Come il rilassamento altera l’espressione dei geni

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Come il rilassamento altera l’espressione dei geni

07 maggio 2013

Gli effetti positivi delle tecniche di rilassamento – dalla meditazione allo yoga fino alla
preghiera – sono legati a un aumento dell’espressione dei geni che presiedono alla produzione di
insulina e di ATPasi mitocondriale, un enzima coinvolto nella generazione di energia, e nella
contemporanea riduzione dell’espressione dei geni che modulano alcuni processi infiammatori che
possono scatenare l’apoptosi e l’autofagocitosi cellulare (red)

lescienze.it

L’espressione dei geni coinvolti nella funzione immunitaria, nel metabolismo energetico e nella
secrezione di insulina viene rapidamente alterata dalla risposta di rilassamento indotta
nell’organismo da pratiche come lo yoga, la meditazione, il biofeedback e la preghiera. E’ questa la
conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital e
Beth Israel Deaconess Medical Center della Harvard Medical School diretti da Herbert Benson e Towia
Libermann, che firmano un articolo su “PloS ONE”.

Mentre la risposta fisiologica allo stress, che è correlata al comportamento “combatti o fuggi”,
è stata oggetto di numerosissimi studi che ne hanno chiarito i meccanismi, i processi biologici e
genetici coinvolti nella risposta fisiologica allo stato opposto, quello di rilassamento, sono
ancora oltremodo oscuri, benché varie ricerche abbiano appurato che le pratiche che lo inducono
possono avere effetti benefici su ipertensione, ansia, diabete e invecchiamento.

In questo studio i ricercatori si sono concentrati sul profilo temporale di espressione di circa 22.
000 geni in un gruppo di 26 volontari senza alcuna esperienza nelle pratiche di rilassamento.
Successivamente ai volontari è stato fatto seguire un corso per l’apprendimento di una delle
diverse tecniche di rilassamento disponibili, per testarne quindi nuovamente il profilo di
espressione genica subito prima e subito dopo una seduta di rilassamento. I dati raccolti sono stati
infine confrontati anche con quelli – ottenuti in occasione di un’analoga seduta di rilassamento –
relativi a un gruppo di persone che praticava da tempo tali tecniche.

Benson e colleghi hanno così scoperto che la risposta di rilassamento induce una sovraespressione
dei geni che controllano l’enzima ATPasi e l’insulina, consentendo un aumento della produzione di
energia da parte dei mitocondri – che permette alla cellula di far fronte con maggiore efficienza al
fabbisogno sotto stress – e una parallela diminuzione della produzione di radicali liberi.

La risposta di rilassamento fa sì che lo stress ossidativo sia attenuato anche dalla
sottoregolazione dei percorsi biomolecolari legati al fattore di trascrizione NF-κB (nuclear factor
kappa-light-chain-enhancer of activated B cells), coinvolto nei processi infiammatori e nella
risposta immunitaria. Ciò comporta una riduzione dei fenomeni di apoptosi (o morte cellulare
programmata) e di autofagocitosi, che vengono innescati quando l’apparato mitocondriale della
cellula entra in crisi.

Dallo studio emerge anche che, mentre gli effetti della risposta di rilassamento sono più marcati
in chi pratica da maggior tempo le relative tecniche, questi effetti sono indipendenti dalla tecnica
adottata, che si tratti di meditazione, yoga o preghiera.

www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0062817

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