di Rizzi Mario
– Il Karma pareggia debiti e crediti –
Con la parola Karma si intende la raccolta di ciò che abbiamo seminato in
questa vita, od in quelle precedenti. Il Karma buono è rappresentato da
tutto ciò che abbiamo fatto per il bene dei nostri simili; questo Karma ci
propone i “crediti” che riscuoteremo in questa vita sotto forma di persone
che ci offriranno aiuti e conforto.
Il Karma cattivo rappresenta invece tutto ciò che abbiamo fatto a danno
fisico, o morale, dei nostri simili, in questa o nelle precedenti
incarnazioni; questo Karma ci procurerà nemici, guai e malattie, che
dobbiamo accettare di buon grado se vogliamo chiudere i “nostri debiti” nel
modo migliore.
Il Karma si può definire come il “grande equilibratore”. Vita dopo vita egli
provvede infatti tutte le possibilità necessarie affinché un individuo possa
sistemare i debiti e i crediti contratti con coloro che lo circondano. Ogni
individuo decide infatti di nascere e venire a contatto con tali persone
proprio allo scopo di equilibrare il suo Karma.
Tuttavia, sono pochi coloro che sono disposti a fare i necessari sacrifici
al fine di saldare i debiti contratti in questa vita, o in quelle
precedenti. Per poter pareggiare i conti è infatti necessario prendersi la
responsabilità del proprio carico di sofferenze e sacrifici, senza darne
colpa, o farli pesare sugli altri.
La vera libertà si può ottenere soltanto pareggiando tutti i conti; dopo che
debiti e crediti saranno stati sistemati, anche il rapporto con Dio potrà
essere migliore ed avremo un’ulteriore possibilità di sviluppare la famosa
intuizione.
– Ogni pensiero ed ogni parola creano… –
Ogni pensiero che abbracciate, ogni fantasia che avete per provare una
qualche emozione, crea un sentimento nel vostro corpo che viene registrato
nella vostra anima. Questo sentimento crea, poi, il presupposto per gli
avvenimenti della vostra vita, perché attirerà a voi quelle circostanze che
corrispondono al sentimento già registrato nella vostra anima ed esse lo
ricreano.
E sappiate che ogni parola che pronunciate crea i vostri giorni futuri,
perché le parole sono solo suoni che esprimono i sentimenti della vostra
anima i quali, a loro volta, sono nati dal pensiero.
Pensate che le cose vi accadano semplicemente per caso? Non esiste il caso,
o la coincidenza, in questo regno e nessuno è una “vittima” della volontà o
dei piani altrui. Voi avete pensato e sentito tutto ciò che vi accade nella
vostra vita. Lo avete prodotto fantasticando sul “come sarebbe? se…” o
temendo qualcosa, o accettando come verità ciò che qualcun altro vi ha
detto. Tutto ciò che accade, accade come atto intenzionale del pensiero e
delle emozioni. Tutto!
Ogni pensiero che avete abbracciato, ogni fantasia a cui avete permesso di
diventare vostro sentimento, tutte le parole che avete pronunciato, o sono
già accadute, o attendono di accadere.
Perché il pensiero è il vero donatore di vita che non muore mai, che mai può
essere distrutto e che voi avete usato per creare ogni momento della vostra
vita; è l’anello che vi collega con la Mente di Dio.
– Karma collettivo e Karma individuale –
L’umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i propri
sogni (che a volte divengono manifesti, a volte no), costruisce, poco a
poco, un’entità bianca e nel contempo crea anche un essere che è un demone
potenziale. Saranno le energie correlate ai pensieri, ai sogni ed alle
azioni, a far crescere una, o l’altra, di tali entità.
La creazione di queste due entità fa parte delle leggi che governano il
nostro Universo. Quando l’umanità compie certe azioni, oppure pensa in un
certo modo, contribuisce alla formazione, sul piano astrale, di una di
queste due grandiose entità; è inevitabile. Ogni pensiero ed emozione
dell’uomo prende vita e forma nel suo universo individuale; ma, dal momento
che vi sono milioni di persone come lui, che pensano e percepiscono come
lui, significa che vi sono milioni di persone all’opera per creare nel mondo
astrale la medesima entità.
Quando l’entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo, cerca di
scaricare l’energia accumulata ed allora può creare i presupposti per
l’inizio di una guerra, un massacro, un gesto fanatico o un terremoto.
– Non siamo puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati –
I Maestri ci osservano continuamente, ma ciò non significa che Essi, vedendo
che l’umanità si comporta molto male, emettano un verdetto seguito da una
punizione. I Maestri non hanno bisogno di mettere in atto delle punizioni;
non esiste nel nostro Universo nessuna punizione, se non quella che
l’umanità si crea da sola, dando vita all’entità diabolica che abbiamo
descritta.
Fintanto che le entità negative sviluppano la loro forma sul piano astrale,
non vi è alcun problema per l’umanità, o per la vita del pianeta. È una
situazione che assomiglia a quella del feto nel grembo materno; non vi sono
problemi, né per lui né per la madre. Il bimbo si trova là, buono buono; non
lo si sente piangere, né gridare, non pretende nulla, si trova appartato e
cresce pian piano. Dopo la nascita, invece, subito dopo la nascita, il
bimbo, che ora esiste in modo tangibile, comincia a reclamare il suo diritto
a mangiare, respirare, essere amato e riconosciuto; da quel momento diventa
esigente.
Allo stesso modo, dopo un certo tempo, la gestazione astrale dell’entità
arriverà a termine e vi sarà la sua apparizione nel mondo fisico. È in quel
momento che l’Entità pretende ciò che gli è dovuto, proprio come un bambino
appena nato. Se si tratta di un’entità maligna, si produrranno grandi
catastrofi. Per provocare questi catastrofi, l’entità cercherà chi le
assomiglia, esattamente così come fanno i bambini che, una volta
grandicelli, cercano tra i loro piccoli amici quelli che sono più portati a
fare i dispetti che loro hanno pensato.
L’idea distruttiva di questa entità sarà, innanzitutto, recepita dalle
persone che le hanno dato la vita e le hanno fornito l’energia necessari per
svilupparsi: le persone che, anche a loro insaputa, hanno creato questa
entità. È per questo che si può vedere qualcuno arruolarsi nell’Esercito,
mentre pensa tra sé: “Non ho più nulla da perdere, allora mi unirò a coloro
che cercano di salvare il mio Paese”, oppure “Non ho motivo per vivere, così
cercherò di esistere per la mia Patria, per una nobile causa.” In realtà
questa offerta di sé mostra come vi siano delle persone che nello stesso
tempo collaborano al piano nefasto dell’entità e, con il loro sacrificio,
cercano di riscattare la parte di energie negative che hanno offerto
all’entità stessa per autocostruirsi.
Quindi, esiste un’attrazione tra questa entità e le persone che l’hanno
creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano esserne le povere
vittime. Ogni volta che vedete accadere delle cose nefaste, orrori dovuti
alla guerra o, al fanatismo oppure catastrofi ambientali (alluvioni,
incendi, ecc.), sappiate che dietro ogni evento vi è stato un accumulo di
energia che, scaricandosi, lo l’ha generato.
– Dobbiamo rimediare agli errori accumulati –
Pensate se invece il Cristianesimo avesse seguito l’insegnamento del Cristo
e avesse considerato l’Uomo come un essere di Luce e di Amore in cammino
verso il Padre. Pensate a quale civiltà avrebbe dato Vita questo concetto se
fosse stato apprezzato, insegnato e coltivato. Questo è ciò che dovremmo
fare tutti noi. Tutti coloro che sono venuti a conoscenza di queste cose
hanno infatti la grande responsabilità di porvi rimedio.
Questo è il compito per il quale ci siamo incarnati in questo preciso
momento storico. Sta a noi utilizzare i nostri pensieri e le nostre parole
per scoprire ed accentuare tutto ciò che è positivo nelle persone e nella
situazione mondiale in modo da chiamarlo alla Vita.
Certo sarebbe molto utile se noi riuscissimo ad osservare tutto ciò che
accade, in modo distaccato, impersonale ed imparziale. Non dobbiamo perciò
avere alcun timore di parlare troppo bene, o troppo in positivo, perché
dobbiamo rimediare a tutti i malanni che sono stati fatti nel passato e l’un
ico modo possibile è quello di parlare bene di tutto e di tutti!
– Come superare il Karma negativo –
La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare il
destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli. Penserete che
questo è fatalismo. No: i fatalisti accettano gli avvenimenti perché “sta
scritto”, dicono; così non reagiscono, si lasciano coinvolgere da ciò che
accade come fanno gli animali, senza cercare di modificare le cose con la
volontà e l’azione.
I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle
iniziative e dicono: “Ho commesso degli errori nel passato, devo pagare, va
bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rimanere inerte a soffrire? Mi
impegnerò piuttosto in una grande e nobile impresa, che non soltanto
cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla vera liberazione”. A che cosa
serve pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere?.
– Come ci si libera dal Karma –
Certi generi di Karma sono tanto complessi e incongrui fra loro che non è
possibile trovino espressione in un solo corpo fisico, né in una sola
esistenza. Debiti contratti con tante anime vanno risolti ed esauriti in
tempi e modi diversi. L’inesorabilità della legge non deve indurre a
ritenere che l’uomo non possa agire di propria volontà; l’uomo è libero di
agire; ma, poi, non si può sottrarre alle conseguenze delle proprie scelte.
Ciò non deve fermare l’azione in un atteggiamento passivo, la peggiore di
tutte le scelte, perché l’attività è superiore al destino. Il potere
correttivo dell’uomo è maggiore di ogni precedente disegno, proprio come
l’artista può mutare con un tratto geniale ciò che avesse poco
artisticamente costruito.
Il correttivo “geniale” è il bene e l’amore, che brucia l’ammasso di cause
create nel passato, e trasforma col sacrificio l’uomo animale in essere
spirituale. Curando il proprio lavoro come servizio d’amore, il discepolo
non aspetta la soddisfazione del risultato, ma rimane estraneo al piacere di
constatare di persona gli effetti che ne derivano.
Chi agisce per amore, cessa di generare Karma. Chi rende bene per male,
esaurisce il Karma generato nel presente che avrebbe avuto nell’avvenire.
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Riferimenti Bibliografici
Ghislaine Gualdi, conferenza ‘Maestro e discepolo’, collana Sarmoung.
Ramtha, ‘Dio in te, la divinità dimenticata’, p. 48.
Macro Edizioni, Cesena (FO), 1996.
Ghislaine Gualdi, conferenza del 25/11/1990.
Francesco Varetto, ‘Sulla Croce’, conferenza.
Omraam Mickhael Aivanhov, ‘Un pensiero al giorno’,
Edizioni Prosveta – F.B.U. – Casella postale 12019 – 20120 Milano.
A. Voldben, ‘La Coppa d’Oro’, p. 82.
SAS Edizioni, Roma, 1990.
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