l’osmosi, i nutrimenti e le tossine si aprono poi anche un passaggio verso il citoplasma,
ossia quella parte della cellula che avvolge il nucleo delle cellule organiche. Tutte le cellule
hanno una caratteristica comune: il citoplasma ha una reazione alcalina (negativa) e il nucleo ne ha
una acida (positiva), ciò crea una differenza di potenziale elettrico tra il citoplasma ed il
nucleo. Questa differenza di potenziale elettrico determina la “vitalità” delle cellule.

Se questo potenziale elettrico si riduce al di sotto di un certo livello, la cellula si ammala e può
anche morire. Quando il sangue quindi porta con sé molte sostanze acide, per esempio, le tossine, le
stesse possono penetrare all’interno delle cellule e neutralizzare l’alcalinità del citoplasma. Se
perciò la concentrazione delle tossine nella circolazione del sangue è più alta di quella nelle
cellule, le tossine continueranno a fluire nel citoplasma delle cellule ed eventualmente a
precipitare, creando dei cristalli.

Periodicamente, durante i periodi in cui la vitalità è elevata, l’organismo prova a correggere
questa condizione, attraverso delle acute crisi di guarigione: le cosiddette “malattie”. Dopo molti
anni, tuttavia, se una persona non migliora le proprie abitudini e il proprio stile di vita, verrà a
crearsi una malattia cronica. Ed alla base di tale malattia possiamo sicuramente trovare un grande
accumulo di tossine.

Il punto di vista dell’omotossicologia:

Secondo l’insegnamento di “H.H. Reckeweg”, fondatore della “omotossicologia”, tutti quei processi e
manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono espressione della lotta dell’organismo contro le
tossine, per renderle innocue e poi espellerle. L’organismo può vincere o perdere questa battaglia;
in ogni caso quei processi che noi chiamiamo malattie non sono altro che utili funzioni biologiche,
finalizzate alla disintossicazione naturale del corpo e alla difesa contro i veleni. L’organismo,
infatti, cerca sempre di compensare i danni che ha subito e che non è riuscito ancora ad eliminare.

La probabile causa di tutte le malattie:

Praticamente tutti i dolori, le patologie e la distruzione di cellule, è dovuta ad un’eccessiva
acidità del sangue, derivante dall’assunzione di una quantità troppo elevata di proteine,
specialmente di quelle animali: carne, pesce, pollame, salumi e formaggio ecc. Tuttavia anche le
proteine vegetali, come i semi, i cereali e i legumi, quando assunte troppo spesso o in notevole
quantità, possono causare questo tipo di tossicità. Il Dr. “Bieler” afferma che la causa principale
dell’acidità organica, vada ricercata nell’assunzione eccessiva di proteine, che disturbano in modo
sostanziale l’equilibrio dell’azoto. Una condizione acida, generata da una dieta con molte proteine,
distrugge molte cellule del corpo, che pertanto dovranno essere ripristinate…

L’effetto a lungo termine di una dieta con molte proteine, è quindi sempre deleterio per la salute.
Crea infatti un’accumulazione di prodotti di rifiuto – dovuti alla digestione ed assimilazione di
queste proteine – i quali acidificano l’organismo. Per esempio, se consideriamo che fegato e reni
sono in grado di espellere circa 8 grani di acido urico nell’arco delle 24 ore, e che 500 grammi di
carne, possono generare fino a 18 grani di acido urico, ne consegue che ad ogni pasto a base di
carne, una parte dell’acido urico generato, verrà di fatto accumulato nel corpo. Questo fenomeno,
nel tempo, potrà provocare gotta, reumatismi o diverse forme di artrosi.

L’acidosi precede e provoca le malattie:

È quindi ormai un fatto ampiamente riconosciuto, che molte malattie si sviluppino a causa di una
condizione di “acidosi cronica”, che riduce le funzioni organiche e abbassa la resistenza
dell’organismo. A questo riguardo, il Dr. “George W. Crile”, (direttore della Clinica Crile in
Cleveland) uno dei più famosi chirurghi del mondo, così si esprime: “Non esiste la morte naturale.
Tutti i casi così definiti, sono soltanto il punto finale di una progressiva acidificazione
dell’organismo”.

L’acidosi, infatti, precede e causa le malattie. Anche un corpo sano alla fine soccombe alle
malattie fisiche, quando la sua stessa produzione di acido urico si accumula ad un punto tale che
non può più opporvi resistenza. Di conseguenza diviene suscettibile ai germi, al freddo, alla fatica
o all’esaurimento nervoso. Quando il livello di tossine nel corpo raggiunge il massimo tollerabile,
l’organismo inizia allora un’azione di “pulizia”, che può assumere varie forme, tra cui: diarrea,
mal di testa, raffreddore, eruzioni della pelle, ascessi, foruncoli, reumatismi, infiammazione degli
occhi o di altri organi, catarro, sensazione di freddo, febbre ecc. Ma tutte queste problematiche
hanno un’origine comune: un accumulo di rifiuti acidi nel corpo.

Perché si crea acidità nell’organismo?

Oggigiorno, il cibo e le bevande che assumiamo stanno diventando sempre più “produttori di acido”,
specialmente i pasti veloci come quelli offerti dai fast-food e gli alimenti precotti. Anche i dolci
ed i dessert formano acido, così come il caffè, il vino e la birra. Un altro elemento che crea
acidità è un’alimentazione eccessiva. Va notato inoltre, che anche coloro che seguono una dieta
vegetariana, possono ritrovarsi, se consumano troppi cereali, con un alto livello di acidità nel
corpo. Preoccupazioni, ansia, paura e stress sono ulteriori fattori in grado di produrre acidità
organica, come pure le sostanze inquinanti e le eventuali tossine presenti nell’ambiente in cui
viviamo.

Una nuova luce sull’equilibrio acido-basico:

Una certa acidità del corpo è necessaria alla conservazione della vita; se non vi fosse non vi
potrebbe neppure essere la circolazione di energia lungo i nervi. È infatti necessaria una
differenza di polarità elettrica, affinché tale flusso possa aver luogo. Quando un’area del corpo si
danneggia o diviene malata, vi è un’accelerazione dell’energia in quella zona, perché il primo
effetto di una malattia o di un danneggiamento è quello di aumentare il grado di acidità dell’area
colpita. Con l’aumento di acidità, cambia anche il potenziale di quell’area e questo fatto aumenta
il flusso di energia proveniente dal cervello, e con essa anche il flusso del sangue in arrivo.

Come si può facilmente immaginare, l’aumento dell’energia nervosa e del flusso del sangue,
determinano un maggior potere curativo nella zona colpita. Bisogna comunque sottolineare, che una
quantità maggiore o minore del necessario, sconvolge questo processo di guarigione. Un eccesso di
acidità nei tessuti dell’organismo, stimola infatti un flusso di energia nervosa troppo grande, e se
questa condizione permane troppo a lungo, interferisce con la capacità delle cellule del cervello,
di continuare a fornire l’energia nervosa richiesta.

Una diminuzione di tale capacità conduce ad una minor differenza di potenziale tra il cervello e il
resto del corpo. Quando questa differenza si annulla, come accade nei casi di severa acidosi, ne
consegue la morte. La vita, come abbiamo già detto, è infatti possibile solo quando viene mantenuta
una differenza di polarità elettrica, tra il cervello e le altre parti del corpo.

La vera causa dell’osteoporosi:

Per poter sopravvivere il corpo deve mantenere il sangue ad un pH pari a 7.4: ovvero un valore
leggermente alcalino (un valore neutro sarebbe invece rappresentato da un pH a 7.0). In presenza di
un’acidità eccessiva, il corpo utilizzerà allora parte del calcio presente nelle ossa per ridurre
l’acidità, poiché se non agisse in questo modo si creerebbe una situazione di grave pericolo, in
grado di condurre anche alla morte. Il corpo, per neutralizzare l’acido in eccesso, utilizzerà
inoltre oltre al calcio, anche le sue riserve di potassio, sodio e magnesio, che sono tutti minerali
alcalinizzanti, prelevandoli dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti.

In questa situazione, un individuo perde dei minerali preziosi, ed anche eventuali supplementi
alimentari non potranno essere utilizzati a causa dell’ambiente acido creatosi. Si può facilmente
comprendere come questa situazione possa dar luogo, a lungo andare, all’osteoporosi: una malattia
dovuta alla mancanza di calcio nelle ossa. Se questa situazione dovesse persistere, le stesse
cellule si saturerebbero di acido e si creerebbero i presupposti per altre innumerevoli malattie.
Alcuni sintomi che fanno presagire un aumento di acidità sono: la stanchezza senza ragione, il
sentirsi vuoti e nervosi. La presenza di dolori muscolari, stitichezza, problemi digestivi ed
acidità di stomaco.

Patologie da deposito:

Tra i tessuti in cui tendono ad accumularsi gli acidi urici, citiamo quelli vascolari (per es. le
cartilagini), quelli poco vascolarizzati (per es. tendini e legamenti) e quelli che si trovano
intorno alle articolazioni periferiche distali o ai tessuti più freddi (per es. l’orecchio). Il
deposito di acido nelle articolazioni porta al loro deterioramento, con conseguente comparsa di
osteoartrite ed altre malattie osteo-articolari.

Anche l’acido urico che arriva nell’urina, può precipitare creando delle piccole formazioni di
cristallo che, nel tempo, aggregandosi possono formare dei granelli o addirittura dei calcoli. Nella
gotta cronica grave, i cristalli possono depositarsi nelle articolazioni centrali più grandi e nei
tessuti degli organi, reni compresi.

Una dieta salutare:
Per ovviare a tutti questi problemi, è allora molto importante impostare un corretto stile di vita
ed avere un’alimentazione sana e adeguata, con poche proteine e le giuste combinazioni alimentari.
In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente l’eccessiva acidificazione del corpo, causa
conclamata di svariate patologie.

La dieta di seguito proposta, è valida sia per le persone sane che per quelle malate e dovrebbe
essere seguita sempre. Essa serve a manterci in salute, che è il bene più prezioso che possediamo.

Appena alzati:

Succo di 1/2 limone in un bicchiere d’acqua tiepida con poco zucchero di canna.

Per la colazione, scegliere tra queste varianti:

– Frutta di stagione (una qualità per volta), magari preceduta da 4/5 prugne secche.

– Yogurt naturale.

– Biscotti con poco zucchero e infuso di erbe non dolcificato.

Bisogna ricordare che zuccheri + amido creano fermentazione e quindi acidificazione. Pertanto
sarebbe utile evitare pane e miele e pane e marmellata e dolci molto zuccherati, oppure ridurne le
quantità. Non usare inoltre succo di arancia con pane, torte o biscotti, perché acido + amido creano
fermentazione e quindi acidificazione.

A pranzo:

Solo il primo (pasta, riso, pizza, preferendo il riso) con contorno di verdure crude. Niente frutta
o dessert. Non usare inoltre aceto o limone sull’insalata, perché acidi + amidi (come già detto
sopra) producono fermentazione e quindi acidificazione.

A cena:

Solo il secondo, alternando: pollo, formaggio di capra o pecora, legumi, uova, pesce. Sempre
accompagnato da verdura cruda. Niente frutta o dessert. Non usare aceto o limone sull’insalata.

Suggerimenti vari:
Eliminare completamente latte e formaggi di mucca (lo yogurt naturale è accettabile), fritture,
intingoli, salumi, insaccati, pappa reale e dolciumi industriali. Cioccolato solo in piccole
quantità.
Prediligere i formaggi di capra e pecora: sono più sani, in quanto il latte di questi animali è
molto simile a quello umano.
Eliminare le bevande gassate, quindi anche l’acqua minerale gassata.
Eliminare bevande e alimenti ghiacciati: sono dannosi per fegato e pancreas.
Evitare di bere acqua ai pasti: rende difficile l’assimilazione dei grassi.
Eliminare lo zucchero bianco, usarne poco di canna o del fruttosio.
Eliminare dolci e dolciumi, perché sono acidificanti.
Ricordare che i cereali integrali hanno molta fibra, ma sono acidificanti.
Eliminare latte e formaggi di vacca, sono acidificanti.
Eliminare latte di soia, avena, ecc. sono acidificanti.
Eliminare i succhi di frutta conservati, sono acidificanti.
Eliminare i dadi e surrogati per brodo, sono acidificanti.
Eliminare assolutamente carne rossa, salumi e insaccati.
Mangiare la frutta lontano dai pasti.
Non esagerare con la verdura cotta, perché fermenta.
Mangiare la patate da sole o con altra verdura cotta, o con olive.
Non combinare le patate con carne, pesce o formaggio.
Non combinare caffè e latte.
Mangiare i legumi, che sono un buon sostituto delle proteine animali, ma con parsimonia. Non
utilizzare amidi nel pasto serale perché il pancreas ha poca energia. Pertanto alla sera niente
pasta, pane, riso, pizza o minestre e minestroni con creali. Come regola generale: amidi e
carboidrati al mattino e a mezzogiorno, e proteine alla sera.

Fonte originale: procaduceo.org
Fonte: terrarealtime.blogspot.it

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