COME parlano CERVELLO e ORGANO

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COME parlano CERVELLO e ORGANO

di a cura di Luciano Muti, l’inventore

Prima di segnalare i meccanismi tecnici – elettronici che indicano il funzionamento
dell’analizzatore dinamico che capta il linguaggio energetico tra cervello ed organi, denominato
Sensore Karnak o SPK, espongo alcuni elementi che vanno considerati per una più appropriata
valutazione dei test energetici.

Sono uno studioso di bioenergie ed ho curato con successo per 12 anni migliaia di persone con uno
staff di 20 terapeuti professionisti esperti di medicina alternativa in 8 centri seguiti dal
Consulente Medico Dott. Aureliano Baroli in qualità di Direttore Sanitario. Egli è esperto in:
omeopatia, agopuntura, medicina energetica, iridologia, scienze dell’alimentazione ed è inoltre
Medico Legale.

Attraverso le mie ricerche e l’analisi di circa 10.000 persone ho potuto constatare che il cervello
dell’uomo trasmette costantemente, anche a distanza, campi elettromagnetici fluttuanti direzionali
di potenziale diverso in una vasta gamma di frequenze. Per documentare queste mie teorie ho
realizzato il Sensore SPK che, tramite un circuito elettronico ultrasensibile, può captare e
rilevare la potenza di emissione elettromagnetica cerebrale delle persone in ogni frequenza,
continuativamente.

Per conoscere meglio i meccanismi elettronici che regolano le funzioni vitali dell’uomo ho
avvicinato vari scienziati, fra i quali l’Ing. Prof. Marco Todeschini, plurilaureato, più volte
proposto per il Premio Nobel per la Fisica. Alle sue ricerche hanno collaborato anche gli scienziati
Fermi e Marconi. Egli, attraverso la scienza della >>>Psicobiofisica da lui fondata, ha potuto
indicarmi importanti nozioni sui meccanismi elettronici che regolano le funzioni psichiche,
biologiche e fisiche nell’uomo.

Dai Ricercatori Medici Tedeschi Dott. Prof. Fritz Albert Popp dell’Università di Kaiserslautern in
Germania e Dott. Peter Mandel venni a conoscere un’analisi energetica con il metodo elettrografico
Kirlian, che utilizzai per verificare lo stato di salute dei pazienti curati nei miei Centri di
Medicina Complementare. Con questo metodo e con l’elettroencefalografo dinamico realizzato dall’Ing.
Villiam Giroldini (Psico-olotester) ho potuto verificare l’attendibilità delle captazioni del
Sensore SPK.

In questo modo i Consulenti Medici hanno potuto constatare la ripresa funzionale cerebrale dei
suddetti pazienti, mentre per verificare l’effettiva ripresa organica si utilizzarono le classiche
analisi di laboratorio prescritte secondo le patologie del caso.

Con la collaborazione di ingegneri è stato realizzato il Sensore Karnak in oggetto, che è in grado
di captare le reali emissioni elettromagnetiche cerebrali delle persone a distanza di 1 – 2 metri,
senza bisogno di alcun elettrodo o altro collegamento con il capo o il corpo della persona
esaminata. Per verificare le emissioni elettromagnetiche cerebrali nelle giuste frequenze utilizzai
uno Stimolatore Magnetico Cerebrale K. da me precedentemente realizzato e brevettato (Brevetto
concesso a Roma l’11-6-1996 N° PC 91A07) e sperimentato con successo da Ricercatori Scientifici che
dopo un anno di prove effettuate su vari pazienti volontari resistenti alle cure mediche ufficiali,
ne hanno constato l’efficacia, senza rilevare alcun effetto collaterale negativo.

Per controllare l’attendibilità del Sensore SPK e stabilire i parametri di valutazione della ripresa
dell’attività energetica cerebrale venne utilizzato dai suddetti Medici lo Stimolatore Magnetico
Cerebrale K. per rigenerare le frequenze cerebrali carenti precedentemente rilevate attraverso
”analisi elettroencefalografica. Ricercatori scientifici osservarono che, già dopo una sola seduta
eseguita con lo Stimolatore Magnetico, avveniva una ripresa funzionale cerebrale significativa nelle
medesime frequenze che risultavano anomale dall’analisi elettroencefalografica.

Il Sensore SPK mise in evidenza la riattivazione funzionale cerebrale nelle medesime frequenze
trasmesse, visibili attraverso gli istogrammi che appaiono sul monitor del computer tramite un
software in Visual Basic che decodifica gli stimoli elettromagnetici inviati dal cervello e captati
dal Sensore SPK.
Per verificare l’attendibilità del Sensore SPK rilevando la ripresa delle funzionalità organiche è
stato utilizzato il medesimo Stimolatore Magnetico nelle frequenze di 6 – 7 Hz. con emissione di
campi elettromagnetici pulsanti, con particolari tipi d’onda triangolari e quadre. Posizionandolo in
corrispondenza dell’organo bisognoso si è potuto osservare col Sensore SPK un aumento dell’attività
energetica nelle frequenze relative agli stessi organi. Tutto ciò è rilevabile dal grafico tramite
gli istogrammi. Anche l’elettrografia Kirlian (metodo Peter Mandel) rilevava le identiche riprese
funzionali energetiche organiche captate dal Sensore SPK.

Quando, al soggetto da esaminare, si faceva assumere un prodotto alimentare del quale era nota
l’intolleranza e la problematica organica che questo produceva, si notava dagli istogrammi con il
Sensore SPK un abbattimento della funzionalità energetica proprio delle zone dei rispettivi organi
danneggiati, ovvero nel circuito elettronico, in corrispondenza delle relative frequenze
elettromagnetiche delle zone d’organo, si notava una ridotta attività elettrica in microvolt.
Facendo tenere in una sola mano al paziente lo stesso prodotto per 1-2 minuti, dopo avere eseguito
un primo test in condizioni normali ed eseguendone un secondo, si poteva notare un’anomalia
funzionale energetica nelle stesse zone d’organo, poiché il cervello riconosceva attraverso il ben
noto meccanismo della Biorisonanza la negatività che il prodotto apportava ai relativi organi.

Sempre attraverso lo stesso meccanismo di Biorisonanza cerebrale, con la stessa modalità di analisi,
è possibile verificare e quantificare per quale organo sia efficace un prodotto naturale,
fitoterapico, omeopatico o un integratore alimentare ecc., anche in modo continuativo.

Fonte: www.karnak2000.com

da www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=22532

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