Condividere i propri sentimenti: con chi?

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Condividere i propri sentimenti: con chi?

Quando condividiamo le nostre preoccupazioni e i nostri sentimenti, vogliamo essere capiti, non
giudicati. Identificare le persone che possono svolgere con successo questo ruolo è un’abilità che
può aiutarci molto ed è il primo passo per sentirci meglio.

Vi sarete sicuramente chiesti con chi è più appropriato condividere i propri sentimenti. Non tutte
le persone sono ricettive o adeguate, questo è certo, non importa quanto possano sembrarci vicine.
Allo stesso modo, c’è chi, con tutta la buona fede del mondo, finisce per farci soffrire con un
commento inappropriato oppure dandoci consigli quando vogliamo solo essere ascoltati. Conviene
dunque seguire alcune linee guida per scegliere con chi condividere i propri sentimenti.

In molte occasioni ci è stato detto che condividere quello che proviamo con gli altri è tanto
positivo quanto catartico. Tuttavia, non tutte le persone sono adatte a praticare questa sorta di
“mestiere emotivo”.

Se guardiamo al passato, ci accorgeremo che a un certo punto avremo smesso di condividere il nostro
dolore, la nostra gioia o il nostro stupore con qualcuno. Accade con frequenza. Pensiamo che
quell’amico, quel collega o anche quella sorella non siano abbastanza ricettivi per comprendere i
nostri sentimenti.

Spesso scopriamo che questo qualcuno non rappresenta il rifugio dal dolore che immaginavamo, magari
perché non attribuisce la giusta importanza a quello che ci fa stare male e ci preoccupa. C’è anche
chi ci giudica o chi semplicemente è molto goffo e non riesce a mettersi nei nostri panni e
aiutarci.

“Stando in silenzio impariamo ad ascoltare; ascoltando impariamo a parlare; infine, parlando,
impariamo a tacere”.

-Diogene-

Con chi possiamo condividere i nostri sentimenti?

Charlote Brontë diceva che l’interesse di chi ascolta stimola il linguaggio di chi parla. Lo abbiamo
provato tutti più di una volta sulla nostra pelle; è un’esperienza catartica e confortante.

Lo studio condotto dal Dr. Ullrich Wagner dell’Università di Münster, Germania, ci mostra che
condividere i propri sentimenti con i buoni amici attiva il sistema di ricompensa del cervello. Dopo
i momenti di complicità, la sensazione di benessere aumenta.

Spesso, tuttavia, accade anche il contrario. Pensiamo di poter confidarci con certe persone che
consideriamo fidate per condividere determinate esperienze e sentimenti, ma poi ce ne pentiamo. Ciò
può avere conseguenze importanti sul nostro stato d’animo.

Per esempio, se un adolescente decide di condividere i propri sentimenti e pensieri, ma riceve delle
critiche o viene preso in giro, possono presentarsi diversi scenari. Il primo scenario prevede la
chiusura, per cui l’adolescente sceglierà di non condividere più niente con nessuno. Nell’altro, in
una fase fatidica come l’adolescenza, il tutto può danneggiare notevolmente la sua autostima.

Non tutte le persone sono in grado di ascoltare o di offrire sostegno emotivo. Quindi come capire
con chi condividere i propri sentimenti? Ecco alcuni utili suggerimenti.

Attenzione: condividere i propri sentimenti non è una forma di comunicazione

C’è chi quando parla non usa filtri e non ha alcun problema a essere onesto. Queste persone tendono
a condividere ogni pensiero e sentimento con colleghi, amici e conoscenti. Le conseguenze di questa
pratica indiscriminata possono essere tanto gravi quanto disastrose.

Ricordiamo quindi di essere cauti, prudenti e intelligenti. Sapere che qualcuno è al nostro fianco
non lo rende automaticamente il sostegno adeguato per la nostra riflessione. Condividere emozioni o
sentimenti non è un’altra forma di comunicazione, bensì uno scambio più intimo e delicato.

Ascoltare senza giudicare, ascoltare senza dare consigli

Quando scegliamo di condividere qualcosa con qualcuno non ci aspettiamo che questi risolva il
problema per noi. Spesso desideriamo solo una persona capace di ascoltarci e, soprattutto, di
capirci.

È normale, dunque, essere sinceri con quella persona che però non esita a ricoprirci di consigli e
persino darci un itinerario su quello che dovremmo fare. C’è anche chi è bravo a giudicare: “non
avresti dovuto fare una cosa del genere”, “ti fidi troppo”, “hai sbagliato di nuovo, è chiaro che è
non il tuo campo.”

È importante evitare queste dinamiche: se volete condividere i vostri sentimenti con qualcuno,
scegliete bene, cercate una persona che sia brava ad ascoltare, capace di mostrare empatia nei
vostri confronti e di mostrarvi una comprensione autentica.

Condividere i propri sentimenti con chi sa creare spazi emotivamente sicuri

Ci sono amici o addirittura conoscenti che hanno la speciale capacità di creare spazi sicuri in cui
la fiducia è palpabile, dove ci sentiamo bene, al sicuro e compresi. Potrebbe succedere anche che la
persona capace di ascoltarci nel modo in cui abbiamo bisogno non sia né il nostro partner né la
nostra migliore amica.

Indipendentemente da ciò che possiamo pensare che accada, questo è normale. A volte le figure che
sono sempre state con noi non sono le più adeguate in un dato momento ad ascoltarci. Sappiamo che ci
vogliono bene e vogliono il meglio per noi, ma ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di altre
prospettive, di un supporto che difenda i nostri interessi in modo più o meno emotivo.

Quindi bisogna imparare a cercare bene, per trovare quella persona speciale capace di ascoltarci
come meritiamo. È importante essere prudenti e intelligenti quando si tratta di condividere i propri
sentimenti. Un commento sbagliato può fare molti danni, ma uno sguardo che ci accoglie con affetto,
senza giudicarci, conforta e guarisce. Pensiamoci.

Bibliografia

Ullrich Wagner, Lisa Galli, Björn H. Schott (2015) Beautiful friendship: Social sharing of emotions
improves subjective feelings and activates the neural reward circuitry. Social Cognitive and
Affective Neuroscience, Volume 10, Issue 6, June 2015, Pages 801–808,
doi.org/10.1093/scan/nsu121

academic.oup.com/scan/article/10/6/801/1732379

da lista mente gg

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