Come “sentire” l’Aum – Om
di Paramahansa Yogananda
Poche parole per introdurre questa vitale lezione di Paramahansa Yogananda, sul suono occulto di Om, tratta da quelle della Self Realization Fellowship.
Nel brano che segue e’ contenuta l’essenza della Scuola Hindu’, in tutto il suo splendore tradizionale.
Come scrisse Vivekananda:
“.una delle caratteristiche del ricercatore spirituale hindu’ e’ affermare con determinazione incrollabile:
“..Non mi basta conoscere quello che e’ celato nel Mistero della Vita. Mi sentiro’ un fallito, se – al termine di questa reincarnazione – non avro’ “sperimentato” la Verita’ Cosmica!.”
Ecco, amici miei: “. sperimentato..”.
Spesso, ripeto che Dio e’ un Suono sottile e indicibile, nell’universo: non un atto di fede, ne’ un sublime slancio mistico.
Certo, e’ “anche” tutto cio’; ma, non basta.
La Scuola Yoga possiede i piu’ alti pinnacoli di metafisica teorica, che mai altro monumento al Pensiero Umano abbia costruito.
Ma, al termine di ogni , sia pur indicibile, didattica pone il ricercatore di fronte al “Reale Suono di Dio”.
E la Bhagavad Gita e’ il cuore dei Veda, ove quanto indico e’ ampiamente provato e documentato.
Soltanto percependo la Vibrazione di Dio, che rappresenta un fenomeno pragmatico ed “oggettivo”, come lo sono i fenomeni della natura – il fulmine, l’acqua, i monti, le piante – soltanto allora, ognuno di voi potra’ dire di essere uno “yoghi”; un unito a Dio; un “liberato”.
Cio’ non significa certamente giungere a “conoscere” Dio!
“Chi dice di conoscere la natura del tao, non lo conosce.”
Ma forma la differenza tra colui che e’ al di qua – nel limite della Forma – e chi e’ al di sopra di Essa.
Yogananda insegna qui (e procedera’ oltre, ancora, nelle Sue lezione SRF) a “toccare il Costato di Dio”.
A percepire, da soli e individualmente, l’AUM, nell’Universo. Il Verbo Sacro. Lo stesso Dio.
E, come un infante di pochi mesi non e’ sicuramente in grado di discettare sulla natura di “quell’immenso e completo amore” che lo “avvolge” con le sue braccia – la dolce mammina, tenera e premurosa – e, si sente felice, completo e sazio d’amore, e di ogni altro suo desiderio, in quell’amplesso totale, cosi’, chi percepisce – chiaramente – il possente AUM – tuono sacro del Divino – in se stesso e nell’universalita’ delle cose, vive completamente – anche se indicibilmente – l’unione finale con Dio Stesso.
Questa e’ la prima parte della lezione. Nella seconda, Paramahansa indichera ‘, in dettaglio, anche la “Tecnica dell’OM”.
Siate sempre felici! E sempre -consapevolmente – benedetti dalla Sacra Vibrazione del Logos!
(Guido)
* Valore della meditazione *
(Grado 2°. Lezione 30 – Self Realization Fellowship)
“La gioia e’ il proposito della vita”
Le cose materiali forniscono vera gioia? No! Per qualche momento danno un piccolo piacere passeggero, che, sempre, e,’ pero’, seguito da pene. Esse ci promettono gioia, ma non mantengono la parola data.
Colui che si diverte troppo con i piaceri della terra smarrira’ la felicita’ ; coloro che si arrendono alla vita sessuale, perderanno la loro vitalita’; chi mangia eccessivamente, perdera’ la salute e la soddisfazione del cibo. Ovunque andrete vi accorgerete che la gente raccoglie il frutto degli eccessi che ha seminato durante l’esistenza.
“Il prezzo del peccato e’ la morte”.
Il peccato e’ ignoranza; ignoranza delle leggi cosmiche Divine della vita. Soltanto quando giungiamo a vivere armoniosamente con la legge di Dio ci armonizziamo con il nobile proposito dell’esistenza umana.
Dio non ci castiga; siamo noi stessi a castigarci, in accordo con la legge di causa e di effetto. Se semineremo buone opere raccoglieremo felicita’; se, invece, ne produrremo di cattive, ci ritroveremo immersi in molti dispiaceri.
La vecchiaia, le preoccupazioni, le malattie, e la morte rappresentano solo alcuni effetti del peccato, o ignoranza della legge universale.
Sarebbe cosa completamente inutile se noi soddisfacessimo la presente vita “esistendo” solamente, e, poi, morendo. Tutti noi speriamo che le nostre vita producano bene e piacere.
Devi seguire il sentiero, sino alla fine; e se avrai scelto quello appropriato, inevitabilmente, li’, incontrerai Dio. Evita i viottoli del desiderio materiale, che conducono soltanto ad un abisso di insoddisfazione.
Ogni buona azione che compirai sara’ come il colpo di un piccone che, perforando il suolo della coscienza, permettera’ alla sorgente della gioia Divina di zampillare.
Ma, il piccone della meditazione, che rappresenta l’azione perfetta per antonomasia, perfora la superficie interiore della coscienza e fa scaturire la gioia totale della vita. Il “geiser” della Felicita’ Suprema cresce e fluisce perpetuamente nell’anima, attraverso il silenzio trapanante.
“Dio e’ gioia sempre rinnovata”
Voi tutti scoprirete che, attraverso la pratica continua della meditazione, inizierete a provare una gioia, che sempre si rinnova, che sempre aumenta. Una gioia che non equivale solo ad uno stato mentale astratto, o ad un piacere mortale di corta durata, bensi’ a quella felicita’ Divina della meditazione, che accogliera’ sempre le vostre preghiere e rispondera’ ad esse.
Subito dopo, ascolterete il Suono Cosmico, che proviene dallo Spirito, ed in questo suono percepirete intimamente la gioia dello Spirito stesso.
E, mentre starete ascoltando il Suono, riceverete la soluzione per ogni vostro problema.
Tutti cerchiamo la felicita’; una felicita’ che non ci abbandoni. Tutti aneliamo a che essa si stabilizzi durevolmente in noi. Una felicita’ che non declini, e che si rinnovi eternamente.
Una volta che avrete sperimentato questa gioia, che si rinnova eternamente nella vostra stessa anima, troverete automaticamente in essa tutto cio’ che da sempre anelavate rintracciare; e saprete che e’ proprio questo giubilo che stavate cercando da eoni di tempo.
Avreste mai pensato alla possibilita’ di godere dell’eterna gioia, senza ritrovarvi nell’eterna esistenza? No! Questo concetto sarebbe stato contraddittorio ed assurdo.
Senza dubbio, l’amore per l’esistenza non rappresenta il nostro maggior desiderio. Se lo fosse, non ci sarebbero i suicidi.
Nessuno giungerebbe mai a pensare che porrebbe termine alle proprie tribolazioni togliendosi la vita.
Noi desideriamo vivere [anche] quando la nostra esistenza si riempie di afflizioni. Desideriamo una vita gioiosa. E non desideriamo provare esistenza e gioia, mentre stiamo in uno stato incosciente. Vogliamo farlo, pienamente consapevoli di esse.
Ora, che rapporto esiste tra la novella gioia perenne e l’esistenza eterna?
Ecco, la risposta: la coscienza eterna.
Dio e’ quella gioia sempre nuova, in continua espansione, e incessantemente consapevole.
Tutti noi cerchiamo questa gioia; direttamente, attraverso l’anima, e indirettamente, attraverso i falsi piaceri dei sensi.
Quando nasce la sazieta’, il fastidio, la disillusione, e la sofferenza, come conseguenza dell’aver cercato la felicita’ tramite i sensi, noi ci rivolgiamo a Dio e, in tal modo, scopriamo l’unica fonte di vero godimento.
* Il proposito di ascoltare il suono di OM *
Tutte le vibrazioni producono un suono. I suoni piu’ sottili, e quelli piu’ intensi, che procedono dalla creazione, non vengono percepiti dall’udito umano, il quale non e’ capace di captare suoni con una frequenza minore di sessanta vibrazioni al secondo, e maggiore di sessantamila.
Questa lezione vi insegnera’ a riconoscere, tramite l’intuitivo udito astrale, il Suono Cosmico: la sinfonia di tutti i suoni dell’universo.
Nella meditazione profonda, quando i suoni fisici del battito del cuore, della circolazione del sangue, e delle altre attivita’ organiche svaniscono, e la musica astrale delle campane, dell’arpa, del flauto (N.d.R.: suoni occulti dei chakras, quali vengono indicati dalle iniziazioni Kriya), e la musica astrale degli altri suoni, originati dall’attivita’ elettrica del corpo astrale, gradualmente spariscono, il devoto ascolta – durante la sua meditazione – il suono di OM: la Vibrazione Cosmica.
Noi sappiamo che esistono suoni fisici e canti, che vagano, non sentiti, attraverso l’etere, e che possono venire captati solo per mezzo della radio.
Le vibrazioni estremamente sottili del Suono Cosmico di OM, che penetrano ogni cosa, si ripercuotono nell’universo in modo simile; sono piu’ sottili dell’etere e si celano nella profondita’ delle forze cosmiche, dietro l’ intelligenza ed il pensiero.
E’ possibile captare il Suono Cosmico soltanto quando la radio-cuore del devoto, che medita profondamente, si sintonizza alla sua frequenza vibratoria.
Quando disconnetterete del tutto il telefono del vostro senso dell’udito, ascolterete il grandioso suono di OM, celato dietro lo schermo dei suoni corporei ed astrali.
Il piu’ importante dei cinque sensi telefonici e’ l’udito.
In primo luogo, apprendiamo a disconnetterlo completamente; poi, potremo imparare ad escludere i suoni piu’ deboli della parte interiore del corpo. E, infine, si dovranno escludere i suoni del corpo astrale.
Allorche’ avrete imparato a farlo, il vostro corpo giungera’ a vibrare come un tamburo, o il ruggito dell’oceano; con un immenso ritmo musicale.
Quando ascolterete, sperimentalmente, questo suono, e percepirete la musica cosmica, mentre si diffonde in ogni parte dello spazio, allora conoscerete Dio. E saprete di conoscerLo.
Una volta appresa, questa tecnica dovrete praticarla con fedelta’, con serieta’, con assiduita’, e dovrete essere persistenti in questa pratica:
Facendolo, vi renderete conto che avete il potere individuale di stabilire un contatto “reale” con Dio.
Le altezze a cui potrete ascendere saranno illimitate.
La Self Realization Fellowship vi fornisce questa tecnica: tramite la sua pratica, voi potrete armonizzare la vostra coscienza con la Coscienza Infinita.
L’unita’ con Dio non e’ un cloroformio per la mente. L’unione divina rappresenta l’espansione della vostra coscienza, dai limiti della forma mortale, sino agli ultimi confini dell’eternita’.
E’ interessante osservare che le campane delle chiese hanno avuto origine dalle campane dei templi dell’India.
Il suono che producono cerca di assomigliare al grande suono cosmico di OM.
E la stessa cosa si riferisce alla grande quantita’ di tamburi, che vengono usati dalle diverse razze umane, per produrre un ritmo.
Perche’ mai le campane, ed i tamburi, vi commuovono?
La ragione risiede nel fatto che essi richiamano occultamente, al vostro senso soggettivo, l’immenso suono cosmico di OM.
Questa e’ la seconda parte della lezione, sulla “Tecnica dell’OM”, che Yogananda insegna, nelle dispense della Self Realization Fellowship (Grado II – Lezione 30).
Ogni Guru ha guidato, in India, i Suoi “chela” (discepoli) alla diretta conoscenza di Dio.
Non gia’ inteso come un principio teorico e distante, ma come il “sobbollire caldo e bruciante” di un Sangue Cosmico, che – fremendo nelle vene di ogni particella universale – canta un Suono; il Suo Suono. La musica di OM.
Le preghiere cattoliche si riferiscono a questo misterioso serpeggiare della Presenza Musicale di Dio, nell’ovunque, terminando la loro invocazione con la parola “Amen”.
Dio, quindi, e’ vicino a noi. Ed e’ letteralmente vero che abita in ogni corpuscolo infinitamente piccolo, e maestosamente galattico, della vita
E’ in noi, fuori di noi, dietro di noi e davanti a noi.
E’ – come dice un detto hindu’ -:
“.Piu’ vicino a te, delle tue mani e dei tuoi piedi.”
Ma, la sua presenza – quanto quella di un’incantevole sirena, a cui nessuno puo’ e potra’ mai resistere – e’ accompagnata dalla Sua Voce, indicibilmente melodiosa.
Ne parla Giovanni, nel suo Vangelo, quando ci indica la presenza del “Verbo”.
Ne parla Krishna, nella Bhagavad Gita, quando afferma che il Logos si manifesta nell’AUM infinito.
Ne parla Pitagora, quando insegna e indica la sua “Musica delle Sfere”.
Questa lezione vi offrira’ il capo di una corda magica.
Se l’afferrerete, e praticherete il principio della mistica ricerca sperimentale, nella quale essa vi incanala, indubbiamente non potrete fallire l’incontro con Dio.
Cio’ e’ avvenuto nei templi sacri dell’India e dell’oriente tradizionale.
A quel punto, sarete voi a “donare”Dio al mondo!
Perche’, questo che vi proponiamo, e’ l’unico metodo millenario, per realizzare Iddio, in noi!
Nella prossima terza parte – conclusiva – Yogananda insegna “l’atteggiamento meditativo e tecnico” per praticare “l’ascolto” dell’OM sacro.
Dio vi benedica, amici miei cari. E, con voi, protegga la vostra famiglia intera ed i vostri figli!
(Guido)
*La Tecnica dell’Om * (parte seconda)
Il Suono Cosmico e’ onnipresente. Chiunque vi si armonizzi vedra’ la propria coscienza espandersi e tramutarsi in coscienza onnipresente. E tale armonia non provoca uno stato di inconsapevolezza, ma la dilatazione dell’io.
Quando vi sarete, per un attimo, slegati dall’identificazione con la vostra personalita’, realizzerete che l’oceano cosmico della Coscienza di Dio e l’ onda della vostra essenza saranno unite ed unificate dall’OM.
L’acqua salata, sigillata in una bottiglia, non tocca l’oceano, benche’ vi galleggi sopra; cosi’, l’anima, che e’ un riflesso dello Spirito, si trova racchiusa in questo corpo, piombata dal tappo dell’ignoranza, e le e’ impossibile creare un rapporto con Dio, benche’ stia vivendo nell’oceano della Sua presenza.
Quando si stura il contenitore, l’acqua salata che esso contiene all’interno si fonde con quella del mare; nello stesso modo, la consapevolezza di OM toglie il tappo dell’ignoranza alla bottiglia della coscienza umana, e questa, [che era] imprigionata nel corpo, si libera, unendosi, finalmente, al mare della Coscienza Cosmica.
Se soffiaste in una conchiglia marina, all’interno di una casa, ne ascoltereste il suono, mentre si espande in ogni parte della stessa, poiche’ le sue vibrazioni viaggiano come una sfera in espansione.
OM e’ la vibrazione peculiare del Cosmo; e, se giungerete ad armonizzarvi con essa, la vostra consapevolezza iniziera’ ad espandersi, sino a comprendere la coscienza di ogni atomo dello spazio, nella sua intera gamma vibratoria.
OM rappresenta il ponte che unisce la coscienza umana alla Coscienza Cosmica.
Percepire il suono solamente una, o due volte, nel periodo di vari anni, non e’ sufficiente. Grazie alla pratica della tecnica insegnata in questa lezione – e di altre piu’ elevate – e con l’aiuto del vostro Guru, dovrete dedicarvi all’apprendimento di questa tecnica, sino a quando riuscirete a porvi in contatto con il Suono Cosmico che vibra nello spazio.
All’inizio, OM sara’ solo un suono, che dara’ conforto.
Ma, lo studente avanzato percepira’ il suono di OM, come “vita intera”.
Riuscirete, allora, a sentire la nota di OM nei vasti continenti, nelle ampie sfere dello spazio.
Riuscirete ad avvertire la rotazione della terra e dei pianeti, nello spazio; e potrete sentire i milioni di passi che calcano la terra – che identificherete nel vostro stesso corpo.
Potrete, ancora, intravedere i pianeti ed i sistemi stellari, mentre brillano come dei diamanti, nel vostro infinito organismo dello spazio.
* Periodo di preghiera *
Tappando le orecchie con i pollici, impedite l’ingresso di ogni suono esterno, e iniziate a compiere tre azioni:
Mantenete la visione interiore concentrata mentalmente nel centro del Terzo Occhio, situato tra le sopracciglia;
Cantate mentalmente OM; e
Ascoltate attentamente nell’orecchio “destro” (dove esiste un forte flusso di energia, e dove vi abituerete a captare i suoni).
Quando gli occhi si saranno stabilizzati e quietati potrete scorgere una luce; pero’, e’ piu’ importante che percepiate i suoni astrali dei centri cerebro-spinali, o il suono di OM.
Quando avrete sigillato le orecchie, eliminando ogni suono fisico esterno (il rumore delle auto, della gente che parla, ecc..) ascolterete, allora, i potenti battiti del cuore. Fatevi attenzione, sino a che essi cesseranno; subito dopo, ascoltate, uno per uno, i diversi suoni che sopravvengono, concentrandovi su uno di essi alla volta.
Appena avrete notato che i battiti del cuore, o la pulsazione della circolazione sanguigna sono cessati, percepirete, probabilmente, la musica astrale dei centri spinali.
Probabilmente, all’inizio, udirete il ronzio di un’ape; dopo, il suono di un flauto; e, ancora, di un’arpa, come se fosse suonata dolcemente in lontananza. Si tratta dell’arpa della celestiale musica astrale.
Infine, e’ possibile che percepiate un suono simile a quello di un’enorme campana, o di un profondo gong.
Ed infine, il grande suono avvolgente di OM, come un mare assordante, come il suono di numerose acque.
Appena sarete riusciti a percepire il canto dell’OM, cercate di escludere ogni altro suono; concentratevi in quello di OM; unificatevi ad esso.
Ma, se non riuscite a cogliere la musica di OM, ascoltate con l’orecchio destro un suono alla volta, sia che si tratti di una vibrazione fisica, che astrale; fino a quando non realizzerete la nota dell’OM.
Quando vi riuscirete, non sara’ piu’ necessario che facciate attenzione ai suoni astrali.
Dio e’ questo Suono Cosmico.
E quando percepirete il grande suono dell’universo, sara’ quello il momento in cui dovrete pregare.
Domandate, in quel momento, a Dio che realizzi ogni vostro desiderio piu’ profondo, e realizzerete che Egli risponde alla preghera della vostra anima.
La vostra mente e’ simile ad un apparecchio trasmittente; ma, questo microfono e’ scomposto. Si e’ rotto, a causa dei colpi continui, ricevuti dalla vostra inquietudine.
La tecnica di concentrazione e di meditazione della Self Realization Fellowship vi insegnera’ ad armonizzare il vostro triplice corpo, la vostra mente e la vostra anima con Dio, in modo permanente; affinche’ riusciate a ricevere da Lui le sue vibrazioni benefiche, che vi aiuteranno nelle vostre necessita’ fisiche, economiche, mentali e spirituali.
Una volta che avrete saputo come riparare l’inquieto microfono della vostra mente, tramite la meditazione, potrete trasmettere a Dio il vostro S.O.S. (domanda di soccorso), sino a che otterrete in modo cosciente la Sua risposta.
Dovrete trasmettere con persistenza insistente ed incessante la richiesta della vostra anima, fino a che Dio vi risponda, avvalendosi dell’estasi spirituale, e di un crescente delizia gioiosa.
Allora, chiedete che vi si concedano gli aneliti legittimi a cui tendete.
La maggioranza delle persone hanno delle ispirazioni incerte; inspirazioni di origine subconscia. Ma, coloro che hanno preso contatto con il suono di OM, ottengono la propria ispirazione dalla Supercoscienza illimitata, che viene guidata da Dio.
Prima di scrivere, o di iniziare un’impresa importante, sia materiale che spirituale, applicatevi all’ascolto del suono cosmico di OM, e fondetevi con esso.
Quando vi sentirete saturi della felicita’ che infonde questa guida cosmica, pregate:
” Ragionero’, esercitero’ la mia volonta’, ed entrero’ in azione; pero’, guida Tu, Suono Cosmico, la mia ragione, la mia volonta’ e la mia azione, perche’ io possa procedere in modo corretto”
Ecco a voi, amici miei cari, la terza ed ultima parte della lezione originale che la Self Realization Fellowship ( secondo Grado – Lezione 30-A) ci ha dato, sulla Tecnica dell’OM.
Alcune concetti, qui, vanno sottolineati ed evidenziati.
Intanto, che questa tecnica e’ antica quanto antica e’ la Tradizione Guru-discepolo.
E, poi – permettetemi di affermarlo – quanto sparute e pallide appaiano, qui, tutte le cosiddette “arche” di pensiero filosofico e sottilmente mentale, che si affannano a comporre una cattedrale si altissimi sofismi, sul come e sul chi sia la natura delle “percezione divina”.
Monismo, dualismo, inesistenza dell’essere e del percepire; nulla, visto come pieno esistenziale; tutto, visto come “intraducibile forma dell’ essere”; impossibilita’ di percepire l’archetipo.e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta.
Permettete, allora, a questo povero e stupido vostro amico kriyaban di vibrare possentemente nell’affermazione che vi fa, ora:
“Dio puo’ essere percepito!”
Dio e’ un Suono, nella natura, che nessuno ha il diritto di negare, se prima non ha raggiunto l’elevata natura di un Uomo come Yogananda, e come i Suoi Guru.
Dio e’ travolgente, come un fiume che non ha argini, quando e’ stato sperimentato nel sacro “androne del Tempio, ove ulula il Suo amore per tutti noi, senza cessa, sotto forma di OM”.
Nessun discepolo, o chela, della Folgorante Scuola Hindu – intendo, quella “Centrale” – e’ lasciato in disparte, una volta entrato in un vero Ashram; ma, egli viene, sempre, posto di fronte al Verbo.
Posto davanti a Dio, nella costante presenza che Egli ha (come Logos), sotto forma di OM, in ogni aspetto dell’universo.
La Self Realization Fellowship ci ha insegnato a sentirla nelle vene, questa presenza di Dio.
Yogananda ha voluto che ogni suo chela – come il Suo adorato ed adorabile Guru, Sri Sri Yukteswarji fece, nei suoi riguardi – fosse “sbalzato” nell’ eucaristica comunione misteriosofica, con Dio.
Io non dico che si debbano accettare codeste affermazioni, come oro colato.
Un simile comportamento – e vi chiedo testimonianza, a fronte delle tante cose, oramai, che ho scritto in questa lista – mi ripugnerebbe profondamente.
Io affermo che – almeno – vengano rispettati i secoli ed i millenni, in cui centinaia di migliaia di ricercatori hanno donato interamente se’ stessi, nell’indicarci certe direzioni; e, nel fare questo, molti hanno accompagnato le descrizioni delle loro esperienze interiori con delle realta’ d’amore e di miracolo, che lasciano, tuttora, sbigottiti ed attoniti.
Il segreto di OM (l’Amen dei cattolici) e’ il piu’ sacro e profondo che esista nella tradizione Vedica.
Lo capite che viene data, a tutti voi, questa chiave aurea, senza alcuna interferenza e senza l’interposizione, tra voi e Dio, di alcuna presenza estranea, se non quella della sperimentazione che potreste avere, diretta ed inequivocabile?
Vi prego solo di farvi incuriosire dalla spessa e massiccia letteratura – sia antichissima, oltre ogni tempo – e sia che moderna, sull’argomento che trattiamo.
Puo’ mai essere che le migliaia di “sadhu”, disadorni e seminudi, che cantano, vicino ai templi hindu’, il Nome di Dio, siano tutti svaniti di mente?
E’ possibile che l’intero Tibet (e non parlo solo dei religiosi) conservi, come perla sacra, questo Termine, e lo faccia echeggiare, nei templi e nelle case, cosi’, solo per zelo fanatico?
Nel popolo, nel semplice popolo, Dio vive, esattamente come in quella culla a Betlemme, in cui torno’ a nascere.
Il popolo, e le sue tradizioni, “sanno”!
Voi avete, qui, il piu’ potente Mantram che esista. Il vero”Nome di Dio”.
Pronunciarlo, significa – per tradizione – acquisire un frammento di karma, superbamente buono, per se’ stessi e per gli altri.
Ogni volta che si emette il Sacro Suono – consapevoli che si “sta chiamando Dio” – si dice che un Angelo accorra, e resti accanto a colui che sta, cosi’ , pregando.
Gli Angeli stessi sono vincolati al potere (d’amore, si intende) di OM.
Dio voglia – cari amici – Dio voglia che almeno qualcuno di voi approfondisca il seme aureo che Yoganandaji – il nostro amato Fratello Maggiore – ci da’, con questa ispirata lezione, sul Ponte piu’ diretto che l ‘uomo ha, per ricongiungersi a Dio!
OM MANI PADME HUM!
(Guido)
* La tecnica della meditazione della Self Realization Fellowship*
_ La Tecnica_
1) Siediti eretto. Appoggia i gomiti su di un oggetto che li mantenga alti, in modo sufficiente a che tu possa far pressione sulle orecchie con i pollici, senza inclinare, ne’ incurvare il corpo;
2) Premi i fori delle orecchie con i pollici, senza provare scomodita’;
3) appoggia i mignoli sulle palpebre, vicino agli angoli esterni di esse, per mantenerle chiuse, ed esercita una lieve pressione per impedire, allo stesso tempo, i movimenti inquieti degli occhi;
4) appoggia le dita restanti sulla fronte;
5) con gli occhi chiusi, o socchiusi, concentra lo sguardo nel punto che si trova tra le sopracciglia (N.d.R: il terzo Occhio), e mantienilo fisso li’;
6) canta mentalmente “OM”, “OM”. Non parlare, non sussurrare, e non compiere alcun movimento con la lingua;
7) ascolta attentamente all’interno dell’orecchio destro, dove c’e’ un forte afflusso di energia, e dove i suoni si percepiscono prima (se sei sordo, la percezione auditiva sara’ piu’ acuta dall’orecchio sinistro – e, di conseguenza, puoi concentrare la tua attenzione all’interno di esso);
8) concentrati nel suono che diverra’ dominante (e’ probabile che tu percepisca un assieme di suoni dalla differente intensita’);
9) concentrato solo su di un suono alla volta (il piu’ forte). Mentre ascolti, appariranno altri suoni. Ascoltali, uno ad uno, a misura che ognuno di essi si evidenzi sugli altri;
10) devi cantare, in modo automatico e mentalmente, OM, mentre dirigi lo sguardo al centro della Coscienza Cristica, senza – con cio’ – compiere alcuno sforzo mentale. Quando gli occhi si saranno tranquillizzati e quietati, ti troverai nella condizione di contemplare una luce nel centro che corrisponde alla Coscienza Cristica; pero’e’ piu’ importante sentire i suoni astrali, o il suono di OM (dopo questa tecnica, cerca di scorgere l’ occhio spirituale, nel posto che ove risiede il Centro della Coscienza Cristica). Ogni sforzo mentale deve essere dedicato ad ascoltare il suono all’interno dell’orecchio destro;
11) Se riuscirai subito a percepire il suono di OM – un suono travolgente, simile a quello di un oceano tumultuoso – cessa di prestare attenzione ad altro. Ascolta il suono di OM; unificati ad esso, poiche’ e’ Dio che si sta manifestando a te, sotto forma del Suono Cosmico di OM.
* Punti importanti *
1) Prima di iniziare la tua pratica, prega Dio ed i Guru della Self Realization Fellowship
2) Se ti e’ possibile, costruisci un supporto di legno per i tuoi gomiti, a forma di “T” ed imbottisci la traversa superiore con del materiale appropriato. Servendo d’appoggio ai gomiti, durante la pratica della tecnica di meditazione dell’OM, il supporto aiuta lo studente (N.d.R: della SRF) a mantenere la postura eretta. La base del supporto si dovra’ appoggiare tra le gambe, sul pavimento, o sopra il sedile di meditazione. Se il vestito delle donne non permette ad esse di appoggiare il supporto tra le loro gambe, possono aggiungergli un’altra traversa piana alla base, identica a quella superiore. Questa traversa, la potranno comodamente appoggiare sui loro muscoli.
Il supporto per i gomiti e’ un oggetto utile ed appropriato, e puo’ venire trasportato facilmente. Si possono ordinare alla Sede Centrale della Self Realization Fellowship dei supporti per la tecnica di meditazione dell’OM, di metallo leggero, la cui altezza e’ regolabile, e che hanno la traversa superiore imbottita con spuma di tela cerata.
Al posto di questo supporto, puoi semplicemente appoggiare i gomiti sopra diversi cuscini, posti su di un tavolo, sino a che si ottenga un’altezza conveniente.
3) Non appoggiarti sulle mani. Siediti eretto, e con le braccia rilassate. Diversamente, le mani e gli avambracci si stancheranno presto; di conseguenza, tu ti troverai piu’ concentrato sulla scomodita’ fisica, piuttosto che nei suoni interiori astrali.
4) Pratica la tecnica di concentrazione dell'”Hong-So” (N.d.R. – La Tecnica millenaria dell’Hong So e’ spiegata accuratamente nel digest n° 76 della nostra mailing list), prima di praticare la tecnica di meditazione di OM; tranquillizzati, interiorizzati. In tal modo sara’ molto piu’ facile ascoltare i suoni che provengono da OM.
5) Con reverenza, e senza alcuna sensazione che ti provochi tensione, unificati ad ogni vibrazione che tu percepirai.
6) L’intensita’ dello sforzo e i periodi prolungati di pratica sono necessari per raggiungere i piu’ elevati stati di unificazione con il suono OM.
* Identificati con il Suono Cosmico *
( Dal Libro Meditazioni Metafisiche, di Paramahansa Yogananda)
Ascolta il Suono Cosmico nel sensibile lato destro del capo. Sentilo, mentre si espande attraverso il cervello. Ascolta il suo continuo fragore travolgente. Ascolta e percepisci, ora, come si diffonde lungo la colonna vertebrale e, immediatamente, ti spalanca la porta del cuore. Sentine la risonanza in ogni tessuto, in ogni sentimento, in ogni nervo, in ogni cellula sanguigna, ed in tutti i pensieri che danzano nella fragorosa vibrazione.
Osserva come aumenta l’intensita’ del Suono Cosmico. Si espande attraverso il corpo e la mente e travolge l’interiorita’ della terra e dell’atmosfera che la circonda, e l’etere, ed i milioni di universi materiali.
Medita, durante la crescente espansione del Suono Cosmico. E’ penetrato negli universi fisici ed ha attraversato i sottili condotti delle radiazioni che sostengono la materia in manifestazione..
Il Suono Cosmico, allora, si unisce a milioni di raggi multicolori. Si confonde con la regione dei raggi cosmici. Ascolta, contempla e sperimenta l ‘abbraccio del Suono Cosmico e della luce eterna.
Ora, il Suono Cosmico penetra nelle viscere dell’energia cosmica, mentre questa arde, ed ambedue si fondono in seno alla coscienza ed alla felicita’ cosmiche. Il corpo si fonde con l’universo. L’universo si dissolve nella voce indicibile. Il suono si fonde con la luce che illumina tutte le cose.
E la luce entra nella gioia assoluta.
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