Come percepire la Verità

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Come percepire la Verità

di Parahamansa Yogananda

Qual’è il modo di mettere alla prova la verità delle Scritture? Come
potete stabilire quale Bibbia sia vera? Abbiamo la Bibbia indù, la Bibbia
maomettana e la Bibbia cristiana. Come potete sapere per certo che esse
contengono la verità? Molte cose in esse non sono la verità, perchè sono il
prodotto di cattive traduzioni ripetute e fatte da uomini che non avevano
realizzazione spirituale.

Il fatto che tante persone credono ad una data asserzione non è evidenza
sufficiente che si tratti della verità. A volte un solo uomo sa più del
mondo intero (Colombo diceva che la terra era rotonda, ma nessuno gli
credeva). La maggioranza è di solito come un gregge di pecore. Se ad una di
esse sorge il desiderio di saltare la rupe, tutto il gregge salterà con
essa.

Vi sono due metodi per percepire la verità: quello intellettuale e
l’intuitivo. Il metodo intellettuale dipende per sua conoscenza dalle
percezioni dei sensi e dell’intelligenza. Se voi basate i vostri concetti
della verità sulle percezioni dei sensi, la conclusione che ne traete può
essere errata. I nostri sensi sono tutti limitati, perciò non possiamo
percepire la verità intellettualmente, se non in misura limitata.

Come abbiamo asserito più sopra, l’intelligenza viene limitata e perfino
fuorviata dalle percezioni sensorie. Per esempio: se vediamo del fumo su una
collina distante ne concludiamo che là vi sia un fuoco; però, andando verso
quella collina, forse ci accorgiamo che si trattava solo di una nube di
polvere. Perciò diciamo che l’apparenza della verità (il fenomeno) può
essere conosciuta mediante l’intelligenza; ma, il noumeno, cioè la verità
stessa, può essere conosciuto soltanto per mezzo dell’intuizione.

Noi constatiamo che tutta la conoscenza tratta da interferenze dipende dai
dati forniti dai sensi. Se quei dati sono falsi, la conclusione è errata.

Perciò la ragione non può provare la verità di alcuna Bibbia. Inoltre, i
sensi che abbiamo sono così limitati che ci ingannano continuamente. Voi
vedete solo ciò che il limitato potere dei vostri occhi vi permette di
vedere. Udite solo certe vibrazioni, poichè il campo dell’udito ha dei
limiti ben stabiliti.

L’intuizione non sbaglia mai

D’altra parte, l’intuizione si sviluppa durante la meditazione e perciò non
può sbagliare mai; ma, questo potere è rimasto in massima parte latente in
noi. La coscienza dell’esistere nasce dall’intuizione. Non abbisogna di
ragionamenti, o di dimostrazioni, per sapere che esistiamo. L’intuizione è
quella forza che mette alla prova la verità.

Dovete sentire – realizzare – la verità prima di poter sapere che è vera. Ciò
che appare vero alla ragione ed alla percezione sensoria non è sempre
effettivamente vero. L’unico modo per conoscere la verità è di realizzarla
intuitivamente. Per conoscere l’atomo dovete divenire atomo. Dovete divenire
ciò che volete conoscere.

Potete forse conoscere il gusto dello zucchero senza assaggiarlo? No! Così è
per il metafisico, che deve sperimentare ogni cosa in se stesso.

Lo scienziato sperimenta invece con tutte le cose al di fuori di sè.
Intuizione non significa autosufficienza, o cieca fede nelle vostre
opinioni; ma, un calmo ragionamento, più un calmo sentire possono portare
all’intuizione, se guidati dalla meditazione..

Perciò, più meditate e ragionate in stato di calma, più intuizioni avrete.

Per mettere alla prova la verità bisogna sperimentarla intuitivamente. Tutta
la filosofia orientale si basa sull’esperienza intuitiva. Per quanto
intellettuali siate: nella realizzazione spirituale potete essere ancora
bambini. Dovete “realizzare” la verità voi stessi. Questo è il potere
mediante il quale dobbiamo esaminare le scritture.

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