Come vivere coscientemente

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Come vivere coscientemente

Efficaci pratiche spirituali

di Roy Eugene Davis

(Tratto, con l’autorizzazionie di swami nirvanananda da:”Verità Spirituali
– anno primo. n° 2)

SOLO LA REALIZZAZIONE DEL SE’ E DI DIO

PUO’ SODDISFARE IL CUORE SOLITARIO

Le apparenze possono essere ingannevoli, le circostanze possono essere
piacevoli e confortevoli; possono esserci abbondanti
risorse che possono essere subito disponibili. Le relazioni possono essere
armoniose; possiamo godere di buona salute, avere una buona educazione,
essere competenti nell’affrontare il mondo, avere buona volontà, lealtà e
l’aiuto della nostra famiglia, amici e associati. Anche in queste
condizioni ideali, se la consapevolezza della nostra vera natura e la
relazione con l’infinito sono carenti, nel nostro cuore (essenza del nostro
essere), noi saremo soli. Solo la Realizzazione del Sé e di Dio può
sostituire questo genere di solitudine.

La reale causa dell’infelicità e della scontentezza umana è che
abbiamo un concetto sbagliato di separazione da Dio. Quando questo senso di
separazione svanisce, la più grande felicità, che un aspirante spirituale
acquisisce, è un senso di piena presenza. Questa felicità, definita come
“beatitudine”, è la pura gioia dell’anima, della consapevolezza di Dio e
del Sé.

ALCUNI SINTOMI DELLA SOLITUDINE SPIRITUALE

E COME RIMUOVERLI

Pensieri e sentimenti che nascono dall’essere separato da Dio.
Acquisisci informazioni circa la natura di Dio e coltiva la consapevolezza
di Dio così come Dio è, piuttosto che provare a relazionarti ad un concetto
sbagliato di Dio. Sii maturo e responsabile, non essere infantile o
irresponsabile quando pensi e ti relazioni con Dio.

Confusione circa la propria identità. Pensare e sentire che la mente, il
corpo, o la personalità sono la nostra vera natura.

I RITUALI

Accetta il fatto di essere una unità individualizzata di Dio. Cambia il
tuo punto di vista: conosci, percepisci e sentiti come l’essere spirituale
che sei. Pensa, senti e agisci in accordo con la tua comprensione
interiore. Purifica il tuo ego (falso senso della propria identità). Quando
l’ego sarà purificato, lo considererai come un punto di vista, dal quale
osserverai le condizioni oggettive e soggettive. In questo modo conoscerai
il tuo Sé, mentre compi le azioni della tua vita e saprai così, che sei un
essere immortale e spirituale, con la libertà di esprimerti senza alcuna
limitazione.

Provincialismo. Mentalità ristretta.

Coltiva una prospettiva più grande ed universale. Sii consapevole
di quello che accade in un mondo più ampio. Rinuncia a comportamenti
irresponsabili e ad idee false e fluttuanti.

Frequenti o ciclici episodi di depressione mentale ed emotiva, tristezza,
confusione, disperazione.

Se questa condizione è relativa ad un disordine fisiologico allora
scopri il problema e risolvilo. Sostituisci pensieri indesiderati con
pensieri e sentimenti costruttivi. Coltiva la crescita spirituale. Scrivi i
tuoi propositi più importanti e quello che stai facendo per raggiungerli.
Migliora le tue abilità con intelligenza.

Inquietudine: incapacità a rilassarsi, a essere calmo o non riuscire a
concentrarsi.

Stabilisci un regime olistico di autocura: bilancia l’attività con il
riposo, mangia del cibo integrale e nutriente; fai esercizio fisico. Leggi
per ispirarti e acquisire la conoscenza necessaria. Medita ogni giorno,
sino a quando sarai rilassato e calmo, mentalmente ed emo
tivamente.

Bisogno compulsivo di essere sempre occupato nel fare qualcosa.
*Esamina i motivi delle tue azioni, e quello che vuoi ottenere. Evita i
coinvolgimenti non essenziali mentre ti focalizzi su ciò che è di valore.
Coltiva buoni propositi e incanalali verso la conoscenza, piuttosto che
essere guidato da irrequietezza o impulsi subliminali.

Irresponsabile ed inutile spreco di denaro.

Attribuisci al denaro il giusto valore riguardo ai beni materiali, o
servitene solo per quanto è necessario, migliorando la tua vita e quella
degli altri. Sebbene fare spese stravaganti possa dare un senso artificiale
di libertà e benessere, il vuoto che uno sta provando a riempire svanirà
quando questo labile effetto di euforia scompare.

Tendenza o desideri di acquisire e accumulare cose materiali non
necessarie.
Cupidigia, eccessivo desiderio di acquisire cose a causa dell’avidità e del desiderio insaziabile, è
un ostacolo alla crescita spirituale. Sii soddisfatto con ciò che è necessario. Acquisisci ciò di
cui hai bisogno per il tuo comfort e per realizzare facilmente i tuoi propositi, permettendoti di
vivere in modo piacevole.

Comportamento variabile e imprevedibile.

Coltiva la calma, equilibrio, razionalità, agisci con appropriatezza
assumendo comportamenti e attitudini etiche.

Parlare in modo eccessivo e disorganizzato.

Questo accade quando abitualmente le forze vitali vengono dissi
pate, l’intelletto è offuscato e il sistema immunitario è indebolito. Le
cause potrebbero essere: emozioni instabili, nervosismo, mancanza di
confidenza verso di sé, desiderio di essere riconosciuti o di controllare
relazioni o situazioni. Per intervenire su ciò è necessario modificare
attitudini mentali e comportamenti. E’ necessario sostituire l’inquietudine
con la calma, la confusione con l’uso del pensiero razionale, l’agitazione
emotiva con la consapevolezza dell’anima e la mancanza di confidenza verso
di sé con il conoscersi. E’ necessario pensare prima di parlare, esprimersi
in modo preciso e con deliberata intenzione.

Incapacità di programmare attività in modo ordinato (o mancanza di
intenzione nel farlo).

Scrivi un programma delle attività. Mettile in ordine d’importanza.
Coordina effettivamente le tue azioni nel tempo e nello spazio. Evita così
di procrastinare.

ALCUNE CAUSE DI IGNORANZA SPIRITUALE

E COME RIMUOVERLE O TRASCENDERLE

Siamo ignoranti quando manchiamo della conoscenza che dovremmo avere. Le
persone illuminate ci dicono, che nel più pro
fondo livello del nostro essere, noi possediamo tutta la conoscenza della
nostra vera natura, dell’infinito e dei suoi processi. Perché non siamo
consapevoli di questo? Che cosa offusca la nostra consapevolezza, distorce
le nostre percezioni e ci impedisce di percepire la verità? Il primo
oscuramento della nostra consapevolezza è avvenuto quando noi ci siamo
individualizzati, quando la nostra pura coscienza e la nostra primordiale
natura (la vibrazione di OM con tempo, spazio e sottili forze cosmiche) si
sono mescolati.

Perché Dio ci rese individualizzati e allo stesso tempo incons
apevoli della nostra vera natura? Dio si esprime attraverso di noi 11

con il proposito di partecipare al dramma della vita. Se pensiamo o
diciamo che l’individualizzazione non è un atto corretto, sbagliamo, perché
erroneamente presumiamo che noi siamo diversi da quegli esseri di pura
coscienza distinti o messi a parte da Dio. Finché penseremo e sentiremo
questo, continueremo a generare concetti mentali dannosi, stati emozionali
instabili, aspetti caratteriali che cambiano, e circostanze esterne non
utili.

La seconda causa d’ignoranza spirituale sono le acquisizioni
inconsce o consciamente scelte. Se non siamo stati informati su come e
perché siamo esseri individualizzati e in che modo chiarificare la nostra
consapevolezza, potremmo essere inclini a pensare ed agire secondo stati
mentali e di coscienza condizionati. Se conosciamo il perché di questo, e
scegliamo di non chiarificare la nostra coscienza e ristabilire la nostra
interezza, sperimenteremo inevitabilmente i risultati delle nostre
decisioni ed azioni.

Per i nuovi aspiranti della realizzazione del Sé, se la consapevolezza è
offuscata e frammentata, è difficile vedere attraverso, o trascendere le
influenze che causano sfortuna e forse, sofferenza. Sarebbe utile aiutarli
a ricordare questo: essi sono unità individualizzate di una Realtà ed hanno
dentro di sé la capacità di imparare,
crescere, ed essere spiritualmente illuminati.

Quando la nostra consapevolezza è identificata con stati mentali ed emotivi
modificati, siamo inclini ad essere influenzati da questi ultimi. I nostri
pensieri, emozioni e percezioni sono impressi come memorie nel nostro
inconscio e possono affliggerlo (avere la potenzialità di causare dolore o
sfortuna quando attiviamo le condizioni che causano o permettono loro di
esprimersi) o non affliggerlo. Pensieri ed emozioni che emergono a causa
delle influenze
del subconscio, unito a nuovi pensieri, nuove emozioni e percezioni
aumentano le memorie impresse che vanno a formare le condizioni karmiche
mentali. Questa condizione, che è propria della mente e non della tua
esistenza, può essere esaminata, cambiata, vinta o trascesa attraverso
l’osservazione, la conoscenza o compiendo scelte idonee. Evita di pensare,
sentire, o comportarti come se fossi una vittima delle circostanze, dove
non hai controllo.

Le impressioni mentali a livello subliminale, che creano affl
izione, sono accumulate a causa di pensieri ed emozioni, in relazione o
determinate da assenza di conoscenza, da egocentrismo, attaccamento,
avversione, e confusione circa la morte (di solito per paura o false
credenze nella possibilità di non essere o di cessare di esistere.)

Le persone fortemente identificate con un senso errato di identità sono
egocentriche. Se esse sono anche egotistiche (un gonfiato
e irrealistico senso di auto importanza) potrebbero essere orgogliose della
conoscenza e abilità che possiedono, ed essere occupate a fare molte cose
per impressionare gli altri.

Gli attaccamenti e le avversioni possono causare un pensiero
irrazionale e comportamenti errati. Non pensare che non riuscirai a
superare attaccamenti e avversioni, acquisisci una conoscenza elevata,
coltiva la pace interiore, la fiducia e la confidenza nel Sé.

Alla fine, lasciato il corpo gli elementi che lo compongono ven
gono mescolati con gli elementi della natura. Le anime essendo immateriali,
mai cessano di esistere e possono eventualmente trascendere la condizione
individualizzata.

LA VIA ALLA SODDISFAZIONE ULTIMA DELL’ANIMA

Esiste una via interiore alla realizzazione del Sé e di Dio che, quando
acquisita, conduce ad una totale soddisfazione. Per fare ciò
è solo necessario dirigere l’attenzione all’essenza del nostro essere. Possiamo
in questo modo avere un più facile accesso alla sorgente di tutte le cose
manifestate e reclamare la nostra conoscenza dei processi riguardo la vita.

Attraverso il ritiro cosciente della nostra attenzione dall’esterno, dai
sensi e dai processi mentali, durante i periodi di meditazione
contemplativa, possiamo sperimentare raffinati stati di coscienza. Negli
iniziali stati della pratica meditativa, pensieri, memorie e umori possono
interrompere la capacità di concentrazione. Migliorando la meditazione la
mente è calma e la consapevolezza è chiara. Si sperimentano così stati
super-coscienti: inizialmente si mescolano con pensieri e umori, in
seguito, privati da quelle influenze, possono sorgere stati di
consapevolezza senza pensieri, come un senso di” presenza di un io o “Io
sto sperimentando questo…”Quando la mente è così purificata che le
afflizioni mentali e le impressioni non sono più influenti, cessando così
di esistere, anche la percezione di un Io è assente e allora la vera natura
è realizzata.

Episodi regolari di coscienza del Sé permettono alla consapevolezza di Dio
di emergere. Quando la realizzazione del Sé è perfetta, allora gli stati
finali di risveglio spirituale sorgono spontaneamente, la piena realtà di
Dio è conosciuta e il cuore solitario è soddisfatto.

Affermazione di Realizzazione.

Attraverso il mio diligente, giusto comportamento e la grazia di redenzione di Dio,
realizzerò definitivamente lo scopo ultimo della mia vita nella mia incarnazione presente.

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