Compendio di esoterismo occidentale moderno 2

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Compendio di esoterismo occidentale moderno 2

– Parte 2 di 5

Continuiamo con le lezioni sull’esoterismo moderno, ovvero sulla Saggezza Antica ma in una chiave occidentale.

In questa seconda lezione cercheremo di dare risposta, per quanto si possa, ad alcune domande che tutti noi ci siamo posti in passato e vedremo anche quale è l’anatomia energetica dell’Uomo (uomo scritto con la ‘u’ maiuscola non a caso).
L’ultimo paragrafo, “L’Uomo”, cerca di chiarire che già adesso siamo completi ed il lavoro spirituale si dirige proprio verso la piena consapevolezza di ciò.

In queste lezioni non si fa riferimento al Kriya Yoga, infatti sono lezioni di esoterismo occidentale. Le pratiche meditative, però, sono uno degli strumenti di cui si parla nell’esoterismo moderno in quanto si rivelano particolarmente efficaci e potenti.
Il Kriya Yoga è uno di quei sentieri che porta alla realizzazione del Sé iniziando a mettere in comunicazione la triade inferiore con la triade superiore e l'”intuizione” ne è il mezzo.
Come già scritto in precedenza, queste lezioni non sono in contrasto con lo Yoga e con tutto quanto abbiamo letto su Sadhana; anzi, sono un contributo, con un linguaggio occidentale, alle nostre conoscenze sul Kriya Yoga!

Anche questa seconda lezione è stata tratta da Appunti Esoterici di Marco Macrì, ma ho profondamente rivisto i testi ed ho inserito alcune parti originali da me scritte.

(Alberto)

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LA MISSIONE DELL’UOMO
L’uomo, durante il suo percorso sulla terra, si è sempre posto delle domande che per millenni sono rimaste senza risposta; tali quesiti, patrimonio della nostra cultura, sono i seguenti:

1) Chi siamo?
2) Da dove veniamo?
3) Perché siamo qui?
4) Dove andiamo e perché?

1. Chi siamo?

Successivamente alla Creazione, scintille di quel Grande Essere che chiamiamo Dio, si sono allontanate da Egli con il preciso compito di elevare l’energia vibratoria della materia dell’universo. Tali scintille, che rispondono al nome di Monadi, si sono immerse (e si immergono continuamente) nella materia per ottemperare al loro compito dando adito, in tal modo, alla formazione dei vari corpi materiali (umano e non). Possiamo affermare, quindi, di essere delle Monadi discese nella materia (incarnate) e rivestite da corpi materiali (dei quali diremo successivamente).

2. Da dove veniamo?

Essendo Monadi incarnate, la nostra provenienza è quell’Essere che chiamiamo comunemente Dio, principio Unico e Creatore degli Universi materiali, il Grande Architetto dell’Universo, il Signore Onnipotente.

3. Perché siamo qui?

La nostra presenza sulla terra, attraverso le varie incarnazioni, è necessaria alla nostra Monade per elevare la vibrazione di quella materia con la quale viene a contatto, e per acquisire quelle caratteristiche vibratorie che le permettono di ritornare a Dio.

4. Dove andiamo e perché?

Incarnazione dopo incarnazione, le nostre Monadi svolgono il loro compito in modo da liberarsi progressivamente degli involucri materiali e tornare a quel grande bacino d’amore rappresentato dal Grande Architetto dell’Universo.
A questo punto, sorge la domanda sul perché la Monade deve seguire tutto questo processo. Ella, provenendo dal Creatore, dovrebbe essere già perfetta; tuttavia, deve svolgere il suo lavoro sulla materia universale, così come l’uomo lavora progressivamente durante la sua vita senza comprendere appieno il significato di tutto ciò. La nostra mente non è in grado di capire pienamente il Disegno Divino, se non tramite qualche sporadica “intuizione” che può arrivare da un piano esistenziale superiore (dal nostro Corpo causale, descritto più avanti).

Le Monadi

Le Monadi sono scintille (parti) di Dio che, staccatesi dal Creatore, sono state inviate nel Creato per discendere nella materia ed assumere quelle caratteristiche vibratorie tali da potersi ricongiungere con il Padre Celeste. È doveroso dire che, per via della limitazione del linguaggio umano, inserito nel contesto materiale dominato dalla dualità, utilizzare parole come “staccatesi” è necessario per dare chiarezza ai concetti; in realtà, per l’Anima e per la Monade non esistono il tempo, né lo spazio e né la dualità come intesa dall’uomo.
La Monade è quello che, comunemente, chiamiamo Spirito e che costituisce la Vera essenza dell’uomo; la Monade, o Spirito, non deve essere confusa con l’Anima.

Il compito dello Spirito, una volta disceso nella materia, è quello di sacralizzarla facendole assumere caratteristiche vibratorie nuove. Di incarnazione in incarnazione, la Monade discende verso il mondo materiale e si riveste sempre più di materia densa fino ad assumere un aspetto percepibile ai sensi. In fase di conclusione di un’esperienza di incarnazione (morte del corpo fisico), ripercorre lo stesso processo al contrario ascendendo e, questa volta, aumentando le vibrazioni di quella materia di cui si era rivestita. Nella salita verso Dio, lo Spirito si libera progressivamente dei corpi materiali fino al punto di completa libertà in cui non vi sarà alcun ostacolo al suo ritorno alla Casa del Padre. Nella discesa in seno alla materia, e nella successiva ascesa, la Monade è assistita da Angeli, anch’essi Monadi però con un percorso evolutivo differente. Sono esseri luminosi che, saltuariamente, si manifestano all’occhio umano sotto varie forme con il compito di guidare i destini dell’umanità.

L’uomo ed i suoi involucri

La Monade si riveste ciclicamente, incarnazione dopo incarnazione, di involucri progressivamente più densi. Questi involucri sono chiamati, in modo più appropriato, corpi.

I corpi dell’uomo, da quello più elevato a quello più denso, sono:

• Corpo animico, od Anima, o dell’amore;
• Corpo dell’intuizione;
• Corpo mentale superiore o dei pensieri astratti;
• Corpo mentale inferiore o della mente concreta;
• Corpo astrale o delle emozioni;
• Corpo eterico o doppio eterico;
• Corpo fisico.

Alle volte potrebbe essere indicato, come Corpo mentale, quel corpo che include sia il mentale superiore che il mentale inferiore separati da un diaframma.
Inoltre, il Corpo eterico non sempre viene elencato tra i corpi dell’uomo ed in generale lo si può considerare un tutt’uno con il Corpo fisico (formando un doppio). Quando si parla di Corpo fisico, o materiale, è sovente incluso, implicitamente, anche il Corpo eterico.
Infine, si segnala che, consultando i testi esoterici, il lettore potrà trovare una terminologia in parte diversa; anche l’elenco dei corpi dell’uomo proposto sopra potrebbe essere presentato più o meno dettagliato.

La Personalità

Viene chiamata Personalità l’accorpamento del Corpo fisico (incluso il Corpo eterico) con l’astrale e con il mentale inferiore. Questi tre corpi costituiscono il ternario inferiore e per questo motivo ci si riferisce alla Personalità anche come Triade inferiore.
La Personalità viene raffigurata come un triangolo con il vertice verso il basso.
Quando la Monade inizia il suo percorso di discesa verso il mondo materiale per un’esperienza di reincarnazione, si “veste” della Personalità a partire dal Corpo mentale inferiore, poi astrale ed infine fisico.

Occasionalmente si potrebbe trovare, in alcuni trattati esoterici, l’uso della parola anima, con la ‘a’ minuscola, in luogo di Personalità.

Il Corpo fisico ed il doppio eterico

Del Corpo fisico non c’è bisogno di dire nulla; del Corpo eterico, o doppio eterico, è necessario fornire alcune spiegazioni anche se comincia ad essere conosciuto.
Il Corpo eterico è il corpo energetico, od elettrico, dell’uomo. Anni addietro i coniugi Kirlian avevano costruito un’apparecchiatura in grado di fotografarlo, conosciuta come la Camera Kirlian. Un veggente è comunemente in grado di vederlo, insieme al Corpo astrale di un individuo. Il doppio eterico ha la stessa forma del Corpo fisico e deborda da esso, solamente, di un paio di centimetri. Il suo colore è grigio-azzurro brillante e può essere visto ponendo la persona contro uno sfondo illuminato tenuemente, volgendo lo sguardo a mezzo metro da essa.

Il Corpo eterico, come tutti gli altri corpi, presenta centri energetici, o vortici, sulla sua parte posteriore, in numero di sette (i principali). Esso ha il compito di assorbire l’energia dall’ambiente circostante ed a convogliarla al suo interno, la quale confluisce infine nella miriade di canali del sistema nervoso dell’uomo.
Tale corpo, insieme a quello astrale, è il campo magnetico dell’individuo.

Quando il Corpo fisico muore, il Corpo eterico ne segue il destino dissolvendosi in breve tempo; tuttavia, in prossimità di un individuo deceduto da poco tempo, potrebbe essere possibile vedere il doppio eterico, come un’ombra, dalle sembianze simili al defunto, soprattutto se si è dotati di veggenza.
Nelle persone elevate spiritualmente il Corpo eterico assume un aspetto particolarmente brillante. Il guaritore e tutte le terapie naturali agiscono, prevalentemente, sul Corpo eterico e sul suo campo magnetico.

Il Corpo astrale o emozionale

Il secondo corpo dell’uomo, a partire dalla densità maggiore, è il Corpo astrale, o Corpo delle emozioni, o Corpo emozionale.
Tale corpo, insieme al Corpo eterico, costituisce il campo magnetico dell’individuo.
Il Corpo emozionale, come è visto dal chiaroveggente, ha la forma di un ovoide dai colori variopinti, a seconda dell’umore dell’individuo; una persona in collera avrà un Corpo astrale con tonalità rosse, grigie e nere mentre una persona amorevole avrà una prevalenza di verde ed indaco.

Durante il sonno il Corpo astrale si distacca dai due corpi fisici (Corpo fisico e Corpo eterico) e rimane allacciato ad essi attraverso un filo d’argento; in tale distacco i corpi superiori si muovono nello spazio e nel tempo generando quello che, comunemente, chiamiamo sogno.
Al risveglio, il Corpo astrale viene “risucchiato” all’interno del corpo fisico. Tutti gli individui “viaggiano” durante la notte a livello astrale, ma soltanto alcuni si ricordano tali spostamenti; le persone particolarmente elevate sono in grado di viaggiare consapevolmente a livello astrale e di passare, a comando, dallo stato di veglia a quello di sonno cosciente. Durante un “viaggio astrale” possiamo incontrare sia persone viventi che persone residenti sul piano astrale. In tale “mondo” è possibile anche accedere alle memorie del tempo in quanto, in tale piano, è energeticamente registrato tutto ciò che è accaduto, accade, od accadrà; il tempo è soltanto un’illusione del mondo materiale e si annulla con la sua dissoluzione in quello che viene chiamato “Eterno Presente” nella Mente di Dio.

Alla morte il cordone d’argento si dissolve ed il Corpo astrale è in grado di abbandonare definitivamente il Corpo fisico.

Il Corpo mentale inferiore

Il terzo corpo della Personalità è il Corpo mentale inferiore, o mente concreta. In tale corpo si creano i pensieri concreti e tutto ciò che ci consente di vivere nel mondo materiale. Anche tale corpo presenta un colore particolare a secondo del suo raggio predominante.
Un considerevole numero di persone vive a livello del Corpo astrale e del Corpo mentale, impersonando il proprio ruolo nella vita tra passioni, emozioni e ragionamenti concreti.

Il Corpo causale

I primi tre corpi – Anima, dell’intuizione e mentale superiore – formano quello che viene detto Corpo causale e lo si trova spesso citato nella letteratura esoterica. Questi tre corpi costituiscono il ternario superiore, da cui Triade superiore si può utilizzare come sinonimo di Corpo causale.
Il Corpo causale viene raffigurato come un triangolo con il vertice verso l’alto.

Una Monade ripete ciclicamente esperienze di reincarnazione costruendo ogni volta una nuova Personalità. Il Corpo causale, invece, si trova oltre gli schemi reincarnativi e di spazio/tempo, rimanendo quindi una costante. Ad ogni reincarnazione, il Corpo causale raccoglie il frutto dell’esperienza vissuta.

Il Corpo mentale superiore

Il Corpo mentale superiore è quel Corpo in cui si genera il pensiero astratto. È direttamente collegato allo Spirito e riceve da questo, sotto forma di idee, le direttive per muoversi nel mondo materiale. Le idee non legate al mondo materiale, i pensieri astratti, non sono altro che messaggi della Monade della quale siamo rivestimenti. Man mano che la persona evolve, aumenta le sue vibrazioni e passa dal pensiero concreto a quello astratto: inizia a sentire il “bisogno di Dio”.
La Monade comunica con il mentale superiore attraverso le idee archetipe, e come risposta alle nostre invocazioni ci guida in tutta la nostra vita materiale, in modo da farci evolvere energeticamente e spiritualmente; se, tuttavia, persistiamo nella vita di piaceri e materialità, ostacoliamo le sue direttive e necessitiamo di un’incarnazione successiva al fine di riprendere il cammino (che è stato quindi rallentato) da dove lo avevamo interrotto.

Il Corpo dell’intuizione

In tale corpo si genera la comprensione del Piano Divino e si avverte la presenza di Lui in tutte le cose create. La propria vita cambia in funzione del Signore e ci si sente un ingranaggio della macchina Divina. Nel Corpo dell’intuizione si comprende, finalmente, il significato dell’esistenza e della nostra permanenza sulla terra.

Il Corpo animico o Anima

L’Anima, o Corpo animico, è l’involucro più vicino allo Spirito ed è l’ultimo ad abbandonarlo. Esso incarna il secondo Principio Divino o “amore-saggezza”; in accordo a questo, è detto Corpo della compassione e dell’amore.
Il secondo Principio Divino è stato portato in manifestazione dal Cristo, che ha adombrato il corpo del Maestro Gesù dalla giovinezza alla crocifissione. Quando un individuo vive a livello del Corpo animico è pervaso da un amore incondizionato verso tutti gli esseri creati, al di là del loro stato evolutivo; è un essere di compassione, così come lo è stato Gesù Cristo.
Nel momento del distacco definitivo dal piano materiale la Monade si libera, anche, dell’Anima e ritorna alla Casa del Padre, terminando il suo viaggio nella materia ed avendo assolto il suo compito.

I ponti tra i Corpi

Tra la Personalità, il Corpo causale e la Monade, esistono degli stretti collegamenti, dei ponti, i quali servono al passaggio dell’energia. Nell’individuo poco evoluto i ponti sono come dei fili esili; man mano che l’individuo evolve, tali collegamenti si allargano sempre di più fino a scomparire uno nell’altro divenendo una cosa sola unitamente ai corpi. A quel punto, c’è piena coscienza di tutti i corpi.

La reincarnazione e le esperienze precedenti

Il compito della Monade è quello di sacralizzare la materia aumentandone le vibrazioni, riacquisendo caratteristiche che la facciano ritornare a Dio. Tutto questo avviene nel corso di innumerevoli incarnazioni attraverso cicli di discesa nella materia e successiva ascesa verso livelli esistenziali più sottili.
La Monade inizia il suo ciclo di esperienza nella materia incarnandosi nel mondo minerale; successivamente si incarna nel mondo vegetale e, poi, nel mondo animale fino ad arrivare alle, innumerevoli, incarnazioni umane.

In ogni incarnazione, la Monade ha il compito di elevare la vibrazione della materia che ha a disposizione, guidandola durante la permanenza nel mondo manifesto. Tuttavia, la materia non sempre riesce a seguire i dettami della Monade e, generando comportamenti opposti, crea vibrazioni pesanti che ostacolano la progressione verso Dio. Queste vibrazioni si ripresentano nelle successive incarnazioni finché non vengono consumate da una buona condotta che genera energia positiva contraria ed a compensazione. Per chi avesse familiarità con questi concetti, non può non notare che quanto scritto rappresenta la legge spirituale di causa-effetto, o legge del karma.
Quando si conclude un’incarnazione, la Monade si libera dalla Personalità (Corpi fisico, eterico, astrale e mentale inferiore) rimanendo con il Corpo causale, pronta per una nuova reincarnazione dopo un periodo di “riposo”, più o meno lungo, sui piani più sottili. Quando la Monade completa l’intero ciclo delle reincarnazioni, essendosi liberata dai desideri e dai vincoli karmici, la sua energia vibratoria ha raggiunto l’apogeo ed anche il Corpo causale viene dissolto permettendo, quindi, il ritorno al Padre Celeste.

L’Uomo

Per via della realtà materiale in cui viviamo ed anche per un certo grado di coinvolgimento religioso, potremmo essere portati a pensare che i corpi dell’uomo siano entità separate e che l’evoluzione spirituale consti nel lasciare un corpo “negativo”, “sporco”, “peccaminoso” (ad esempio il Corpo fisico) per acquisirne uno “positivo”, “pulito”, “santo” (ad esempio l’Anima). Si tratta di un modo di concepire l’esistenza non corretto, non siamo peccatori in viaggio sperando di arrivare in Paradiso.
L’Uomo (con la ‘u’ maiuscola) è un essere divino e completo già adesso, inserito in un ciclo di esperienze materiali (incarnazioni) con l’obiettivo di prendere piena coscienza dei corpi, della propria vera natura; questo sfocia nella Beatitudine eterna.
Immaginiamo due gas diversi in un contenitore: uno più denso e l’altro più rarefatto. Anche se possono inizialmente occupare regioni diverse del contenitore, col tempo le molecole di entrambi i gas si diffonderanno attraverso l’intero spazio, mescolandosi completamente. Questo accade perché le molecole dei gas sono in continuo movimento e tendono a distribuirsi uniformemente.

Estendendo questo esempio ai corpi dell’Uomo, possiamo dire che le energie vibratorie, come i gas, hanno la capacità di compenetrarsi, mescolarsi e influenzarsi a vicenda. Proprio come un gas più rarefatto può diffondersi attraverso le maglie di un gas più denso, i corpi dell’Uomo possono attraversarsi e interagire, creando influenze reciproche. Questa interazione permette alle energie di unirsi, trasformarsi e manifestarsi. Il corpo con un livello vibrazionale più alto compenetra quelli con livelli energetici più bassi.
Pensando all’intero creato, l’energia con il più alto livello vibrazionale (“materia primordiale”) compenetra tutti i restanti corpi, non solo dell’uomo, ma anche dei minerali, delle piante, degli animali, della materia inerte, di tutto quanto. La “materia primordiale” è un’emanazione di “Colui di cui non si può dire niente”, il quale quindi è dappertutto, e se lo vogliamo chiamare Dio, possiamo affermare che Dio si trova anche in un granello di sabbia.

Durante le nostre vite, l’umanità viene guidata da essere realizzati che chiamiamo Guru. Un essere realmente realizzato è lo specchio di Dio e rappresenta un onore seguirlo, ma non si dimentichi che il Guru ultimo è Dio. L’Uomo è un riflesso di Dio, la Monade è il nostro Guru supremo.
L’uomo comune è consapevole principalmente dei tre corpi inferiori (triade inferiore) ed il suo destino, lungo il ciclo delle reincarnazioni, è espandere la sua coscienza. L’Uomo (con la ‘u’ maiuscola) ha piena consapevolezza di tutti i corpi, conosce la sua vera natura, è una divinità, è Dio.

(continua)

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