Come fermare i tumori

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Come fermare i tumori

di: Edoardo Capuano

Studiosi dell’Università dell’Illinois a Chicago, guidati dal dottor Lucio Miele, hanno ultimato
un’importante ricerca per poter concepire una terapia farmacologica capace di arrestare la crescita
delle cellule tumorali. Si tratta di un’innovativa terapia genetica che vede l’utilizzo di una
tipologia di farmaci noti come GSI, inibitori della gamma secretasi. Inoltre, questi farmaci sono
attualmente in fase di studio come possibile soluzione terapeutica per il morbo di Alzheimer perché
hanno proprietà inibitorie della gamma secretasi, un enzima che genera una proteina killer nel
cervello dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer.

L’équipe dell’Università dell’Illinois, ha dimostrato con questo studio che l’inibizione della gamma
secretasi permette di bloccare anche l’intercomunicazione fra le cellule malate. Il danneggiamento
irreversibile di vari geni all’interno di una cellula permette la crescita del cancro. In ricerche
svolte in passato si è scoperto che uno dei geni più comunemente depauperati nelle patologie
tumorali maligne è il gene Ras.

L’équipe di Miele si è basata proprio su quella precedente ricerca dimostrando che il danneggiamento
o l’attivazione eccessiva del gene provoca l’attivazione, per mezzo della gamma secretasi, della
proteina Notch-1, stimolatore di un susseguirsi di vari eventi scatenanti la crescita del tumore. Il
dottor Lucio Miele è uno dei luminari che hanno individuato alterazioni del gene Notch in varie
patologie tumorali. Tuttavia, non si conoscono ancora le cause scatenanti la crescita
dell’espressione di questi geni in vari ambiti tumorali. Secondo Miele, nessuno finora ha descritto
la natura di queste alterazioni né che si possono attaccare direttamente geni e proteine per la cura
del cancro.

La terapia è già stata testata con successo in un tipo di tumore umano messo a punto in laboratorio.
I ricercatori, con lo scopo di testare la terapia, hanno pure prelevato delle cellule da un vero
cancro cervicale. In questo caso, la terapia ha avuto ancor più efficacia. Inoltre, nella
sperimentazione si è constatato il pieno successo delle tecniche in vitro e in topi con tumori
derivati da cellule umane.

La scoperta è stata pubblicata dal periodico “Nature Medicine”. Inoltre, la rivista “Nature”, vista
la grande importanza dello studio nella lotta contro le patologie tumorali, gli ha dedicato un
editoriale.

Per saperne di più visitate il sito:

Università dell’Illinois

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