Conosco un ladro…

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Conosco un ladro…

Le Chiavi Mistiche dello Yoga

di Guido Da Todi

Capitolo 37:

– CONOSCO UN LADRO…

Conosco un ladro. Veramente. Era bambino, e l’ho visto crescere. Tra i suoi
fratelli appariva il più taciturno; e, man mano che cresceva,
l’osservavo frequentare ragazzi sempre più autonomi e sfrenati. Corse
in motorino, impennate, orari che presero a forare la normalità di un
figliolo della sua età.

Il suo carattere divenne man mano duro, imperativo; lo sguardo piuttosto
sottile, la battuta secca e
“virile”.

Tutti nel paese sanno del suo mestiere. Anche la stazione dei carabinieri.

Ruba esclusivamente automobili. Sono anni che fa questo. Ora ne ha poco più
di 25; è sposato e possiede due splendidi bambini. La moglie è dolce e
bella.

È un magnifico ragazzo: moro, muscoloso, braccialetto d’oro massiccio al
polso e catenina preziosa al collo.

I suoi principi di vita sono l’esatto opposto dei miei.

Ha un’amante, da alcuni anni, che attende un figlio. Questo, la moglie lo
sa. Ma che può fare? In certi ambienti, una donna separata e con due figli
ancora costituisce la , che era meglio si fosse gettata nel
rogo prima di distaccarsi dal coniuge…

L’ho vista piangere in silenzio, senza lagrime, tenendo il figlio stretto a
sé. Fino a che ha smesso di farlo. Ora (e questo mi fa molta rabbia,
malgrado il mio ) non si ribella più; guarda,
devota, il compagno quando è accanto a lui; gli stira i calzoni, gli
prepara la cena, ed accudisce ai suoi figli. E continua a piangere,
nonostante il resto.

A volte la ragazza viene a visitare mia moglie. Malgrado io sia
intervenuto, spesso, e con grande, tenerissima pietà, l’abbia voluta
consolare; addirittura, le abbia vivamente consigliato di rifarsi una vita,
ho compreso che non accettava alcun intervento estraneo.

Pensate! Un paio di volte ha preso i figli con sé, ed è ritornata dalla
madre.

Ma, il marito è corso a riportarsela a casa. Perché, comunque…egli tiene
alla sua
calda.

“..Cosa mi faccio?.. Una nuova vita?.. E come?.. Pensi che lui
permetterebbe che io possa avere un nuovo compagno?…”

Il ladro, oramai da una decina di anni, regolarmente esce di notte e
ritorna con una, due auto (non
da solo..). Queste auto vengono portate nelle catene di smontaggio
e di riciclaggio, ed i pezzi distribuiti nel mercato parallelo a quello
onesto.

Il suo linguaggio è quello del . Per lui, l’uomo vero è chi prende
la donna per i capelli e la trascina nella tana, abbaiandole i suoi
imperativi, piuttosto che parlandole.. Per lui è giusto che sia così.

Certo, ha pure dei momenti di . Ma, guai a turbare i suoi voleri!

Se le sorelle portano la minigonna, le rincorre in mezzo alla via e le
prende a ceffoni davanti a tutta la gente.

Non manco mai di ripetermi che la mia vita lavorativa è stata il risultato
di un buon karma passato. Ho vissuto sempre di una busta paga; non conosco
un solo periodo in cui abbia avuto l’orizzonte scoperto di uno, due mesi di
inattività (salvo quelli di ferie estive, che tutti noi attendevamo come la
manna del cielo).

E mi sono chiesto:” Ma, in effetti, questi ragazzi hanno una scelta
diversa?”

Poi, mi sono ricordato di quel episodio in cui volli aiutare il ragazzo ad
avere un posto fisso. Utilizzando una certa autorità che le mansioni del
mio posto di lavoro mi davano, nei riguardi di una ditta importante –
satellite della grande industria presso cui lavoravo – presi un
appuntamento con uno dei responsabili di quella. E mi ci recai con il
ragazzo, proponendolo per un’assunzione.

Molti di voi mi potrebbero dire, a questo punto: “Ehilà! Ma, tu stavi
proponendo un elemento di quel genere a persone del tutto oneste e
lavoratrici!…”

Sì, lo feci. Mi era stato promesso da lui, da sua madre e dalla moglie, con
grande trasporto e sincerità, che se avesse avuto una sola occasione
avrebbe smesso di condurre una vita del genere.

L’incontro avvenne. E, poi, lui sparì..
A questo punto conclusi che a molti piace la vita facile e priva di
responsabilità.

Sia chiaro: io gli voglio bene. Perché lo conosco da bambino. E scrivo
questo solo per la ribellione intima causata dalle contingenze attuali.

Ma, non dimentico di essere una persona che tenta di seguire la via dello
spiritualismo; e che conosce alcune leggi esoteriche. Una di queste è il
karma.

Ed allora, ho pensato di discuterne un poco con voi tutti, miei cari amici.
Vogliamo considerarla valida, almeno in teoria, questa legge?

Vogliamo tralasciare le mille prove, anche teoriche, della sua effettiva
realtà (causa ed effetto, unità dell’essere, ecc….) e parlarne come di un
assunto già accettato e scontato?

Descriviamoci, quindi, cosa accade da una decina di anni, a causa delle
azioni del nostro comune amico.

Ecco, pensate alla vostra auto. A come l’amate, per quanto vi offre. Ai
chilometri che macinate;
quando andate in ufficio, quando uscite con la famiglia; quando vi lavorate…

E a quello che lasciate, spesso, dentro di essa; la radio, il telefonino,
la valigetta professionale, la borsetta con i soldi e i documenti…

Ora, è giù in garage. Oppure, è tra quelle due, in fila davanti al
marciapiede, di fronte alla vostra finestra del salotto.

Vi affacciate…. È sempre lì.

Ma, domattina, uscendo dal portone, tra le due auto vi appare uno spazio
vuoto…. Assicurazione? Avete aggiornato ad ogni rinnovo il premio-furto?
Penso di no…. Ecco, siete senza auto..
In dieci anni di fedele attività pressoché quotidiana (notturna) il nostro
amico quanti sentimenti di proprietà avrà ferito? Quanti professionisti
avrà addolorato, privandoli di un oggetto di lavoro che apparteneva loro?
Quante persone avrà appiedato?

E quanto denaro avrà costretto a riutilizzare? E di quanto fastidio sarà
stato responsabile?

Sono sicuro di peccare per difetto se calcolo in cento auto annuali il
risultato delle sue veglie notturne.
Quindi, mille auto sono l’oggettivo movente di dolore che egli ha causato
ad altrettante persone. Persone che, sicuramente, hanno pagato, a loro
volta, un debito karmico lontano, o vicino; ed ora –
malgrado tutto – sono libere di uno sgradevole fardello. Ma che ne hanno
appoggiato un altro sulle spalle del nostro .

Ricordate l’episodio dello yoghi, che si rivolse a Budda e gli chiese le
ragioni per cui, ogni volta che iniziava a meditare, accadeva qualcosa che
lo distoglieva da quel compito? O un nugolo di mosche, o dei rumori
improvvisi, o delle seccature impreviste?

E Budda, allora, gli rispose che, nella vita passata, egli si era divertito
a disturbare molto spesso dei santi uomini, nelle loro preghiere
introspettive. Ora, il karma, puntualmente, veniva a riscuoterne gli
interessi….

Cosa pensate che accadrà, in un più o meno lontano avvenire, al nostro
comune amico? Dove andranno a finire le sue certezze; la sua sfrontata
protervia, che gestisce i diritti altrui, con una leggerezza egoista e
superficiale, con un diritto che non gli è mai appartenuto?

Ecco, questo mi addolora. Poiché egli sta firmando, uno dopo l’altro, degli
assegni a vuoto, per una banca che si chiama: Legge. E non lo sa. Poiché
non ne vede le porte girevoli, e le insegne su di un marciapiede, e la
gente che entra ed esce, e la guardia in divisa, fuori della porta…

….e state sicuri che pagherà sino all’ultimo spicciolo…..

(Guido Da Todi)

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