< Come Meditare >
(di Gabriel Zappa)
Ci sono molti modi di meditare. Sembrano tutti avere lo stesso scopo, cosi’
trova quello che va bene per te. Qui descrivo una tipo classico di
meditazione che e’ molto semplice. Cerchero’ anche di anticipare qualche
domanda.
Mantra: un mantra e’ un suono, parola, o frase che ti ripeti. Puo’ essere
detto ad alta voce, come un canto, o in silenzio, come nella meditazione.
Molte persone pensano che i migliori mantra sono suoni che non hanno nessun
significato particolare, e sono usati per rimuovere i tuoi pensieri abituali
e spostare la tua attenzione dentro di te. Ci sono molti mantra che vanno da
parole prese dal Sanscrito Indu’ aalle scritture Cristiane (specialmente
“recitare il rosario,” dove la ripetizione delle preghiere e’ meditativo).
Se non conosci nessun buon mantra da usare ti suggerisco di usare “Hog So.”
Questo e’ un mantra naturale, essendo il suono che uno fa mentre respira,
con “Hong” nell’inspirazione e “So” nell’espirazione.
– Indicazione per la meditazione Hong So –
Siediti comodo. Un posto tranquillo e’ consigliato, ma non necessario.
Chiudi gli occhi. Respira naturalmente. Siediti per circa un minuto prima di
iniziare a pensare al mantra, per permettere al tuo cuore e respiro di
rallentare.
Con dolcezza porta la tua attenzione sul tuo respiro e inizia a pensare al
mantra, senza sforzarti. Lascialo venire, non forzarlo. Pensa “Hong” quando
inspiri e “So” quando espiri. Lasciati andare in questo.
Permetti ai tuoi pensieri e emozioni di venire e andarsene con distacco. Non
provare a controllarle in alcun modo. Notali solo, e quando scopri che non
stai piu’ ripetendo il mantra, ricomincia a ripeterlo con dolcezza. Non
provare a forzarti a pensare al mantra, sino all’esclusione di tutti gli
altri pensieri. Potresti provare un profondo stato di rilassamento. Medita
in questo modo per 20 minuti.
Quando hai fatto, prenditi un minuto per ritornare lentamente allo stato di
attenzione naturale. Non sforzarti ad aprire gli occhi, o alzarti dopo la
meditazione. Alzarti troppo in fretta dopo lo stato di profondo rilassamento
che risulta spesso dalla meditazione non fa bene al tuo cuore.
Io trovo che le seguenti tecniche rendono la mia esperienza piu’ profonda.
Anche tu troverai le tue. Queste tecniche sono secondarie e possono essere
saltate completamente oppure aggiunte dopo:
Tieni la spina dorsale dritta, testa bilanciata sulla colonna vertebrale.
A molte persone piace pregare, o fare visualizzazioni dopo aver meditato,
mentre sono ancora in uno stato alterato. Alcuni istruttori di meditazione
sono contrari a questa pratica, mentre altri la consigliano. Io suggerisco
di farla se ti sembra giusto. Io lo faccio.
Come preparazione pre-meditativa, sposta la tua attenzione sull’azione
fisica di respirare. Respira naturalmente e, durante ogni ciclo della
respirazione, concentrati su una parte differente del tuo corpo, facendo
attenzione ai cambiamenti in quella parte come risultato della respirazione:
l’alzarsi e abbassarsi della cassa toracica; il movimento dell’ombelico; la
sensazione dell’aria che entra ed esce dalle narici; puoi sentire qualche
movimento dei reni? E del bacino- senti il bacino piegarsi quando respiri?
Che cosa fai fra i respiri? C’e’ una pausa? Se non senti queste cose va
bene, prendile solo in considerazione, una alla volta, e vai avanti. (Questo
puo’ anche servire come una breve meditazione che puo’ essere fatta mentre
si aspetta al semaforo, o come una piccola pausa durante il lavoro e lo
studio.)
Durante la meditazione il tuo scopo e’ solo l’attenzione, nient’altro. E’
ora di connettere la tua fonte interiore e lasciarti andare dalle cose e
regole da cui sei preso: lavoro, preoccupazione e responsabilita’. Puo’
essere che la tua meditazione e’ lenta e rilassata, oppure frettolosa e
piena di pensieri ossessivi. Ad ogni modo la meditazione giornaliera avra’
un effetto positivo sulla tua vita.
– Benefici della Meditazione-
I benefici sono differenti per ogni persona, ma un bilanciamento fisiologico
e psicologico e’ comune. Alcuni benefici saranno realizzati molto in fretta,
e altri solo dopo molti mesi; per questo, non ti scoraggiare.
– Quando meditare-
Io consiglio di meditare due volte al giorno. Prima della colazione e prima
di cena sarebbe preferibile. (Il sistema digestivo spesso si ferma durante
la meditazione, cosi’ se si ha lo stomaco pieno puo’ venire
un’indigestione.) Ricorda, qualsiasi cosa succeda, va bene. Va bene
addormentarsi, o non rilassarsi; va bene ridere, o piangere; va bene essere,
o non essere in uno stato alterato, va bene se il mantra non segue il
respiro come avevo suggerito, o anche lo dici tutt’insieme. Cio’ che e’
importante e’ che tu hai l’intenzione di pensare al mantra mentre mediti. In
breve, non provare a controllarlo! Per venti minuti, due volte al giorno,
lasciati andare.
Domande e commenti:
-La domanda piu’ frequente che mi viene fatta quando insegno a meditare e’
“Ma che cosa intendi per “pensa al mantra senza sforzarti”?” La mia risposta
migliore e’ un’analogia. Quando leggi ti sforzi di guardare la pagina, di
concentrarti sulla pagina e sulle parole. E tu sei intenzionato a capire il
significato delle parole. Di solito questo e’ abbastanza e il significato
viene senza troppo sforzo, anche se c’e’ *un po’* di sforzo. Pensare al
mantra e’ simile nel senso che tu usi uno stesso quantitativo di sforzo (che
e’ molto poco, anche se c’e’) per pensare al mantra. Tu non ti forzi a
pensare al mantra fino all’esclusione di tutto il resto. Lascialo venire, e
se non e’ abbastanza, allora incoraggia la tua mente a pensarlo con un
piccolo sforzo.
Se sei stanco, quando mediti, potresti addormentarti. Comunque, non usare la
meditazione come un aiuto per dormire. Se soffri di insonnia, medita durante
il giorno e l’insonnia probabilmente si prendera’ cura di se’ stessa.
“Sedere comodi” per meditare non significa a gambe incrociate. Se secondo te
questo e’ comodo, puoi meditare in quella posizione. Comunque, sedere con i
piedi sul pavimento, eretto, ma comodo su una sedia, va comunque bene. Non
sdraiarti.
“La preghiera sei tu che parli con Dio; la meditazione sei tu che ascolti
Dio”- Yogi Amrit Desai
(Copyright 1995 by Gabriel Zappia. E’ permesso copiare e distribuire questo
documento, purche’ completo e non modificato, inclusa questa nota di
Copyright).
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