Con Dio, possiamo!

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Con Dio, possiamo!

di Roy Eugene Davis

(Da alcuni articoli apparsi sui magazine del “Center for Spiritual
Awareness” negli anni settanta, e raccolti nel 1978 in un libro intitolato
“Con Dio, possiamo!”
(With God, we can! – CSA Press))

Quando Gesù parlava, si riferiva alla via della vera pace interiore e alla
soddisfazione personale risultante dalla realizzazione della propria natura
essenziale.

Possiamo provare infinite volte, ma cercare di raggiungere un senso di
completezza personale in questo mondo è un’impresa destinata a fallire. Il
successo esteriore nella vita non porterà pace al cuore se non si sintonizza
la propria vita interiore con Dio. Questo messaggio è stato insegnato per
secoli dai grandi maestri. Nella coscienza dei sensi del mondo, avremo
tribolazioni perché le condizioni esterne non possono dipendere (totalmente)
da noi. La scena esteriore è destinata sempre al cambiamento, e questo
cambiamento è intriso nel disegno della natura.

Buddha insegnò questa verità: Il mondo è soggetto all’eterno divenire, detto
anche samsara. La via della pace non è quella di ritirarsi dal mondo, ma di
avere comprensione chiara e relazioni intelligenti. Una persona illuminata e
cosciente sperimenta attraverso i sensi e compie i suoi doveri, ma lavora
sulla comprensione interiore. Un uomo simile può sembrare come qualsiasi
altro, ma è interiormente libero anche quando interpreta il suo ruolo nella
vita. Senza la comprensione interiore, anche il meglio che possiamo fare non
sarà sufficiente ad assicurarci un’immortalità cosciente. In ogni modo, con
una cosciente comprensione del nostro rapporto con Dio, possiamo essere
certi di rendere la nostra vita completa a tutti i livelli.

Possediamo già le piene capacità di fare qualsiasi cosa dobbiamo! Ma allora
perché la maggior parte di noi non le esprime? Emerson scrisse: “L’uomo è
più grande di quanto pensa, e sa molto di più di quanto conosce”. Abbiamo
tutti la sensazione che questa sia una giusta valutazione della condizione
umana, ma come possiamo fare per risvegliarci e raggiungere il nostro posto
giusto nella vita? Quando sappiamo interiormente cosa dobbiamo fare, ma non
riusciamo a muoverci completamente in armonia con questa conoscenza
interiore, come possiamo liberarci nell’esperienza del vivere completo che
sappiamo può essere nostra? La risposta è che bisogna imparare a correggere
i nostri atteggiamenti mentali. Notate bene che non ho detto di imparare a
condizionare la mente. I nostri atteggiamenti mentali determinano le
opinioni che abbiamo su noi stessi e il modo in cui osserviamo la vita.
Spesso l’atteggiamento mentale è la differenza tra limitazione e libertà.

Ho parlato recentemente con un uomo che ha partecipato per la prima volta ad
uno dei nostri incontri. Gli chiesi come gli andava, e mi rispose di avere
dei problemi. Mi spiegò quindi i problemi che aveva e perché doveva
risolverli. Nel momento della discussione, non era in grado di capire il
semplice metodo del cambiare atteggiamento mentale. Era stato catturato
nella trappola della mente del credere di essere una vittima delle azioni
passate. Siamo liberi o limitati secondo l’atteggiamento che abbiamo in
relazione al mondo. Abbiamo già tutte le capacità delle quali abbiamo
bisogno. Molte persone non sanno di avere queste capacità, e molte che lo
sanno hanno paura ad utilizzarle.

L’utilizzo delle nostre abilità è una questione di livello di utilizzo.
Alcune persone, per esempio, si sentono a loro agio nell’utilizzare
l’immaginazione
creativa (uno dei poteri dell’anima) per mettere ordine nelle loro vite e
per rendere reali i loro sogni. Questo concetto è generalmente accettato nel
“Nuovo Pensiero” (una corrente spiritualista americana N.d.T.), quindi può
andare. Quando sentiamo parlare di levitazione, materializzazione di cose,
sapere fatti che avvengono a distanza da dove siamo in quel momento, ecc.
abbiamo paura o ci sentiamo insicuri. Sappiamo di poter sperimentare queste
cose, ma poiché sono nuove alla nostra esperienza personale tendiamo ad
essere cauti. Possiamo dire: Va bene per i maestri fare queste cose, ma io
non sono ancora uno di loro”. Affermiamo in questo modo la nostra
limitazione. Gesù insegnò: “Voi siete Dei!”, ed è vero, noi siamo come Dio
è.

Dio regola l’ordine cosmico, e noi interpretiamo il nostro ruolo in armonia
con la Sua volontà. Questo è l’ideale. Non esiste ragione grazie alla quale
non possiamo, in questo momento, prosperare ed essere in salute. Non esiste
ragione grazie alla quale non possiamo avere, in questo momento,
comprensione e pace interiore. Perché non dovremmo reclamare la nostra
completezza disponibile? Perché non dovremmo uscire dall’oscurità delle
condizioni mentali confuse e fluire con la vita come esseri brillanti e
coscienti? Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è di una risposta affermativa da
parte nostra. Dovremo farlo? Dovremmo dire “Si” alla vita e a Dio? Cercare
lo sviluppo spirituale permanente? Pensa a quanto sarebbe meglio, per te e
per le persone che ti circondano, quando sceglierai di smettere di giocare
alla “coscienza condizionata” e brillerai invece come uno spirito libero!

– Serve solo l’accettazione –

Qualsiasi cosa accettiamo interiormente di fare, possiamo farla se è in
armonia con le leggi naturali. Puoi accettare interiormente di essere in
salute? Puoi accettare interiormente di essere prospero? Puoi accettare
interiormente che è giusto essere felice e godere di rapporti umani completi
e positivi? Se puoi fare tutto questo non avrai problemi nell’apportare le
dovute correzioni a comportamenti, atteggiamenti mentali, e risposte. Se non
riesci a farlo dovrai sperimentare ciò che sarai in grado di accettare.

Questa è la semplice legge della vita. Cosa possiamo dire sulla salute?
Siamo radiosamente vivi, oppure vivacchiamo? Cosa mi dite della prosperità?
Tiriamo avanti, o siamo nel flusso? Cosa mi dite delle relazioni umane
(marito, moglie, figli, amici, soci o colleghi di lavoro)? Siamo
ragionevolmente felici e aperti alla comunicazione? L’inferno non è un posto
dove si va al termine della vita, ma un’esperienza presente se non siamo
svegli e in armonia con Dio, con la sua Realtà, e con il mondo intorno a
noi. Il paradiso è la vera completezza. L’inferno è l’opposto. Nel mezzo
stanno confusione e, a volte, dolore e frustrazione. Io preferirei vivere in
uno stato paradisiaco di coscienza e vedere questa realizzazione dipinta
esteriormente nella mia vita invece di rimanere confuso e distratto. Voi non
vorreste altrettanto? Rispondete di Sì alla domanda e sentite la sensazione
positiva che ne scaturisce.

Se io e voi siamo d’accordo su una cosa, questa sarà fatta. Se io o voi
accettiamo interiormente qualsiasi cosa sia in linea con le leggi naturali,
questa cosa deve essere. Voi potreste dire: “Io accetto interiormente la
completezza, ma le persone intorno a me non lo fanno. Cosa faccio?” La
risposta è chiara e diretta: comunicate apertamente e cercate di
comprendervi, oppure cambiate le persone che sono intorno a voi. C’è posto
per tutti in questo mondo.

Abbiamo sempre libertà di scelta. Possiamo amare e rispettare gli altri
anche se non condividiamo i loro sogni o non ci va di stare insieme a loro.
Abbiamo i nostri disegni karmici personali (condizionamenti subcoscienti) e
il nostro destino, quindi non dovremmo essere intrappolati nello spazio di
un altro o cercare di trattenere qualcuno nel nostro se i destini personali
sono diversi.

Avete mai pensato alla vita? Perché quando sappiamo come mangiare e
prenderci cura del corpo ci sono comunque molte persone malate? Perché,
quando sappiamo che l’universo è una manifestazione di Dio e che c’è
abbondanza per tutti, così tante persone sono povere? Perché quando sappiamo
che è giusto amare e condividere, così tante persone hanno paura a farlo?
Perché, quando sappiamo di essere creature divine fatti a immagine e
somiglianza di Dio, così tante persone sono ignoranti e confuse?

– Guardare attraverso il vetro oscurato –

Quando la mente è annebbiata dai condizionamenti, l’anima non può vedere
chiaramente ciò che è reale. E’ come se guardassimo attraverso una finestra
sporca, ossia percepiamo qualcosa di confuso anche se l’oggetto della
percezione è chiaro e distinto. Siamo stati tutti condizionati
dall’infanzia,
e non è colpa di nessuno. E’ il sistema di vita del mondo ad essere così, ma
ora abbiamo più conoscenza. Sappiamo di poter eliminare i condizionamenti e
trovare il nostro posto giusto nel mondo. Qualcuno potrà dire: “Ho questi
condizionamenti, sai!”.

E’ vero, siamo stati tutti impressionati da false suggestioni date con buone
intenzioni, ma ormai non importa più. Abbiamo maggiori conoscenze e dobbiamo
utilizzarle! Non è bello sapere di poter essere liberi solamente accettando
di poterlo essere? La meditazione, lo studio di libri ispirati e la
sicurezza di essere coscienti e di poter gestire le situazioni sono la via
per chiarire la consapevolezza e liberare l’anima. Meditiamo per arrivare al
trono del potere e della creatività. Studiamo libri ispirati per avere dati
accurati, motivazione, e per ricordarci della verità. Gestiamo le situazioni
con consapevolezza totale perché questa è la via per gestire noi stessi e le
situazioni, com’è anche la via per rimanere chiari e con il controllo dei
nostri stati interiori (mentali ed emotivi).

Non meditiamo, né facciamo qualsiasi altra cosa per far “arrivare”
l’illuminazione.
Facciamo quello che facciamo perché è la via naturale per esprimerci. Essere
naturale significa essere in armonia con la natura. Essere “normale” può
significare cose diverse a seconda delle persone a cui ci riferiamo. Nella
società moderna, sembra essere normale essere un po’ nevrotici per gestirsi
la vita. Queste cose passeranno quando saremo nell’era dell’illuminazione.
Cerchiamo sempre di essere appropriati verso gli altri, ma non dimentichiamo
mai la nostra vera natura, e non appassiamo nella scena della coscienza
umana per stare comodi. Dio ha bisogno di anime coscienti e reattive per
completare il piano di evoluzione dell’universo. Se non potesse fluire
attraverso di noi, lo farebbe facilmente attraverso altri più aperti e
reattivi. Non vi è dubbio che la volontà di Dio prevarrà sempre.

– Con Dio, possiamo! –

Qui giace il grande segreto, a lungo nascosto dalla mente dell’uomo: senza
la conoscenza di Dio possiamo andare avanti più o meno bene e sopravvivere
in un qualche modo. Con la conoscenza del Supremo possiamo fare qualsiasi
cosa egli vuole che facciamo, e possiamo conoscere la libertà personale in
ogni area della vita. Ogni relazione che abbiamo con il mondo e con gli
altri può solo migliorare se permettiamo alla consapevolezza di Dio di
partecipare. Dio vuole, ma non spinge mai, se non gentilmente, sull’anima.
Questa, da sola, può essere una lezione.

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