Considerazioni di Yoganandaji sul Potere del Pensiero

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Considerazioni di Yoganandaji sul Potere del Pensiero

da: Paramahansa Yogananda. Il Divino Romanzo.

Il mondo impercettibile del pensiero

Noi siamo abituati a percepire le manifestazioni grossolane che possono essere captate dai sensi e a
reagire di conseguenza. In larga misura non siamo consapevoli delle forze sottili che circondano
ciascuno di noi, eppure ogni nostro pensiero provoca una particolare vibrazione sottile. Sapete che
proprio per questo non potete nascondere agli altri ciò che siete veramente? Se avete fatto del
male, ne siete consapevoli. Anche se ritenete di poterlo nascondere, la consapevolezza di aver agito
male è presente nei vostri pensieri. Gli altri se ne renderanno conto perché quelle
vibrazioni-pensiero si riflettono comunque nel vostro comportamento. Naturalmente, la stessa cosa
avviene anche per quanto riguarda i pensieri buoni. Quando pronunciate mentalmente la parola ‘Dio’,
e continuate a ripeterla, questo pensiero dà origine a una vibrazione interiore che evoca la sua
presenza.

I pensieri sono così sottili che nessuno strumento è mai riuscito a registrarli. Ecco perché abbiamo
la voce che ci permette di esprimere ciò che pensiamo. Ma se progredirete spiritualmente e
coltiverete la profonda calma interiore, riuscirete a percepire e a leggere i pensieri degli altri.
Quando siete turbati o irrequieti, la vostra radio mentale è talmente fuori sintonia che non riesce
a ricevere i messaggi della mente altrui. Se la vostra coscienza è sempre concentrata sugli oggetti
esteriori – il corpo, i desideri, ciò che qualcuno possiede o sta facendo – non sarà mai consapevole
dei sottili fenomeni che accadono dentro di voi e intorno a voi.

I cinque sensi sono estremamente limitati. Gli occhi possono captare soltanto certe vibrazioni
luminose, le orecchie possono percepire soltanto certe vibrazioni sonore perché quelle troppo alte o
troppo basse sfuggono alla percezione umana. Pochi odono la musica che si sprigiona dall’universo
intero: il grande suono dell’Om o Amen, il Sacro Consolatore, emanato da tutta la creazione.
“Vedendo, essi non vedono; e udendo, essi non odono, né comprendono”. Con queste parole Gesù si
riferiva alla natura limitata dei sensi.

L’essere umano ha inventato numerosi strumenti che possono eseguire compiti straordinari che lui
stesso non è in grado di svolgere. Il microscopio conferisce all’uomo un ‘supersenso’ per mezzo del
quale possono essere viste molte cose invisibili a occhio nudo. Più di qualsiasi altra invenzione
moderna, la radio ci fa conoscere tutto ciò che accade nel mondo. Ma ricordate, è stata la mente
umana a scoprire i princìpi universali che hanno reso possibile la realizzazione del microscopio e
della radio. Dovete quindi coltivare il potere della mente. Quando vi evolverete spiritualmente, la
vista, l’udito, tutti i vostri sensi, diventeranno così acuti che potrete intravedere tutte le
sottigliezze di cui sto parlando. Allora percepirete le vibrazioni del pensiero che costituiscono la
vera essenza delle vibrazioni grossolane sulle quali si sintonizzano i nostri limitati sensi fisici.

Allora sarete in grado di vedere gli altri al di là delle apparenze e di percepire i loro pensieri.
Ma ciò non influenzerà il vostro atteggiamento nei loro confronti; non li giudicherete, perché li
comprenderete. Dio conosce tutti i pensieri, buoni e cattivi, di ogni essere umano, eppure ama
egualmente ogni suo figlio. Se guardate il mondo attraverso un vetro azzurro, tutte le cose vi
sembreranno azzurre. Così, se guardate il mondo attraverso il vetro azzurro del pregiudizio,
dell’odio o dell’emotività, non potrete vedere le persone o le situazioni per quello che sono
realmente. Quando siete turbati da questi sentimenti, la vostra voce si inasprisce e diventate
ostili e sprezzanti.

Ma quando siete interiormente tranquilli e in pace, amate tutti e vi sentite amici di tutti. Questa
è l’armonia che Dio voleva per la sua creazione. In questo mondo mutevole, dovreste sviluppare
l’immutabilità e l’imperturbabilità; allora i pensieri cattivi degli altri non vi disturberanno né
avranno su di voi alcuna influenza. Comincerete a percepire la vera natura sottile degli esseri
umani e dell’universo in cui viviamo, e diventerete sempre più consapevoli della quarta dimensione.

Il mondo astrale ha molte dimore

Quando ci svegliamo la mattina, siamo esattamente gli stessi che eravamo prima di essere andati a
dormire. Analogamente, quando noi e i nostri Cari ci svegliamo nel mondo astrale dopo la morte,
siamo sempre gli stessi e, in genere, abbiamo un aspetto più giovanile e sano.

Non diventiamo angeli solo perché siamo morti. Se siamo angeli sulla terra, saremo angeli anche
nell’aldilà. Se siamo personalità oscure e negative sulla terra, lo saremo anche dopo la morte. Nel
mondo coesistono tuguri e splendidi paesaggi naturali, e anche nell’aldilà accade la stessa cosa.
Nel regno astrale andrete in una regione bella, o in una più oscura, a seconda del modo in cui avete
vissuto sulla terra, dove avete condotto una vita buona e pura, o un’esistenza meschina e cattiva.

Anche Gesù ha fatto riferimento a queste regioni quando ha detto: “Nella casa del Padre mio vi sono
molte dimore”.

I piani astrali sono caratterizzati da atmosfere, o vibrazioni diverse, e tutte le anime provenienti
dalla terra sono attratte da quel tipo di atmosfera che è in armonia con la loro specifica
vibrazione. Proprio come i pesci vivono nell’acqua, i vermi nella terra, gli uomini sulla superficie
terrestre e gli uccelli nell’aria, così nel mondo astrale le anime vivono nella sfera più consona
alla loro vibrazione. Più gli esseri umani si comportano nobilmente e spiritualmente sulla terra,
più alta è la sfera da cui saranno attratti e più grandi saranno la libertà, la gioia e la bellezza
che percepiranno.

La vita sui pianeti astrali non dipende dall’aria o dall’elettricità. Gli esseri astrali vivono di
raggi di luce multicolore. Nel mondo astrale la libertà è più grande di quella che si può avere nel
mondo fisico. Le ossa non si possono rompere perché non esistono corpi solidi; tutte le cose sono
fatte di raggi di luce, e tutto avviene per mezzo del potere del pensiero. Ad esempio, quando le
anime astrali desiderano un giardino si limitano a volerlo; il giardino, allora, si manifesta e dura
finché l’anima lo desidera e si dissolve quando l’anima vuole farlo scomparire.

La comunicazione con il mondo astrale è una scienza custodita segretamente

Comunicare con le anime del mondo astrale non è facile. E’ una scienza custodita segretamente dalla
natura. Dio non vuole che il nostro amore sia riservato solamente ai familiari, ma desidera che
impariamo ad amare il mondo intero. E affinché ciascuno di noi possa apprendere questa lezione, i
nostri cari ci vengono tolti uno per uno; riusciremo allora ad amare anche agli altri. Ma se il
nostro amore è puro e altruistico, e ci evolviamo spiritualmente, possiamo imparare la scienza
segreta che ci consente di rimanere in contatto con i nostri cari anche dopo la loro morte.

Il cuore umano è così forte e spesso così irragionevole! Un ragazzo incontra una ragazza; si
innamorano, crescono, si sposano, hanno dei figli, e pensano:

“Questi bambini ci appartengono”. Il senso di possesso fa dimenticare agli esseri umani che prima di
conoscersi erano soltanto degli estranei, che la morte spezzerà il loro legame, che i figli non sono
una loro proprietà, ma vengono affidati ai genitori esclusivamente perché se ne prendano cura nel
corso di una sola esistenza. Quando la morte rapisce le persone amate, gli esseri umani si disperano
e cominciano a domandarsi che senso abbia la vita.

La forza degli affetti umani è tale che la perdita delle persone care suscita una profonda e
dolorosa nostalgia e, spesso, un sentimento di ribellione interiore. Benché fossi ancora un bambino,
sapevo nel profondo del cuore – molto tempo prima della sua morte – che mia madre doveva andarsene.
Quando morì, mi disperai moltissimo. La cercai dappertutto ma non riuscii a trovarla.

“Madre divina”, pregavo, “se ci sei, devi rispondermi. Perché hai voluto che amassi tanto la mia
mamma e poi me l’hai tolta? L’hai fatto per punirmi e torturarmi?”. E un giorno, la Madre cosmica mi
rispose dicendo: “Chi ti ha dato un padre e una madre? Sono io che ti ho dato la tua bellissima
mamma”.

Quando compresi che dipendeva da Dio se avevo avuto una mamma così meravigliosa, pensai: “Solo Dio
possiede la chiave del mistero della vita”, e cominciai a cercare dentro di me e a pregare. La Madre
divina rispose e mi disse perché la mamma mi era stata tolta: “Sono stata io a prendermi cura di te,
una vita dopo l’altra, nella tenerezza di molte mamme! Contempla nel mio sguardo gli occhi neri,
quegli splendidi occhi perduti che cerchi!”.

Dopo aver trovato la Madre divina, nel mondo astrale ho trovato anche la mia mamma terrena e ho
parlato con lei. e’ possibile comunicare con i nostri cari che ci hanno lasciato. Voi potete
trasformarvi in uno strumento ricevente e trasmittente al tempo stesso. Se cercate uno dei vostri
cari scomparsi meditando profondamente e ininterrottamente su quell’anima, riceverete una risposta.
Ma se il vostro desiderio non è abbastanza forte, i pensieri irrequieti disturberanno la
concentrazione della vostra meditazione. Se i vostri pensieri corrono di qua e di là mentre inviate
a un’anima il messaggio del vostro cuore, la trasmissione si interromperà. Dovete avere un
fortissimo desiderio e una concentrazione davvero molto intensa per mettervi in contatto con
un’anima che è andata nell’aldilà. E dovete inviare i vostri pensieri a quest’anima senza
interruzione. Inoltre, coloro con cui cercate di comunicare devono essere abbastanza evoluti per
ricevere il vostro richiamo e riuscire a rispondere. e’ più facile mettersi in comunicazione con le
anime che sono al vostro livello di coscienza e con cui avete avuto una profonda affinità e stretti
legami affettivi. Per comunicare con le anime molto evolute è necessaria una concentrazione di gran
lunga più potente.

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